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Epidemie

Messe interrotte, la radice della barbarie

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L’eunuco Calligone, ciambellano di Valentiniano II, osò dire ad Ambrogio: «Come, me vivente, tu osi disprezzare Valentiniano? Io ti spaccherò il capo». 

 

«Che Dio te lo permetta! – rispose Ambrogio. «Io soffrirò allora ciò che soffrono i Vescovi e tu avrai fatto ciò che sanno fare gli eunuchi».

 

Il lettore ricorderà la triste vicenda che ha visto coinvolto don Lino Viola, l’anziano parroco di Gallignano, provincia di Cremona, durante la celebrazione di una Messa di commemorazione per alcuni fedeli defunti a causa del Coronavirus, e alla quale presero parte alcuni parenti, per un totale di 13 persone, parroco incluso, in una chiesa di 350 metri quadrati.

Una barbarie tremenda, a dire il vero, dove lo Stato entra in Chiesa a tutti gli effetti e con una  violenza degna della migliore Repubblica Popolare Cinese, a quanto pare molto cara a quella fetta politica che siede fra i banchi di una maggioranza mai votata da nessuno

 

Erano gli ultimi giorni di aprile quando don Lino, mentre celebrava nella sua parrocchia, si è trovato davanti due agenti delle forze armate in divisa, con mascherina, che hanno più volte interrotto la liturgia, prima invitandolo a sospendere la celebrazione poi cercando in tutti i modi di passargli telefonicamente il sindaco, il quale avrebbe voluto colloquiare con lui, sempre durante l’ufficiatura del rito. 

 

Una storia che ha fatto il giro d’Italia e del mondo. Una barbarie tremenda, a dire il vero, dove lo Stato entra in Chiesa a tutti gli effetti e con una  violenza degna della migliore Repubblica Popolare Cinese, a quanto pare molto cara a quella fetta politica che siede fra i banchi di una maggioranza mai votata da nessuno.

 

Don Lino andò avanti, continuando a celebrare e respingendo i due carabinieri. Questo costò una multa a lui e ai fedeli ivi presenti. 

 

Oltre a far ricorso al Prefetto per non pagare la multa, don Lino ha scritto al vescovo che si era ovviamente schierato dalla parte dello Stato — come il modello della falsa chiesa cinese vuole — spingendo così tanto il suo caso sì da farlo finire al centro di un’ interrogazione parlamentare. 

 

Ma il gesto più bello e necessario che don Lino ha fatto è certamente quello dell’Atto di Riparazione compiuto il 25 aprile scorso, per pregare in riparazione della profanazione della Messa causata dall’intervento degli agenti. 

 

Il gesto più bello e necessario che don Lino ha fatto è certamente quello dell’Atto di Riparazione compiuto il 25 aprile scorso, per pregare in riparazione della profanazione della Messa causata dall’intervento degli agenti

«In questo momento, prima di celebrare sull’Altare il Sacrificio del Tuo Figlio — pregava don Lino — voglio a nome della comunità presente e di quella che vive nelle nostre case riparare l’irruzione immotivata e sacrilega delle forze dell’ordine». Offrendo «l’espiazione della Vergine Tua Madre di Villavetere e dei nostri Santi Patroni San Pietro e Sant’Imerio».

 

La Riparazione: quella cosa oramai dimenticata ma quantomai necessaria oggi, dove la Vita, il Sacro, il Pudore, tutto viene profanato.

 

La mancanza del senso del Sacro è uno degli aspetti più gravi che riguardano la nostra attuale società, ed è partendo dalle radici di questa mancanza che si può comprendere il vero significato e la giusta provenienza della barbarie. 

 

«In questo momento, prima di celebrare sull’Altare il Sacrificio del Tuo Figlio — pregava don Lino — voglio a nome della comunità presente e di quella che vive nelle nostre case riparare l’irruzione immotivata e sacrilega delle forze dell’ordine»

Un sacerdote, recentemente, mi raccontava che nel nord Italia due carabinieri sono stati mandati a controllare due sacerdoti che in una chiesetta nemmeno tanto piccola celebravano la Messa in latino, con la presenza di pochissimi fedeli. Uno dei due carabinieri, a quanto pare, ha fatto obiezione di coscienza rifiutandosi di entrare in chiesa durante il servizio ed in particolare per disturbare in qualche modo una celebrazione. Una cosa rarissima, che denota certamente una formazione cristiana, almeno nella sua essenza teorica, fortemente radicata. 

