Droga
Le overdosi sono il triplo delle morti COVID a San Francisco
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2021/12/hom-san-fran.jpg)
Il numero di decessi per overdose ha quasi triplicato quello dei decessi per COVID nel 2020.
I dati della città rivelano che ci sono stati un totale di 713 decessi per overdose, rispetto ai 261 decessi per COVID-19 nel 2020.
La città aveva già da anni una crisi in corso riguardo alla droga e ai senza tetto, che la pandemia ha fatto precipitare.
Il numero di decessi per overdose ha quasi triplicato quello dei decessi per COVID nel 2020
Chiunque conosce San Francisco ha ben presente un segmento della sua arteria principale, Market Street, invasa da homeless (che spesso sono veterani di Iraq e Afghanistan, o casalinghe che hanno perso tutto a causa della crisi degli oppioidi) e dall’odore di orina – specialmente all’altezza della sede di Twitter. In alto, il palazzo con l’insegna del social network, in basso, il disastro umano più sfrenato. Di tanto in tanto, Limousine e auto ancora più care escono dal garage dello stabilimento, mentre fuori esseri umani si iniettano droga, si denudano, si accampano in tende, berciano, urlano tutta la loro patologia mentale.
Lo stato di catastrofe antropologica di San Francisco è oramai ammesso da tanti osservatori. Secondo un rapporto del Dipartimento della sanità pubblica, San Francisco distribuisce ogni anno 4,45 milioni di siringhe ai tossicodipendenti. Queste finiscono a terra assieme alle deiezioni di questi ultimi.
Il sindaco London Breed ha dichiarato un investimento di 13,2 milioni per prevenire le overdosi, ma si tratta di una cifra limitata. Altri supervisor (il termine sanfrancescano per i consiglieri comunali) stanno ora spingendo per le notorie «stanze del buco», strutture dove i tossici possono bucarsi in «sicurezza»: si tratta della famosa politica di «riduzione del danno», che, come riportato da Renovatio 21, negli anni è stata finanziata internazionalmente dalla filantropia di George Soros. Già a primavera, si dice, strutture di questo tipo potrebbero essere operative.
Se San Francisco, la capitale mondiale della tecnologia elettronica e biologica, della finanza scientifica, dei «diritti civili» etc. diventa come Calcutta, un paio di domande su tecnologia, finanza, «diritti civili» bisognerebbe cominciare a porsele
Una giornalista sanfrancescana, Jenny Shao, ha parlato di un peggioramento assoluto negli ultimi anni: «prima, eri in grado di camminare per le strade … e non dovevi cercare di camminare in punta di piedi sui corpi senza sapere se fossero vivi o morti».
L’idea di vedere a terra in strada corpi di cui non si conosce lo stato vitale riporta alla mente immagini che per decenni sono state legate a Calcutta, che per parte del XX secolo (soprattutto dopo l’ondata di profughi della guerra Pakistan-Bangladesh) era diventata una sorta di apocalittica capitale del Terzo Mondo, con corpi ammassati sulle strade.
Se San Francisco, la capitale mondiale della tecnologia elettronica e biologica, della finanza scientifica, dei «diritti civili» etc. diventa come Calcutta, un paio di domande su tecnologia, finanza, «diritti civili» bisognerebbe cominciare a porsele.
Immagine di Javi Velazquez via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)
Animali
Squali strafatti di cocaina: conferme dal Brasile
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/squalo-coca-ai-Renovatio-21.jpg)
Gli squali al largo delle coste del Brasile sono risultati positivi alla cocaina, affermano gli scienziati. Lo riporta l’emittente nazionale britannica BBC.
I biologi marini hanno analizzato 13 squali Rhizoprionodon terraenovae brasiliani prelevati dalle coste vicino a Rio de Janeiro e hanno scoperto che nei loro muscoli e nel loro fegato erano presenti alti livelli di cocaina.
Le concentrazioni erano fino a 100 volte superiori a quelle precedentemente segnalate per altre creature acquatiche.
Iscriviti al canale Telegram
La ricerca, condotta dalla Fondazione Oswaldo Cruz, è la prima a rilevare la presenza di cocaina negli squali. Un fenomeno, sul quale, tuttavia, a lungo si era speculato.
Gli esperti ritengono che la cocaina arrivi nelle acque attraverso laboratori illegali in cui la droga viene prodotta o attraverso gli escrementi dei tossicodipendenti.
Anche i pacchi di cocaina persi o abbandonati in mare dai trafficanti potrebbero essere una fonte, anche se questa ipotesi è meno probabile, affermano i ricercatori.
Sara Novais, ecotossicologa marina presso il Centro di scienze marine e ambientali dell’Università politecnica di Leiria, ha dichiarato alla rivista Science che i risultati sono «molto importanti e potenzialmente preoccupanti».
Tutte le donne coinvolte nello studio erano incinte, ma gli esperti affermano che le conseguenze dell’esposizione alla cocaina sui feti di squalo sono sconosciute. Sono necessarie ulteriori ricerche per accertare se la cocaina modifica il comportamento degli squali.
