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Epidemie

«Era tutto pianificato da tempo». Sacerdote cattolico sulla «bolla narrativa» pandemica: «Nessun inganno può durare in eterno»

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Renovatio 21 riprende questo articolo da La Scure di Elia.

 

 

Framea, suscitare adversus eos, qui dispergunt gregem meum (dall’Ufficio della Settimana Santa).

 

 

Era tutto pianificato da tempo: un virus mai isolato, dietro il cui nome si nasconde un fascio di agenti patogeni creati in laboratorio, di diversa carica infettiva e impatto sulla salute; una dittatura sanitaria globale, attuata con misure tanto irrazionali quanto devastanti a tutti i livelli; una pseudo-vaccinazione di massa che fa ammalare la gente piuttosto che prevenire il morbo; una progressiva sottomissione dei popoli, che spontaneamente si consegnano ai carnefici scambiandoli per salvatori; l’instaurazione di un governo mondiale esemplato sul regime cinese, enorme laboratorio sperimentale che sta proseguendo il lavoro iniziato con quello nazista e quello sovietico.

 

Questo delirante progetto si è imposto grazie alla creazione di una bolla narrativa, cioè di una realtà virtuale che non sussiste se non come costruzione mediatica onnicomprensiva

Tale obiettivo presuppone una totale omologazione dell’umanità nella lingua, nella cultura, nella religione e nello stile di vita: i sopravvissuti alla strage da vaccino, non più numerosi di quanto necessario, dovranno essere tutti uguali e funzionare allo stesso modo, controllati a distanza mediante nanotecnologia impiantata nel corpo. A quale scopo? Apparentemente, per il bene degli uomini e per la preservazione della casa comune; in realtà, per il potere assoluto di una manciata di psicopatici che si son presi per Dio.

 

Questo delirante progetto si è imposto grazie alla creazione di una bolla narrativa, cioè di una realtà virtuale che non sussiste se non come costruzione mediatica onnicomprensiva. Essa vive soltanto nella mente di chi si è lasciato manipolare da una congerie di menzogne abilmente orchestrate e inculcate in modo martellante dall’informazione gestita dall’alta finanza.

 

Tentare di argomentare dall’esterno è perfettamente inutile, poiché il falso sistema cognitivo è strutturato in modo tale da respingere a priori ogni elemento di disturbo, come nelle sètte.

 

Fra i principali effetti sulle vittime, è uno stato di distonia che ne altera profondamente la percezione del reale e, di conseguenza, la condotta: per salvaguardare la vita propria e l’altrui, è giusto rinunciare alla libertà e ai diritti, mentre chi non rispetta le regole e rifiuta la vaccinazione è un potenziale assassino; i carcerieri sono in realtà dei filantropi e, in quanto tali, meritano amore, dedizione e gratitudine; gli eventuali danni causati dal salvifico «vaccino» sono un prezzo da pagare per il bene comune, che può richiedere il sacrificio dei singoli… e così via.

 

Per salvaguardare la vita propria e l’altrui, è giusto rinunciare alla libertà e ai diritti, mentre chi non rispetta le regole e rifiuta la vaccinazione è un potenziale assassino; i carcerieri sono in realtà dei filantropi e, in quanto tali, meritano amore, dedizione e gratitudine; gli eventuali danni causati dal salvifico «vaccino» sono un prezzo da pagare per il bene comune

A un livello elevato, tale distonia si trasforma in vero e proprio delirio, con una frequente sintomatologia violenta e la conseguente necessità di sedazione.

 

Chiunque sia riuscito a mantenere un minimo di lucidità intellettuale e di indipendenza di giudizio si avvede subito dell’assurdità di queste convinzioni. Egli riconosce senza difficoltà che non il virus è responsabile del crollo economico, bensì le catastrofiche misure adottate all’unisono dai governi; che non le persone sane mettono in pericolo la salute pubblica, ma quelle che si fanno iniettare un farmaco sperimentale contagioso; che non quanti mettono in dubbio la narrazione ufficiale della pandemia sono dei criminali, bensì coloro che l’hanno creata e la sfruttano per una sperimentazione di massa nell’ambito di un colossale esperimento di ingegneria sociale.

 

Il castello di falsità rimane in piedi solo grazie alla paura indotta da una campagna terroristica, paura che ha spento l’intelletto di miliardi di persone riducendole a larve che aspirano unicamente a sopravvivere nell’oscurità, in uno spazio ristretto, con l’indispensabile per non morire, assuefatte dalle compensazioni offerte dalla televisione, dal cinema e dalla pornografia.