 

La stessa che è mancata ai due giovanotti in uniforme inviati nella parrocchia di don Lino per interrompere il rito in obbedienza allo Stato, dimostratosi particolarmente accanito contro la libertà di culto cattolico.

 

Decidendo di andare a braccetto con il mondo e assecondando le perverse ambizioni della mondanità profana, la chiesa ha anche smesso di professare l’importanza di ciò che è Sacro, il timore e la riverenza verso le cose sacre

 Non è nemmeno tutta colpa loro, anzi.

 

Da un certo momento in poi, la corrente moderna, o per meglio dire modernista, è entrata nella Chiesa — in particolare nell’apparato ideologico dei suoi rappresentanti — infettando la fermezza della Fede e il vero ruolo della Chiesa nel mondo: condannare ciò che è contro i principi divini, insegnare ciò che porta alla salus animarum, la salvezza delle anime.

 

Decidendo di andare a braccetto con il mondo e assecondando le perverse ambizioni della mondanità profana, ha anche smesso di professare l’importanza di ciò che è Sacro, il timore e la riverenza verso le cose sacre. Lo osserviamo in ogni circostanza, dove la chiesa, i luoghi di culto sono diventati luoghi di chiacchiere, di gozzovigli, di pensieri inutili e di becero libertinismo.

 

L’origine della barbarie si trova proprio dentro a quella chiesa che si è piegata alle logiche del mondo

L’origine della barbarie si trova proprio dentro a quella chiesa che si è piegata alle logiche del mondo, e che di queste logiche ha impregnato tutti quelli che da un certo momento in poi sono passati da lì, quindi probabilmente anche i due agenti che hanno interrotto don Lino. Dalla parrocchia, dal catechismo, dalla prima Comunione saranno passati anche loro, e di senso del Sacro non hanno appreso nulla perché nessuno glielo ha insegnato, tramandato, nessuno glielo ha fatto vivere. 

 

I pastori moderni, i preti moderni con la loro brama laico-laicista, hanno creato generazioni di atei, di miscredenti di uomini senza Dio, privi di spina dorsale e di perfetti modernisti — quest’ultima la peggior specie, perché convinta di essere nel giusto della verità cattolica pur essendo completamente avvelenata dalla «sintesi di tutte le eresie», per dirla con San Pio X.

 

 Nel Tempio di Dio non si prega più, si chiacchiera.

I pastori moderni, i preti moderni con la loro brama laico-laicista, hanno creato generazioni di atei, di miscredenti di uomini senza Dio, privi di spina dorsale

 

Nel Tempio di Dio non ci si inginocchia più, si sta seduti.

 

Nel Tempio di Dio non si accendono più candele con il fuoco, si accendono le candele elettriche a bottone.

 

Nel Tempio di Dio non si entra più con riverenza e decoro, ma si apre la porta come fosse quella di un negozio e ci si veste come ci si vestirebbe in spiaggia. 

 

 Nel Tempio di Dio non si prega più, si chiacchiera

Il Sacrificio di Cristo sulla Croce non è più Sacrificio, ma è «memoriale».

 

L’Oblazione di Cristo sul patibolo non è più Oblazione ma è un semplice ricordo.

 

Ora avremo anche la Comunione distribuita con i guanti, come che il Corpo di Cristo fosse infetto.

 

Il Sacrificio di Cristo sulla Croce non è più Sacrificio, ma è «memoriale»

Durante la Messa si canta, si suona, si balla, si fa festa, si discute e si ride. Cosa c’è di male, allora, ad interrompere una “festa” perché un DPCM e un sindaco magari lo ordinano? 

 

Se non c’è alcun timore, alcuna percezione della sacralità del Rito della Messa, dove sta il problema? La Messa diventa una cosa come un’altra. La Chiesa stessa, è diventato un organismo, un ente come un altro. 

 

La ritualità della Messa antica, quella in lingua latina che i sacerdoti celebravano — e, grazie a Dio, alcuni ancora celebrano — dando le spalle al popolo e rivolgendosi all’Altare, alla Croce, insegna tutto questo: insegna a stare in silenzio, raccolti; insegna a stare in ginocchio, piegandosi davanti all’Onnipotenza di Dio; insegna la profondità, l’enormità del Rito attraverso i gesti, attraverso l’immobile e rituale silenzio del sacerdote che si offre come Cristo, offrendo tutto il Suo sacrificio, ogni volta, seppur in modo incruento, come 2000 anni fa. 