Tuttavia, ricerche precedenti hanno dimostrato che è probabile che i farmaci abbiano sugli animali effetti simili a quelli che hanno sugli esseri umani L’anno scorso, in campioni di acqua di mare raccolti al largo della costa meridionale dell’Inghilterra sono stati trovati composti chimici tra cui la benzoilecgonina, prodotta dal fegato dopo l’uso di cocaina.
Quella degli squali strafatti di cocaina era una questione già emersa l’anno passato, quando scienziati lanciarono l’allarme sulla possibilità che gli squali al largo della Florida possano intercettare pacchi di cocaine gettati in mare dai narcotrafficanti e venirne inebriati con chissà quali effetti sul comportamento del grande predatore oceanico.
Ricercatori della materia hanno dichiarato al sito LiveScience di aver scoperto che alcuni squali si sono comportati in modo strano nell’area e hanno condotto una serie di esperimenti sugli squali al largo delle Florida Keys, dove secondo quanto riferito i pescatori si sono imbattuti in pescecani tossicodipendenti.
Il team di scienziati ha anche lanciato sperimentalmente false confezioni di cocaina da un aereo per simulare un lancio di droga nella vita reale e ha scoperto che più specie di squali si sono trasferite all’istante sui pacchi.
Sul fenomeno sta per partire una serie per Discovery Channel chiamata Cocaine Sharks.
Negli USA dal 1988 esiste una sorta di tradizione televisiva, la cosiddetta «Shark Week», una settimana in cui il palinsesto del famoso canale Discovery è interamente dedicato ai pescecani. Difficile pensare che dopo quasi 40 anni non abbiano un po’ esaurito i contenuti possibili.
Aiuta Renovatio 21
La pornostar Stormy Daniels sostiene di aver avuto un rapporto con Donald Trump durante mentre in TV passava la Shark Week, e di aver sentito il presidente dire che odia gli squali e che dovrebbero sparire. Si tratta quindi di una promessa che, divenuto tecnicamente l’uomo più potente della terra, egli non ha mantenuto.
Di recente il tema degli animali drogati ha preso piede anche grazie ad un film, Cocainorso, che narra la storia di un plantigrado che trova anche lui pacchi di cocaina abbandonati da aerei di trafficanti, divenendo cattivissimo. Dicono si tratti di una storia vera, ma a quanto sembra il grizzly, che di fatto si pappò la cocaina, non andò in giro ad ammazzare la gente, ma morì sul posto strafatto di polvere bianca.
Invece che i pescecani che potrebbero diventare cocainomani, pensiamo, piuttosto, a pesci alterati dalle droghe di cui invece abbiamo certezza: come riportato da Renovatio 21, i pesci dei fiumi sono sessualmente alterati dalla pillola anticoncezionale e mentalmente modificati dagli psicofarmaci – cioè sostanze che gli umani consumano in abbondanza e poi espellono con la pipì che finisce nei fiumi.
Vi sarebbe infatti nei fiumi e in mare, a causa della pillola – che è uno steroide sessuale – un’epidemia di pesci transessuali, mentre secondo uno studio dell’Università di Lund l’uso umano di psicodroghe legalizzate SSRI sta rendendo i pesci dei fiumi «nervosi e codardi».
Come riportato da Renovatio 21, in settimana una megattera ha aggredito e ribaltato una barca al largo del Nuovo Hampshire. Ci chiediamo: era drogata anche lei? Gli stupefacenti sono dietro al comportamento sempre più inaccettabile da parte di balene, orche, delfini?
Dovre andremo a finire con una possibile tossicodipendenza conclamata della popolazione cetacea, il cui comportamento è oramai totalmente intollerabile?
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Droga
Boss dei narcos del cartello di Sinaloa ingannato a volare in un piccolo aeroporto USA: arrestato
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/1280px-Be-e90-070323-a_radecki-03.jpg)
Iscriviti al canale Telegram
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Droga
Sommergibile per il trasporto della droga: arrestati in Spagna quattro narcotrafficanti colombiani
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Nacrosubmarino-cadiz-YT.jpg)
Un semi-sommergibile con quattro presunti narcotrafficanti a bordo è stato intercettato dalle autorità spagnole durante un’operazione a circa 280 miglia a ovest della costa di Cadice, in Spagna. Secondo un comunicato, tutti i sospettati legati al narcosubmarino sarebbero stati arrestati. Lo riporta Euronews.
I trafficanti hanno tentato di affondare il sommergibile una volta intercettati a 450 chilometri al largo di Cadice.
Quattro colombiani sono stati arrestati dopo essere stati fermati dalle autorità spagnole a bordo dell’imbarcazione carica di droga.
Iscriviti al canale Telegram
I trafficanti avrebbero cercato di affondare l’imbarcazione, lunga circa venti metri, a circa 450 km dalla costa di Cadice.
