Intelligence
Commissario tedesco chiede l’epurazione dei membri dell’AfD dai ranghi della polizia
Il capo della polizia del Bundestag tedesco, Uli Grötsch, ha chiesto che tutti i membri del partito di destra Alternativa per la Germania (AfD) vengano rimossi dal servizio di polizia. Lo riporta Remix News.
Nonostante ricoprisse un incarico destinato a monitorare la cattiva condotta e i problemi strutturali nella polizia federale, Grötsch, un politico del Partito Socialdemocratico (SPD), ha utilizzato la piattaforma per sostenere che l’appartenenza all’AfD è incompatibile con il servizio pubblico.
«L’appartenenza all’AfD e il lavoro come agente di polizia non sono compatibili», ha dichiarato Grötsch al Rheinische Post, riferendosi alla controversa classificazione del partito come «sicuramente estremista di destra» da parte dell’agenzia di intelligence interna tedesca, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV).
Sostieni Renovatio 21
«L’adesione con un impegno visibile all’AfD deve comportare la rimozione dal servizio. Per me, impegno significa fare campagna elettorale apertamente per il partito, candidarsi al consiglio comunale o comunale, o persino al Bundestag», ha aggiunto der Kommisar.
I commenti del Grötsch si scontrano direttamente con le voci più moderate del governo federale, comprese quelle all’interno della coalizione di governo. Il ministro federale degli Interni Alexander Dobrindt dell’Unione Cristiano-Sociale (CSU) ha respinto l’idea di epurazioni generalizzate dei dipendenti pubblici.
«La lealtà alla Costituzione richiesta ai dipendenti pubblici può essere valutata solo caso per caso», ha affermato il Dobrindt secondo Junge Freiheit.
Non è la prima volta che il Grötsch prende di mira in modo aggressivo i membri dell’AfD nelle forze dell’ordine. Nel marzo 2024, aveva avvertito che qualsiasi forma di sostegno all’AfD da parte delle forze dell’ordine era «altamente problematica», descrivendo il partito come sempre più radicalizzato. «È devastante quando la polizia e la magistratura sono infiltrate da nemici dell’ordine fondamentale democratico e libero», aveva dichiarato der Commissario secondo Die Welt.
Il Grötsch sembra intensificare i suoi sforzi. In una precedente intervista con Redaktionsnetzwerk Deutschland, aveva ampliato la portata delle preoccupazioni, affermando: «credo che sia altamente problematico che i dipendenti della polizia siano membri dell’AfD o sostengano il partito in altri modi». La dichiarazione lascia aperta la questione se il semplice sostegno – comprese donazioni, espressioni di solidarietà o voto – possa essere oggetto dello stesso esame.
Un controverso promemoria interno del gennaio 2025, inizialmente riportato da Junge Freiheit, ha inoltre rivelato che funzionari affiliati all’AfD all’interno della polizia federale erano stati presi di mira e rimossi, in base a una direttiva firmata dall’ex Ministro degli Interni Nancy Faeser, anch’essa membro della SPD. Il promemoria trapelato affermava che la partecipazione attiva all’AfD era motivo di provvedimenti disciplinari.
Con 54.000 dipendenti nella polizia federale, inclusi 45.000 agenti, il numero effettivo di membri dell’AfD all’interno del corpo è sconosciuto. I critici sottolineano, tuttavia, che l’appartenenza politica di per sé non è stata un fattore squalificante in passato: il presidente del quartier generale della polizia federale, Dieter Romann, è egli stesso membro della CDU.
Aiuta Renovatio 21
In un passaggio condiviso dall’intranet interna della polizia si sarebbe letto: «se si viene a conoscenza dell’appartenenza a un partito del genere, ci sono sufficienti indizi concreti che giustificano il sospetto di un illecito disciplinare, almeno se l’agente è attivamente coinvolto in tale partito».
L’AfD ha posto la legge e l’ordine al centro del suo programma. Molti ritengono che la sua attenzione alla sicurezza dei confini, alla sovranità nazionale e alla sicurezza interna sia naturalmente in sintonia con le preoccupazioni degli agenti di polizia.
