Ambiente
Geoingegneria, l’UE mette in guardia contro le potenziali «conseguenze indesiderate»

Un numero crescente di allarmisti climatici proponenti la cosiddetta «scienza del riscaldamento globale» hanno lanciato l’idea di interventi su larga scala come l’ingegneria solare per invertire il «cambiamento climatico».
Tali personaggi, che spaziano dall’accademia al mondo dell’attivismo sostenuto dai miliardari, ritengono che l’attività umana sia l’unica ragione dell’aumento della temperatura della Terra e affermano che è immediatamente necessario un intervento su larga scala per fermare la distruzione del pianeta.
Tali tipo di intervento di si realizza con flotte di aerei per spruzzare sostanze chimiche nell’atmosfera per deviare i raggi del sole, un processo chiamato geoingegneria, noto tuttavia al grande pubblico come «scie chimiche», argomento deriso per decenni e accomunato al terrapiattismo.
Come sa il lettore di Renovatio 21, enormi realtà private e pubbliche, oltre che torme di scienziati, si stanno dirigendo in quella direzione – sempre per il bene dell’umanità minacciata dal sole.
LA UE, tuttavia sembra bizzarramente mordere il freno sulla questione.
Un rapporto pubblicato giovedì dalla Commissione Europea ha delineato i potenziali rischi e le «conseguenze indesiderate» della manipolazione dei sistemi planetari per combattere il riscaldamento globale.
La Commissione di Bruxelles avverte che «nel contesto del riscaldamento globale accelerato, l’intervento deliberato su larga scala nei sistemi naturali della Terra (indicato come “geoingegneria”), come la modifica della radiazione solare, sta attirando maggiore attenzione. Tuttavia, i rischi, gli impatti e le conseguenze indesiderate che queste tecnologie comportano sono scarsamente compresi e le regole, le procedure e le istituzioni necessarie non sono state sviluppate».
«Queste tecnologie introducono nuovi rischi per le persone e gli ecosistemi, mentre potrebbero anche aumentare gli squilibri di potere tra le Nazioni, innescare conflitti e sollevare una miriade di questioni etiche, legali, di governance e politiche» avverte il documento UE.
Nel frattempo, scienziati dell’Università di Harvard hanno chiesto di «spruzzare minuscole particelle chiamate aerosol di solfato nell’atmosfera per riflettere la luce solare», perché, come scrive il MIT, «la geoingegneria potrebbe essere la nostra ultima e unica opzione».
Parlando ai giornalisti questa settimana, Frans Timmermans, il capo della politica climatica dell’Unione Europea considerato da alcuni un «ecotalebano», ha dichiarato: «nessuno dovrebbe condurre esperimenti da solo con il nostro pianeta condiviso” e “Questo dovrebbe essere discusso nel forum giusto, al più alto livello internazionale».
La Commissione, incredibilmente, ritiene che gli esperimenti di geoingegneria possano andare terribilmente male se non controllati. I rischi della manipolazione del clima terrestre devono essere meglio compresi e sono necessarie regole e procedure necessarie.
Come riportato da Renovatio 21, è stato con i danari di Bill Gates che pochi anni fa si preparò un esperimento di oscuramento chimico del sole in Svezia. L’operazione fu alla fine fermata, anche per le proteste delle minoranze lapponi.
Tuttavia, il principale scienziato fautore della cosiddetta geoingegneria solare, l’harvardiano David Keith, ha rivendicato la tecnologia di controllo del clima planetario in un lungo editoriale sul New York Times, che esprimeva concetti inquietanti.
«Gli esseri umani potrebbero rendere il pianeta Terra più riflettente aggiungendo minuscole goccioline di acido solforico alla stratosfera dagli aerei, sbiancando le nuvole di basso livello sull’oceano spruzzando sale marino nell’aria o con altri interventi» scrisse Keith, il quale pensa quasi ad una ri-creazione del mondo, un Grande Reset climatico e biologico.
«Gli ecosistemi dovrebbero essere manipolati usando l’irrigazione, la soppressione degli incendi o piante geneticamente modificate le cui radici sono resistenti alla putrefazione. Questo aiuta ad aumentare l’accumulo di carbonio nei suoli»
Il Keith fu piuttosto preciso nel descrivere la procedura: «la scala fisica dell’intervento è – per certi versi – piccola. Meno di due milioni di tonnellate di zolfo all’anno iniettate nella stratosfera da una flotta di un centinaio di velivoli ad alta quota rifletterebbero la luce solare e raffredderebbero il pianeta di un grado»
Infine, ecco che lo scienziato fa, in pubblico, il calcolo utilitaristico delle morti che il suo progetto di correzione del pianeta causerà: «le morti per inquinamento atmosferico dovute allo zolfo aggiunto nell’aria sarebbero più che compensate dalla diminuzione del numero di morti per caldo estremo, che sarebbe da 10 a 100 volte maggiore».
