Big Pharma
Esperimenti di Pfizer sulle varianti del virus COVID? Le accuse in un video a telecamera nascosta

Un dipendente Pfizer di alto livello è stato ripreso da una telecamera nascosta da Project Veritas – un progetto giornalistico votato alla trasparenza, che conduce indagini sotto copertura – fare dichiarazioni di grande peso riguardo al suo datore di lavoro così come al sistema sanitario di Washington.
Il protagonista del video è tale Jordon Trishton Walker, il quale secondo Project Veritas, che mostra qualche documento interno, sarebbe Direttore della Ricerca e Sviluppo e delle Operazioni strategiche di Pfizer e pianificatore scientifico mRNA.
Lo Walker è filmato mentre afferma che la grande società farmaceutica sta esplorando un modo per «mutare» il virus COVID tramite un processo che chiama «directed evolution», cioè «evoluzione diretta» al fine di anticipare nuovi ceppi per il loro vaccino COVID-19.
«Una delle cose che stiamo esplorando è come, perché non lo mutiamo noi stessi in modo da poter creare, sviluppare preventivamente nuovi vaccini, giusto? Quindi, dobbiamo farlo (…) Tuttavia, c’è il rischio che, come puoi immaginare, nessuno voglia che ci sia un’azienda farmaceutica che muti fottuti virus», dice Walker nel video, aggiungendo che crede che lo si stia facendo lentamente «perché ovviamente non vuoi pubblicizzare che stai scoprendo mutazioni future».
BREAKING: @Pfizer Exploring "Mutating" COVID-19 Virus For New Vaccines
"Don't tell anyone this…There is a risk…have to be very controlled to make sure this virus you mutate doesn't create something…the way that the virus started in Wuhan, to be honest."#DirectedEvolution pic.twitter.com/xaRvlD5qTo
— Project Veritas (@Project_Veritas) January 26, 2023
Nel suo racconto al giornalista di Project Veritas, che lo ascoltava fingendosi un «date» – c’è una persona con cui si esce allo scopo di avere poi magari una relazione – Walker afferma che questa «evoluzione diretta» è diversa dalla ricerca sul Gain of Function, ossia la tecnica di manipolazione genetica dalla quale si sospetta provenga il virus di Wuhan.
«Non dirlo a nessuno. Promettimi che non lo dirai a nessuno. Il modo in cui funzionerebbe è che mettiamo il virus nelle scimmie, e successivamente facciamo in modo che continuino a infettarsi a vicenda, e raccogliamo campioni seriali», dice il Walker, prima di definire la teoria delle origini naturali del COVID-19 «una stronzata»:
«Devi essere molto controllato per assicurarti che questo virus che muta non crei qualcosa che vada ovunque. Che, sospetto, è il modo in cui il virus è iniziato a Wuhan, ad essere onesti. (…) Non ha senso che questo virus sia saltato fuori dal nulla. È una stronzata».
«Non dovresti fare ricerche Gain of Function con i virus (…) Possiamo fare queste mutazioni di strutture selezionate per cercare di vedere se possiamo renderle più potenti. C’è una ricerca in corso su questo. Non so come funzionerà. È meglio che non ci siano più epidemie» continua Walker.
L’uomo prosegue quindi a definire la questione delle mutazioni del virus come una cash-cow («mucca da mungere»), termine dell’inglese americano che indica un affare che dà guadagni costanti e facili.
«Parte di ciò che vogliono fare è, in una certa misura, cercare di capire, sai, come ci sono tutti questi nuovi ceppi e varianti che saltano fuori. Quindi, è come cercare di catturarli prima che compaiano e possiamo sviluppare un vaccino profilattico, tipo, per nuove varianti. Quindi, è così che la pensano, se lo fai in modo controllato in un laboratorio, dove dicono che questo è un nuovo epitopo [in immunologia, la parte di antigene che lega l’anticorpo specifico, ndr], e quindi se in seguito viene fuori nella popolazione, abbiamo già un vaccino che funziona».
Il giornalista di Project Veritas gli chiede se questo non sia il miglior modello di business. «Basta controllare la natura prima ancora che la natura stessa accada? Giusto?», domanda il reporter con telecamera nascosta.
«Sì. Se funziona» risponde lo Walker. «Alcune volte ci sono mutazioni che compaiono per le quali non siamo preparati. Come con Delta e Omicron. E cose così. Chissà? In ogni caso, sarà una cash-cow. COVID sarà una vacca da mungere per noi per un po’ di tempo in futuro».
