Geopolitica
La presidente georgiana chiede alle scuole di unirsi alla protesta antirussa. Tbilisi maidanizzata?

La presidente georgiana Salome Zourabichvili ha invitato le scuole del Paese a sostenere le proteste pro-UE, dopo che centinaia di docenti universitari hanno espresso sostegno alle dimostrazioni in corso dopo la sospensione dei colloqui di adesione alla UE decisa dal governo di Tbilisi.
Non è chiaro se la Zourabichvili stia invitando i minori e gli adolescenti a scendere in piazza o le loro scuole a rilasciare una dichiarazione di sostegno.
La Zourabichvili si è rifiutata di lasciare l’incarico dopo che il primo ministro Irakli Kobakhidze ha congelato i colloqui di adesione all’UE.
«Dopo le università, tocca alle scuole esprimere la loro solidarietà alle proteste, in tutta la Georgia», ha scritto lunedì la Zourabichvili sui social media.
Il mese scorso, centinaia di docenti universitari hanno firmato una lettera in cui appoggiano le manifestazioni e incoraggiano i loro studenti a prendervi parte.
#Georgiaprotests
After universities, it is the turn of schools to express their solidarity with the protests, all over Georgia— Salome Zourabichvili (@Zourabichvili_S) December 2, 2024
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Le proteste infuriano a Tbilisi da giovedì, quando Kobakhidze ha annunciato che avrebbe congelato i colloqui di adesione all’UE fino al 2028, a causa del «costante ricatto e manipolazione» da parte di Bruxelles della politica interna georgiana.
Il partito Sogno Giorgiano di Kobakhidze, che ha vinto quasi il 54% dei voti alle elezioni parlamentari di ottobre, è favorevole a relazioni stabili sia con l’UE che con la Russia. I partiti di opposizione filo-occidentali e Zourabichvili, nata in Francia, hanno rifiutato di riconoscere i risultati del voto. Il mandato della Zourabichvili termina questo mese, ma lei si è rifiutata di lasciare l’incarico fino a quando non si saranno ripetute le elezioni.
Oltre 200 persone sono state arrestate durante le proteste a Tbilisi, mentre oltre 100 poliziotti sono rimasti feriti, secondo il Ministero degli Interni georgiano. Durante una manifestazione fuori dagli edifici del parlamento domenica sera, i dimostranti hanno sparato fuochi d’artificio e lanciato molotov contro la polizia antisommossa pesantemente corazzata.
Kobakhidze ha criticato le manifestazioni definendole un «attacco all’ordine costituzionale del Paese» e ha attribuito la responsabilità dei disordini civili ai «politici dell’UE e ai loro agenti», accusando l’Occidente di aver tentato di orchestrare un colpo di stato simile alla rivoluzione di Maidan sostenuta dagli Stati Uniti che ha rovesciato il governo ucraino nel 2014.
1 December 2024, Tbilisi, Georgia 🇬🇪
People shouldn’t be afraid of their governments. Governments should be afraid of their people. pic.twitter.com/V3xXtPTcP1
— David Zarn (@davidzarn) December 1, 2024
Thousands of Georgian protesters gathered outside the parliament building in Tbilisi to oppose the government’s decision to delay EU accession negotiations until 2028 ⤵️ pic.twitter.com/cH9WjHTkpo
— Anadolu English (@anadoluagency) November 30, 2024
“Action shooter” on Tbilisi’s Rustaveli Avenue
Video by David Pipia/JAMnews pic.twitter.com/qdWMYzoXX4
— JAMnews (@JAMnewsCaucasus) December 2, 2024
HAPPENING NOW: Thousands of demonstrators have gathered outside Georgia’s capital, Tbilisi, for the fourth day to protest against the government following its break with the EU. pic.twitter.com/mhpm1j0EcW
— I Meme Therefore I Am 🇺🇸 (@ImMeme0) December 1, 2024
More scenes from Tbilisi tonight. pic.twitter.com/xjUKylhK8c
— KyivPost (@KyivPost) November 30, 2024
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Anche il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha paragonato le proteste al colpo di Stato di Maidan, dicendo ai giornalisti lunedì che Mosca vede un «parallelo diretto» tra gli eventi. Le dimostrazioni, ha aggiunto, hanno «tutti i segnali di un tentativo di realizzare una “rivoluzione arancione”», riferendosi a un precedente schema sostenuto dagli Stati Uniti per ribaltare i risultati delle elezioni in Ucraina.