La ritualità della Messa antica, quella in lingua latina che i sacerdoti celebravano  dando le spalle al popolo e rivolgendosi all’Altare, alla Croce, insegna tutto questo: insegna a stare in silenzio, raccolti; insegna a stare in ginocchio, piegandosi davanti all’Onnipotenza di Dio; insegna la profondità, l’enormità del Rito attraverso i gesti, attraverso l’immobile e rituale silenzio del sacerdote che si offre come Cristo, offrendo tutto il Suo sacrificio, ogni volta, seppur in modo incruento, come 2000 anni fa

 

Il rito attuale invita al chiasso, sposta la centralità del Sacro, la violenta, la sopprime, diventa dialogo con il popolo e quindi, perché no, persino con i carabinieri che hanno qualcosa da dire. 

 

Dà le spalle a Dio per non offendere il mondo. Nega il culto a Dio per omaggiare l’uomo.

 

E allora dobbiamo prendere coscienza del fatto che per capire il Male e combatterlo, è necessario scovarlo nelle sue più radicate radici.

 

Questa è la terribile origine dalla barbarie che, accompagnata da uno Stato ateo, laicista e liberale, tronfio per aver ottenuto anche l’ultimo consenso da un episcopato prono e vigliacco, calpesta chi non si sottomette. 

 

Centotré anni fa, però, nello sperduto villaggio della Cova da Iria, in Portogallo, una Donna vestita di sole apparve a tre umili pastorelli per dire loro che il Suo Cuore Immacolato avrebbe presto trionfato, e che il cranio dell’Antico Serpente era già da Lei stato definitivamente schiacciato. 

 

 

Cristiano Lugli

 

 

 

 

 

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Epidemie

Uomo muore di peste bubbonica: piaghe antiche stanno tornando?

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Funzionari dello Stato americano del Nuovo Messico hanno confermato che un cittadino è morto di peste. Si tratterebbe del primo caso di decesso da peste da diversi anni. Lo riporta la testata americano Epoch Times.

 

Il Dipartimento della Salute del Nuovo Messico, in una dichiarazione, ha affermato che un uomo nella contea di Lincoln «ha ceduto alla peste» L’uomo, che non è stato identificato, era stato ricoverato in ospedale prima della sua morte, hanno detto i funzionari.

 

Hanno inoltre notato che si tratta del primo caso umano di peste nel Nuovo Messico dal 2021 e anche della prima morte dal 2020, secondo la dichiarazione. Non sono stati forniti altri dettagli, compreso il modo in cui la malattia si è diffusa all’uomo.

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L’agenzia sta ora svolgendo attività di sensibilizzazione nella contea di Lincoln, mentre «nella comunità verrà condotta anche una valutazione ambientale per individuare i rischi in corso», continua la dichiarazione. «Questo tragico incidente serve a ricordare chiaramente la minaccia rappresentata da questa antica malattia e sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza della comunità e di misure proattive per prevenirne la diffusione», ha affermato l’agenzia.

 

La peste, conosciuta come morte nera o peste bubbonica, è una malattia batterica che può diffondersi attraverso il contatto con animali infetti come roditori, animali domestici o animali selvatici.

 

La dichiarazione del Dipartimento della Salute del Nuovo Mexico afferma che gli animali domestici come cani e gatti che vagano e cacciano possono riportare pulci infette nelle case e mettere a rischio i residenti.

 

I funzionari hanno avvertito le persone della zona di «evitare roditori e conigli malati o morti, i loro nidi e tane» e di «impedire agli animali domestici di vagare e cacciare».

 

«Parlate con il vostro veterinario dell’utilizzo di un prodotto appropriato per il controllo delle pulci sui vostri animali domestici poiché non tutti i prodotti sono sicuri per gatti, cani o bambini» e «fate esaminare prontamente gli animali malati da un veterinario», ha aggiunto.

 

«Consulta il tuo medico per qualsiasi malattia inspiegabile che comporti una febbre improvvisa e grave, continua la dichiarazione, aggiungendo che la gente del posto dovrebbe pulire le aree intorno alla loro casa che potrebbero ospitare roditori come cataste di legna, mucchi di spazzatura, vecchi veicoli e mucchi di cespugli.