Ulteriori rivelazioni vengono fatte riguardo al sistema delle «porte girevoli» che uniscono il personale degli enti regolatori e le grandi aziende farmaceutiche.
Big Pharma, viene detto nella conversazione ripresa all’insaputa di Walker, «è una porta girevole per tutti i funzionari governativi».
«Nell’industria farmaceutica, tutte le persone che revisionano i nostri farmaci, alla fine la maggior parte di loro verrà a lavorare per le aziende farmaceutiche».
Alla domanda su cosa pensi di questa «porta girevole», Walker risponde che «a essere onesti, è abbastanza buono per l’industria. È un male per tutti gli altri in America (…) Perché quando le autorità di regolamentazione che esaminano i nostri farmaci sanno che una volta che smetteranno di regolamentare, lavoreranno per l’azienda, non saranno così dure nei confronti dell’azienda che darà loro un lavoro».
Come ha notato il giornalista TV Tucker Carlson, unico a parlare di questo sconvolgente video, si tratta di una meccanica che a Washington funziona anche in altri ambiti, come per l’industria militare con generali che poi salgono sul board dei produttori di armi, o nella finanza, con i dipendenti degli enti di controllo che poi vanno a lavorare proprio per le banche che prima, in teoria, controllavano.
CRITICAL MASS: @FoxNews: @TuckerCarlson Gives Incredible Breakdown of #DirectedEvolution Undercover Investigation pic.twitter.com/vy2f536Gsg
— Project Veritas (@Project_Veritas) January 27, 2023
Al termine dell’incontro il fondatore di Project Veritas James O’Keefe si palesa nel ristorante per fare domande dirette a Walker, che ha una reazione isterica e financo violenta: spinge O’Keefe e i cameraman, chiama la polizia (dicendo di essere in presenza di «persone bianche»), filma con il telefonino urlando (riprendendo, per qualche motivo, anche i gestori del locale), va dietro il bancone, distrugge un iPad, pretende che nessuno esca dal locale, infine cerca perfino di fermare una macchina in mezzo alla strada credendo che si tratti della troupe di Project Veritas.
Heroic handy work by our talented videographer @GavinElwes protecting himself and his colleagues when Walker got violent during this confrontation.
AND HE DIDN’T EVEN DROP HIS CAMERA! Follow @GavinElwes! pic.twitter.com/83OWqlKd4t
— Project Veritas (@Project_Veritas) January 26, 2023
Soprattutto, una volta vistosi scoperto, dichiara di essere «letteralmente un bugiardo», dice che stava mentendo al «terzo appuntamento», «come un uomo normale».
Sui media mainstream, americani e internazionali, c’è un silenzio assoluto. A parlarne, nel suo programma televisivo su Fox News – il più seguito della TV via cavo degli USA – è stato Tucker Carlson, che ha invitato a commentare il pioniere delle tecnologie vaccinali mRNA Robert Malone.
Il Daily Mail, testata britannica che mai pare tirarsi indietro negli scandali, secondo Paul Joseph Watson avrebbe cancellato l’articolo.
🚨URGENT — Why did Daily Mail take down this story shortly after Project Veritas blew the whistle on Pfizer’s plan to mutate SARS-CoV-2 to make new mRNA COVID vaccines?https://t.co/6qVFymwQiK pic.twitter.com/VKC48gAojD
— James Cintolo, RN FN CPT (@healthbyjames) January 26, 2023
In Italia, al momento in cui scriviamo, la notizia delle accuse al colosso farmaceutico è stata data solo dall’Agenzia NOVA.
Un istituto statunitense accusa Pfizer di pianificare mutazioni del Covid-19https://t.co/vMjfuJRLRZ
— Agenzia Nova (@agenzia_nova) January 27, 2023
Qualche dubbio viene comunicato da O’Keefe anche riguardo alla copertura sul motore di ricerca Google.
What is going on? pic.twitter.com/ZLY7Si8mVo
— James O'Keefe (@JamesOKeefeIII) January 26, 2023
Il Google italiano, poche ore fa, dava questa schermata se si faceva una richiesta per “Pfizer directed evolution”. Notate l’appello a «controllare la fonte», perché forse, per questa particolare chiave di ricerca, potrebbe non essere «attendibile».
Di fronte all’enormità del tema, tuttavia qualcosa si muove. Il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio ha immediatamente scritto una lettera al CEO di Pfizer Albert Bourla, che di recente ha subito un’altra débacle giornalistica a Davos.