Come riportato da Renovatio 21, un mese fa l’agenzia di Intelligence interna tedesca ha temporaneamente sospeso la classificazione di AfD come gruppo «estremista di destra confermato», in attesa dell’esito di un ricorso legale. La tregua, tuttavia, arriva in anni di lotta persistente contro la formazione politica sovranista.
Nelle ultime elezioni negli stati di Sassonia e Turingia, l’AfD ha demolito la coalizione di sinistra al potere. In Turingia, ha ottenuto i voti del 37% dei 18-24enni. La crescita del partito ha portato anche a fenomeni di cannibalismo elettorale fra i partiti della coalizione, con la sparizione totale dei Verdi dal Parlamento del land del Brandeburgo.
Come riportato da Renovatio 21, Verdi e democristiani avevano segnalato la volontà di bandire l’AfD ancora mesi fa, quando era emerso che era divenuto il secondo partito del Paese e il primo della parte orientale. Nell’ultimo episodio di trasformismo compromissorio democristiano, la CDU si è dichiarata pronta ad allearsi con il partito ecologista per fermare l’avanzata di AfD e del nuovo partito populista di sinistra anti-guerra ed antri immigrati di Sahra Wagenknecht il BSW.
Negli scorsi mesi il Bundesamt für Verfassungschutz (BfV) – il servizio di sicurezza interno, che secondo il nome dovrebbe difendere la Costituzione – mette sotto osservazione il partito: ad aprile 2023 era emerso che i servizi avevano etichettato l’organizzazione giovanile AfD come «estrema destra» in modo da poter sorvegliarne i membri. Pochi mesi fa il BfV aveva reiterato la classificazione di AfD come «estremista».
In Turingia, land ora dominato da AfD, il ministro dell’interno Georg Maier nel 2022 voleva confiscare le armi regolarmente detenute ai membri di AfD.
Negli scorsi mesi il leader AfD Tino Chrupalla è stato assaltato e punto con una misteriosa siringa. Poco prima, aveva rivelato di essere stato debancarizzato: Postbank, una divisione bancaria al dettaglio del grande istituto finanziario Deutsche Bank, avrebbe chiuso il suo conto perché membro dell’AfD, ha lamentato il politico. Altri membri del partito hanno subìto la chiusura del conto corrente da parte delle banche.
Ad agosto 2024 la deputata AfD Beatrix von Storch è stata attaccato da un uomo che l’ha imbrattata di escrementi di cane durante un evento nel land della Renania-Palatinato. La Von Stoch è la deputata che tenne un notevole il discorso al Bundestaggo lo scorso 27 aprile in cui sferrava un feroce attacco contro i grandi interessi finanziari dietro i Verdi tedeschi spiegando le dinamiche occulte di tale «piovra verde».
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Attualmente AfD dispone di 152 seggi al Bundestag (è il secondo partito più grande) ma è stato escluso dai seggi della presidenza della commissione parlamentare.
Il leader del partito ritengono l’Europa un progetto fallito, e chiedono un referendum per uscire dalla UE. AfD porta avanti apertamente una politica di remigrazione, cioè il rimpatrio di milioni di immigrati giunti irregolarmente su suolo tedesco. Ciò pone il partito in posizione critica nei confronti del premier italiano Giorgia Meloni.
Come riportato da Renovatio 21, l’etichettatura di AfD come «estremista» aveva provocato reazioni in varie parti del mondo, con il segretario di Stato statunitense Marco Rubio: a definire la Germania odierna come «tirannia mascherata», mentre il vicepresidente americano JD Vance aveva dichiarato che «Berlino ha ricostruito il muro».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Henning Schlottmann via Wikimedia pubblicata su licenza e Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Intelligence
Paura e disgusto al ristorante che fa scrivere il menu all’AI
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Intelligence
Harvey contro Philby, storie di spie e lotte intestine agli albori della CIA
L’FBI non riuscì ad aggiudicarsi il controllo dell’Intelligence americana nel dopoguerra ma non per questo John Edgar Hoover (1895-1972) si ritirò dalla competizione. Lo sforzo profuso da William Harvey (1915-1976) nell’estrarre delle prove soddisfacenti dalla spia sovietica Elizabeth Bentley (1908-1963) non diede i suoi frutti ma i successivi approfondimenti degli interrogatori misero in luce la reale penetrazione sovietica negli apparati statunitensi.
