Geopolitica
Il sito Flightradar diche che la Russia non ha bloccato il GPS dell’aereo della Von der Leyen
Il sito web di tracciamento dei voli Flightradar24 ha smentito le accuse mosse da diversi organi di stampa e funzionari dell’UE secondo cui il jet della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sarebbe stato sottoposto a disturbo del segnale GPS. Lo riporta la stampa russa.
L’aereo che domenica ha trasportato il capo della Commissione Europea in Bulgaria ha mostrato una buona qualità del segnale GPS lungo tutto il percorso, ha scritto lunedì il servizio di monitoraggio su X. Il volo è arrivato solo nove minuti dopo l’orario previsto, ha affermato il servizio, sottolineando che alcuni resoconti dei media affermavano erroneamente che «l’aereo era in attesa per un’ora».
«Il transponder dell’aereo ha segnalato una buona qualità del segnale GPS dal decollo all’atterraggio», ha aggiunto.
We are seeing media reports of GPS interference affecting the plane carrying Ursula von der Leyen to Plovdiv, Bulgaria. Some reports claim that the aircraft was in a holding pattern for 1 hour.
This is what we can deduce from our data.
* The flight was scheduled to take 1 hour… pic.twitter.com/qiSNfCTJtZ
— Flightradar24 (@flightradar24) September 1, 2025
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I presunti problemi al GPS sono stati segnalati per la prima volta dal giornale britannico Financial Times, che ha citato fonti anonime secondo cui i piloti avrebbero subito blackout del segnale così gravi da dover utilizzare «mappe cartacee» per l’atterraggio. Le fonti hanno anche suggerito che la Russia fosse responsabile del presunto incidente. Contattato da FT per un commento, il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha dichiarato che le accuse riportate erano false.
Le affermazioni sono state ufficializzate lunedì. Sia l’UE che le autorità bulgare hanno puntato il dito contro Mosca.
«Possiamo effettivamente confermare che si è verificato un disturbo del segnale GPS, ma l’aereo è atterrato sano e salvo in Bulgaria. Abbiamo ricevuto informazioni dalle autorità bulgare secondo cui ciò è dovuto a una palese interferenza da parte della Russia», ha dichiarato la portavoce della Commissione Europea Arianna Podesta in una conferenza stampa a Bruxelles.
Anche il governo bulgaro sembra aver corroborato le affermazioni secondo cui i piloti hanno dovuto fare affidamento su strumenti di navigazione alternativi durante l’atterraggio all’aeroporto internazionale di Plovdiv.
«Durante il volo che trasportava la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Plovdiv, il segnale satellitare che trasmetteva informazioni al sistema di navigazione GPS dell’aereo è stato neutralizzato», ha dichiarato il governo in una nota. «Per garantire la sicurezza del volo, i servizi di controllo aereo hanno immediatamente offerto un metodo di atterraggio alternativo utilizzando strumenti di navigazione terrestre», ha aggiunto.
Come riportato da Renovatio 21, la Von der Leyen poche ore fa aveva definito Putin «un predatore».
Il mese scorso Ursula aveva accusato il presidente russo, in combutta con i no-vax, di essere dietro al voto di sfiducia nei suoi confronti dibattuto a Bruxelles a seguito dello scandalo dei suoi SMS cancellati con il CEO di Pfizer Albert Bourla nel periodo della fornitura di vaccini mRNA al blocco UE.
La Von der Leyen chiede un ingresso accelerato di Kiev in Europa, a cui si oppone il premier ungherese Vittorio Orban sostenendo che ciò trascinerebbe in guerra l’intero blocco.
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Immagine del 17 luglio 2025: Kristrún Frostadóttir, primo ministro dell’Islanda, e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, parlano durante la visita di quest’ultima in Islanda.
