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Esperimenti di Pfizer sulle varianti del virus COVID? Le accuse in un video a telecamera nascosta

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Un dipendente Pfizer di alto livello è stato ripreso da una telecamera nascosta da Project Veritas – un progetto giornalistico votato alla trasparenza, che conduce indagini sotto copertura – fare dichiarazioni di grande peso riguardo al suo datore di lavoro così come al sistema sanitario di Washington.

 

Il protagonista del video è tale Jordon Trishton Walker, il quale secondo Project Veritas, che mostra qualche documento interno, sarebbe  Direttore della Ricerca e Sviluppo e delle Operazioni strategiche di Pfizer e pianificatore scientifico mRNA.

 

Lo Walker è filmato mentre afferma  che la grande società farmaceutica sta esplorando un modo per «mutare» il virus COVID tramite un processo che chiama «directed evolution», cioè «evoluzione diretta» al fine di anticipare nuovi ceppi per il loro vaccino COVID-19.

 

«Una delle cose che stiamo esplorando è come, perché non lo mutiamo noi stessi in modo da poter creare, sviluppare preventivamente nuovi vaccini, giusto? Quindi, dobbiamo farlo (…) Tuttavia, c’è il rischio che, come puoi immaginare, nessuno voglia che ci sia un’azienda farmaceutica che muti fottuti virus», dice Walker nel video, aggiungendo che crede che lo si stia facendo lentamente «perché ovviamente non vuoi pubblicizzare che stai scoprendo mutazioni future».

 

 

Nel suo racconto al giornalista di Project Veritas, che lo ascoltava fingendosi un «date» – c’è una persona con cui si esce allo scopo di avere poi magari una relazione – Walker afferma che questa «evoluzione diretta» è diversa dalla ricerca sul Gain of Function, ossia la tecnica di manipolazione genetica dalla quale si sospetta provenga il virus di Wuhan.

 

«Non dirlo a nessuno. Promettimi che non lo dirai a nessuno. Il modo in cui funzionerebbe è che mettiamo il virus nelle scimmie, e successivamente facciamo in modo che continuino a infettarsi a vicenda, e raccogliamo campioni seriali», dice il Walker, prima di definire la teoria delle origini naturali del COVID-19 «una stronzata»:

 

«Devi essere molto controllato per assicurarti che questo virus che muta non crei qualcosa che vada ovunque. Che, sospetto, è il modo in cui il virus è iniziato a Wuhan, ad essere onesti. (…) Non ha senso che questo virus sia saltato fuori dal nulla. È una stronzata».

 

«Non dovresti fare ricerche Gain of Function con i virus (…) Possiamo fare queste mutazioni di strutture selezionate per cercare di vedere se possiamo renderle più potenti. C’è una ricerca in corso su questo. Non so come funzionerà. È meglio che non ci siano più epidemie» continua Walker.

 

 

L’uomo prosegue quindi a definire la questione delle mutazioni del virus come una cash-cow («mucca da mungere»), termine dell’inglese americano che indica un affare che dà guadagni costanti e facili.

 

«Parte di ciò che vogliono fare è, in una certa misura, cercare di capire, sai, come ci sono tutti questi nuovi ceppi e varianti che saltano fuori. Quindi, è come cercare di catturarli prima che compaiano e possiamo sviluppare un vaccino profilattico, tipo, per nuove varianti. Quindi, è così che la pensano, se lo fai in modo controllato in un laboratorio, dove dicono che questo è un nuovo epitopo [in immunologia, la parte di antigene che lega l’anticorpo specifico, ndr], e quindi se in seguito viene fuori nella popolazione, abbiamo già un vaccino che funziona».

 

Il giornalista di Project Veritas gli chiede se questo non sia il miglior modello di business. «Basta controllare la natura prima ancora che la natura stessa accada? Giusto?», domanda il reporter con telecamera nascosta.

 

«Sì. Se funziona» risponde lo Walker. «Alcune volte ci sono mutazioni che compaiono per le quali non siamo preparati. Come con Delta e Omicron. E cose così. Chissà? In ogni caso, sarà una cash-cow. COVID sarà una vacca da mungere per noi per un po’ di tempo in futuro».

 

Ulteriori rivelazioni vengono fatte riguardo al sistema delle «porte girevoli» che uniscono il personale degli enti regolatori e le grandi aziende farmaceutiche.

 

Big Pharma, viene detto nella conversazione ripresa all’insaputa di Walker, «è una porta girevole per tutti i funzionari governativi».

 

«Nell’industria farmaceutica, tutte le persone che revisionano i nostri farmaci, alla fine la maggior parte di loro verrà a lavorare per le aziende farmaceutiche».

 

Alla domanda su cosa pensi di questa «porta girevole», Walker risponde che «a essere onesti, è abbastanza buono per l’industria. È un male per tutti gli altri in America (…) Perché quando le autorità di regolamentazione che esaminano i nostri farmaci sanno che una volta che smetteranno di regolamentare, lavoreranno per l’azienda, non saranno così dure nei confronti dell’azienda che darà loro un lavoro».

 

Come ha notato il giornalista TV Tucker Carlson, unico a parlare di questo sconvolgente video, si tratta di una meccanica che a Washington funziona anche in altri ambiti, come per l’industria militare con generali che poi salgono sul board dei produttori di armi, o nella finanza, con i dipendenti degli enti di controllo che poi vanno a lavorare proprio per le banche che prima, in teoria, controllavano.

