Epidemie
Batteri mortali resistenti ai farmaci prosperano nei campi di battaglia dell’Ucraina

I professionisti sanitari in Ucraina hanno lanciato l’allarme per il batterio mortale chiamato Klebsiella pneumoniae.
Lo considerano un batterio «ipervirulento» che è «pandrug-resistent» (PRD), cioè resistente ad ogni farmaco, il che significa che nessun antibiotico può fermarlo.
Tutte le zone di combattimento in tutto il mondo sono terreni fertili per la resistenza antimicrobica, poiché proiettili e schegge possono trasportare agenti patogeni in profondità nel corpo, ma in Ucraina, gli antibiotici più potenti al mondo spesso non hanno alcun effetto.
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«È sorprendente quanto siano incredibilmente resistenti alcuni dei batteri provenienti dall’Ucraina. Non ho mai visto niente del genere», afferma Jason Bennett, direttore del Multidrug-Resistant Organism Repository and Surveillance Network presso il Walter Reed Army Institute of Research (WRAIR), secondo Science.org sito dell’American Association for the Advancement of Science.
I ricercatori hanno scoperto che i batteri resistenti hanno un enzima chiamato NDM-1 che produce un biofilm di tipo muco in grado di proteggere i batteri.
L’80% del microbo Klebsiella trovato in Ucraina trasporta l’enzima NDM-1, un tasso 10 volte superiore rispetto al resto d’Europa. L
‘Ucraina ha un tasso più alto di antibiotico-resistenza dovuto in parte a decenni di uso eccessivo di antibiotici, che possono essere acquistati senza ricetta. C’è anche stata una pratica comune di cliniche in Ucraina che prescrivono piccole dosi di antibiotici. Questo non uccide i batteri presi di mira, ma consente ai batteri di adattarsi.
I tassi elevati di antibiotico-resistenza in Ucraina sono iniziati nel 2014, quando sono iniziati i combattimenti nella regione del Donbass. Circa il 20% delle infezioni ospedaliere in Ucraina ora coinvolge batteri resistenti e la Klebsiella è la forma più comune.
Negli Stati Uniti un paziente che combatte un’infezione resistente può aspettarsi una stanza privata per l’isolamento e un team di assistenza dedicato, ma in Ucraina i pazienti il sistema sanitario è intasato. Gli ospedali non hanno sufficienti scorte di acqua e alcol per la sterilizzazione e subiscono frequenti interruzioni di corrente.
È riportato che un ospedale in Ucraina è riuscito a salvare 50 pazienti somministrando azitromicina e meropenem, che distruggono il biofilm che protegge i batteri, consentendo agli antibiotici di fare effetto.
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Immagine di NIAID via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Epidemie
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Epidemie
Aumento delle infezioni da sifilide in Germania, soprattutto tra gli omosessuali

I casi di sifilide in Germania hanno raggiunto un nuovo picco, con 9.519 infezioni registrate nel 2024, rispetto ai 1.697 del 2000. Lo scrive l’ultimo rapporto del Robert Koch Institute (RKI)
La malattia sessualmente trasmissibile, causata dal batterio Treponema pallidum, ha visto un costante aumento negli ultimi vent’anni. Dai 3.364 casi del 2004, il numero è cresciuto, soprattutto tra gli uomini omosessuali.
Il Bollettino Epidemiologico, pubblicato giovedì, ha riportato un incremento annuo del 3,9% rispetto al 2023. La comunità LGBT ha rappresentato la maggior parte dei contagi, con le donne che costituiscono solo il 7,6% dei casi. La trasmissione eterosessuale è leggermente aumentata rispetto all’anno precedente.
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L’età media dei pazienti è di circa 41 anni, con reinfezioni che rappresentano un rischio continuo. L’RKI ha evidenziato tassi di infezione più alti nelle grandi città, come Berlino, Amburgo, Colonia, Francoforte e Monaco.
Le epidemie tra gli uomini gay hanno contribuito significativamente all’aumento dei casi dalla fine degli anni ’90, con un primo picco rilevante ad Amburgo nel 1997. Nel 2003, l’incidenza tra gli uomini era dieci volte superiore rispetto alle donne.
Attualmente, circa tre quarti dei casi sono legati alla comunità LGBT, con dati che indicano che fino alla metà di questi pazienti è anche sieropositiva, spesso con coinfezioni da epatite C.
La diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili è stata associata all’uso di social media e app di incontri geolocalizzate, che hanno favorito un aumento dei partner sessuali, inclusi contatti nuovi e anonimi.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa si parlò di un mutamento del comportamento sessuale post-pandemia, con un incremento di malattie veneree nella UE.
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Immagine di NIAID via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Epidemie
L’ameba mangia-cervello uccide 19 persone in India

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