Alimentazione
Pfizer sospende la nuova pillola dimagrante dopo che i pazienti hanno riscontrato gravi effetti collaterali
La nuova pillola sperimentale per la perdita di peso della Pfizer ha funzionato nel raggiungere il suo obiettivo dichiarato, ma con alla perdita di peso si sono aggiunti effetti collaterali così gravi che la ricerca è stata interrotta.
In un comunicato stampa, il colosso farmaceutico ha affermato che avrebbe interrotto gli studi clinici sul danuglipron, la sua pillola dimagrante da prendere due volte al giorno. Questo farmaco utilizza un meccanismo simile a semaglutide, perché un’ampia percentuale delle persone che l’hanno assunto nelle prime due fasi sperimentali ha avuto disturbi gastrointestinali ed effetti indesiderati come nausea e diarrea.
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«Mentre gli eventi avversi più comuni erano lievi e di natura gastrointestinale coerenti con il meccanismo, sono stati osservati tassi elevati (fino al 73% di nausea; fino al 47% di vomito; fino al 25% di diarrea)», si legge nel comunicato stampa. «Tassi di interruzione elevati, superiori al 50%, sono stati osservati con tutte le dosi rispetto a circa il 40% con il placebo».
«Al momento, la formulazione di danuglipron due volte al giorno non avanzerà negli studi di Fase 3» scrive il comunicato.
Come il semaglutide, il principio attivo dei famosissimi iniettabili Ozempic e Wegovy, il danuglipron è un agonista del recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, il meccanismo esatto è oggetto di dibattito ma che a livello generale si ritiene imiti la sensazione di pienezza nell’intestino. Sebbene le iniezioni di semaglutide – che solo negli ultimi anni sono state approvate in USA per la perdita di peso – siano sempre più in voga, anch’esse possono avere alcuni importanti effetti collaterali gastrointestinali.
Con la popolarità degli iniettabili di semaglutide è arrivata una crescente spinta a trovare un modo per ottenere gli effetti del farmaco sotto forma di pillola. Fino a quando Pfizer non ha deciso di interrompere i suoi studi, il danuglipron sembrava destinato a diventare il prossimo grande passo nel trattamento della perdita di peso, soprattutto considerando che i risultati di studi precedenti suggerivano che fosse efficace quanto Ozempic.
L’azienda a fronte degli investimenti fatti e dei possibili grandi guadagni, ha sostenuto nella sua dichiarazione che, sebbene stia interrompendo i test sul danuglipron, sta ancora cercando di immettere sul mercato una pillola dimagrante.
«I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l’obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l’esecuzione dello studio», ha affermato il dottor Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente di Pfizer.
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«Lo sviluppo futuro di danuglipron si concentrerà su una formulazione una volta al giorno, con dati farmacocinetici attesi nella prima metà del 2024» annuncia il comunicato Pfizer.
Come riportato da Renovatio 21, il semaglutide – commercializzato come Ozempic – sta rivoluzionando il settore farmaceutico e si annuncia, secondo alcuni analisti, come quello che potrebbe divenire il farmaco più venduto della storia. Il fenomeno potrebbe avere consegue trasformative per la società e l’economia: la banca d’affari Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’impatto dei farmaci contro l’obesità sui produttori di cibo spazzatura.
Il problema degli effetti collaterali tuttavia è già stato posto.
Come riportato da Renovatio 21, oltre al pericolo per le donne incinte, vi sarebbe un’inchiesta in corso per stabilire se esiste una possibile correlazione tra l’assunzione del semaglutide e l’ideazione di pensieri suicidi.
Una recente intervista di Tucker Carlson ad un ex dirigente di enti di regolazione del farmaco ha aperto numerosi dubbi riguardo gli effetti avversi del farmaco e riguardo alla bontà dell’intera filiera industrial-sanitario-statale che si prepara a sostenerne la massima diffusione.