Harvey lasciò l’FBI e poco dopo entrò nella CIA, secondo la versione formale ebbe a ridire con Hoover in seguito al fiasco del caso Bentley. La versione di Joseph J. Trento nel suo The Secret History of the CIA invece racconta come Harvey divenne la talpa di Hoover all’interno della CIA. Sia Hoover che Harvey erano convinti che i vecchi membri dell’OSS passati alla CIA avevano un passato che li rendeva vulnerabili all’essere reclutati come spie sovietiche.
Kim Philby (1912-1988), britannico, uno dei più famosi agenti doppiogiochisti nella storia dello spionaggio, nella sua autobiografia descriveva le differenze tra gli uomini dell’FBI e della CIA: «gli uomini dell’FBI sono orgogliosi della loro ignoranza, di essere cresciuti nell’ordinarietà, bevono whiskey dissetandosi con la birra. Al contrario, gli uomini della CIA hanno un atteggiamento cosmopolita. Discutono sull’assenzio e servono un Borgogna appena sopra la temperatura ambiente. Non è solo una questione di frivolezza è una fondamentale spaccatura sociale tra le due organizzazioni».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Harvey possedeva una tenacia che nessun altro aveva. Il vantaggio sui suoi colleghi era che lui stava combattendo contro un nemico al contrario degli altri. Per Harvey i servizi segreti sovietici dell’NKVD e in seguito il KGB i servizi segreti sovietici, erano criminali. Lui era un poliziotto e la sua visione del controspionaggio rimaneva quella del poliziotto.
Bill Harvey era l’uomo giusto al momento giusto, proprio in quel momento la United States Army Security Agency, il precursore della NSA, National Security Agency, stava cominciando a decriptare un codice sovietico chiamato VENONA. Molti dei messaggi stavano confermando le dichiarazioni rilasciate dalla Bentley proprio ad Harvey. Il quadro che ne stava uscendo era che i Sovietici avevano spiato America e Inghilterra durante tutto il periodo bellico.
Harvey era stato commissionato a seguire il nuovo ufficio dell’OSO, Office of Special Operation, chiamato «Staff C» e dedito al controspionaggio. Il suo nuovo ufficio si trovava non lontano dal Lincoln Memorial e il suo nuovo collega era l’ex agente dell’OSS, reclutato dall’ufficio di Roma, James Jesus Angleton (1917-1987). Nonostante le differenze tra classi sociali e interessi i due legarono immediatamente.
Harvey era estremamente colpito dal lavoro di controspionaggio portato avanti da Angleton negli anni da agente dell’OSS ma la cosa che più affascinava e disturbava l’ex FBI era la sua strettissima relazione con la superspia Kim Philby. I loro incontri erano talmente abituali che si sentivano praticamente ogni giorno e i pranzi assieme avvenivano più volte a settimana. Philby a sua volta aveva stretti contatti anche con Allen Dulles e con il suo braccio destro, Frank Wisner, responsabile dei Clandestine Services.
Nel 1949 quando il codice VENONA venne decriptato per la prima volta, Philby venne mandato dall’MI6 nella capitale americana per lavorare con la CIA sull’individuazione dei doppiogiochisti. In particolare il britannico avrebbe dovuto lavorare su HOMER, identificato come colpevole di aver sottratto informazioni dal progetto Manhattan a favore dei sovietici. Sia gli americani che gli inglesi erano convinti che fosse impiegato nell’ambasciata britannica a Washington.
Harvey iniziò a sviluppare crescenti sospetti su Philby e sul suo compagno di università a Cambridge, Donald Maclean (1913-1983), di cui era fermamente convinto fosse HOMER. Cercò il supporto di Angleton e di chiunque altro avesse volontà ad ascoltare nella CIA ma senza incontrare alcun appoggio. Improvvisamente Maclean venne promosso all’ambasciata inglese del Cairo e sostituito con Guy Burgess (1911-1963), anche lui compagno d’università di Philby a Cambridge.
I sospetti di Harvey crebbero sempre più, rendendosi conto che Philby aveva accesso al progetto VENONA e che contemporaneamente diverse operazioni clandestine non avevano portato i frutti sperati come in Albania, Lettonia, Lituania ed Estonia.