I pratica, si tratta dei sacrifici umani necessari al fine di mitigare l’ira del Sole, esattamente come avveniva nelle piramidi degli Aztechi.
Altri scienziati hanno spinto pubblicamente per l’implementazione della tecnologia chimico-metereologica in conferenze internazionali, trovando però alcuni colleghi nettamente contrari.
L’ONU parla di «sofferenze senza fine» a causa del Clima che cambia. È emerso recentemente che anche la Casa Bianca di Biden approva l’oscuramento del sole.
George Soros in un recente intervento ha parlato concretamente di geoingegneria solare contro il Climate Change da effettuarsi con grandi aerei che spruzzano l’aerosol sui cieli dell’Artico. La proposta di ricongelamento dei poli terrestri tramite sostanze rilasciate in aria è stata espressa anche altrove.
La tecnologia di controllo del meteo è in realtà vecchia di decenni.
Da anni la Cina e gli USA stanno lavorando a tecnologie di controllo del clima che si sospetta abbiano la chiara possibilità di essere utilizzate come armi nei conflitti del futuro.
Ambiente
Immagini dall’eruzione dell’Etna

Spesse colonne di fumo e cenere si sono innalzate nelle scorse ore nel cielo sopra la Sicilia orientale quando l’Etna, il vulcano più grande e attivo d’Europa, è entrato in eruzione lunedì, costringendo decine di turisti ad abbandonare la zona.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha riferito che l’eruzione è stata probabilmente innescata da un crollo parziale del cratere sud-orientale del vulcano.
Fontane di lava e grandi pennacchi di cenere vulcanica hanno raggiunto un’altitudine di circa 6.400 metri, secondo il Centro di Consulenza sulle Ceneri Vulcaniche di Tolosa. Le autorità aeronautiche hanno emesso un’allerta “codice rosso” per i voli operanti nella regione, successivamente declassata ad arancione. Alcuni voli hanno subito ritardi a causa della nube vulcanica.
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I video girati da escursionisti e visitatori mostrano turisti terrorizzati che fuggono giù per il pendio della montagna mentre il fumo nero si alza dalla cima.
Tourists and guides run for their lives when Mount Etna suddenly erupts pic.twitter.com/HKhTiUCuUe
— Nature is Amazing ☘️ (@AMAZlNGNATURE) June 3, 2025
If only we’d given the Paris Climate Accord more money, then the globalist bureaucracy could have stopped Mt. Etna from releasing 10% of the world’s carbon into the atmosphere just now. pic.twitter.com/VS8t5M22RH
— The Redheaded libertarian (@TRHLofficial) June 2, 2025
I was able to photograph Mt Etna’s activity a number of times from the ISS but never on this scale.
📹Steve Turtle
📷 Tim Peake ESA/NASA #etnaeruption pic.twitter.com/oXxRHL8ivO— Tim Peake (@astro_timpeake) June 2, 2025
Another beautiful phenomenon: Volcanic smoke rings from Mount Etnapic.twitter.com/6AjMbFSbY6
— James Lucas (@JamesLucasIT) June 2, 2025
Clearest wide view of the pyroclastic flow generated by today’s eruption of Mt Etna seen from Nunziata di Mascali, Catania.pic.twitter.com/T5DjqKwyBN
— Massimo (@Rainmaker1973) June 2, 2025
🇮🇹ITALIA
Erupción inesperada del volcán Etna en Sicilia 🇮🇹
Este 2 de junio, el Etna tuvo una fuerte explosión repentina que provocó pánico entre turistas y visitantes, quienes huyeron ante la lluvia de cenizas y material volcánico.#Etna #volcán #erupción pic.twitter.com/rIGN5IjPed
— Mónica Saade (@MonicaSaadeX) June 2, 2025
Whoahh! Another video of tourists running from Mt Etna’s eruption this morning 👀pic.twitter.com/NkQ9HucBbz
— Volcaholic 🌋 (@volcaholic1) June 2, 2025
🌋 Il momento della colata piroclastica nel versante sud-est dell’Etna ripreso dalla telecamera di Santa Venerina della Protezione Civile Regione Sicilia.
Nel secondo video, di Mario Denaro, la fuga degli escursionisti e dei visitatori della direzione della colata. pic.twitter.com/LvBrnS3OVS
— Italia 24H Live 🔴 – Notizie dall’Italia (@Italia24HLive) June 2, 2025
Euruzione #Etna pic.twitter.com/1amZUCzUo8
— Newsroom Italia (@NewsRoomItalia) June 2, 2025
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Secondo quanto riportato dalla stampa, circa 40 turisti si trovavano sul vulcano al momento dell’eruzione, ma sembrano essere stati tutti scortati in sicurezza lontano dalla zona. Non si segnalano feriti o vittime.