Alimentazione
L’attrice Eva Mendes annuncia il boicottaggio di Kellogg’s per gli ingredienti «vietati in altri Paesi»
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«Questi sono gli Skittles. Notate la lunga lista di differenze negli ingredienti», ha detto indicando un grafico. «10 coloranti artificiali nella versione statunitense e biossido di titanio. Questo ingrediente è vietato in Europa perché può causare danni al DNA. I coloranti artificiali sono ricavati dal petrolio e i prodotti che li contengono richiedono un’etichetta di avvertenza in Europa. E sono stati collegati al cancro e a disturbi del sistema immunitario». La questione delle sostanze chimiche tossiche nella filiera alimentare americana è stata portata alla ribalta anche dall’ex candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy, Jr., che ha denunciato i pericoli degli alimenti ultra-processati e degli oli di semi e di recente si è alleato con l’ex presidente Donald Trump per proclamare un programma «Make America Healthy Again», «rendi l’America di nuovo in salute». Come riportato da Renovatio 21, l’origine dei gustosi cereali che costituiscono la prima colazione per tante persone nel mondo è piuttosto particolare, e si intreccia con un grande flagello che ancora si abbatte sulla società americana e su alcune intoccabili minoranze anche in Italia: la circoncisione. John Harvey Kellogg (1852-1943) era un dottore nutrizionista americano, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica, con un pensiero fisso: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile, per la quale arrivò a raccomandare, come rimedio a lungo termine, il taglio del prepuzio ai bambini. Tuttavia, secondo quanto ricordato, anche i cereali da lui commerciati avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.American food companies are making a fool out of us. They are knowingly poisoning us. It’s time for this to stop. Our movement is growing like I have never seen before. It’s going to be historic! This is a clip from my Senate testimony in Washington DC yesterday, watch the whole… pic.twitter.com/FrZRAV5Op2
— Vani Hari (@thefoodbabe) September 24, 2024
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Alimentazione
La Corea del Sud risarcirà gli allevatori per la fine della carne di cane
Il governo sudcoreano ha annunciato che risarcirà gli allevatori colpiti da un imminente divieto di allevamento o vendita di carne di cane per il consumo umano. Gli allevatori hanno tuttavia rifiutato l’offerta e hanno descritto il divieto come un «atto di barbarie».
Il Parlamento della Corea del Sud ha approvato una legge a gennaio che metterà al bando l’allevamento e la vendita di carne di cane entro il 2027, con la pratica punibile con multe fino a 30 milioni di won (20.550 euro) o tre anni di prigione. Il divieto ha incontrato una forte resistenza da parte degli allevatori di cani, che hanno definito la legislazione «un violento atto di barbarie per privare gli individui del loro diritto a mangiare» e si sono ribellati fuori dagli edifici governativi lo scorso dicembre prima del voto.
Come riportato da Renovatio 21, dopo proteste massive, gli allevatori di cani edibili arrivarono a minacciare di liberare per le strade della capitale due milioni di quadrupedi, un atto estremo che tuttavia la protesta cinofaga non ha portato a compimento.
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Giovedì scorso, il ministero dell’Agricoltura sudcoreano ha annunciato che gli allevatori interessati dal divieto riceveranno pagamenti compresi tra 225.000 won (153 euro) e 600.000 won (405 euro) per cane se accetteranno di chiudere le loro attività in anticipo, ha riferito l’agenzia Associated Press.
Tuttavia, un’associazione di agricoltori ha rifiutato l’offerta, chiedendo 2 milioni di won (1.356 euro) per ogni miglior amico dell’uomo destinato ad essere impiattato.
Mentre mangiare carne canina è considerato barbaro in gran parte del mondo, in Corea è una pratica comune da secoli. Anche se la pratica è recentemente caduta in disgrazia tra le giovani generazioni, circa un milione di cani vengono ancora macellati ogni anno per la loro carne, secondo l’Associazione Coreana Cani Edibili.
L’associazione sostiene che il divieto riguarderà 3.000 ristoranti e circa 3.500 fattorie che allevano circa 1,5 milioni di cani. I dati di aprile 2022 del ministero dell’Agricoltura stimano che tali numeri siano 1.600 ristoranti, 1.100 fattorie e 570.000 cani.
I gruppi animalisti hanno fatto pressioni per un simile divieto per decenni, sebbene un portavoce della Humane Society International Korea abbia detto all’Associated Press che offrire dei pagamenti potrebbe portare gli allevatori ad «aumentare potenzialmente l’allevamento di cani per ottenere più soldi dal programma e far nascere più cuccioli nella sofferenza».
L’Associazione Coreana per il Benessere Animale ha chiesto ai governi locali di monitorare rigorosamente le fattorie per impedire loro di allevare più cani per ottenere un risarcimento.