 

La peste, diffusa dal batterio Yersinia pestis, ha causato la morte di circa centinaia di milioni di europei nei secoli XIV e XV in seguito alle invasioni mongole. In quella pandemia, i batteri si diffusero tramite le pulci sui ratti neri, che secondo gli storici non erano conosciuti dalla gente dell’epoca.

 

Si ritiene che anche altre epidemie di peste, come la peste di Giustiniano nel VI secolo, abbiano ucciso circa un quinto della popolazione dell’Impero bizantino, secondo documenti e resoconti storici. Nel 2013, i ricercatori hanno affermato che anche la peste di Giustiniano era stata causata dal batterio Yersinia pestis.

 

Casi recenti si sono verificati principalmente in Africa, Asia e America Latina. I paesi con frequenti casi di peste includono il Madagascar, la Repubblica Democratica del Congo e il Perù, afferma la clinica. Negli ultimi anni sono stati segnalati numerosi casi di peste anche nella Mongolia interna, in Cina.

 

I sintomi di un’infezione da peste bubbonica comprendono mal di testa, brividi, febbre e debolezza. I funzionari sanitari affermano che di solito può causare un doloroso gonfiore dei linfonodi nella zona dell’inguine, dell’ascella o del collo. Il gonfiore di solito si verifica entro circa due-otto giorni.

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La malattia può generalmente essere trattata con antibiotici, ma di solito è mortale se non trattata, dice il sito web della Mayo Clinic. «La peste è considerata una potenziale arma biologica. Il governo degli Stati Uniti ha piani e trattamenti in atto nel caso in cui la malattia venga utilizzata come arma», afferma anche il sito web.

 

Secondo i dati dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, l’ultima volta che sono stati segnalati decessi per peste negli Stati Uniti è stato nel 2020, quando sono morte due persone.

 

Come riportato da Renovatio 21, un altro caso di peste bubbonica si era avuto pochi giorni fa in Oregon.

 

Come riportato da Renovatio 21, altre malattie antiche si sono riaffacciate sulla scena mondiale. La lebbra, ad esempio, è riapparsa in USA, India, Gran Bretagna, con esperti che ipotizzano una possibile correlazione con la vaccinazione mRNA.

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Immagine: Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro (c. 1609-1610–c. 1675), Largo Mercatello durante la peste a Napoli (1656), Museo nazionale di San Martino, Napoli.

Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
 

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Epidemie

Cambiamento del comportamento sessuale post-pandemia: le malattia veneree aumentano nella UE

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L’Europa ha assistito a un aumento «preoccupante» del numero di casi di infezioni a trasmissione sessuale, ha avvertito Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l’agenzia epidemiologica dell’UE.   Il rapporto epidemiologico annuale pubblicato giovedì dal l’ECDC ha rivelato i risultati per il 2022 per gli Stati membri dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).   Secondo il documento, in tutta l’UE/SEE, i casi di infezioni batteriche come sifilide, gonorrea e clamidia hanno registrato un aumento «preoccupante» e «significativo» rispetto al 2021. I casi di gonorrea sono aumentati del 48%, i casi di sifilide del 34%, e casi di clamidia del 16%, afferma il documento. Il rapporto non ha fornito dati sulle malattie sessualmente trasmissibili virali come l’HIV e l’epatite.

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L’educazione alla salute sessuale, l’accesso ampliato ai servizi di test e trattamento, nonché la lotta allo stigma associato alle malattie sessualmente trasmissibili sono stati indicati come modi per affrontare la questione dal direttore dell’ECDC Andrea Ammon.   «Sfortunatamente, i numeri dipingono un quadro drammatico, che richiede la nostra attenzione e azione immediate», ha detto giovedì in una conferenza stampa.   «Questi numeri – per quanto grandi – molto probabilmente rappresentano solo la punta dell’iceberg, perché i dati di sorveglianza potrebbero sottostimare il vero peso della sifilide, della gonorrea e della clamidia a causa delle differenze nelle pratiche di test, nell’accesso ai servizi di salute sessuale e nelle pratiche di segnalazione nei vari paesi», ha aggiunto, riporta Euractiv.   Sebbene le infezioni trasmesse sessualmente come la clamidia, la gonorrea e la sifilide siano curabili, se non trattate possono comunque portare a gravi complicazioni tra cui dolore cronico e infertilità, osserva il rapporto.   Le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento da anni nell’UE/SEE, anche se questo fenomeno ha subito una battuta d’arresto durante la pandemia di COVID-19 del 2020-2021, quando i governi hanno imposto misure di isolamento sociale costringendo le persone a rimanere a casa ed evitare il contatto sociale.   Un aumento dei comportamenti sessuali più rischiosi, insieme a una migliore sorveglianza e all’aumento dei test domiciliari, sono stati indicati dall’ECDC come ragioni alla base di questo aumento sostenuto.