 

A una simile schiavitù mentale e operativa non si sarebbe certo potuta portare l’umanità senza far precedere un’opera di destrutturazione cognitiva ed etica protratta per diversi decenni: un radicale agnosticismo che convincesse la gente dell’impossibilità di accertare qualsiasi verità che non fosse il materialismo assoluto con i suoi corollari, lo scientismo dogmatico e l’evoluzionismo universale; un aggressivo relativismo che dissolvesse le coscienze con lo svuotamento di tutta la legge morale e la sua sostituzione con pochi imperativi elementari, tanto infondati quanto deleteri; un sistematico positivismo giuridico che consentisse di imporre arbitrariamente norme contrarie all’ordine naturale e distruttive di ogni legalità, ridotta ad applicazione materiale di disposizioni sancite dall’autorità.

Il castello di falsità rimane in piedi solo grazie alla paura indotta da una campagna terroristica, paura che ha spento l’intelletto di miliardi di persone riducendole a larve che aspirano unicamente a sopravvivere nell’oscurità, in uno spazio ristretto, con l’indispensabile per non morire, assuefatte dalle compensazioni offerte dalla televisione, dal cinema e dalla pornografia

 

Con queste premesse, una volta creato lo spettro di una minaccia globale che ingenerasse un senso di impotenza, è stato un gioco da ragazzi instaurare un regime totalitario che fosse accettato dalle masse con spontaneo, incondizionato consenso.

 

Tutto ciò, nondimeno, non significa che il progetto raggiungerà infallibilmente i suoi obiettivi.

 

A sostegno di questa consapevolezza ci sono almeno due generi di considerazioni. L’uno è di ordine metafisico: la complessità dei fattori e degli elementi che intervengono nelle vicende umane – non ultima, la Provvidenza – rende impossibile l’attuazione universale di un unico progetto, per quanto potenti ne siano i fautori: una simile impresa è possibile solo a Dio (ed essi non sono Dio, se ne facciano una ragione).

 

L’altro è di ordine empirico: il mondo dell’alta finanza è profondamente diviso in due grandi correnti: quella globalista e quella che, per comodità, possiamo denominare sovranista. Se distinguerne agenti e strategie non è sempre agevole, specie per la loro convergenza sulla «vaccinazione», le divergenze paiono abbastanza chiare riguardo al lockdown e al programma di deindustrializzazione. Mentre la seconda continua a gravitare intorno agli Stati Uniti e a Israele, la prima ha scommesso sulla Cina, la cui dirigenza rimane però infida e inafferrabile, come lo è sempre stata con gli occidentali, ma lo è ancor più da quando è comunista.

 

Con queste premesse, una volta creato lo spettro di una minaccia globale che ingenerasse un senso di impotenza, è stato un gioco da ragazzi instaurare un regime totalitario che fosse accettato dalle masse con spontaneo, incondizionato consenso

A parte l’incognita cinese, ci sono troppi Stati di notevole importanza geopolitica ed economica che non stanno al gioco: la Russia, l’India, il Giappone, il Sudafrica, il Brasile… Nell’Unione Europea, Polonia e Ungheria mantengono fieramente una relativa autonomia, mentre la Germania continua ad agire per conto proprio, in nome dei suoi interessi, accordandosi con Mosca per ottenerne il gas a buon prezzo attraverso il gasdotto in costruzione nel Mar Baltico che, nonostante le irose minacce di sanzioni da parte degli angloamericani, aggira la bellicosa Ucraina sobillata da questi ultimi. Frau Merkel, d’altronde, già ventenne era sotto la supervisione di Putin, allora funzionario del KGB, quando lavorava per la Stasi, la famigerata agenzia di servizi segreti della Repubblica Democratica Tedesca. Se le tensioni in Crimea e nel Donbass saranno spinte fino alla guerra aperta, vedremo la paranoia della «pandemia» rapidamente sostituita da preoccupazioni ben più reali, quelle di un conflitto su larga scala.

 

Su un altro versante, le inchieste sulla frode elettorale statunitense han buone speranze di estendersi alla classe politica italiana.

 

Dopo aver eliminato un buon numero di anziani nelle RSA, ora stanno procedendo con i bambini disabili; il dottor Mengele rivive in uno stuolo di operatori sanitari votatisi al progresso della «scienza» per la salvezza dell’umanità

Nel frattempo, qui da noi, si continua a pigiare sull’acceleratore per vaccinare il maggior numero possibile di persone e mantenere in piedi un governo-fantoccio privo di legittimità.

