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Militaria

Gli USA verso un budget militare da 1 trilione di dollari

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La richiesta iniziale di budget militare proposta dal presidente Joe Biden per l’anno fiscale 2024 è di 886 miliardi di dollari, inclusi 842 miliardi per il Pentagono e 24 miliardi per altri programmi finanziati nell’ambito dell’autorizzazione alla difesa.

 

Questo budget proposto non include il finanziamento di quelle che vengono chiamate operazioni di emergenza all’estero, ovvero guerre, occupazioni e vari dispiegamenti «antiterrorismo» da parte delle forze statunitensi.

 

Quindi un budget militare di 1 trilione è sicuramente in vista per l’anno fiscale 2024, anche se il Congresso non autorizza più della richiesta della Casa Bianca come ha fatto negli ultimi due anni fiscali.

 

A ciò si deve aggiungere che i pagamenti annuali degli interessi sul debito federale hanno già (nel 2022) superato i mille miliardi di dollari.

 

A gennaio il segretario al Tesoro Janet Yellen ha annunciato che il governo degli Stati Uniti avrebbe raggiunto il tetto del debito di 31,4 trilioni di dollari. È stata quindi stimata una sorta di «data X», individuata nel giugno 2023, in cui il governo degli Stati Uniti non sarebbe più in grado di utilizzare «misure straordinarie» come l’emissione di titoli del Tesoro.

 

Il budget militare è la parte più ampia del budget federale discrezionale degli Stati Uniti assegnato al Dipartimento della Difesa, o più in generale, la parte del budget destinata a qualsiasi spesa relativa all’esercito.

 

Il budget militare paga gli stipendi, l’addestramento e l’assistenza sanitaria del personale in uniforme e civile, mantiene armi, attrezzature e strutture, finanzia le operazioni e sviluppa e acquista nuovi articoli.

 

Il budget militare finanzia cinque rami delle forze armate statunitensi: l’esercito, la marina, il corpo dei marine, l’aeronautica e la forza spaziale.

 

È spesso detto che il military spending americano è maggiore della somma di tutti i budget militari degli altri Paesi.

 

Immagine di Kaj Tallungs via Wikimedia CC BY-SA 4.0

 

Il budget militare ufficiale della Russia per il 2022 dovrebbe essere di 4,7 trilioni di rubli (75 miliardi di dollari) o superiore, e circa 84 miliardi per il 2023.

 

Questo mese la Cina ha annunciato un budget annuale per la difesa di 1,55 trilioni di RMB (224,8 miliardi di dollari), segnando un aumento nominale del 7,2% rispetto al budget del 2022 di 1,45 trilioni di RMB (229,6 miliardi di dollari).

 

Non è dato sapere quanta parte di questo budget per la difesa USA attualmente finisca alla DARPA, l’avanzatissimo reparto ricerca e sviluppo del Pentagono, cui si devono, tra le altre cose, le tecnologie vaccinali mRNA.

 

 

 

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Geopolitica

I carri armati tedeschi arrivano in Ucraina

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I 18 carri armati Leopard 2 promessi dal governo tedesco a Kiev sono stati consegnati all’Ucraina, riferisce Der Spiegel citando proprie fonti.

 

Sono passati circa due mesi da quando, dopo qualche tentennamento, la decisione è stata apertamente presa dalle autorità tedesche. Gli ultimi carri armati, secondo Der Spiegel, hanno lasciato la Germania alla fine della scorsa settimana.

 

Nella zona di combattimento sono arrivati ​​anche circa 40 veicoli da combattimento della fanteria Marder.

 

Berlino mantiene segreto il percorso esatto delle forniture di armi per motivi di sicurezza, afferma la rivista.

 

Inizialmente, la Germania ha promesso di fornire 14 carri armati Leopard 2A6 all’Ucraina. Tuttavia, non c’erano abbastanza modelli per un battaglione di carri armati e Berlino decise di inviare altri 4 veicoli a Kiev.

 

La notizia ha scatenato la reazione del Cremlino, che ha attaccato la Germania per il suo ruolo nella guerra in corso.

 

«La Germania prende una parte attiva nell’armare l’Ucraina, pompando il Paese con le armi» ha detto il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. «La Germania sta aumentando direttamente e indirettamente il livello del suo coinvolgimento in questo conflitto. Pertanto, tali azioni e decisioni non porteranno a nulla di positivo».

 

Come riportato da Renovatio 21, il Bundestag ha respinto una mozione per una commissione di inchiesta sull’atto di terrorismo internazionale che ha distrutto il gasdotto Nord Stream 2, con parlamentari della coalizione di governo che hanno accusato AfD, il partito che aveva lanciato la mozione, di collusione con Putin.