«Caro dottor Bourla», dice la lettera del senatore Rubio «scrivo in risposta a resoconti preoccupanti sull’intenzione di Pfizer di mutare il virus SARS-CoV-2 (COVID) attraverso il guadagno di funzione, o “evoluzione diretta”, come dettagliato dal direttore della ricerca e dello sviluppo di Pfizer, Jordan Walker. Come è stato dimostrato più e più volte, i tentativi di mutare un virus, in particolare uno potente come COVID, sono pericolosi. Se le affermazioni dettagliate nel video sono vere, Pfizer ha anteposto il suo desiderio di profitto alla preoccupazione della salute nazionale e globale e deve ritenersi responsabile».
La lettera del senatore al capo di Pfizer prosegue con domande molto franche, alle quali esige risposta. «In qualità di leader nella salute pubblica globale e nello sviluppo del vaccino COVID, con i dollari dei contribuenti americani, è fondamentale che Pfizer sia responsabile delle proprie azioni e sia trasparente con il pubblico sulla sostanza e sull’intento della propria ricerca».
La rete, nel frattempo è scatenata, in una tempesta di indignazione e meme irresistibili.
— The Right To Bear Memes (@grandoldmemes) January 26, 2023
— Mostly Peaceful Memes (@MostlyPeacefull) January 26, 2023
L’investitore e podcaster scientifico Eric Weinstein scrive su Twitter: «Hai perso qualcuno insostituibile a causa del COVID? Alla miocardite? Hai il Brain Fog? Hai perso un anno o due della tua vita? Non riesci a partecipare a un funerale? Ti chiedi come siano apparsi i vaccini così in fretta? La tua reputazione è stata distrutta per complottismo? Essere chiamato razzista sinofobo? Guarda».
Did you lose anyone irreplaceable to COVID? To myocarditis? Have Brain Fog? Lose a year or two of your life? Fail to attend a funeral? Wonder how the vaccines appeared so quickly?
Have your reputation destroyed over conspiracy theorizing? Get called a Sinophobic racist?
Watch: https://t.co/a3MIglpNYj
— Eric Weinstein (@EricRWeinstein) January 26, 2023
Il popolarissimo imprenditore tedesco-finnico Kimdotcom ha promesso di raddoppiare ogni donazione verrà fatta a Project Veritas e parla iperbolicamente di «Gain of Function come Business model».
I will join this space to discuss the latest release by @Project_Veritas exposing that @Pfizer is planning to mutate the Covid virus to create vaccines for the next wave of the pandemic. Gain of function as a business model. What role did Pfizer play in the creation of Covid-19? https://t.co/6iN2EkAIZU
— Kim Dotcom (@KimDotcom) January 26, 2023
Qualcuno ringrazia Grindr, l’applicazione per incontri gay, che, presumono i commentatori, potrebbe essere alla base del contatto tra lo Walker e il giornalista sotto copertura di Project Veritas. A quanto sembra, Grindr non mette nei guai solo preti e funzionari vaticani vari.
This video in a nutshell. pic.twitter.com/0JOlZvxhEG
— Dr. Simon Goddek (@goddeketal) January 26, 2023
Qualcuno si chiede come sia possibile: com’è possibile che un alto funzionario di una grande farmaceutica parli così in libertà, facendo ammissioni sconvolgenti?
In realtà, se ci pensiamo, c’è un precedente: la responsabile per i mercati internazionali di Pfizer Janine Small che ammette che il vaccino Pfizer non era testato per fermare la trasmissione del virus.
Pfizer ammette di non aver testato il vaccino per fermare la trasmissione del virus pic.twitter.com/g91F3UyiNb
— Renovatio 21 (@21_renovatio) October 12, 2022
Quanto emerso da Project Veritas è talmente grande da non essere di primo acchito credibile. Si tratta di una storia che smuove un colosso economico e pure la politica internazionale. Sono necessarie ulteriori verifiche, approfondimenti di sorta. Per esempio, questi supposti esperimenti sulle varianti, dove verrebbero fatti? Il dottor Robert Malone, ospite di Tucker Carlson, dice che il trattato sulla guerra biologica è «pieno di buchi», e che ad ogni modo, Israele – Paese che ha risaputamente una forte relazione con Pfizer, dice Malone – non è firmatario.
Dr. Robert Malone on Pfizer’s “Directed Evolution”
“It appears that they are recapitulating exactly what was done at the Wuhan Institute of Virology”@TuckerCarlson @RWMaloneMD pic.twitter.com/UanKjpPfP7
— Chief Nerd (@TheChiefNerd) January 27, 2023
Immaginate quali finestrelle possono aprirsi da qui: finestrelle che divengono voragini.
