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Bioetica

Il tradimento dei bioetici

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All’inizio ci hanno sfottuto, canzonato, emarginato. «Renovatio 21 si occupa solo di vaccini» malignavano quelli del giro cattolico. «Siete ossessionati».

 

«I vaccini alla fine sono una nicchia di poco conto» ci disse una volta un politico di un partito di governo.

 

«Ma cosa c’entrano gli aborti, le eutanasie e i trapianti di organo con i vaccini?» era l’accusa che veniva dai No-Vax.

 

«Bioetica? e perché mai occuparsi di Bioetica, se il mondo lo decide la politica, la geopolitica, l’economia, gli eserciti, insomma le cose serie?» ci berciavano addosso.

La miseria della Bioetica risalta nella tenebra del nostro presente pandemico. Il tradimento dei bioetici è sotto gli occhi di tutti

 

«Ma perché non vi occupate di cose serie?» era quello che leggevi in faccia a certi quando cercavi di spiegargli che Renovatio 21 «si occupa della lotta alla Cultura della Morte»

 

Che dire, il COVID-19 ci ha vendicati. Grazie. Renovatio 21 ringrazia ufficialmente il SARS-nCoV-2 e tutta la famiglia dei Coronavirus.

 

Da ciò di cui noi ci siamo occupati per anni – con innumeri conferenze in tutta Italia, con la fatica di mettere in piedi centinaia di articoli per il sito, con l’immancabile tela fitta che sta dietro a quelle operazioni che davvero possono cambiare – ciò di cui noi ci siamo occupati da sempre ora dipende la libertà delle persone, in tutto il mondo. E financo la stabilità stessa di intere nazioni.

Dai vaccini ora possono passare collassi nazionali, guerre, rivolte: nella grande finzione della Geopolitica biologica che oggi attanaglia il mondo, avere il vaccino per un Paese potrebbe significare la possibilità di sottometterne un altro (chiamiamolo «imperialismo vaccinale»)

 

Dai vaccini ora possono passare collassi nazionali, guerre, rivolte: nella grande finzione della Geopolitica biologica che oggi attanaglia il mondo, avere il vaccino per un Paese potrebbe significare la possibilità di sottometterne un altro (chiamiamolo pure «imperialismo vaccinale»): non fare il vaccino potrà significare non prendere più il treno o l’aereo, perdere il lavoro, e, finalmente, vedersi portati via i figli.

 

Il primo vaccino per il Coronavirus disponibile con probabilità sarà fatto con cellule di aborto.

 

E se credete che la Bioetica non c’entri nulla con le morti negli ospedali COVID, dove si è infiltrata la teoria utilitaristica assassina secondo cui vanno premiati coloro che potranno godere di maggiore «qualità della vita» – beh non avete capito dove siamo finiti.

 

Si è infiltrata la teoria utilitaristica assassina secondo cui vanno premiati coloro che potranno godere di maggiore «qualità della vita»

Una Bioetica del Coronavirus è ciò che la politica dovrebbe formulare, e in alcuni casi pensa pure di fare, ma in realtà nessun politico ha la benché minima idea di quello che sta facendo, né tantomeno ha dei consiglieri che riescano a fargli capire cosa a livello morale sta succedendo.

 

Ma è ancora peggio di così: la discussione è totalmente azzerata. I giornali non offrono nemmeno più un boxino con l’esperto del Comitato Nazionale di Bioetica che spara la sua a fianco del boxino con il cardinale che dice più o meno il contrario, o più o meno la stessa cosa, ma con uso di vasella democristiana. Del resto, i grandi cambiamenti voluti da Bergoglio alla Pontificia Accademia per la Vita a questo servivano: a togliere i boxini dagli articoli di giornale, a disintegrare il grillo parlante bioetico dai giornali, e quindi definitivamente dalle operazioni del manovratore.

 

Ma non diamo la colpa solo ai pretazzi e al loro papa. Il tradimento riguarda tutti coloro che si occupano, magari «per lavoro» (cioè, perché «sempre meglio che lavorare»), di Bioetica.

Non diamo la colpa solo ai pretazzi e al loro papa. Il tradimento riguarda tutti coloro che si occupano, magari «per lavoro» (cioè, perché «sempre meglio che lavorare»), di Bioetica

 

Sono spariti, estinti, svaniti nel nulla – e nel momento in cui la loro disciplina ha finalmente rivelato la sua centralità assoluta. La società umana primariamente separa la vita dalla morte: e questo è il mandato della Bioetica, studiare le declinazioni di questo fondamento.

