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Misteri

«Le persone che appartengono alla Skull & Bones si uniscono per mantenere il potere sul popolo americano» parla l’ex speaker della Camera USA Gingrich

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L’ex presidente della Camera Newt Gingrich ha affermato che l’establishment politico occulto sta facendo tutto il possibile per coprire i crimini di Joe Biden perché è «disperato» rimanere al potere.

 

«Dovete capire, l’establishment nazionale, le persone che sono andate ad Harvard, Yale e Princeton, le persone che appartengono a Skull & Bones, tutte quelle persone sono unite nella determinazione a mantenere il potere sul popolo americano», ha detto il Gingrich lo scoro martedì ospite mentre era ospite della giornalista TV Maria Bartiromo sul canale Fox Business.

 

«Stanno assistendo a una costante ondata di americani che sono stanchi e stufi di un’élite corrotta che sta cercando di fare le cose», ha detto, aggiungendo che gli effettivi boicottaggi contro aziende risvegliate come Target e Anheuser-Busch sono precursori di ciò che verrà per loro.

 

 

Gingrich, un convertito al cattolicesimo marito dell’ambasciatrice USA presso la Santa Sede sotto Trump Calista Gingrich) ha spiegato che l’imminente incriminazione di Trump da parte del consigliere speciale del Dipartimento di Giustizia Jack Smith è solo un’operazione politica contro l’ex presidente per impedire la sua potenziale rielezione, proprio come lo è stata la bufala della collusione russa di Clinton-FBI nel 2016.

 

«Ora sappiamo dal Rapporto Durham» che praticamente tutto ciò che è stato detto su Donald Trump era una bugia, e purtroppo quasi tutto ciò che è stato detto su Joe Biden è la verità», ha detto l’ex senatore repubblicano. «Eppure, l’FBI sta cercando di proteggerlo, il Dipartimento di Giustizia sta cercando di proteggerlo, la comunità dell’Intelligence sta cercando di proteggerlo, ed è perché hai un’establishment di sinistra sotto assedio che sta perdendo potere, e sono disperati per rimanere al comando».

 

«E l’unico modo in cui possono rimanere al comando è questo tipo di assalto costante, ed è per questo che penso che i repubblicani, alla Camera in particolare, debbano restare fermi e uniti, e vinceranno perché hanno il potere in mano», ha aggiunto.

 

La Skull& Bones («Teschio e ossa») è una confraternita universitaria (qualcuno dice una «setta», una «società segreta») formata dai rampolli del patriziato americano che finiscono a studiare a Yale. Il gruppo è ritenuto molto potente, e segretamente operante, perché tantissimi studenti iniziati alla Skull&Bones (con un vero rito che prevedrebbe pure il teschio di Geronimo) finiscono in posizioni di estrema rilevanza nell’élite economica e politica degli USA.

 

C’è stato il caso, nel 2004, in cui entrambi i candidati presidenti, George W. Bush e John Kerry, erano provenienti dal gruppo segreto. Kerry, marito della grande ereditiera del ketchup Theresa Heinz, dopo essere stato segretario di Stato con Obama, è l’attuale responsabile del clima per l’amministrazione Biden con varie dichiarazioni deliranti mentre va in giro per il mondo a parlare di ambiente con il suo jet privato: tanto per capire quanto la fratellanza occulta sia trasversale ai partiti ed ineliminabile dalla scena politica.

 

Alcuni ritengono che dalla Skull&Bones e da fraternità studentesche simili sia stato tratto interamente il personale per la CIA ed ancora prima l’OSS, il servizio segreto americano durante la Seconda Guerra. Tale tesi è sposata da Robert De Niro nel complesso film storico da lui diretto The Good Shepherd.

 

Il potere nascosto della Skull&Bones fu portato all’attenzione del grande pubblico da un libro dello storico Anthony Sutton, America’s Secret Establishment: An Introduction to the Order of Skull and Bones («L’establishment segreto americano: un’introduzione all’Ordine degli Skull & Bones»). I nomi dei membri fino agli anni Settanta non erano tenuti nascosti – ma le pratiche e le riunioni del gruppo sì.

 

Secondo un articolo apparso nel 2004 su Le Monde Diplomatique, la Skull&Bones funge da «condotto verso la Corte Suprema, la CIA, gli studi legali e i consigli di amministrazione più prestigiosi del paese, tra gli altri».