 

Perciò gli «eroi» della medicina giungono a rifiutarsi di operare chi non si vaccina, oppure impongono l’iniezione ai malati di cancro come condizione per proseguire la chemioterapia, aggiungendo così veleno a veleno in organismi che già lottano per sopravvivere… Dopo aver eliminato un buon numero di anziani nelle RSA, ora stanno procedendo con i bambini disabili; il dottor Mengele rivive in uno stuolo di operatori sanitari votatisi al progresso della «scienza» per la salvezza dell’umanità.

 

Ciò che lascia sgomenti è la latitanza della magistratura, completamente cieca, per ora, di fronte a questi crimini inauditi. Non parliamo neppure, per decenza, dei cattivi Pastori che uccidono sia l’anima che il corpo delle loro pecorelle, lupi travestiti da agnelli che non solo approvano i carnefici, ma mettono a loro disposizione pure le chiese perché ne facciano dei patiboli per gli ignari.

 

In questa sinistra distopia divenuta realtà, la consegna rimane invariata: resistere appellandosi alla legge divina e a quella umana.

 

In questa sinistra distopia divenuta realtà, la consegna rimane invariata: resistere appellandosi alla legge divina e a quella umana

Limitarsi a protestare è non soltanto sterile, ma può addirittura fare il gioco del potere, che viene così implicitamente riconosciuto e autorizzato a inasprire le misure per contenere le contestazioni, presentate come minaccia per la salute pubblica.

 

La risposta più efficace è adire le vie legali, in caso di necessità, continuando al contempo a comportarsi il più possibile in modo normale, come se niente fosse, forti del fatto che non è legittimo limitare la libertà di movimento dei cittadini se non in virtù di una sentenza penale che disponga in quel senso.

 

Sono ben consapevole della fatica di andare contro corrente rispetto a una società ipnotizzata che ha scelto la lotta alla «pandemia» come nuova religione e che, di conseguenza, pensa e agisce ormai in modalità settaria, ma questo non è certo un motivo per arrendersi e lasciarsi risucchiare nella follia collettiva.

 

Nessun inganno può durare in eterno e, presto o tardi, il conto arriva per tutti.

Nessun inganno può durare in eterno e, presto o tardi, il conto arriva per tutti.

 

O spada, lèvati contro coloro che disperdono il mio gregge.

 

 

 

 

 

 

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Epidemie

Uomo muore di peste bubbonica: piaghe antiche stanno tornando?

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Funzionari dello Stato americano del Nuovo Messico hanno confermato che un cittadino è morto di peste. Si tratterebbe del primo caso di decesso da peste da diversi anni. Lo riporta la testata americano Epoch Times.

 

Il Dipartimento della Salute del Nuovo Messico, in una dichiarazione, ha affermato che un uomo nella contea di Lincoln «ha ceduto alla peste» L’uomo, che non è stato identificato, era stato ricoverato in ospedale prima della sua morte, hanno detto i funzionari.

 

Hanno inoltre notato che si tratta del primo caso umano di peste nel Nuovo Messico dal 2021 e anche della prima morte dal 2020, secondo la dichiarazione. Non sono stati forniti altri dettagli, compreso il modo in cui la malattia si è diffusa all’uomo.

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L’agenzia sta ora svolgendo attività di sensibilizzazione nella contea di Lincoln, mentre «nella comunità verrà condotta anche una valutazione ambientale per individuare i rischi in corso», continua la dichiarazione. «Questo tragico incidente serve a ricordare chiaramente la minaccia rappresentata da questa antica malattia e sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza della comunità e di misure proattive per prevenirne la diffusione», ha affermato l’agenzia.

 

La peste, conosciuta come morte nera o peste bubbonica, è una malattia batterica che può diffondersi attraverso il contatto con animali infetti come roditori, animali domestici o animali selvatici.

 

La dichiarazione del Dipartimento della Salute del Nuovo Mexico afferma che gli animali domestici come cani e gatti che vagano e cacciano possono riportare pulci infette nelle case e mettere a rischio i residenti.

 

I funzionari hanno avvertito le persone della zona di «evitare roditori e conigli malati o morti, i loro nidi e tane» e di «impedire agli animali domestici di vagare e cacciare».