 

I bioetici, o i bioeticisti, invece si sono dati alla macchia. Sono spariti. Non un fischio dinanzi a nessuna delle enormità che stanno accadendo: stragi da triage, Codice di Norimberga bruciato, popolazione tutta sottomessa ad arresto più TSO.

 

I bioetici, sono spariti dinanzi a nessuna delle enormità che stanno accadendo: stragi da triage, Codice di Norimberga bruciato, popolazione tutta sottomessa ad arresto più TSO

Il filosofo francese Julien Benda nel 1927 pubblicò un libro sulle responsabilità degli intellettuali francesi e tedeschi che avevano abbandonato i loro ruoli per seguire le sirene della lotta di classe, del nazionalismo tanto in voga nei loro giorni. I risultati furono guerra e devastazioni, lager e gulag, e milioni di morti. Il libro si intitolava Il Tradimento dei chierici.

 

Adesso abbiamo invece Il Tradimento dei bioetici, con la differenza che questi non stanno ascoltando alcun canto della sirena, sono semplicemente scomparsi, sono scappati dentro la loro tana, magari al sicuro con il loro stipendio elargito da diplomifici istituzionali.

 

È osceno che la Bioetica abbia tradito, è osceno e pieno di conseguenze.

 

È imperdonabile che non si sia sentito nessuno nemmeno tentare di fare quelle domande che pone il Coronavirus, il suo massacro, la sua era.

È possibile che la società abbia accettato la stage da triage?

 

Se i soloni della Bioetica non lo vogliono fare, proviamo a farlo noi. Perché, da poveri cittadini che sentono l’esigenza di vedere il mondo e le sue catastrofi su di un piano morale,  ne sentiamo il bisogno impellente.

 

Noi domandiamo:

È possibile che non vi sia discussione etica intorno al vaccino forzato?

 

1) È accettabile che una logica di priorità di cura, per cui medici e infermieri tralasciano alcuni malati considerando inferiore la loro potenziale qualità della vita? È possibile che la società abbia accettato la stage da triage?

 

2) È accettabile l’obbligatorietà di cura, e per giunta con un determinato farmaco? È possibile che non vi sia discussione etica intorno al vaccino forzato?

È accettabile un farmaco che contiene pezzi di essere umano?

 

3) È accettabile un farmaco che contiene pezzi di essere umano? È accettabile una cura che deriva dalla violenza (e per chi crede) da un peccato enorme? È possibile che nemmeno da parte cattolica vi sia dibattito sulle linee cellulari da feto abortito con le quali sembrano fatti i primi prototipi di vaccino per Coronavirus?

È accettabile la repressione della libera circolazione della persona

 

4) È accettabile la repressione della libera circolazione della persona, cioè di una componente inalienabile della vita biologica? È possibile che non possa configurare un rischio perfino maggiore, per esempio proibendo la fuga da una catastrofe, fenomeno noto nella Bibbia nelle storie di Lot e Noè?

È accettabile che lo Stato decreti i termini del culto religioso?

 

5) È accettabile che lo Stato decreti i termini del culto religioso? È accettabile che lo spirituale sia piegato totalmente all’autorità temporale? Cosa ci dice del potere Stato, della libertà di culto, e del valore del culto stesso una situazione come quella vissuta dalla religione in questi giorni?

È accettabile la bioingegneria?

 

6) È accettabile la bioingegneria? È accettabile il DNA ricombinante? È accettabile la recente, precisissima tecnica di editing genetico CRISPR-CAS-9?

 

Perché, a differenza del disarmo nucleare, non c’è dibattito per la messa al bando delle armi biologiche?

7) È accettabile mantenere laboratori BSL-4 che in barba ai trattati internazionali continuano a studiare l’uso di virus e batteri come armi biologiche? Non configura per caso, come dice giustamente il miliardario Bill Gates, un rischio maggiore della bomba atomica? Perché, a differenza del disarmo nucleare, non c’è dibattito per la messa al bando delle armi biologiche?

