Immigrazione
Il partito austriaco FPO vuole nominare un «commissario per la remigrazione»

Il Partito della Libertà Austriaco (FPÖ) vuole nominare un «commissario per la remigrazione» che supervisionerà la deportazione degli immigrati clandestini.
Il termine Remigrazione («Remigration»), molto in uso nei movimenti populisti ed identitari europei, prescrive il ritorno degli immigrati nei loro luoghi di origine, anche a mezzo della deportazione coatta.
Il FPÖ ha vinto le elezioni europee dopo aver ottenuto il 25,4% dei voti e 3 seggi, segnando la prima volta che il partito a lungo guidato da Joerg Haider è emerso come il partito politico più forte del Paese.
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Alla domanda sul perché votassero per l’FPÖ, il 62% dei sostenitori dell’FPO ha dichiarato di «volere fare una dichiarazione sulla politica interna».
Ciò include affrontare il problema dell’immigrazione clandestina dell’Austria, rispetto al quale le autorità hanno assunto una posizione più dura nell’ultimo anno.
Ora il Partito della Libertà rivendica il diritto di nominare la deputata dottoressa Susanne Fürst al ruolo di «commissario per la remigrazione» per accelerare la deportazione dei migranti criminali.
«Poiché è il primo partito in Austria, l’FPÖ sta raddoppiando gli sforzi per far emigrare potenzialmente milioni di migranti in tutta l’UE», scrive il sito Remix News.
Secondo un articolo della testata Vindobona ogni tentativo di nominare la Fürst «commissario per la remigrazione porterà sicuramente a accese discussioni».
«La decisione sul successore di Johannes Hahn come commissario europeo austriaco spetta al governo federale e deve essere confermata dal comitato principale del Consiglio nazionale. Tuttavia, c’è disaccordo all’interno della coalizione verde-turchese. I Verdi si sono rifiutati di rispettare l’accordo originario con l’ÖVP [il Partito Popolare Austriaco, ndr], che dava ai popolari il diritto di proporre il commissario europeo austriaco», riferisce il sito.
Già ad aprile, l’eurodeputato FPÖ Harald Vilimsky aveva avvertito che l’Europa rischia di diventare «una seconda Arabia o Africa» e che i governi stanno importando migranti che creano problemi di sicurezza offrendo poi «soluzioni» che puniscono solo le popolazioni native.
«Non vogliamo che il nome Mohammed diventi il nome più popolare per i neonati maschi nei nostri grandi paesi, come è il caso a Bruxelles, dove ha sede il Parlamento europeo», ha affermato Vilimsky.
Come ogni altro paese dell’Europa occidentale, l’Austria ha un’eredità di storie dell’orrore legate all’immigrazione di massa, come quello di inizio anni in cui il cadavere di una studentessa di 14 anni è stato trovato nell’appartamento di un migrante afghano entrato in Austria come rifugiato nel 2015.
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Come riportato da Renovatio 21, lo scorso novembre il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg, aveva dichiarato che l’immigrazione illegale potrebbe far cadere governi e Stati UE, invitando soprattutto la Germania a «discutere finalmente le misure contro l’immigrazione clandestina».
In questi mesi la FPO, il partito anti-immigrati fondato da Joerg Haider, è balzato in testa ai sondaggi. L’Austria negli scorsi mesi ha bloccato l’ingresso nell’area Schengen di Romania e Bulgaria.
Ad un canale del partito aveva dato un’intervista significativa a dicembre l’ex capo dello spionaggio tedesco, Hans-Georg Maaßen, dichiarando i che l’Europa sta affrontando una crisi senza precedenti a causa dell’immigrazione di massa, che l’Islam è ben pronto a conquistare l’Europa e che la Germania e l’Austria potrebbero fare molto per fermare la crisi ma stanno scegliendo di non farlo.
«Una cultura completamente diversa si sta avvicinando a noi. Non siamo affatto preparati a questo, perché non siamo in grado di risolvere i conflitti nemmeno con la violenza, come fanno i clan familiari degli Stati arabi. Queste persone risolvono i conflitti con la violenza, mentre in Europa centrale pensano che ciò possa essere fatto solo attraverso i tribunali», ha affermato Maaßen, che dal 2012 al 2018 è stato presidente dell’Ufficio per la protezione della Costituzione (BfV), nella sua intervista con FPÖ TV.
Come riportato da Renovatio 21, a gennaio il parlamentare tedesco del partito Alternative fuer Deutschland (AfD) René Springer aveva promesso di deportare gli stranieri dalla Germania «a milioni», una remigrazione di massa in nessun modo più celata.
«Questo non è un piano segreto. Questa è una promessa. Per una maggiore sicurezza. Per più giustizia. Per preservare la nostra identità. Per la Germania».
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Immigrazione
L’ambasciatore russo in Italia parla del conte Kalergi