Il problema è che non sappiamo se i giornali, i giudici, i politici vorranno davvero seguire questa traccia, e vederci più chiaro.
È possibile ignorare il tutto, e lasciare che passi.
Lo abbiamo visto tante volte, tante che, purtroppo, ora ci siamo praticamente assuefatti.
Big Pharma
Il CEO di Moderna «grigliato» dalla commissione del Senato USA

Il CEO di Moderna Stephane Bancel è stato interrogato dal senatore del Kentucky Rand Paul durante un’audizione del Comitato del Senato sugli aumenti dei prezzi del vaccino COVID- 19.
Lo scambio, come sempre nei casi delle audizioni pubbliche, è stato ripreso dalle telecamere. In rete ora circolano molte clip delle domande di Paul al Bancel.
«C’è un maggiore interesse o una maggiore incidenza di miocardite tra i maschi adolescenti dai 16 ai 24 anni dopo aver assunto il vaccino?» chiede il senatore Paul al Bancel.
«In primo luogo, lasciami dire che ci preoccupiamo profondamente della sicurezza e stiamo lavorando a stretto contatto con il CDC e la FDA» Bancel cerca di rispondere.
«Più o meno un sì o un no», interrompe Rand Paul ribadendo la domanda. «C’è una maggiore incidenza di miocardite tra i ragazzi dai 16 ai 24 anni dopo aver fatto il vostro vaccino?»
«I dati che ho mostrato… in realtà, che ho visto, mi dispiace, dal CDC, in realtà hanno dimostrato che c’è meno miocardite per le persone che ricevono il vaccino rispetto a chi riceve l’infezione da COVID» risponde Bancel.
«Stai dicendo che per i maschi di età compresa tra 16 e 24 anni che assumono il vaccino COVID, il loro rischio di miocardite è inferiore rispetto alle persone che contraggono la malattia?» chiede ancora il senatore.
«Questo è quello che ho capito, senatore», ha confermato il capo di Moderna.
«Questo non è vero», ribatte Paul. «E vorrei inserire nel verbale sei articoli sottoposti a revisione paritaria dal Journal of Vaccine, dagli Annals of Medicine che dicono l’esatto contrario di quello che dice lei».
«Ho parlato con il suo presidente proprio la scorsa settimana e ha prontamente riconosciuto, in privato, che sì, c’è un aumento del rischio di miocardite. Il fatto che non si possa dirlo in pubblico è abbastanza inquietante», ha detto il senatore Paul all’amministratore delegato di Moderna.
«Pensa che sia scientificamente corretto imporre tre vaccini per i ragazzi adolescenti?» continua ad incalzare il Paul.
«Spetta ai leader della sanità pubblica decidere» rimbalza il Bancel.
«Ma lo ha affermato più volte. È stato intervistato e ha sostenuto l’efficacia e la sicurezza delle dosi aggiuntive/booster. Sa quando la miocardite è più ricorrente tra questi ragazzi adolescenti? Dopo la seconda dose. Quando ho parlato con il Suo presidente, ha riconosciuto che forse dovrebbe esserci una discussione pubblica sull’argomento. Se il 90% delle miocarditi arriva dopo la seconda dose, perché non discutiamo razionalmente di una di esse? Marty McCarry, un medico della Johns Hopkins, ha detto esattamente la stessa cosa».
Ad un certo punto Paul ha chiesto se l’amministratore delegato di Moderna avesse vaccinato i suoi figli.
«Lei ha bambini. Ha vaccinato i suoi figli?» chiede il senatore del Kentucky, che è medico oftalmologo.
«Sì», risponde Bancel.
«Quante volte?» chiede il senatore.
«3 o 4 volte», risponde il francese.
«3 o 4 volte…» ripete il senatore ridacchiando, forse divertito dal fatto che il padre, a capo di una delle più grandi aziende di vaccini al mondo, non ricordi il numero preciso delle vaccinazioni.
L’udienza ha riguardato anche il tema di un pagamento di 400 milioni di dollari che Moderna ha fatto al National Institutes of Health (NIH). «Crede che questo possa configurare un conflitto di interessi per i dipendenti del governo che ora stanno facendo soldi con il vaccino dettando anche la politica su quante volte dovremo ricevere il suo vaccino?».
Bancel risponde che la somma è stata pagata a fronte di un «un vecchio brevetto che avevano sviluppato, non correlato a COVID, ma utile allo sviluppo di un vaccino COVID per aiutare tutto il loro lavoro» e che «spetta al governo decidere» se si tratti di un conflitto di interessi.