 

8) È accettabile vivere in una società dove la scienza istituzionale e mediatica ha perso con evidenza ogni credibilità dinanzi a grande parte della popolazione? È possibile parlare ancora di progresso una volta realizzata la totale incertezza scientifica?

 

È possibile parlare ancora di progresso una volta realizzata la totale incertezza scientifica?

9) È accettabile ancora qualsiasi discorso sulla libertà di cura? È possibile parlarne ancora seriamente, quando le istituzioni spingono per l’obbligatorietà della cura e l’industrializzazione dei farmaci?

 

10) È accettabile un panorama politico, giornalistico, giudiziario dove non vi è più nessuna discussione sul ruolo e sui guadagni, sui possibili conflitti di interesse delle grandi farmaceutiche? È possibile che una industria farmaceutica pubblica non sia discussa a nessun livello?

Cos’è la libertà di cura quando si spinge per l’obbligatorietà e l’industrializzazione dei farmaci?

 

11) È accettabile che la sperimentazione si faccia ora direttamente sugli esseri umani senza passare per gli animali? È possibile che il Codice di Norimberga sia divenuto, con il giuramente di Ippocrate, lettera morta e sepolta?

 

È accettabile che la sperimentazione si faccia ora direttamente sugli esseri umani senza passare per gli animali?

12) È accettabile assistere impotenti ad una strage come quella delle case di riposo? È accettabile credere che vi sia una inconscia volontà concentrazionaria ed eutanatica nell’esistenza stessa delle RSA? È possibile mettere radicalmente in dubbio la liceità di luoghi simili?

 

13) È accettabile che una cura gratuita, solidale, etica come quella del plasma iperimmune venga attaccata da tutte le parti senza che nessuno, fra gli illustri bioeticisti, batta un colpo in difesa di un protocollo rivelatosi efficace ed immediato?

È accettabile assistere impotenti ad una strage come quella delle case di riposo?

 

14) È accettabile che non si cerchi con ogni forza di incrementare e spronare i pazienti convalescenti a donare il proprio plasma per salvare vite? 

 

Potremmo andare avanti ancora molto. Queste solo le prime domande che vengono alla mente se pensiamo alla catastrofe dell’ora presente e a quello che credevamo essere il compito della Bioetica.

 

È accettabile che una cura gratuita, solidale, etica come quella del plasma iperimmune non venga difesa?

E invece, nel silenzio assordante di Comitati, pensatori e specialisti, confermiamo quanto avesse ragione il presbitero e scrittore convertito Richard Neuhaus: la Bioetica è un «Permissions Office», un bonario Ufficio Permessi che appena ritarda burocraticamente l’inevitabile facendo finta di pensarci su.

 

«Nella maggior parte dei casi, la professione della Bioetica è l’Ufficio Permessi della scienza medica e biologica contemporanea» scriveva Neuhaus.

 

La Bioetica è un «Permissions Office», un bonario Ufficio Permessi che appena ritarda burocraticamente l’inevitabile facendo finta di pensarci su

«I bioetici sono autorizzati a rilasciare i permessi di autorizzazione, con la consapevolezza che, dopo una deliberazione dovuta e angosciata, il permesso non verrà negato. Solo il bioetico audace osa dire, e continua a dire, No. Come scopre rapidamente, la professione si lascia alle spalle le anime sensibili come la sua mentre la discussione passa alla prossima questione»

 

La miseria della Bioetica risalta nella tenebra del nostro presente pandemico. Il tradimento dei bioetici è sotto gli occhi di tutti.

 

Hanno rinunciato a distinguere il Bene dal Male, quindi hanno rinunciato a parlare al presente. Hanno rinunciato a difendere la Vita, hanno accettato la Cultura della Morte

Abbiamo, oggi, un motivo in più per non fidarci degli «specialisti», siano essi virologi televisivi o esperti bioeticisti.

 

Hanno rinunciato a distinguere il Bene dal Male, quindi hanno rinunciato a parlare al presente.

 

Hanno rinunciato a difendere la Vita, hanno accettato la Cultura della Morte.

 

Staranno in silenzio davanti al ritorno completo, massivo del sacrificio umano.

 

Staranno in silenzio davanti al ritorno completo, massivo del sacrificio umano. Noi no.

Noi no.