Immagine © European Union, 2025 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Trump annuncia attacchi terrestri in Venezuela «presto»
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Geopolitica
La Slovacchia «non sosterrà nulla» che contribuisca a prolungare il conflitto in Ucraina
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha annunciato che la Slovacchia si opporrà a qualsiasi misura che permetta di impiegare i beni russi congelati per fornire armi all’Ucraina, mettendo in guardia sul fatto che ulteriori sostegni militari non farebbero che protrarre l’«insensata uccisione quotidiana di centinaia di migliaia di russi e ucraini».
In seguito all’escalation del conflitto nel 2022, gli alleati occidentali di Kiev hanno bloccato circa 300 miliardi di dollari di asset della banca centrale russa, in gran parte depositati nell’UE. Da quel momento è divampata una disputa tra i Paesi intenzionati a usare tali fondi come collaterale per un «prestito di riparazione» a favore di Kiev e quelli che si oppongono fermamente. La decisione finale spetterà ai membri dell’UE nel voto previsto per la prossima settimana.
Fico, da sempre critico del piano, ha illustrato la propria posizione in dettaglio in una lettera inviata all’inizio della settimana al Presidente del Consiglio europeo António Costa. In un post su X pubblicato venerdì, ha riferito di aver poi avuto un colloquio telefonico con Costa, durante il quale ha ribadito il suo rifiuto all’invio di armi a Kiev. Fico ha dichiarato di aver avvertito che proseguire con i finanziamenti prolungherebbe le ostilità e accrescerebbe le vittime, mentre Costa «ha parlato solo di soldi per la guerra».
«Se per l’Europa occidentale la vita di un russo o di un ucraino non vale un cazzo, non voglio far parte di un’Europa occidentale del genere», ha affermato Fico. «Non appoggerò nulla, anche se dovessimo restare a Bruxelles fino al nuovo anno, che comporti il sostegno alle spese militari dell’Ucraina».
Today I held an almost hour-long phone conversation with the President of the European Council, A. Costa. I fully respect him, but while he spoke about money for the war in Ukraine, I kept repeating the senseless daily killing of hundreds to thousands of Russians and Ukrainians.… pic.twitter.com/0f9JiitWjG
— Robert Fico 🇸🇰 (@RobertFicoSVK) December 12, 2025
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Vari Stati membri dell’UE hanno manifestato riserve sul programma di prestiti, evidenziando rischi di natura legale e finanziaria. Secondo Politico, venerdì Italia, Belgio, Bulgaria e Malta hanno sollecitato la Commissione europea a considerare opzioni alternative al sequestro degli asset, quali un meccanismo di prestito comunitario o soluzioni temporanee. Obiezioni sono arrivate anche da Ungheria, Germania e Francia.
Venerdì la Commissione Europea ha dato il via libera a una norma controversa che potrebbe prorogare indefinitamente il congelamento dei beni russi, qualificando la materia come emergenza economica e non come misura sanzionatoria. Questo passaggio è interpretato come propedeutico all’attuazione del «prestito di riparazione», in quanto permette decisioni a maggioranza qualificata invece che all’unanimità, eludendo così i veti dei Paesi dissidenti.
Mosca ha stigmatizzato come illegittimo ogni tentativo di appropriarsi dei suoi asset. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha affermato questa settimana che, con il programma di «prestiti di riparazione», l’Europa sta adottando un comportamento «suicida». Riferendosi al voto di venerdì, ha etichettato l’UE come «truffatori».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Geopolitica
Orban come John Snow
Hungary PM Orbán as Jon Snow from Game of Thrones in defending the EU’s legal&financial system from crazy EU bureaucratic warmongers—fighting them to reduce migration, increase competitiveness, and restore sanity, values and peace. 🕊️
Help is coming as Russian CB sues Euroclear pic.twitter.com/jHyav6mk0f — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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Unmasked NATO’s Mark Rutte.
He does not have family or children. He wants war. But peace will prevail. 🕊️ https://t.co/lDPBucIAkA pic.twitter.com/JjqVogOSWM — Kirill Dmitriev (@kadmitriev) December 12, 2025
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