 

Dentro al SPD, il Partito Socialdemocratico maggioritario nel governo, esistono tuttavia delle piccole fronde, ma che non sembrano in grado di far uscire la Germania dal suo ruolo di tetra e pericolosa subalternità rispetto a Washington.

 

L’autore dello scoop per cui dietro la distruzione del gasdotto sottomarino ci sarebbe la Casa Bianca, Seymour Hersh, ha dichiarato alla TV cinese che il Nord Stream è stato bombardato proprio per mantenere la Germania nella guerra in Ucraina.

 

 

 

 

 

 

Immagine di Rainer Lippert via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

 

 

 

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Militaria

Nave russa testa missili supersonici nel Mar del Giappone

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La Marina russa ha lanciato missili supersonici nell’ambito di un’esercitazione contro «bersagli» nel Mar del Giappone. Lo riporta il sito russo Sputnik.

 

Secondo un video pubblicato dalla flotta russa del Pacifico, due navi missilistiche della flotta del Pacifico (TOF) hanno testato i missili da crociera anti-nave Moskit e distrutto un finto bersaglio nel Golfo di Pietro il Grande nel Mar del Giappone.

 

Il filmato mostra le navi lanciamissili che si dirigono verso le loro posizioni di lancio tra banchi di ghiaccio e sparano missili da crociera anti-nave Moskit.

 

 

«Un gruppo d’attacco di cannoniere missilistiche composto da 2 navi missilistiche ha condotto un attacco missilistico congiunto contro uno scudo marino che simulava una nave da combattimento di un nemico simulato. L’obiettivo, che era a circa 100 chilometri di distanza, è stato colpito con successo da un attacco diretto di due missili da crociera Moskit», ha riferito la Marina della Federazione Russa.

 

Secondo le forze navali di Mosca, la sicurezza del tiro di prova era assicurata da navi di superficie e aerei dell’aviazione navale della Flotta del Nord.

 

Come noto, la Russia utilizza, oltre ai razzi supersonici, anche missili ipersonici, della cui tecnologia è, al momento, leader nel mondo, nonché unico Paese ad averli testati sul campo di battaglia, in Ucraina.

 

 

I missili ipersonici Tsirkon sono invece già operativi nella fregata Admiral Gorshkov, mandata a incrociare nell’Atlantico.

 

Come riportato da Renovatio 21, è emerso nel corso del mese che il Giappone starebbe preparando un intercettore per i missili ipersonici.

 

 

 

 

Immagine screenshot da Twitter

 

 

 

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Militaria

Perché la Russia non sta esaurendo le munizioni dell’artiglieria?

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Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev, che presiede anche la commissione industriale militare, ha affermato ieri che la Russia sta rapidamente aumentando la sua capacità di produzione militare per soddisfare le esigenze dell’operazione militare speciale in Ucraina.

 

«I nostri nemici pensavano che il nostro settore sarebbe stato sopraffatto», ha detto in video il 22 marzo riportato dall’agenzia TASS.  «Ci sono state un’infinità di affermazioni infinite: le munizioni si stanno esaurendo, i carri armati si stanno esaurendo, i missili si stanno esaurendo».

 

Medvedev ha detto di aver visto fabbriche militari lavorare 24 ore su 24 durante le sue ispezioni. E si stanno costruendo nuove capacità produttive, ha osservato.  «Certo, non pensavamo che sarebbe stato necessario qualche tempo fa. Ma è diventata una necessità».

 

A Medvedev ha fatto eco il primo ministro Mikhail Mishustin, che ieri ha dichiarato alla Duma di Stato che la produzione di armi e attrezzature militari è aumentata notevolmente in Russia nell’ultimo anno. Ha sottolineato che, lo scorso autunno, il presidente russo Vladimir Putin aveva firmato un decreto per la creazione di un consiglio di coordinamento per rispondere alle esigenze delle forze armate.

 

«Abbiamo determinato il livello di priorità delle forniture e fissato obiettivi importanti. Abbiamo anche assistito i fornitori nello stabilire una cooperazione tra gli stabilimenti di produzione», ha osservato Mishustin. «Abbiamo notevolmente accelerato la produzione di quelle armi e articoli di materiale militare che sono più richiesti».

 

Contrariamente a quanto succede nella Federazione Russa secondo Medvedev, l’Ucraina e a questo punto anche i Paesi NATO sembrano avere problemi con gli approvvigionamenti militari.

 

 

 

 

 

 

Immagine di Srđan Popović via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

 

 

 

 

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