 

«Parlate con il vostro veterinario dell’utilizzo di un prodotto appropriato per il controllo delle pulci sui vostri animali domestici poiché non tutti i prodotti sono sicuri per gatti, cani o bambini» e «fate esaminare prontamente gli animali malati da un veterinario», ha aggiunto.

 

«Consulta il tuo medico per qualsiasi malattia inspiegabile che comporti una febbre improvvisa e grave, continua la dichiarazione, aggiungendo che la gente del posto dovrebbe pulire le aree intorno alla loro casa che potrebbero ospitare roditori come cataste di legna, mucchi di spazzatura, vecchi veicoli e mucchi di cespugli.

 

La peste, diffusa dal batterio Yersinia pestis, ha causato la morte di circa centinaia di milioni di europei nei secoli XIV e XV in seguito alle invasioni mongole. In quella pandemia, i batteri si diffusero tramite le pulci sui ratti neri, che secondo gli storici non erano conosciuti dalla gente dell’epoca.

 

Si ritiene che anche altre epidemie di peste, come la peste di Giustiniano nel VI secolo, abbiano ucciso circa un quinto della popolazione dell’Impero bizantino, secondo documenti e resoconti storici. Nel 2013, i ricercatori hanno affermato che anche la peste di Giustiniano era stata causata dal batterio Yersinia pestis.

 

Casi recenti si sono verificati principalmente in Africa, Asia e America Latina. I paesi con frequenti casi di peste includono il Madagascar, la Repubblica Democratica del Congo e il Perù, afferma la clinica. Negli ultimi anni sono stati segnalati numerosi casi di peste anche nella Mongolia interna, in Cina.

 

I sintomi di un’infezione da peste bubbonica comprendono mal di testa, brividi, febbre e debolezza. I funzionari sanitari affermano che di solito può causare un doloroso gonfiore dei linfonodi nella zona dell’inguine, dell’ascella o del collo. Il gonfiore di solito si verifica entro circa due-otto giorni.

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La malattia può generalmente essere trattata con antibiotici, ma di solito è mortale se non trattata, dice il sito web della Mayo Clinic. «La peste è considerata una potenziale arma biologica. Il governo degli Stati Uniti ha piani e trattamenti in atto nel caso in cui la malattia venga utilizzata come arma», afferma anche il sito web.

 

Secondo i dati dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, l’ultima volta che sono stati segnalati decessi per peste negli Stati Uniti è stato nel 2020, quando sono morte due persone.

 

Come riportato da Renovatio 21, un altro caso di peste bubbonica si era avuto pochi giorni fa in Oregon.

 

Come riportato da Renovatio 21, altre malattie antiche si sono riaffacciate sulla scena mondiale. La lebbra, ad esempio, è riapparsa in USA, India, Gran Bretagna, con esperti che ipotizzano una possibile correlazione con la vaccinazione mRNA.

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Immagine: Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro (c. 1609-1610–c. 1675), Largo Mercatello durante la peste a Napoli (1656), Museo nazionale di San Martino, Napoli.

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
 

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Cambiamento del comportamento sessuale post-pandemia: le malattia veneree aumentano nella UE

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L’Europa ha assistito a un aumento «preoccupante» del numero di casi di infezioni a trasmissione sessuale, ha avvertito Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l’agenzia epidemiologica dell’UE.   Il rapporto epidemiologico annuale pubblicato giovedì dal l’ECDC ha rivelato i risultati per il 2022 per gli Stati membri dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).   Secondo il documento, in tutta l’UE/SEE, i casi di infezioni batteriche come sifilide, gonorrea e clamidia hanno registrato un aumento «preoccupante» e «significativo» rispetto al 2021. I casi di gonorrea sono aumentati del 48%, i casi di sifilide del 34%, e casi di clamidia del 16%, afferma il documento. Il rapporto non ha fornito dati sulle malattie sessualmente trasmissibili virali come l’HIV e l’epatite.