Nella feroce audizione condotta da Paul sembra non esserci traccia di una notizia che ad alcuni può sembrare al limite del grottesco: ha annunciato la prima fase della sperimentazione umana per un vaccino mRNA per il trattamento di coloro che hanno sofferto di attacchi di cuore.
Moderna a fine estate ha fatto causa a Pfizer per violazione di brevetto. La società era già in una lotta con il governo USA per il brevetto del vaccino mRNA. Parallelamente, esisterebbe un contratto stipulato dall’ente per le malattie infettive NIAID (quello diretto sino a poco fa da Anthony Fauci) che avrebbe obbligato il Pentagono ad acquistare 500 mila dosi del vaccino, per un totale di 9 miliardi di dollari.
Due mesi fa è emerso che l’azienda, che come noto prima del COVID mai aveva venduto un prodotto, sta costruendo la prima fabbrica di mRNA al mondo a Melbourne, in Australia.
Come raccontato da Renovatio 21, il Bancel ha una storia speciale, con una gargantuesca coincidenza cosmica nel suo percorso professionale. Prima di Moderna, Stéphane Bancel fu CEO della società francese BioMérieux, posseduta da Alain Merieux, considerato amico personale di Xi Jinping, che visitò il laboratorio BSLM4 di BioMerieux a Lione nel 2014. Secondo quanto appreso, i cinesi avrebbero contattato i francesi per la costruzione del laboratorio di Wuhan, il primo BSL4 del Paese, nel 2004: si, stiamo parlando proprio di lui, il biolaboratorio del pipistrello cinese.
Il finanziere francese Patrick Degorce, fondatore di hedge fund e mentore dell’attuale primo ministro britannico Rishi Sunak, fu nel 2011 uno dei primi investitori in quella piccola azienda farmaceutica chiamata Moderna (cioè «Mode» «RNA»), che all’epoca aveva circa dieci dipendenti e un modo di operare molto discreto.
La carriera del Bancel è quindi segnata dal coronavirus: prima nella società che aiuterà i cinesi a costruire il laboratorio di Wuhano, poi nel Massachusetts a inizio anni ’10 nella società che per il virus di Wuhano, in teoria, dovrebbe aver trovato il vaccino. I risultati di questa prestigiosa carriera sono quanto mai proficui. Secondo la rivista Forbes, disponendo dell’8% delle azioni di Moderna (che, ripetiamo, prima del COVID non aveva mai portato sul mercato un prodotto), Bancel è ora tecnicamente un billionaire, un miliardario. Secondo Business Insider, il fortunato francese ha dichiarato che darà via la maggior parte della sua fortuna, stimata in 4,1 miliardi di dollari.
Come riportato da Renovatio 21, Moderna e Merck sarebbero vicine alla fase 3 per un vaccino per il cancro alla pelle. Un anno fa è stato invece detto che la società aveva iniziato la sperimentazione umana per un vaccino mRNA per l’AIDS. Due mesi fa è stato annunciato lo sviluppo di un vaccino combinato mRNA COVID-Omicron e influenza; il Bancel ha dichiarato ai media che il vaccino mRNA COVID di fatto diventerà come un’antinfluenzale, con alcuni gruppi di individui vulnerabili che dovranno farlo ciclicamente.
Al World Economic Forum di Davos l’anno passato il Bancel lamentò che «nessuno più vuole» i vaccini, per cui era pronto a gettare «30 milioni di dosi nella spazzatura».
Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)
Big Pharma
Pfizer vuole che l’UE continui a pagare per i vaccini COVID inutilizzati

Pfizer si è offerta di estendere il suo contratto per il vaccino COVID-19 con l’Unione Europea riducendo al contempo le consegne, ma si aspetta ancora che il blocco paghi miliardi di euro per le dosi inutilizzate a causa di un forte eccesso di offerta in alcuni Paesi. Lo riporta il Financial Times.
L’offerta ha suscitato indignazione da parte di una manciata di Stati membri, che affermano che l’accordo servirebbe gli interessi di Big Pharma rispetto ai propri cittadini.
L’estensione del contratto spingerebbe l’accordo sui vaccini fino al 2026, con una proposta di riduzione del 40% del numero di dosi fornite e ritardi nelle consegne, ha riferito il Financial Times, citando due funzionari anonimi.
Tuttavia, nonostante i tagli suggeriti, il colosso farmaceutico statunitense insiste ancora per essere pagato per l’intero numero di dosi originariamente concordate, molte delle quali non sarebbero mai state prodotte secondo i nuovi termini.