Commentando gli eventi in Georgia, Peskov ha affermato che «c’è un evidente tentativo di destabilizzare la situazione» e che eventi simili hanno avuto luogo in «diversi Paesi» negli ultimi anni. «Il parallelo più diretto che si può tracciare sono gli eventi del Maidan in Ucraina”, ha detto Peskov, riferendosi al colpo di stato sostenuto dall’Occidente a Kiev nel 2014 che ha estromesso il presidente democraticamente eletto del paese e ha precipitato l’attuale conflitto tra Russia e Ucraina.
Gli Stati Uniti hanno risposto al congelamento dei colloqui di adesione da parte di Kobakhidze annullando la partnership strategica di Washington con Tbilisi, mentre l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, l’estone Kaja Kallas (noto falco antirusso), ha avvertito che Bruxelles sta valutando sanzioni contro la Georgia.
Un anno fa il Servizio di Sicurezza dello Stato della Georgia (SSS) aveva pubblicato un comunicato il 18 settembre in cui affermava che il Paese si trova ad affrontare la minaccia di violenti disordini orchestrati dalla cerchia ristretta dell’ex presidente Mikheil Saakashvili e «attraverso il coordinamento e il sostegno finanziario dei Paesi esteri». La Sicurezza di Stato georgiana precisava che i golpisti pianificano, nei prossimi tre mesi, il «rovesciamento violento» del governo georgiano, usando come modello il colpo di Stato ucraino di Maidan del 2014.
L’opposizione accusa da tempo il governo di sabotare i negoziati volti a far entrare la Georgia nell’UE, in corso dalla metà degli anni 2000. La Zourabichvili ha denunciato l’azione del governo come «un colpo di Stato incostituzionale» e ha invitato i suoi sostenitori a «resistere». Negli scorsi mesi la Zurabishvili, nata a Parigi ed arrivata in Georgia dopo il crollo del muro, si è opposta al risultato elettorale, arrivando a suggerire che la Georgia era diventata «vittima di un’operazione speciale russa».
In precedenza, la Zurabishvili aveva sostenuto anche altre proteste in Georgia, tra cui quelle contro le leggi sugli «agenti stranieri» e sulla «propaganda LGBT», da lei definite «in stile russo».
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Come riportato da Renovatio 21, due settimane fa centinaia di dimostranti filo-occidentali sono scesi in piazza nella capitale georgiana di Tbilisi per protestare contro la ratifica delle recenti elezioni parlamentari.
Pesanti proteste, dentro e fuori dal Parlamento, si sono consumate a Tbilisi negli ultimi mesi a seguito dell’approvazione delle legge sugli agenti stranieri. L’UE ha aggiunto il carico sospendendo la candidatura della Georgia al blocco bruxellita.
Come riportato da Renovatio 21, mesi fa era emersi che gli europei avevano fatto pressione sulla Georgia affinché inviasse mercenari in Ucraina. Settimane fa, tuttavia, l’ex primo ministro georgiano Bidzini Ivanishvili aveva dichiarato che Tbilisi chiederà scusa per aver scatenato la guerra antirussa del 2008, una guerra condotta dall’allora presidente Mikhail Saaskahvili arrivato al potere con la rivoluzione colorata del 2003 (finanziata, secondo varie fonti, anche dagli enti di George Soros) e poi fuggito in Ucraina per poi finire nelle carceri georgiane.
Come riportato da Renovatio 21, il premier Irakli Kobakhidze ha dichiarato quest’estate che la Georgia non verrà «ucrainizzata».
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Immagine screenshot da Twitter
Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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Geopolitica
Mosca critica Israele per l’attacco al Qatar

La Russia ha condannato l’attacco israeliano alla capitale del Qatar, Doha, definendolo una palese violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, affermando che l’attacco mina gli sforzi per raggiungere un accordo pacifico tra Israele e Hamas, ha affermato mercoledì il Ministero degli Esteri di Mosca.