 

Tra i membri della Skull&Bones abbiamo George H.W. Bush e George W. Bush, Chauncey Depew (presidente della Ferrovia di New York Central e senatore degli Stati Uniti di New York), Juan Terry Trippe (fondatore e CEO della un tempo fondamentale compagnia aerea Pan Am), Joseph Gibson Hoyt (primo rettore della Washington University di St. Louis), i giudici della Corte Suprema Morrison R. Waite e Potter Stewart, Henry Stimson (segretario alla Guerra degli Stati Uniti tra il 1940 e il 1945), Robert A. Lovett (segretario alla Difesa degli Stati Uniti tra il 1951 e il1953), William B. Washburn (governatore del Massachusetts) nonché il celeberrimo Henry Luce, fondatore ed editore delle riviste Time, Life, Fortune e Sports Illustrated marito dell’ambasciatrice a Roma Claire Booth Luce, nonché uomo spesso sospettato di lavorare con l’Intelligence USA.

 

Nella lista c’è, ovviamente anche il nome di James Jesus Angleton, spia e poeta considerato «la madre della Central Intelligence Agency», nonché vero autore dell’Italia Repubblicana. Renovatio 21 si batte affinché, vista l’immane importanza che ha rivestito per il nostro Paese, almeno un comune, anche a caso, gli dedichi una via, una piazza, un largo, un vicolo.

 

 

 

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Prove di vita aliena saranno rivelate a breve: parla un regista legato alla NASA

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In un’intervista al Daily Mail, il documentarista britannico Simon Hollanbd ha dichirato che sono stati scoperti segnali di «intelligenza non umana nella nostra galassia» e la prova sarà resa pubblica entro un mese.

 

Lo Holland, che ha lavorato a vari documentari per un progetto di tracciamento degli asteroidi finanziato dalla NASA, ha parlato di un’onda radio lunga cinque ore, originariamente rilevata da telescopi terrestri cinque anni fa.

 

Secondo Holland, il segnale è attualmente in fase di rianalisi da parte di un team di ricercatori dell’Università di Oxford nell’ambito di Breakthrough Listen, un’iniziativa da 100 milioni di dollari guidata dal fisico russo-israeliano natoYuri Milner, dedicata alla ricerca di intelligenza extraterrestre.

 

«Stanno cercando dettagli, da qui il ritardo nella pubblicazione delle notizie», ha affermato lo Holland, aggiungendo che a causa della debolezza del segnale radio, gli scienziati stanno riscontrando «ostacoli tecnici».

 

Nel 2019, i telescopi australiani hanno rilevato uno «strano segnale» durante l’osservazione del sistema di Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro sistema solare, situata a circa 4,2 anni luce di distanza.

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Denominato Breakthrough Listen Candidate-1 (BLC-1), inizialmente si pensava che il misterioso segnale provenisse da un altro pianeta e gli scienziati speravano potesse indicare la presenza di vita.

 

Nel 2021, i ricercatori di Berkeley hanno successivamente suggerito che si trattasse probabilmente di un «falso positivo» causato da «due diversi trasmettitori terrestri che si mescolavano tra loro» e che «non si trattava sicuramente di alieni».

 

Tuttavia, lo Holland ha affermato, citando una fonte interna a Breakthrough Listen, che stanno aumentando nuove prove convincenti del fatto che il segnale potrebbe effettivamente aver avuto origine da una specie aliena avanzata.

 

Questa teoria è stata supportata da un «amministratore senior del radiotelescopio dell’UE», secondo l’ex produttore cinematografico diventato educatore scientifico. Il team di Oxford ha confermato al Daily Mail che stavano analizzando il segnale, ma non ha detto perché.

 

«Abbiamo trovato un’intelligenza extraterrestre non umana nella nostra galassia», ha detto Holland, «e la gente non ne è a conoscenza».

 

Lo Holland, che si descrive come un «editor cinematografico in pensione della BBC, specialista del dipartimento fattuale», ha uno show su YouTube chiamato «Professor Simon» e ritiene che Breakthrough si stia ora affrettando ad annunciare le proprie scoperte per battere i ricercatori cinesi, che avrebbero scoperto un segnale alieno nel 2022 e potrebbero presto rendere pubbliche le proprie scoperte.

 

Mentre la scienza ancora si interroga sulla questione extraterrestre, la politica e le forze dell’ordine procedono in maniera più concreta.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa è stato distribuito agli agenti di polizia degli Stati Uniti un manuale su come gestire le segnalazioni di «fenomeni aerei non identificati» (UAP), in cui vengono descritti come chiara minaccia per la sicurezza nazionale, poiché le loro capacità e origini sono sconosciute».