Gli emendamenti all’accordo – il cui testo completo non è mai stato reso pubblico – sono stati presentati martedì dal commissario europeo alla salute Stella Kyriakides durante una riunione a porte chiuse a Bruxelles, ma hanno incontrato obiezioni da parte di alcuni membri dell’UE.
In una dichiarazione congiunta rilasciata a seguito dell’incontro, funzionari di Bulgaria, Ungheria, Lituania e Polonia hanno affermato che non firmeranno l’accordo con le modifiche proposte, in quanto «non presentano una soluzione definitiva ed equa ai problemi del vaccino COVID-19 eccedenti e non soddisfano le esigenze dei sistemi sanitari, i bisogni dei cittadini e gli interessi finanziari degli Stati membri».
Il ministro della Salute polacco Adam Niedzielski ha affermato che l’attuale proposta Pfizer favorirebbe Big Pharma e ha chiesto la pubblicazione del contratto segreto, mettendo in dubbio il ruolo svolto dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen nei negoziati per il massiccio accordo sui vaccini.
Un osservatorio dell’UE ha avviato un’indagine sul processo di negoziazione e appalto alla fine dello scorso anno, dopo che l’ufficio di Von der Leyen non è riuscito a produrre messaggi di testo personali inviati al CEO di Pfizer Albert Bourla durante i colloqui per quasi 2 miliardi di dosi di vaccino, provocando accuse di corruzione.
Il blocco di 27 membri ha originariamente firmato un contratto congiunto con Pfizer nel 2020, ma da quando la pandemia si è ritirata, la domanda di vaccini è diminuita costantemente, lasciando una sovrabbondanza in tutto il continente.
Alcuni paesi sono stati costretti a buttare via i vaccini, con la sola Germania che ha eliminato circa 36,6 milioni di dosi, secondo l’emittente pubblica BR24, mentre altri sono seduti su grandi scorte di vaccini inutilizzati, come l’Austria, che ha riportato circa 17,5 milioni nella sua fornitura.
Tuttavia, il ministro della Sanità ceco Vlastimil Valek ha respinto le critiche, sostenendo che la «maggioranza dei Paesi» aveva accettato l’accordo e che «il contratto non è male», aggiungendo che il grande stock di dosi non rappresenterebbe un problema in quanto «il COVID è ancora qui» e «sarà necessario ripetere la vaccinazione ogni anno per un determinato gruppo di pazienti».
La Commissione europea ha rivendicato un trionfo nel 2020 quando ha riunito i 27 Stati membri in un contratto congiunto per ordinare miliardi di dosi di vaccino ancor prima che i ricercatori le avessero approvate. Tuttavia, con il diminuire della gravità della pandemia, l’UE si è impegnata a pagare i vaccini non necessari. Circa l’82% degli adulti nel blocco ha ricevuto almeno due punture e sono state erogate più di 1,7 miliardi di dosi. Sono stati conclusi contratti con otto sviluppatori di vaccini, fornendo fino a 4,2 miliardi di dosi.
La Kyriakides ha esortato tutti gli Stati membri ad approvare il cambiamento.
«Lavorando insieme abbiamo ottenuto una significativa riduzione delle dosi, un’estensione del nostro contratto ben oltre il 2023 e la sicurezza dell’approvvigionamento nel caso in cui siano necessarie più dosi», ha affermato il Commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori. «Se vogliamo modificare le consegne di vaccini, abbiamo bisogno di un accordo».
I Paesi che non aderiranno rimarranno bloccati nei termini del contratto originale.
Pfizer ha affermato che le discussioni sono state condotte «in buona fede» e sono rimaste «riservate».
«Ci impegniamo a trovare soluzioni pragmatiche per affrontare la salute pubblica e le esigenze pandemiche in evoluzione, assicurando al tempo stesso che Pfizer e BioNTech continuino a rispettare tutti i loro obblighi contrattuali relativi alla consegna dei vaccini COVID-19 nell’UE», ha dichiarato la società in una nota.
Il CEO di Pfizer, i cui messaggi con il presidente della Commissione Europea Von der Leyen non ancora sono stati resi pubblici, ha, come noto, evitato di presentarsi come da convocazione del Parlamento Europeo, mandando in sua vece la responsabile per i mercati internazionali di Pfizer, Janine Small, che incalzata dall’eurodeputato olandese Rob Roos aveva incredibilmente ammesso che il vaccino non era testato per fermare la trasmissione del COVID.