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L’educazione alla salute sessuale, l’accesso ampliato ai servizi di test e trattamento, nonché la lotta allo stigma associato alle malattie sessualmente trasmissibili sono stati indicati come modi per affrontare la questione dal direttore dell’ECDC Andrea Ammon.   «Sfortunatamente, i numeri dipingono un quadro drammatico, che richiede la nostra attenzione e azione immediate», ha detto giovedì in una conferenza stampa.   «Questi numeri – per quanto grandi – molto probabilmente rappresentano solo la punta dell’iceberg, perché i dati di sorveglianza potrebbero sottostimare il vero peso della sifilide, della gonorrea e della clamidia a causa delle differenze nelle pratiche di test, nell’accesso ai servizi di salute sessuale e nelle pratiche di segnalazione nei vari paesi», ha aggiunto, riporta Euractiv.   Sebbene le infezioni trasmesse sessualmente come la clamidia, la gonorrea e la sifilide siano curabili, se non trattate possono comunque portare a gravi complicazioni tra cui dolore cronico e infertilità, osserva il rapporto.   Le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento da anni nell’UE/SEE, anche se questo fenomeno ha subito una battuta d’arresto durante la pandemia di COVID-19 del 2020-2021, quando i governi hanno imposto misure di isolamento sociale costringendo le persone a rimanere a casa ed evitare il contatto sociale.   Un aumento dei comportamenti sessuali più rischiosi, insieme a una migliore sorveglianza e all’aumento dei test domiciliari, sono stati indicati dall’ECDC come ragioni alla base di questo aumento sostenuto.

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Secondo gli ultimi dati, un aumento dei contagi tra i giovani eterosessuali, e in particolare tra le giovani donne, potrebbe essere attribuito a un cambiamento nel comportamento sessuale post-pandemia, ha affermato l’agenzia UE.   Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prima della pandemia, nel 2019, il numero di casi di infezioni sessualmente trasmissibili batteriche ha raggiunto il massimo storico in Europa.   Come noto, a fine pandemia apparve sulla scena – annunciato da una bizzarra esercitazione simulativa organizzata dai soliti Gates più enti annessi – un’epidemia internazionale di vaiolo delle scimmie, che sembrava colpire per lo più gli uomini omosessuali, con picchi attorno ai gay pride di tutto il mondo.   In Italia il vaccino – approvato senza studi clinici – fu quindi offerto in precedenza a «persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)» scriveva testualmente la circolare diramata dal ministero della Salute della Repubblica Italiana.   L’OMS – che aveva comunque raccomandato ai maschi gay di «limitare i partner sessuali» – dieci mesi fa aveva dichiarato finita l’emergenza, tuttavia l’ente epidemiologico americano CDC l’anno scorso aveva avvertito che il vaiolo delle scimmie sarebbe potuto tornare con i festival LGBT estivi.

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Epidemie

«Alaskapox»: una nuova epidemia colpisce il Nord America

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Funzionari sanitari dell’Alaska hanno documentato il primo caso mortale di virus Alaskapox (noto anche come «AKPV») in un signore anziano della penisola di Kenai, situata appena a sud della capitale dello Stato, Anchorage.

 

L’uomo è morto alla fine di gennaio, suscitando la preoccupazione tra i funzionari che la trasmissione del virus potesse essere più estesa di quanto si pensasse in precedenza.

 

Secondo il bollettino della Sezione di Epidemiologia dell’Alaska pubblicato la scorsa settimana, l’uomo immunocompromesso ha notato per la prima volta una tenera protuberanza rossa sotto l’ascella destra a metà settembre. Nelle settimane successive, si è consultato con i professionisti medici poiché la lesione è peggiorata, portando al ricovero in ospedale a novembre a causa di un’estesa infezione che ha inibito la mobilità del braccio.

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Il bollettino spiegava che la salute dell’uomo era migliorata alla fine dell’anno dopo il trattamento con farmaci per via endovenosa, ma che era morto improvvisamente alla fine di gennaio a causa di un’insufficienza renale.

 

«Finora sono state segnalate sette infezioni da AKPV alla Sezione di Epidemiologia dell’Alaska (SOE). Fino a dicembre 2023, tutte le infezioni segnalate si sono verificate in residenti dell’area di Fairbanks e riguardavano malattie autolimitanti costituite da eruzione cutanea localizzata e linfoadenopatia», si legge nel bollettino. notato.

 

«Le persone non dovrebbero essere necessariamente preoccupate ma più consapevoli», ha affermato Julia Rogers, epidemiologa statale e coautrice del bollettino. «Quindi speriamo di rendere i medici più consapevoli di cosa sia il virus dell’Alaskapox, in modo che possano identificare segni e sintomi».

 

Il bollettino include raccomandazioni: «i medici dovrebbero acquisire familiarità con le caratteristiche cliniche dell’Alaskapox e prendere in considerazione l’esecuzione di test per l’infezione da orthopoxvirus in pazienti con una malattia clinicamente compatibile».

 

Come riportato da Renovatio 21, funzionari sanitari dell’Oregon hanno confermato un caso di peste bubbonica, con un cittadino probabilmente infettato dal suo gatto domestico.

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