Martedì Israele ha colpito un edificio residenziale a Doha in un’operazione che ha coinvolto circa 15 aerei da guerra e almeno dieci missili. Il raid, che avrebbe causato la morte di diversi membri di Hamas, tra cui il figlio dell’alto funzionario Khalil al-Hayya, aveva come obiettivo quello di eliminare l’ala politica del gruppo, secondo le IDF.
Hamas ha affermato che i suoi vertici sono sopravvissuti a quello che ha definito un tentativo di assassinio dei negoziatori coinvolti nei colloqui per un accordo.
Il ministero degli Esteri russo ha affermato che l’attacco al Qatar, «un Paese che svolge un ruolo chiave di mediazione nei colloqui indiretti tra Hamas e Israele per porre fine alla guerra di Gaza, che dura da quasi due anni, e garantire il rilascio degli ostaggi», non può che essere visto come un tentativo di indebolire gli sforzi di pace internazionali. Mosca ha esortato tutte le parti ad agire responsabilmente e ad astenersi da azioni che potrebbero aggravare ulteriormente il conflitto.
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Mosca ha ribadito la sua posizione, chiedendo un «cessate il fuoco immediato a Gaza» e sollecitando una risoluzione globale della questione palestinese. Il Ministero degli Esteri russo ha affermato che «tali metodi di lotta contro coloro che Israele considera suoi nemici e oppositori meritano la più ferma condanna».
Il Qatar, che ospita funzionari di Hamas nell’ambito dei suoi sforzi di mediazione, ha affermato che tra le sei persone uccise nell’attacco c’era anche un agente di sicurezza locale.
Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, ha condannato l’attacco definendolo un atto di «terrorismo di Stato» e ha avvertito che il suo Paese si riserva il diritto di rispondere. Ha accusato il suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu di minare la stabilità regionale e ha affermato che l’incidente ha vanificato gli sforzi di mediazione promossi dagli Stati Uniti.
Israele, che incolpa Hamas per il mortale attacco dell’ottobre 2023 nel sud di Israele, ha promesso di dare la caccia ai leader del gruppo «ovunque si trovino».
Le autorità di Gaza affermano che gli attacchi sferrati da Israele dal 7 ottobre 2023 hanno causato la morte di almeno 64.000 persone. Gli osservatori per i diritti umani hanno accusato Israele di aver commesso un genocidio rendendo l’enclave inabitabile e peggiorando le condizioni di carestia attraverso restrizioni agli aiuti.
Il rapporto tra Russia e Qatar, nato negli anni ’90 da interessi energetici condivisi, è un’alleanza pragmatica tra giganti del gas, con Mosca che vede Doha come partner contro la dominanza USA nel mercato globale. Collaborano in forum come OPEC+ e BRICS+, con scambi per miliardi in LNG e armamenti.
Le relazioni si inasprirono il 7 febbraio 2012, quando, secondo quanto riferito, dopo che un diplomatico del Qatar aveva avvertito la Russia di perdere il sostegno della Lega Araba in merito all’imminente risoluzione sulla rivolta siriana, a cui Russia e Cina avevano poi posto il veto, la risposta arrivò dura dall’ambasciatore russo all’ONU Vitaly Churkin, che affermò: “Se mi parli in questo modo, oggi non ci sarà nessun Qatar” e si vantò della superiorità militare russa sul Qatar. In seguito, la Russia negò tutte queste accuse.
Il culmine si era avuto nel 2004: l’autobomba che uccise Zelimkhan Yandarbiyev, ex presidente ceceno in esilio a Doha. La Russia negò coinvolgimento, ma due agenti FSB furono arrestati; uno morì in custodia, l’altro estradato. Il Qatar condannò l’attentato come «terrorismo di Stato», sospendendo legami per mesi, ma pragmatismo prevalse: accordi energetici ripresero presto.
Oggi, nonostante frizioni, il sodalizio resiste, bilanciato da interessi economici.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
«Li prenderemo la prossima volta» Israele non esclude un altro attacco al Qatar

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