Pfizer ammette di non aver testato il vaccino per fermare la trasmissione del virus pic.twitter.com/g91F3UyiNb
— Renovatio 21 (@21_renovatio) October 12, 2022
«Per quanto riguarda la domanda se sapevamo… dello stop all’immunizzazione prima che arrivasse sul mercato… No! Ahah. Questi, cioè… dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza per capire davvero cosa sta succedendo sul mercato» aveva risposto la Small, di fatto invalidando green pass e ogni altro forma di segregazione imposta dai Paesi sulla base dello status vaccinale.
Intercettato poche settimane fa al World Economic Forum di Davos da due giornalisti indipendenti, Bourla non ha risposto a nessuna delle domande postegli.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso sempre al World Economic Forum di Davos il CEO di Moderna Stephane Bancel si era lamentato delle dosi di vaccino mRNA in eccesso che «nessuno vuole» più e che quindi avrebbe dovuto dar via.
Va ricordato come un intero continente sembra aver rifiutato il vaccino facendo scadere le forniture fatte arrivare da enti internazionali spesso finanziati da Gates: l’Africa, dove non solo la vaccinazione ha raggiunto percentuali infime della popolazione, ma il COVID stesso non pare aver prodotto la devastazione che avrebbe colpito l’Occidente.
Pfizer è stata accusata di recente da un servizio a telecamere nascosta della testata americana Project Veritas di, tra le altre cose, condurre esperimenti sulle varianti del COVID.
Big Pharma
Commenti «fuorvianti» del CEO Pfizer sulle iniezioni di COVID per i bambini: lo dice un ente di controllo britannico

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il CEO di Pfizer Albert Bourla, Ph.D., avrebbe fatto commenti «fuorvianti» e «non qualificati» promuovendo l’uso di vaccini a mRNA COVID-19 per i bambini piccoli durante un’intervista alla BBC, dice un ente di controllo del Regno Unito.
Il CEO di Pfizer Albert Bourla, Ph.D., avrebbe fatto commenti «fuorvianti» e «non qualificati» promuovendo l’uso di vaccini a mRNA COVID-19 per i bambini piccoli durante un’intervista alla BBC, ha scoperto un ente di controllo del Regno Unito.
La Prescription Medicines Code of Practice Authority (PMCPA), un organismo indipendente di autoregolamentazione istituito dall’Associazione dell’industria farmaceutica britannica (ABPI), ha riscontrato che Bourla avrebbe violato diverse regole nel suo Code of Practice per la pubblicità.
L’associazione di controllo dell’industria farmaceutica britannica UsForThem ha presentato la denuncia al PMCPA.
In un post di Substack dopo la sentenza, UsForThem ha accusato l’editore medico della BBC, Fergus Walsh, di aver condotto l’intervista «come una chiacchierata amichevole davanti al fuoco», dando a Bourla «un’opportunità promozionale gratuita che il denaro non può comprare» permettendogli di promuovere l’adozione del vaccino, in particolare tra i bambini piccoli per i quali il vaccino non era stato nemmeno autorizzato.
In qualità di emittente del servizio pubblico nazionale del Regno Unito, la BBC dovrebbe seguire rigide linee guida in materia di pubblicità commerciale o posizionamento di prodotti, che UsForThem ha affermato che l’intervista a Bourla non è riuscita a seguire.
La BBC ha pubblicato l’intervista con Bourla nel dicembre 2021 sul suo sito web, sulla sua app di notizie e nel programma BBC News at One, come videointervista e articolo di accompagnamento, «Pfizer boss: Annual COVID jabs for years to come» [«Il boss di Pfizer: vaccini COVID annuali per gli anni a venire»].
L’intervista sarebbe andata in onda due giorni dopo che il governo del Regno Unito ha annunciato di aver accettato di acquistare 54 milioni di dosi in più di vaccini a mRNA da Pfizer-BioNTech e altri 60 milioni da Moderna.
Il PMCPA potrebbe multare Bourla solo per i costi amministrativi. Non ha l’autorità per imporre altre sanzioni.
La BBC è il membro fondatore della Trusted News Initiative (TNI). Il mese scorso Children’s Health Defense ha citato in giudizio la BBC e altri tre membri di TNI, sostenendo di aver collaborato con diverse aziende Big Tech per «censurare collettivamente le notizie online», compresi gli articoli sul COVID-19 che non erano allineati con le narrazioni ufficiali su tali questioni.