Philby nel frattempo aveva sposato una ragazza ebrea austriaca, comunista dichiarata, al suo matrimonio era presente anche Teddy Koellek futuro sindaco di Gerusalemme, che ammonì Angleton di rimuovere immediatamente Philby dalla sede della CIA. Ma Angleton, anche per non portare alla luce i suoi contatti con il Mossad, mantenne il riserbo sul loro scambio.
Una sera durante una cena a casa di Philby, complice l’elevato tasso alcolico di Burgess, i rapporti con Harvey si ruppero definitivamente. Successivamente alla cena, precisamente dal venticinque maggio 1951, Guy Burgess e Donald Maclean scomparvero. Era l’inizio della loro personale odissea verso l’Unione Sovietica e non sarebbero riapparsi in superficie per almeno altri cinque anni.
Il generale Smith, direttore della CIA in quel momento, pretese un documento scritto da chiunque avesse avuto rapporti personali con le talpe sovietiche. Bill Harvey dopo aver letto il resoconto di Angleton ci scrisse sopra: «qual’è il resto della storia?». I due ruppero i loro rapporto da quel momento in avanti, Harvey non riuscì a capire la posizione di Angleton, chiedendosi quale potesse essere il movente che avesse spinto il suo collega.
Aiuta Renovatio 21
La conclusione della storia scosse alle fondamenta le basi dell’intero sistema dell’intelligence inglese e americano. Il generale Smith ottenne che Philby venisse rimosso da Washington e contemporaneamente il controspionaggio inglese aprì un indagine su di lui.
Per Harvey però non si poteva parlare di vittoria, come con il caso Bentley non c’erano abbastanza prove per un accusa definitiva. Sarebbe dovuto diventare un eroe a Langley ma invece venne sempre trattato con sospetto per aver accusato un membro del club. Il futuro della CIA non sarebbe stato lui ma Allen Dulles e Richard Helms che impersonificavano appieno lo spirito dell’agenzia.
«La gerarchia della CIA rimaneva immutata nel suo sistema inglese», disse William Corson, autore e colonnello della CIA in pensione, «amicizia, OSS e la rete dei vecchi commilitoni. Questo era esattamente il modo in cui Dulles misurava le persone». Philby rimaneva un membro del club, mentre Harvey non lo sarebbe mai potuto diventare. Nessuno lo voleva più nella sede centrale e proprio per questo Harvey accettò il trasferimento a Berlino, dove il generale Smith gli accordò il controllo totale dell’ufficio.
La BBC pubblicò nel 2016 un video in cui Philby raccontava nel 1981 la sua esperienza a membri della Stasi. La spia descriveva la sua carriera come doppiogiochista di successo debitrice verso alcune variabili che gli vennero in aiuto.
La mitologica efficienza dell’MI6 era, durante la guerra, semplice propaganda, infatti potè ogni notte tornare a casa con i documenti segreti, fotografarli e consegnarli a corrieri sovietici senza mai incorrere in alcun ostacolo, sino a divenire a capo del dipartimento di controspionaggio con il compito di scovare spie sovietiche, libero dal rischio di accuse grazie all’appartenenza all’alta classe sociale inglese. Nessuno si sarebbe mai permesso di accusarlo con il rischio di venire distrutto da un terribile scandalo.
Marco Dolcetta Capuzzo
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia; modificata
Intelligence
Conflitti nell’Intelligence americana: la storia dell’OSS contro l’FBI e la creazione della CIA
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faMiseria dell’ora legale, contro Dio e la legge naturale
-



Autismo7 giorni faIl più grande fattore di rischio per l’autismo? Bombardare i bambini piccoli con vaccini multipli
-



Vaccini6 giorni faI gravi effetti avversi del vaccino nei tribunali tedeschi
-



Spirito2 settimane fa«Umiliazione della Chiesa dinanzi a un eretico concubinario globalista»: Mons. Viganò sulla preghiera congiunta del re britannico col papa
-



Spirito1 settimana faCristo Re, il cosmo divino contro il caos infernale. Omelia di Mons. Viganò
-



Misteri5 giorni faHalloween festa di sangue: lista aggiornata dell’orrore
-



Pensiero2 settimane faMons. Viganò: dissonanza cognitiva e rivelazione del metodo, il colpo da maestro di Satana
-



Necrocultura1 settimana faLa generazione perduta nel suo egoismo