I vulcanologi dell’INGV hanno affermato che l’attività è iniziata con un forte tremore vulcanico localizzato circa 2,7 km sotto il cratere sommitale.
Il tremore si sarebbe intensificato per diverse ore prima che lava e materiale piroclastico venissero espulsi. L’esplosione segue settimane di lieve attività sismica nella regione.
Nonostante la natura esplosiva dell’eruzione, il flusso di materiale dal vulcano non ha raggiunto la Valle del Leone, un’area situata a circa 2.800 metri di altitudine e frequentata da escursionisti. Le autorità hanno affermato che ciò significa che al momento non vi è alcun pericolo per i residenti.
Un aggiornamento ufficiale ha dichiarato in seguito che l’emissione della nube di cenere era cessata nel pomeriggio.
Tuttavia, le autorità hanno esortato la popolazione a esercitare «estrema cautela» ed evitare le zone ad alta quota intorno al vulcano a causa del rischio di improvvise attività esplosive. I funzionari della protezione civile locale non hanno ordinato un’evacuazione completa, ma sono state dispiegate pattuglie per monitorare l’accesso alle pendici dell’Etna.
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Immagini screenshot da Twitter
Ambiente
Attivisti Greenpeace «rubano» Macron di cera per protestare a favore dell’Ucraina

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📹 Ce matin, la statue d’Emmanuel Macron a été dérobée au musée Grévin 🤣🤣 En toute décontraction, sous les yeux de tous, puis les activistes de Greenpeace l’ont déposée devant l’ambassade de Russie. On vit vraiment dans une époque formidable. pic.twitter.com/qKUSmukN4N
— Mohsa 🇵🇸🇫🇷🇩🇿🇿🇦 (@Kazdal95) June 2, 2025
I manifestanti hanno esposto la statua – che va detto è molto realistica – insieme a striscioni che criticavano le continue importazioni francesi di gas naturale liquefatto e fertilizzanti russi. Gli eco-attivisti hanno affermato in un comunicato di aver «preso in prestito» la statua e di volerla restituire. La procura di Parigi ha dichiarato a Politico che è stata aperta un’indagine per «furto ai danni del museo», ma non sono stati segnalati arresti. Il Musée Grévin non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto. Il lettore può chiedersi per quale ragione Greenpeace prenda di mira la Russia in un contesto, quello della guerra, generalmente non battuto dagli ambientalisti.Des militants de Greenpeace ont volé la statue de cire d’Emmanuel Macron au Musée Grévin et sont repartis en camion avec.
Ce pays est vraiment un divertissement au quotidien.. 🙄 Si seulement, ils avaient pu voler l’original plutôt. 😅😅 pic.twitter.com/23FL6G59sX — Bleu Blanc Rouge ! 🇫🇷 (@LBleuBlancRouge) June 2, 2025
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Ambiente
La dittatura green non finisce: l’UE invita gli Stati membri a ridurre il consumo di acqua

La Commissione europea starebbe pianificando di invitare gli Stati membri dell’UE a ridurre il consumo di acqua di almeno il 10% entro il 2030. La legge segnerebbe la prima direttiva della Commissione sulla riduzione del consumo di acqua nella storia dell’UE. Lo riporta il Financial Times, che cita un piano in bozza che avrebbe avuto modo di visionare.
La proposta giunge in un momento in cui aumentano le preoccupazioni relative alla siccità e all’esaurimento delle falde acquifere a seguito di incendi boschivi sempre più frequenti e inondazioni catastrofiche, che sono costati miliardi all’UE e hanno ridotto le riserve idriche a livelli mai visti prima.
«Dobbiamo riflettere su come utilizzare l’acqua in modo più efficiente», ha dichiarato alla testata la Commissaria europea per l’ambiente, Jessika Roswall, sottolineando che «quando facciamo la doccia, dobbiamo pensarci».
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In parte dell’Europa meridionale è già in vigore il divieto di riempire le piscine. Haris Sachinis, amministratore delegato della società idrica greca Eydap, ha avvertito che Atene potrebbe rimanere completamente senza acqua entro due anni se la siccità persistesse. Il ministro dell’agricoltura cipriota Maria Panayiotou ha lanciato l’allarme: il 2025 potrebbe essere il terzo anno consecutivo di siccità sull’isola e uno degli otto peggiori anni per le riserve idriche degli ultimi cinquant’anni.
Anche la Svezia ha imposto il divieto di annaffiare i giardini con un tubo in alcune zone, mentre in Francia e Spagna le controversie sulle dighe e sui diritti idrici hanno alimentato le tensioni tra agricoltori e ambientalisti.