Bourla: vaccinare i bambini piccoli «sarebbe un’ottima idea»
Nell’intervista alla BBC, Bourla ha affermato che spetta alle agenzie di regolamentazione determinare se approvare e distribuire i vaccini ai bambini sotto gli 11 anni, ma ha pensato che «immunizzare quella fascia di età nel Regno Unito e in Europa sarebbe un’ottima idea», secondo al case report PMCPA pubblicato la scorsa settimana.
A quel tempo, nessun vaccino COVID-19 era stato approvato dall’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari del Regno Unito (MHRA) per i bambini sotto i 12 anni, quindi il panel ha ritenuto che i commenti di Bourla violassero il codice.
Citando possibili interruzioni nella scuola e il potenziale per il lungo COVID, Bourla aveva anche affermato: «Quindi, non avevo dubbi che i vantaggi fossero completamente a favore di farlo [vaccinare i bambini contro COVID-19]».
«Credo che sia una buona idea» aveva aggiunto.
Il panel ha scoperto che queste forti dichiarazioni di opinione potrebbero indurre il pubblico a dedurre che non c’era bisogno di preoccuparsi dei potenziali effetti collaterali o che i benefici della vaccinazione superano i rischi, che non erano stati determinati dalle autorità sanitarie.
L’11 dicembre 2021, UsForThem ha presentato la sua denuncia al PMCPA citando la natura promozionale dei rapporti della BBC e il mancato rispetto da parte di Bourla delle norme del Regno Unito che disciplinano la promozione dei medicinali.
Dopo che il PMCPA ha stabilito che le dichiarazioni di Bourla violavano una serie di regole nel codice di condotta dell’ABPI, Pfizer ha presentato ricorso, includendo che le sue dichiarazioni erano di «natura forte e non qualificata».
L’ente di controllo ha anche affermato che le dichiarazioni implicavano che «non c’era bisogno di preoccuparsi dei potenziali effetti collaterali della vaccinazione nei bambini sani di età compresa tra 5 e 11 anni» e che l’implicazione era «fuorviante e incapace di essere comprovata».
La commissione di appello ha confermato cinque conteggi di violazione di tre codici ABPI che richiedono che informazioni e affermazioni «siano accurate, equilibrate, suscettibili di fondamento, non sollevino speranze infondate di successo del trattamento e non siano fuorvianti rispetto alla sicurezza del prodotto», riporta Epoch Times.
Il PMCPA ha pubblicato la sua sentenza definitiva il 27 gennaio, più di un anno dopo la presentazione della denuncia iniziale.
Durante quel periodo, nel febbraio 2022, il comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione del Regno Unito ha stabilito che ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni poteva essere offerto il vaccino, ma il comitato ha affermato che la raccomandazione era «non urgente».
UsForThem ha celebrato su Twitter:
🚨🚨 BREAKING:
UK regulator finds Pfizer boss guilty of misinformation — full case report published.
Read our inside story here.
— UsForThemUK 🌟 (@UsforThemUK) February 2, 2023
Né Pfizer né Bourla hanno commentato pubblicamente la sentenza.
The Epoch Times ha riferito che in una dichiarazione del novembre 2022 sul caso, un portavoce di Pfizer ha affermato che la società era «impegnata ai massimi livelli di integrità in qualsiasi interazione con il pubblico».
A partire dal 12 febbraio, il Regno Unito non consiglierà più i booster COVID-19 per le persone sane di età inferiore ai 50 anni e interromperà la distribuzione gratuita della serie primaria a due colpi, ha riferito The Defender.
Brenda Baletti
Ph.D.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)
-
Misteri1 settimana fa
Papa Luciani morto nel giorno in cui gli fu consegnata la lista dei cardinali massoni: rivelazione della sorella di Pecorelli
-
Persecuzioni1 settimana fa
Mons. Schneider: essere conformi alla limitazioni contro la Messa antica è «falsa obbedienza»
-
Epidemie2 settimane fa
7 bambini paralizzati dal virus della poliomielite derivato dal nuovo vaccino antipolio finanziato da Gates
-
Persecuzioni2 settimane fa
Estremisti ebraici attaccano la Tomba di Maria a Gerusalemme
-
Pensiero2 settimane fa
L’arresto di Trump può portare alla pace mondiale?
-
Alimentazione2 settimane fa
Bill Gates investe milioni in mascherine elettroniche per mucche
-
Salute2 settimane fa
Malori, metereologa collassa in diretta TV. Ma va tutto bene
-
Salute1 settimana fa
Piloti d’aereo che muoiono «improvvisamente» in volo