Una volta che il divieto entrerà in vigore, il ministero dell’Agricoltura ha detto che incoraggerà le persone ad adottare cani da fattorie chiuse per limitare la quantità di eutanasie effettuate.
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Come riportato da Renovatio 21, anche il vicino Vietnam la scorsa estate ha limitato il consumo di carne di cani e gatti per ripulirsi l’immagine turistica.
Come già notato da Renovatio 21, al di là delle proteste e delle compensazioni, il bando anti-carne di cane entrerà in vigore nel 2027: quindi c’è da immaginarsi che per gli appassionati di piatti basati sul miglior amico dell’uomo si preparano tre anni di bagordi trimalcioneschi, con cinofagia gozzovigliante lasciata senza freni, e immaginiamo i luculliani party d’addio alla cucina canina, con guaiti udibili sino in Europa.
Mentre in Corea continua il dramma dei cani da mangiare, la questione sta in qualche modo tenendo banco anche in America, dove continua a spopolare viralmente la canzoncina tratta dal dibattito tra Trump e la Harris, in cui l’ex presidente dichiara che gli immigrati haitiani in Ohio stanno mangiando cani e gatti.
Trump breaks internet with viral “They’re eating the dogs. They’re eating the cats” remix trend taking over TikTok 🤣
Unstoppable. pic.twitter.com/buZvDLdssA
— Benny Johnson (@bennyjohnson) September 12, 2024
In Springfield, they’re eating the dogs, they’re eating the cats. They’re eating the pets of the people who live there. Featuring a special appearance by @catturd2 and @cb_doge. pic.twitter.com/NX2KzN9aL0
— Jewels Jones ® (@JewelsJonesLive) September 28, 2024
They’re eating the DOGS! They’re eating the CATS!🎯🤣 pic.twitter.com/OtAioVIh72
— FreedomToons (@Freedom_Toons) September 17, 2024
They’re Eating The Dogs, They’re Eating The Cats.
– Donald Trump pic.twitter.com/E9q5SwgLRt
— MonoNeon (@MonoNeon) September 11, 2024
“they’re eating the dogs, they’re eating the cats” 🗣️🗣️🗣️
pic.twitter.com/vPZ6p1Pgii— 𝘈𝘣𝘩𝘪 🎀 (@torturedabhi) September 20, 2024
«They’re eating the dog / they’re eating the cats».
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Immagine screenshot da YouTube
Alimentazione
Azienda di carne sintetica riceve 1,48 milioni di dollari dal Pentagono
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Come riportato da Renovatio 21, l’ascesa del consumo di carne sintetica è fortemente sostenuta da Bill Gates, che ha investito su aziende del settore. È noto che i surrogati della carne, ricavati da vegetali o da colture di laboratorio, presentano questioni di natura medica e morale. Come già riportato da Renovatio 21, la cosiddetta «carne vegetale» può produrre problemi non di poco conto. Un hamburger a base di soia s contiene 18 milioni di volte più estrogeni rispetto ad un normale hamburger di carne bovina, e calcoliamo che «solo sei bicchieri di latte di soia al giorno hanno abbastanza estrogeni per far crescere le tette su un maschio», ha scritto il professor James Stangle, un medico di medicina veterinaria del Sud Dakota. La carne coltivata in laboratorio, invece, ha un altro segreto inquietante: il crudele uso nella sua produzione di siero fetale di vitellini non nati. Alcuni scienziati l’anno scorso hanno invece ventilato la possibilità, grazie alla biotecnologia, di iniziare a produrre polpette di mammut: ecco la carne de-estinta, per la gioia dei Frankenstein genetici che il contribuente sovvenziona nei laboratori del mondo. Aggiungiamo, infine, il curioso fatterello di cronaca di due anni fa: un dirigente di Beyond Meat, azienda leader che produce l’«hamburger vegano», morse il naso ad un automobilista durante una diatriba. Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza, i cripto-poteri mondialisti dei Klaus Schwab e dei Bill Gates stanno preparando un Grande Reset alimentare.Indurre l’intolleranza alla carne con la bioingegneria umana. Per il bene dell’ambiente
Parola del dottor Matthew Liao, bioeticista legato al World Economic Forum Sottotitoli di Renovatio 21 pic.twitter.com/J83Q1YUMuD — Renovatio 21 (@21_renovatio) August 23, 2023
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