Lo scorso anno, le politiche ambientali dell’UE, tra cui i limiti all’uso dei pesticidi e la riduzione del consumo di acqua, hanno provocato diffuse proteste da parte di agricoltori e gruppi agricoli in tutta l’Unione, tra cui Francia, Spagna, Germania e Polonia.
La bozza del piano della Commissione Europea prevede maggiori investimenti nelle infrastrutture dell’Unione che presentano perdite. Il gruppo industriale EurEau ha stimato che circa il 25% dell’acqua dell’UE venga disperso a causa di perdite nelle condotte, con alcuni paesi come la Bulgaria che ne perdono fino al 60%.
La Commissione ha stimato che siano necessari 23 miliardi di euro all’anno per gli ammodernamenti. La Banca europea per gli investimenti prevede inoltre di offrire 15 miliardi di euro in prestiti e garanzie tra il 2025 e il 2027 per sostenere gli sforzi. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che attualmente solo il 2,4% dell’acqua viene riutilizzata nell’UE, una cifra che Bruxelles intende aumentare.
Sebbene l’obiettivo di risparmio non sia vincolante, la Commissione incoraggia il raggiungimento di obiettivi nazionali e una migliore raccolta di dati. Una recente valutazione climatica ha rilevato che solo un «numero limitato» di Paesi ha adottato misure di «resilienza idrica».
La proposta fa seguito a un allarme lanciato nel 2023 sulla crescente concorrenza per l’acqua e sui potenziali conflitti transfrontalieri. La Banca Centrale Europea ha inoltre avvertito che la scarsità d’acqua rappresenta una minaccia finanziaria, con una carenza di acque superficiali che potrebbe incidere su quasi il 15% del PIL dell’eurozona.
Il lettore sincero-democratico a questo punto non riesce a capire: ci dicono che per il Cambiamento Climatico Europa sta diventando una regione monsonica, ci mostrano immagini di alluvioni bibliche in ogni parte del continente… eppure saremmo, da Nord a Sud, senza acqua?
Da capire anche come è possibile – visto che l’Europa non è la Mongolia, ma è bagnata da grandi mari e pure da un oceano, e costellata di laghi immensi – che vi sia scarsità di acqua: i dissalatori non sono fantascienza, sono strumenti alla portata di ogni Paese.
La risposta è, semplicemente, che siamo dinanzi al perdurare della dittatura green, la follia totalitaria verde che da Bruxelles vuole sottomettere i cittadini europei e oltre. L’ambientalismo, chi segue Renovatio 21, lo sa, altro non è che uno strumento di controllo sociale, tenuto in piedi dalla farsa climatica tramite personaggi improbabili (Greta Thunberg…) e soprattutto grandi investimenti di immani gruppi finanziari internazionali (facciamo un nome, BlackRock, ma non solo), quella «piovra verde» di cui una deputata AfD, Beatrix Von Storch, due anni fa ebbe il coraggio di parlare al Parlamento tedesco.
Come riportato da Renovatio 21, la scarsità idrica artificiale è già visibile in California, Stato americano dove non solo innaffiare l’orto può essere proibito, ma dove perfino gli sciacquoni del water devono avere bassa potenza, ingenerando così problemi domestici imbarazzanti e di non poco conto. Ma non si è trattato solo di limitazioni assurde alla vita quotidiane: è pensabile che gli incendi apocalittici che hanno colpito Los Angeles a inizio anno siano scaturigine della scriteriata gestione dell’acqua secondo l’ideologia ecofascista.
Ora noi europei dobbiamo prepararci al medesimo trattamento: piegatevi al dogma ambientale e al suo controllo, o non berrete. Non si tratta di analisi nostre, ma di idee lanciate apertis verbis dal World Economic Forum.
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Come riportato da Renovatio 21, Mariana Mazzucato, economista già autrice un tempo di lavori interessanti come Lo Stato innovatore e poi membro della Task Force COVID del governo Conte bis guidata dall’ex CEO di Vodafone Vittorio Colao, in un video di un panel del WEF riemerso in rete faceva sconvolgenti dichiarazioni sull’acqua come «bene comune» e le possibilità di manipolazione della popolazione ottenibili con la sua privazione.
«È importante anche perché non siamo riusciti a risolvere questi problemi che avevano attributi simili, e l’acqua è qualcosa che le persone capiscono (…) Sapete, il cambiamento climatico è un po’ astratto. Alcune persone lo capiscono molto bene, alcuni lo capiscono un po’, altri semplicemente non lo capiscono (…) con l’acqua… ogni bambino sa quanto sia importante avere l’acqua. Quando giochi a calcio e hai sete. Hai bisogno di acqua».
L’acqua è uno dei veicoli attraverso cui faranno passare la nostra sottomissione. Lo Stato moderno è, sempre più letteralmente, antitetico alle Scritture: «Perché io ebbi fame e voi mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere» (Mt 23, 35).
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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