 

 

Al termine dell’incontro il fondatore di Project Veritas James O’Keefe si palesa nel ristorante per fare domande dirette a Walker, che ha una reazione isterica e financo violenta: spinge O’Keefe e i cameraman, chiama la polizia (dicendo di essere in presenza di «persone bianche»), filma con il telefonino urlando (riprendendo, per qualche motivo, anche i gestori del locale), va dietro il bancone, distrugge un iPad, pretende che nessuno esca dal locale, infine cerca perfino di fermare una macchina in mezzo alla strada credendo che si tratti della troupe di Project Veritas.

 

 

Soprattutto, una volta vistosi scoperto, dichiara di essere «letteralmente un bugiardo», dice che stava mentendo al «terzo appuntamento», «come un uomo normale».

 

Sui media mainstream, americani e internazionali, c’è un silenzio assoluto. A parlarne, nel suo programma televisivo su Fox News – il più seguito della TV via cavo degli USA – è stato Tucker Carlson, che ha invitato a commentare il pioniere delle tecnologie vaccinali mRNA Robert Malone.

 

Il Daily Mail, testata britannica che mai pare tirarsi indietro negli scandali, secondo Paul Joseph Watson avrebbe cancellato l’articolo.

 

 

In Italia, al momento in cui scriviamo, la notizia delle accuse al colosso farmaceutico è stata data solo dall’Agenzia NOVA.

 

Qualche dubbio viene comunicato da O’Keefe anche riguardo alla copertura sul motore di ricerca Google.

 

 

Il Google italiano, poche ore fa, dava questa schermata se si faceva una richiesta per “Pfizer directed evolution”. Notate l’appello a «controllare la fonte», perché forse, per questa particolare chiave di ricerca, potrebbe non essere «attendibile».

 

 

 

Di fronte all’enormità del tema, tuttavia qualcosa si muove. Il senatore repubblicano della Florida Marco Rubio ha immediatamente scritto una lettera al CEO di Pfizer Albert Bourla, che di recente ha subito un’altra débacle giornalistica a Davos.

 

«Caro dottor Bourla», dice la lettera del senatore Rubio «scrivo in risposta a resoconti preoccupanti sull’intenzione di Pfizer di mutare il virus SARS-CoV-2 (COVID) attraverso il guadagno di funzione, o “evoluzione diretta”, come dettagliato dal direttore della ricerca e dello sviluppo di Pfizer, Jordan Walker. Come è stato dimostrato più e più volte, i tentativi di mutare un virus, in particolare uno potente come COVID, sono pericolosi. Se le affermazioni dettagliate nel video sono vere, Pfizer ha anteposto il suo desiderio di profitto alla preoccupazione della salute nazionale e globale e deve ritenersi responsabile».

 

La lettera del senatore al capo di Pfizer prosegue con domande molto franche, alle quali esige risposta. «In qualità di leader nella salute pubblica globale e nello sviluppo del vaccino COVID, con i dollari dei contribuenti americani, è fondamentale che Pfizer sia responsabile delle proprie azioni e sia trasparente con il pubblico sulla sostanza e sull’intento della propria ricerca».

 

La rete, nel frattempo è scatenata, in una tempesta di indignazione e meme irresistibili.

 

 

 

L’investitore e podcaster scientifico Eric Weinstein scrive su Twitter: «Hai perso qualcuno insostituibile a causa del COVID? Alla miocardite? Hai il Brain Fog? Hai perso un anno o due della tua vita? Non riesci a partecipare a un funerale? Ti chiedi come siano apparsi i vaccini così in fretta? La tua reputazione è stata distrutta per complottismo? Essere chiamato razzista sinofobo? Guarda».

 

 

Il popolarissimo imprenditore tedesco-finnico Kimdotcom ha promesso di raddoppiare ogni donazione verrà fatta a Project Veritas e parla iperbolicamente di «Gain of Function come Business model».

 

 

Qualcuno ringrazia Grindr, l’applicazione per incontri gay, che, presumono i commentatori, potrebbe essere alla base del contatto tra lo Walker e il giornalista sotto copertura di Project Veritas. A quanto sembra, Grindr non mette nei guai solo preti e funzionari vaticani vari.

 

 

Qualcuno si chiede come sia possibile: com’è possibile che un alto funzionario di una grande farmaceutica parli così in libertà, facendo ammissioni sconvolgenti?

 

In realtà, se ci pensiamo, c’è un precedente: la responsabile per i mercati internazionali di Pfizer Janine Small che ammette che il vaccino Pfizer non era testato per fermare la trasmissione del virus.

 

 

Quanto emerso da Project Veritas è talmente grande da non essere di primo acchito credibile. Si tratta di una storia che smuove un colosso economico e pure la politica internazionale. Sono necessarie ulteriori verifiche, approfondimenti di sorta. Per esempio, questi supposti esperimenti sulle varianti, dove verrebbero fatti? Il dottor Robert Malone, ospite di Tucker Carlson, dice che il trattato sulla guerra biologica è «pieno di buchi», e che ad ogni modo, Israele – Paese che ha risaputamente una forte relazione con Pfizer, dice Malone – non è firmatario.

 

 

Immaginate quali finestrelle possono aprirsi da qui: finestrelle che divengono voragini.

 

Il problema è che non sappiamo se i giornali, i giudici, i politici vorranno davvero seguire questa traccia, e vederci più chiaro.

 

È possibile ignorare il tutto, e lasciare che passi.

 

Lo abbiamo visto tante volte, tante che, purtroppo, ora ci siamo praticamente assuefatti.

 

 

 

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