 

Come riportato da Renovatio 21, un’udienza dell’anno scorso del Congresso sugli UAP, l’ex ufficiale dell’aeronautica militare statunitense e funzionario dell’intelligence David Grusch aveva affermato di aver intervistato diversi funzionari del Pentagono con conoscenza diretta di velivoli di origine «non umana», i quali hanno riferito che i cosiddetti «materiali biologici» erano stati recuperati da alcuni dei velivoli.

 

Un rapporto di inizio anno che negava le prove di vita extraterrestre in realtà rivelava anche la costruzione di sistemi sensoristici chiamati «Gremlin» per il rilevamento degli UFO.

 

A novembre alcuni giornali come il Daily Mail, dicendo di avere fonti anonime, avevano scritto che la CIA sarebbe riuscita a recuperare almeno nove veicoli potenzialmente alieni, due dei quali «completamente intatti».

 

Il tema degli UFO sta scaldando molti animi a Washington in questi ultimi anni, con vari senatori americani che parlano apertis verbis della loro possibile minaccia agli interessi militari americani. «Ci sono cose che volano sopra installazioni militari, e nessuno sa cosa sia e non sono nostre», ha dichiarato il senatore repubblicano Marco Rubio.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2021 al Congresso USA era stato presentato un disegno di legge sulla Difesa che per finanziare il reverse engineering della tecnologia UFO.

 

Lo scorso autunno lo Sean Kirkpatrick, il responsabile degli UFO presso il Pentagono (o per lo meno, quello che apparentemente fa questo mestiere), arrivato al termine del suo incarico ha fatto un bilancio della sua attività e dichiarato possibile l’esistenza della vita extraterrestre.

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In questi anni è emerso anche che vi sarebbe una piccola guerra civile in corso tra i funzionari del governo su quanta parte delle loro informazioni sugli UFO dovrebbero consegnare al Congresso e al pubblico, una presunta piccola «società segreta» di potenti custodi di materiale classificato interna al Pentagono che rifiuterebbe di divulgare qualsiasi informazione a riguardo.

 

Il Pentagono l’anno passato ha ammesso di aver filmati secretati di UFO abbattuti da caccia USA.

 

Pochi mesi fa anche deputati giapponesi hanno istituito un progetto di gruppo bipartisan dentro la Dieta (il Parlamento del Paese) per lo studio degli UFO, con l’obbiettivo di cambiare l’approccio del governo alla misteriosa ed esiziale questione.

 

Come riportato da Renovatio 21, la scorsa estate è stato altresì registrato il più nitido video ufologico della storia, girato nella città di Curitiba, nel Brasile meridionale.

 

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Economia

Softwarista canadese nega di essere Satoshi, l’inventore del Bitcoin

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Un progettista di software canadese ha negato di essere il creatore di Bitcoin dopo la pubblicazione di un documentario che afferma di aver risolto il mistero che circonda la criptovaluta più popolare al mondo.   Money Electric: The Bitcoin Mystery, trasmesso martedì sulla rete televisiva statunitense HBO, sostiene che Peter Todd, un uomo di Toronto che collabora alla programmazione principale della valuta digitale, sia in realtà Satoshi Nakamoto, la persona che ha fondato Bitcoin nel 2009. Satoshi ha smesso di postare online ed è in gran parte scomparso dalla vita pubblica nel 2011.   Il trentanovenne canadese, coinvolto nello sviluppo del Bitcoin durante i suoi primi anni, ha poi negato ogni accusa.