Durante un’intervista con il canale YouTube Visione TV l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia Aleksej Paramonov ha parlato espressamente del conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi, indicandolo come uno dei teorici dell’attuale assetto politico dell’Europa.
«Bisogna sempre avere in mente il fatto storico ben conosciuto da tutti che quelle ideologie politiche deleterie proprio pericolose, anche abbastanza innovative (…) che hanno causato in fin dei conti milioni di vittime in tutto il mondo, sono nate praticamente tutte sul continente europeo» dice l’ambasciatore russo in un italiano pressoché perfetto.
«Una variante di queste ideologie era un’idea di un’Europa come un opposto della Russia, cioè creare un Europa unita unita in contrapposizione con la Russia. Questa idea tra l’altro è attribuibile al ideologo dell’europeismo moderno, non di quest’epoca ma di un’epoca precedente di cui nome è conte Coudenhove-Kalergi, un austriaco»…
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Nonostante abbia un premio europeo di altissimo livello a lui dedicato – vinto ogni anno da personaggi del calibro di Angela Merkel, Herman Van Rompuy, etc. – il nome del conte Kalergi è sempre più divenuto tabù, al punto che il ministro dell’Agricoltura italiano Lollobrigida, che pure proviene in teoria da destra, ha detto di non conoscere la «teoria complottista» del «piano Kalergi».
«Quindi (…) opporsi alla Russia non non è una novità» dichiara il diplomatico russo. «Queste idee non sono proprio nate oggi, hanno una loro storia, una loro anche tradizione in alcuni circoli dell’establishment europee. Naturalmente queste ideologie sono del tutto infondate sono ideologie divisorie, ideologie sbagliate. Come la linea dell’attuale dirigenza europea della tedesca Urs Ursula Von der Leyen, che propone adesso a tutti i Paesi europei dell’Unione Europea di trasformare l’Unione Europea moderna in una entità aggressiva e militarizzata, la cui ragion d’essere sarebbe contenere o distruggere la Russia. Quindi niente nuovo sotto il sole».
L’ambasciatore – il quale, attenzione, non cita il Kalergi in merito al tema dell’immigrazione, ma come ideologo fondatore dell’europeismo – ha continuato citando la proposta del presidente russo Vladimir Putin di un «grande partenariato eurasiatico che includerebbe anche l’Europa occidentale».
«Quindi è sempre dall’Oriente, dalla Russia, che arrivano le idee inclusive e, in un certo senso, pacificanti».
Come scritto da Renovatio 21, il Kalergi (si preferisce scriverlo con la K perché era mezzo austriaco, ma la famiglia è greco-veneziana, è quella del palazzo del Casinò sul Canal Grande dove morì Wagner) sognava la riformulazione biologica dell’Europa.
Per questo, teorizzava tra deliri e luoghi comuni insopportabili, si deve procedere con l’immigrazione extraeuropea, africana e in particolare asiatica (dovete capire che il nobiluomo, figlio di ambasciatore, aveva la mamma giapponese: la cosa non sembra averla mai digerita del tutto) al fine di creare una nuova razza con cui riempire il continente.
Gli abitanti dei futuri Stati Uniti d’Europa, scriveva il conte nel suo testo-manifesto Praktische Idealismus («Idealismo pratico»), «non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale (…) È necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere. L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità»
Questa nuova razza ibrida – il famoso «meticciato» ora tanto decantato dal Bergoglio e dai suoi leccapiedi consacrati – andava creata per essere più docile ad un progetto politico ulteriore.
«Nei meticci si uniscono spesso mancanza di carattere, assenza di scrupoli, debolezza di volontà, instabilità, mancanza di rispetto, infedeltà con obiettività, versatilità e agilità mentale assenza di pregiudizi e ampiezza di orizzonti» scriveva Kalergi.
Il Piano Kalergi, basato sulla creazione del super-Stato europeo attraverso l’immigrazione di massa non solo si è realizzato per l’Europa, ma possiamo dire di averlo visto, negli anni di Biden, all’opera anche negli USA.
Come ripete Renovatio 21, l’immigrazione massiva e il meticciato euro-afro-asiatico programmato da Kalergi avranno come effetto, forse non temporaneo, l’instaurazione di una anarco-tirannia, dove l’élite vivrà tranquilla, ancora più forte ed arricchita di danari e di poteri sempre più tirannici, mentre la popolazione comune sarà intrappolata in un inferno anarcoide in cui gli immigrati imporranno violenza e degrado, come visibile nelle sempre più comuni rivolte etniche (Peschiera del Garda, Corvetto, etc.) così come nelle feste più comuni (Capodanno, i mondiali).
Riguardo al conte Coudenove-Kalergi e al suo programma politico, biologico e spirituale potete vedere la conferenza tenuta anni fa a Rimini al Convegno della Fraternità Sacerdotale San Pio X dal fondatore di Renovatio 21 Roberto Dal Bosco intitolata «Immigrazione, sostituzione religiosa e fine della Civiltà Cristiana».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia; modificata
Immigrazione
Ennesimo attacco con machete in stazione: oramai è un pattern

🇬🇧🚨 Another massive machete battle outside Westfield shopping center in multicultural London. pic.twitter.com/IBBUaP87Gh
— Remix News & Views (@RMXnews) January 8, 2025
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JUST IN: 🇫🇷🚨 A suspect stabbed another man in the neck after he was accidentally bumped near the stairs in the Guillotière metro station in the French city of Lyon.
The suspect has been on the run since Sunday. .pic.twitter.com/i2FzoUdDzd — Remix News & Views (@RMXnews) January 28, 2025
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