 

Roberto Dal Bosco

Cristiano Lugli

 

 

 

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Bioetica

Medico argentino incarcerato per essersi rifiutato di praticare un aborto

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Il medico argentino Leandro Rodriguez ha trascorso un anno e due mesi in prigione, pena inflittagli per essersi rifiutato di praticare un aborto. È nuovamente autorizzato a esercitare la professione di medico, sebbene gli fosse stata anche interdetta per due anni e quattro mesi, periodo terminato il 30 gennaio.

 

Il dottor Rodriguez è stato intervistato da EWTN News e ha spiegato le origini della sua condanna: «Nel 2017 ho lavorato presso l’ospedale pubblico nella città di Cipolletti, in Patagonia; ho ricevuto una paziente in cattive condizioni generali a causa di una gravidanza avanzata; era in corso un processo di parto prematuro, che ho deciso di interrompere, e migliorare lo stato di salute della paziente».

 

«Questa decisione è stata interpretata dai tribunali, o dal potere giudiziario della provincia di Río Negro, come un ostacolo al desiderio della paziente di interrompere la gravidanza, e per questo sono stato condannato nel 2019, e questa sentenza è appena stata scontata», ha spiegato.

 

Il medico ha descritto questa esperienza come «molto significativa». Secondo lui si tratta di «una sorta di esempio di ciò che può accadere se non ci si sottomette alle decisioni arbitrarie dei poteri in carica».

 

Spiega inoltre che questo lo ha portato ad «una situazione di maggiore impegno per la cura della vita, la tutela della vita del nascituro, la tutela della donna». A questo proposito ha evidenziato la situazione della paziente che in questo caso è stata considerata dal sistema giudiziario come la persona lesa.

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Poiché era stata vittima di stupro, la sua storia è stata ampiamente pubblicizzata dalla stampa locale, dove è stata presentata come la principale vittima di questa situazione. Tuttavia, una volta terminato il processo ed emessa la sentenza, questa donna è stata dimenticata e nessuno si è preoccupata del suo benessere. Ed è stata costretta a cercare aiuto da sola per sopravvivere.

 

Tali eventi dimostrano chiaramente «che gli argomenti avanzati all’epoca, secondo i quali si trattava di proteggere le donne, erano assolutamente falsi».

 

«L’unica cosa che hanno cercato di fare – prosegue il medico – è distruggere la vita di un bambino che tra poco avrà 7 anni, che è felice, che ha una famiglia adottiva che si prende cura di lui e che gli offre la possibilità di futuro che ognuno di noi merita, e non hanno potuto lottare contro questo», dice.

 

E prosegue: «Il bambino è vivo, la donna che è stata vittima di tutto questo sta bene, gode di buona salute, quindi sotto questo aspetto sono felice perché ha trionfato la vita, ha trionfato la verità, al di là delle ingiustizie subite».

 

Per quanto riguarda il suo futuro e la sua carriera, il dottor Rodriguez conferma che continuerà a lavorare nel settore privato, perché «è difficile per me tornare negli ospedali pubblici». Ha riaffermato la sua posizione pro-vita, assicurando che se si fosse trovato in una situazione come quella che ha portato al processo, avrebbe agito di nuovo allo stesso modo.

 

«Quando sono stato condannato, e anche prima che lo fossi, la gente si aspettava da me una sorta di pentimento o un altro messaggio», ricorda. «Ma il messaggio è lo stesso, e con sempre più convinzione: la vita va difesa, non è in discussione», dice ai medici: «È il momento di affermare le nostre convinzioni, le nostre convinzioni morali, non è una cosa negoziabile».

 

(…)

 

Articolo previamente apparso su FSSPX.news.

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Immagine di Arcibel via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
 

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Azienda americana pubblicizza kit per il furto di sperma

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.   Un’azienda del Texas che commercializza il suo «kit per l’inseminazione domestica» sui social media incoraggia le donne a utilizzare lo sperma del preservativo usato dal partner per rimanere incinta senza il suo permesso.   Secondo un articolo del New York Post, la società MakeAMom avrebbe pubblicizzato il suo kit da 250 dollari per il «furto dello sperma» come un modo per aggirare le leggi negli Stati Uniti che rendono illegale fare buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partecipanti.   Uno dei suoi annunci su X sottolinea che mentre fare dei buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partner sessuali è illegale nella maggior parte degli Stati, «rubare il preservativo a sua insaputa» «non è illegale in nessuno stato».   La pubblicità del prodotto su X rasenta l’oscenità.   «Una donna ruba silenziosamente un preservativo dalla spazzatura per eseguire l’inseminazione domestica mentre il suo partner dorme nell’altra stanza. Cosa ne pensi di questo? È legale? Dovrà ancora il mantenimento dei figli?» dice un post su X. Un altro dice: «Devo dirgli che è suo figlio?» e «Non hai bisogno del suo permesso per rimanere incinta».