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«Non sono Satoshi», ha scritto Todd in un’e-mail alla rivista TIME. «Ho scoperto Bitcoin per la prima volta leggendo il white paper, come ho detto pubblicamente molte volte».   Il documentario di 100 minuti presenta prove in gran parte indiziarie, tra cui l’uso dell’inglese britannico-canadese nei post del forum da parte di Satoshi.   Il regista Cullen Hoback – già noto per un’eccezionale serie documentaria che individuava i probabili veri personaggi dietro QAnon – ha detto di essere «molto, molto sicuro» che Todd sia Satoshi, scrive TIME. «Quando ho messo insieme una lista di perché e perché non potrebbe essere lui, la lista ‘potrebbe non essere lui’ era molto corta».   La pubblicazione ha tuttavia citato altri quattro primi «Bitcoiner» che avrebbero espresso scetticismo sul fatto che Todd avesse effettivamente le capacità di programmazione necessarie per creare il token di criptovaluta più importante al mondo.   L’identità di Satoshi Nakamoto, pseudonimo dell’autore di un white paper intitolato «Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System» del 2008, rimane un mistero. Sono emerse varie teorie, ma a oggi nessuno sa chi sia Nakamoto.   Nel 2021, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha affermato che l’esperto di criptovalute iper-riservato Nick Szabo potrebbe essere il creatore della criptovaluta più popolare al mondo.   Uno dei candidati più celebrati era un ingegnere informatico nippo-americano di 75 anni di nome Dorian Satoshi Nakamoto. Nel 2014, è diventato oggetto di un ampio reportage della rivista Newsweek, che sosteneva di aver identificato l’inventore di Bitcoin. L’uomo, tuttavia, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella criptovaluta.

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Il mistero che circonda l’identità del creatore di Bitcoin è stato descritto come un fattore che ha contribuito alla popolarità del token. Secondo Austin Campbell, professore alla Columbia Business School, «Il fatto che Bitcoin sia stato in un certo senso messo in circolazione e poi Satoshi sia scomparso è parte integrante del suo successo».   Se Satoshi venisse identificato, potrebbe rischiare di essere arrestato per evasione fiscale, violazione di regolamenti finanziari e di altro tipo, data l’incriminazione di personaggi di alto profilo nel mondo delle criptovalute come Changpeng Zhao. Il fondatore del principale exchange di criptovalute al mondo, Binance, è stato condannato a quattro mesi di prigione ad aprile dopo essersi dichiarato colpevole di aver violato le leggi sul riciclaggio di denaro.   Gli analisti hanno avvertito che se l’identità di Satoshi venisse rivelata, potrebbe vendere i suoi oltre un milione di Bitcoin e far crollare il prezzo del token dall’attuale livello di 57.766 dollari.   Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa l’FBI aveva risposto a una richiesta ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA) da parte di un giornalista, insinuando che il creatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto può essere un «individuo terzo» di cui non l’agenzia né conferma né nega di avere dei file.   Recentemente l’investitore miliardario Peter Thiel, creatore con Elon Musk di PayPal, ha rivelato di ritenere di aver conosciuto una persona che protebbe essere Satoshi ad un evento sulle valute digitali precedente al lancio del Bitcoin «sulla spiaggia di Anguilla nel febbraio del 2000». Thiel aveva investito in Bitcoin dopo aver dichiarato che «potrebbe essere un’arma finanziaria cinese contro gli USA».

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Un ospite di Tucker Carlson, l’impreditore informato Ajmad Masad, ha ipotizzato che Satoshi potrebbe essere invece il programmatore rodesiano Paul Leroux, creatore nel 1999 dei software di criptaggio E4M («Encryption for the Masses») e TrueCrypt, poi arrestato negli USA per narcotraffico. Il Leroux sta ora scontando una condanna ad un quarto di secolo nelle prigioni statunitensi. Un articolo si Wired nota che l’arresto di Le Roux e gli ultimi post di Satoshi Nakamoto sul repository originale di Bitcoin sono avvenuti più o meno nello stesso periodo.   Carlson ad un recente evento sulle critpovalute, al quale ha partecipato anche Trump, ha dichiarato che il Bitcoin potrebbe essere stato creato dalla CIA.   Trump, che ha promesso che farà degli USA la superpotenza delle criptovalute, lo scorso mese ha fatto la sua prima transizione pubblica in Bitcoin comprando un cheeseburgherro. Negli scorsi mesi, il candidato ha reiterato la sua volontà di dare la grazia a Ross Ulbricht, gestore del marketplace del Dark Web Ross Ulbricht in carcere da oramai più di una decade.   Come riportato da Renovatio 21, un’iniziativa crypto della famiglia Trump è stata hackerata il mese scorso.

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Intelligence

Gli USA hanno sospeso lo studio sulla sindrome dell’Avana dopo che i pazienti sarebbero stati costretti a partecipare

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Gli Stati Uniti hanno sospeso uno studio sulla sindrome dell’Avana dopo che un comitato di revisione interna del National Institute of Health (NIH) ha scoperto che i pazienti erano stati costretti a partecipare, ha riferitola stampa statunitense citando una dichiarazione del stesso NIH.