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Secondo gli ultimi dati, un aumento dei contagi tra i giovani eterosessuali, e in particolare tra le giovani donne, potrebbe essere attribuito a un cambiamento nel comportamento sessuale post-pandemia, ha affermato l’agenzia UE.   Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prima della pandemia, nel 2019, il numero di casi di infezioni sessualmente trasmissibili batteriche ha raggiunto il massimo storico in Europa.   Come noto, a fine pandemia apparve sulla scena – annunciato da una bizzarra esercitazione simulativa organizzata dai soliti Gates più enti annessi – un’epidemia internazionale di vaiolo delle scimmie, che sembrava colpire per lo più gli uomini omosessuali, con picchi attorno ai gay pride di tutto il mondo.   In Italia il vaccino – approvato senza studi clinici – fu quindi offerto in precedenza a «persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)» scriveva testualmente la circolare diramata dal ministero della Salute della Repubblica Italiana.   L’OMS – che aveva comunque raccomandato ai maschi gay di «limitare i partner sessuali» – dieci mesi fa aveva dichiarato finita l’emergenza, tuttavia l’ente epidemiologico americano CDC l’anno scorso aveva avvertito che il vaiolo delle scimmie sarebbe potuto tornare con i festival LGBT estivi.

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Epidemie

«Alaskapox»: una nuova epidemia colpisce il Nord America

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Funzionari sanitari dell’Alaska hanno documentato il primo caso mortale di virus Alaskapox (noto anche come «AKPV») in un signore anziano della penisola di Kenai, situata appena a sud della capitale dello Stato, Anchorage.

 

L’uomo è morto alla fine di gennaio, suscitando la preoccupazione tra i funzionari che la trasmissione del virus potesse essere più estesa di quanto si pensasse in precedenza.

 

Secondo il bollettino della Sezione di Epidemiologia dell’Alaska pubblicato la scorsa settimana, l’uomo immunocompromesso ha notato per la prima volta una tenera protuberanza rossa sotto l’ascella destra a metà settembre. Nelle settimane successive, si è consultato con i professionisti medici poiché la lesione è peggiorata, portando al ricovero in ospedale a novembre a causa di un’estesa infezione che ha inibito la mobilità del braccio.

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Il bollettino spiegava che la salute dell’uomo era migliorata alla fine dell’anno dopo il trattamento con farmaci per via endovenosa, ma che era morto improvvisamente alla fine di gennaio a causa di un’insufficienza renale.

 

«Finora sono state segnalate sette infezioni da AKPV alla Sezione di Epidemiologia dell’Alaska (SOE). Fino a dicembre 2023, tutte le infezioni segnalate si sono verificate in residenti dell’area di Fairbanks e riguardavano malattie autolimitanti costituite da eruzione cutanea localizzata e linfoadenopatia», si legge nel bollettino. notato.

 

«Le persone non dovrebbero essere necessariamente preoccupate ma più consapevoli», ha affermato Julia Rogers, epidemiologa statale e coautrice del bollettino. «Quindi speriamo di rendere i medici più consapevoli di cosa sia il virus dell’Alaskapox, in modo che possano identificare segni e sintomi».

 

Il bollettino include raccomandazioni: «i medici dovrebbero acquisire familiarità con le caratteristiche cliniche dell’Alaskapox e prendere in considerazione l’esecuzione di test per l’infezione da orthopoxvirus in pazienti con una malattia clinicamente compatibile».

 

Come riportato da Renovatio 21, funzionari sanitari dell’Oregon hanno confermato un caso di peste bubbonica, con un cittadino probabilmente infettato dal suo gatto domestico.

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