L’operazione è partita da una segnalazione della DEA (Drug Enforcement Administration) statunitense, che aveva informato le autorità spagnole di un possibile carico di droga.
I narco-sottomarini (narco-sub, per gli anglofoni) non sono un fenomeno nuovo. Tali veicoli sono in genere costruiti per l’oceano e sono semi-sommergibili.
Sono stati segnalati di recente narco-sub quasi completamente sommergibili per ridurre la probabilità di rilevamento da parte di sistemi visivi, radar, sonar o infrarossi.
La capacità di carico varia ampiamente in base alle dimensioni della nave, sebbene siano tipiche diverse tonnellate. Nel 2015, il carico più grande conosciuto, pari a 7,7 tonnellate, è stato sequestrato su un’imbarcazione semisommergibile.
Alcuni sottomarini narcotici contemporanei sono in grado di attraversare l’Oceano Atlantico.
L’uso di sottomarini remotati – cioè senza equipaggio, va indietro di decenni. Nel 1988, un sottomarino senza equipaggio di 21 piedi (6,4 m) fu ritrovato al largo di Boca Raton, in Florida. Il natante era progettato per essere trainato da una barca e immerso tramite telecomando. Il sottomarino era vuoto, ma funzionari e autorità ritengono che sia stato utilizzato per il contrabbando dopo che si sono resi conto che il portello poteva essere aperto solo dall’esterno.
Nel solo 2009, gli Stati Uniti hanno rilevato circa sessanta eventi legati ai sottomarini e hanno calcolato che trasportavano una tonnellata di cocaina al giorno. Nello stesso anno, tre sottomarini furono sequestrati sulle coste del Pacifico, carichi di 1,5 tonnellate di cocaina. Sempre nel 2009 la marina colombiana aveva intercettato o scoperto trentatré sottomarini.
Dopo l’arresto, il 5 novembre 2010, di Harold Mauricio Poveda, un importante collegamento messicano-colombiano, un interrogatorio rafforzato ha rivelato che le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) erano dietro la costruzione di sottomarini e collaboravano con il cartello di Sinaloa per finanziare le loro attività.
Nel 2012, i funzionari della Guardia costiera degli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per il fatto che tali navi potrebbero essere potenzialmente utilizzate per scopi terroristici.
Nel 2019, le autorità spagnole hanno arrestato un semisommergibile di 20 metri al largo della Galizia, contenente 3.000 kg di cocaina, nel primo incidente noto di un sottomarino narcotrafficante che attraversava l’Oceano Atlantico.
Operación Marea Negra: La Increible Historia Del Primer Narcosubmarino Que Llego a Europa Con Mas De 3.000 Kg De Cocaina, un libro dello scrittore Javier Romero, è una narrazione dettagliata dell’impresa. Amazon Prime Video ha trasformato il libro di Romero sia in un documentario televisivo sul viaggio che in una serie drammatica.
Sostieni Renovatio 21
L’8 dicembre 2019 un sottomarino narcotrafficante è stato catturato dalla Marina peruviana mentre trasportava oltre 2.000 kg di cocaina al largo delle coste del dipartimento di Piura
Secondo un comunicato stampa, il 5 novembre 2020 è stato sequestrato un sottomarino in Colombia. Un’ulteriore intercettazione è stata effettuata nell’ottobre 2021 dalla nave scuola ecuadoriana Guayas nell’Oceano Pacifico.
Il narcotrafficante Laureano Oubiña ha affermato l’esistenza di un cimitero marino di narcosottomarini vicino alle Isole Canarie (Spagna).
Un semisommergibile lungo 72 piedi (22 metri i) in fibra di carbonio vinilico, battezzato dai suoi costruttori Poseidón, è stato trovato affondato senza carico dalla Guardia Civil nella Ria di Arousa nel marzo 2023. La nave aveva una stiva centrale con una capacità di carico di cinque tonnellate, una cisterna di zavorra a prua e un motore diesel a poppa.
La costruzione di ciascuna nave può costare fino a due milioni di dollari; i sottomarini possono trasportare abbastanza cocaina in un singolo viaggio da generare più di 100 milioni di dollari in proventi illeciti per i trafficanti.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YT
-
Spirito2 settimane fa
«Nostro Signore ha salvato questo coraggioso guerriero». Mons. Viganò commenta il tentato assassinio di Donald Trump
-
Spirito2 settimane fa
«Questa chiesa è una contraffazione»: omelia di mons. Viganò
-
Gender2 settimane fa
La rete si interroga sul numero di agenti donne nella scorta di Trump
-
Salute2 settimane fa
I malori della 28ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
La scuola e l’eclissi della parola. Intervento di Elisabetta Frezza al convegno presso la Camera dei Deputati
-
Predazione degli organi5 giorni fa
Il legame tra il concetto di «morte cerebrale» e la predazione degli organi
-
Pensiero6 giorni fa
NATO e mRNA, la Von der Leyen riconfermata per l’imminente guerra transumanista
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca: le città europee sono i principali obiettivi dei missili russi