 

«A marzo 2024, il National Institutes of Health ha avviato un’indagine in risposta alle preoccupazioni dei partecipanti valutati nell’ambito di uno studio sugli Incidenti Sanitari Anomali (AHI), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista JAMA», ha affermato il NIH in una dichiarazione ottenuta dal canale TV Fox News lunedì.

 

«L’indagine del NIH ha rilevato che i requisiti normativi e politici del NIH per il consenso informato non sono stati rispettati a causa della coercizione, sebbene non da parte dei ricercatori del NIH».

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Secondo Fox News, alcuni pazienti si sono lamentati del fatto che l’NIH stava lavorando con la CIA per lo screening dei pazienti. «La CIA ha dettato chi sarebbe andato», avrebbe detto un paziente.

 

Il rapporto afferma che la CIA ha fatto pressione sui pazienti offrendo loro un trattamento presso il Walter Reed National Military Medical Center in cambio della loro partecipazione.

 

L’NIH ha affermato che, dato il ruolo del consenso volontario come pilastro fondamentale della ricerca etica, ha interrotto lo studio per eccesso di cautela. L’NIH ha anche affermato che i risultati dell’indagine non hanno alcun impatto sulle conclusioni dello studio.

 

Il governo degli Stati Uniti e il personale correlato hanno segnalato sintomi della sindrome dell’Avana dal 2015, tra cui vertigini, dolore, problemi visivi e disfunzione cognitiva a seguito di suoni intrusivi e pressione alla testa.

 

All’inizio di marzo, il Washington Post aveva riferito che cinque agenzie di Intelligence statunitensi hanno concluso che era «molto improbabile» che un avversario straniero prendesse di mira diplomatici e personale dell’Intelligence statunitensi con l’aiuto di una sorta di arma energetica che causava strane e dolorose sensazioni acustiche.

 

Il 31 marzo, la CBS aveva riferito che, sulla base di nuove prove, la Russia sarebbe dietro una serie di attacchi in stile sindrome dell’Avana, anche contro funzionari statunitensi in Vietnam prima del viaggio della vicepresidente Kamala Harris nel 2021. In seguito al rapporto, il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha definito le accuse infondate e ha sottolineato che non è mai stata fornita alcuna prova a sostegno di tali affermazioni.

 

In una testimonianza al Congresso a maggio, la direttrice dell’intelligence nazionale Avril Haines ha affermato che l’agenzia stava continuando a indagare sugli incidenti sanitari anomali, ma aveva bisogno di colmare le lacune identificate. La Haines aveva sottolineato che la comunità dell’intelligence non ha cambiato le sue valutazioni iniziali, secondo cui è molto improbabile che dietro gli incidenti ci sia un attore straniero.

 

Come riportato da Renovatio 21, in una valutazione di Intelligence del gennaio 2022, la CIA aveva escluso che i sintomi della Sindrome dell’Avana siano il risultato di una prolungata campagna globale da parte di una potenza ostile rivolta a centinaia di diplomatici e spie statunitensi.

 

Come riportato da Renovatio 21, negli anni scorsi casi della misteriosa sindrome erano emersi presunti casi di Sindrome dell’Avana a Parigi e Ginevra. Alcuni episodi erano stati riportati presso l’ambasciata americana a Berlino. Altri ancora sarebbero stati registrati a Vienna.

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A fine 2021, un altro caso, ancora più preoccupante, avrebbe coinvolto un membro dello staff della vicepresidente Kamala Harris, facendo tardare il viaggio della numero 2 della Casa Bianca in Vietnam.

 

Come riportato da Renovatio 21, anche gli USA hanno, negli anni, studiato armi in grado di colpire a distanza, e in modo invisibile, le persone: gli americani studiano l’uso di armi laser e microonde da prima della guerra del Vietnam.

 

Non è la prima volta che diplomatici americani lamentano l’uso di armi segrete e avveniristiche da parte dei russi. Dal 1953 al 1976 si parlò del «Moscow Signal»: una trasmissione di microonde variabile tra 2,5 e 4 gigahertz, diretta all’Ambasciata degli Stati Uniti a Mosca dal 1953 al 1976. La sua scoperta portò ad un incidente diplomatico.

 

Ora, in un bizzarro testacoda, la CIA – gruppo iniziatico votato alla battaglia continua contro la Russia sovietica e post-sovietica che sia – per una volta leva la colpa dai russi. Una mossa senza precedenti, che forse nasconde una mossa in un quadro più ampio.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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