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Gli annunci sono stati ripresi dalla giornalista investigativa Samantha Cole, della cooperativa giornalistica di notizie tecnologiche 404Media. Ha scoperto che le credenziali di MakeAMom erano altamente sospette. Interrogato sulla sua etica, l’apparente CEO dell’azienda ha risposto:    «Sembra che ci sia stato un grave malinteso riguardo ai nostri contenuti di marketing e all’etica della nostra azienda. Ci assumiamo la piena responsabilità per questo e stiamo attualmente rivedendo le nostre strategie pubblicitarie per garantire che riflettano il nostro impegno verso pratiche etiche».   «La nostra intenzione è sempre stata quella di dare potere alle persone nel loro viaggio verso la genitorialità, ma non a scapito del consenso e dell’integrità morale».   La FDA ha approvato un paio di altri kit per l’inseminazione domestica, ma non quello di MakeAMom.    Michael Cook   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Biden fa il segno della croce durante una manifestazione a sostegno dell’aborto

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Il presidente americano Joe Biden, ad un evento politico in Florida, si è fatto il segno della croce quando la signora con lui sul palco, la presidente del Partito Democratico della Florida, si è espressa a favore dell’aborto. Lo riporta Modernity News.

 

La vicenda ha generato sconvolto tra la comunità cristiana internazionale.

 

La candidata governativa fallita Nikki Fried stava sollecitando la rielezione di Biden quando ha fatto commenti su Ron DeSantis e Donald Trump che spingevano per maggiori restrizioni sull’aborto.

 

La prossima settimana in Florida entrerà in vigore un divieto di aborto di sei settimane, e questo sarebbe uno dei motivi per cui Biden si è fermato nello Stato. La Fried aveva dichiarato la scorsa settimana che Biden sa che deve trascorrere del tempo in Florida per dimostrare quanto le cose siano diventate «estreme» sotto DeSantis. «Capisci che se dobbiamo combattere contro l’estremismo dei repubblicani MAGA, devi venire al ventre della bestia».

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Mentre Biden era al suo fianco, la Fried ha dichiarato che «Ron DeSantis sentiva di dover candidarsi alla presidenza, quindi quindici settimane non erano sufficienti, dovevamo arrivare a sei settimane», sottolineando la sua opposizione alla legge sull’aborto.

 

È a questo punto che Biden, sulla carta secondo presidente «cattolico» della storia USA (e forse l’unico, che nonostante gli acciacchi, porterà al termine mandato: il primo è stato JFK e sappiamo come è andata a finire) si è fatto il segno della croce.

 


La reazione della rete è stata immediata, con commenti che davano del «vile» al vegliardo del Delaware. «Biden, l’autodefinito “cattolico devoto”, fa il segno della croce a sostegno del desiderio di questa donna di uccidere i bambini fino ai 3 mesi di gravidanza» scrive Buck Sexton. «Totalmente malvagio e sacrilego» ha twittato LifeNews. «Davvero da vomitare. Disgustoso. Insulto. Blasfemo» hanno scritto ancora su Twitter. Ancora: «Joe Biden si fa il segno della croce mentre promuove l’aborto! Questo è il male!».

 

Il fatto è avvenuto a pochi giorni dalla sostituzione della Pasqua della Casa Bianca con la giornata mondiale di visibilità trans.

 

La Fried, già Commissario per l’Agricoltura della Florida, grande sostenitrice dell’aborto, è anche esplicita riguardo alla sua pratica del giudaismo. Mentre era al liceo, partecipava al B’nai B’rith, la famigerata organizzazione ebraica. La donna ha preso anche attivamente in considerazione l’idea di fare aliya – cioè di andare a vivere in Israele –e di unirsi alle forze di difesa israeliane.

 

Dopo la sua elezione a commissario per l’agricoltura, Fried ha prestato giuramento utilizzando la prima Bibbia ebraica pubblicata negli Stati Uniti.

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