Connettiti con Renovato 21

Armi biologiche

Ebola è tornato: 6 casi in Congo

Pubblicato

il

 

 

Il Ministro della Sanità del Congo ha confermato la scoperta di un nuovo caso di Ebola nella provincia di Équateur, un luogo ha visto per l’ultima volta uno un epidemia del virus altamente mortale nel 2018 , quando uccise 33 persone .

 

Lunedì il governatore della provincia, Bobo Boloko Bolumbu, ha parlato alla radio nazionale dicendo che c’erano cinque casi probabili e che quattro di quelli infetti erano già morti. Ha detto che i casi sono stati trovati a Mbandaka, la capitale della provincia, che ospita oltre 1 milione di persone ed è un’importante città portuale alla confluenza dei fiumi Congo e Ruki, che sono pesantemente trafficati per il commercio e i trasporti.

 

Anche direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il controverso Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha riferito dei sei casi identificati dal Ministero della Sanità del Congo. Tedros ha inoltre assicurato che la risposta dell’OMS era già in corso.

Sei casi di Ebola identificati dal Ministero della Sanità del Congo

 

Nessun caso del nuovo coronavirus è stato confermato a Mbandaka, sebbene oltre 3.000 siano stati confermati in tutto il Congo. Il coronavirus e l’Ebola non sono correlati. Il virus ebola, endemico delle foreste pluviali tropicali dell’Africa, si trasmette solo attraverso il contatto con i fluidi corporei di una persona infetta e si manifesta come febbre emorragica accompagnata in casi gravi da vomito e sanguinamento interno esteso.

 

Il Congo ha lottato per quasi due anni con un focolaio di Ebola separato nelle sue province del nord-est che finora ha ucciso 2.272 persone. Ad aprile si era a pochi giorni dal dichiarare la fine di quell’epidemia (la peggiore del Paese) quando furono trovati nuovi casi.

Il peggior focolaio di Ebola si è verificato principalmente in tre paesi dell’Africa occidentale tra la fine del 2013 e l’inizio del 2016, quando quasi 30.000 persone sono state contagiate e oltre 11.000 sono morte

 

Il peggior focolaio di Ebola si è verificato principalmente in tre paesi dell’Africa occidentale tra la fine del 2013 e l’inizio del 2016, quando quasi 30.000 persone sono state contagiate e oltre 11.000 sono morte.

 

Il nuovo focolaio di Équateur sarebbe l’undicesimo del Congo da quando il virus è stato identificato per la prima volta nel 1976. «Alcuni vaccini sperimentali si sono dimostrati efficaci nel prevenire la diffusione dell’Ebola, ma non è stata trovata alcuna cura»  scrive il Washington Post.

 

Il vaccino dell’Ebola ha una storia movimentata che abbiamo talvolta documentato su Renovatio 21: i dottori sono arrivati a negare ufficialmente la possibilità di vaccinare le donne incinta; il vaccino sarebbe inoltre alla base di richieste di meretricio da parte dei vaccianti: sesso in cambio del vaccino anti-Ebola.

Esistono diversi ceppi del virus e diversi focolai hanno avuto tassi di mortalità che variano dal 25% al 90%

 

Esistono diversi ceppi del virus e diversi focolai hanno avuto tassi di mortalità che variano dal 25% al 90%.

 

I congolesi hanno accusato funzionari sanitari e fornitori a contratto di utilizzare risposte ben finanziate per arricchirsi imponendo al contempo severe restrizioni alla circolazione e agli affari.

 

È noto inoltre che Ebola viene studiato da decenni da alcuni Paesi (come ad esempio il Belgio, che accusa la Cina di volere rubare le scoperte) con il possibile scopo di creare un’arma biologica o di proteggersi in caso di attacco a base del virus.

È noto inoltre che Ebola viene studiato da decenni da alcuni Paesi (come ad esempio il Belgio, che accusa la Cina di volere rubare le scoperte) con il possibile scopo di creare un’arma biologica o di proteggersi in caso di attacco a base del virus

 

«Questa area – scrive un rapporto dei servizi belgi riferendosi ai temi della guerra biologica ed ai vaccini  e al biospionaggio cinese– è di grande interesse per i servizi cinesi Sia difensivamente, perché la Cina, a causa della sua sovrappopolazione, è molto esposta alle epidemie, oltre che offensiva, poiché ha studiato l’Ebola come vettore offensivo».

 

La rivelazione dello studio dell’Ebola da parte dei cinesi è nota, e il coinvolgimento dell’Esercito della Liberazione del Popolo della RPC con gli sforzi del generale Chen Wei è stato trattato da Renovatio 21 in altri articoli. La dottoressa Chen Wei sarebbe inoltre la persona che ha preso in mano dopo lo scoppio dell’epidemia l’Istituto di Virologia di Wuhan.

 

 

 

 

Continua a leggere

Armi biologiche

La Georgia farà causa alla BBC per affermazioni «assurde» sulle armi chimiche

Pubblicato

il

Da

La Georgia ha reso noto che intenterà una causa contro la BBC «per aver propalato accuse mendaci e infamanti», in seguito a un servizio dell’emittente pubblica britannica che ha sostenuto l’impiego di armi chimiche da parte del governo di Tbilisi contro i manifestanti nel corso del 2024.

 

Il Caucaso meridionale è stato teatro di imponenti e violente proteste europeiste alla fine dell’anno scorso, innescate dal congelamento provvisorio dei negoziati per l’integrazione UE da parte dell’esecutivo, che ha accusato Bruxelles di manipolare l’aspirazione all’adesione georgiana per fini di ingerenza politica.

 

In un’inchiesta pubblicata lunedì, la BBC ha imputato alle autorità di Tbilisi l’utilizzo di agenti chimici risalenti alla Grande Guerra durante le dimostrazioni – un addebito che il partito di governo Sogno Georgiano ha bollato come fondato su «dati deliranti e infondati».

 

L’indagine dell’emittente ha indicato che le forze dell’ordine avrebbero miscelato un composto anti-sommossa antiquato all’acqua erogata dagli idranti per sfoltire la folla.

Iscriviti al canale Telegram

Tbilisi ha replicato che la BBC non ha allegato alcuna documentazione a supporto delle sue tesi. Nonostante le sollecitazioni rivolte all’emittente per chiarimenti e le repliche puntuali fornite alle sue interrogazioni, il governo ha ricevuto in cambio «un florilegio di falsità» e «imputazioni gravi», ha denunciato.

 

«Abbiamo deliberato di adire le vie legali contro i media bugiardi nei fori internazionali. Impiegheremo ogni strumento giuridico disponibile per chiamare in causa i cosiddetti organi di informazione che seminano menzogne, per aver divulgato calunnie e accuse spurie».

 

Sogno Georgiano ha tacciato la BBC di «mancare di scrupoli etici o professionali nell’eseguire mandati loschi e diffondere menzogne», alludendo agli scandali recenti che ne hanno scalfito la reputazione.

 

All’avvio di questo mese, alti dirigenti si sono dimessi dopo che è emerso che, nel 2024, la BBC aveva trasmesso un documentario che amalgamava due segmenti del discorso di Donald Trump del 6 gennaio 2021 al Campidoglio in modo tale da suggerire fallacemente «un incitamento esplicito alla violenza», come ammesso dall’emittente.

 

Trump ha accusato l’emittente di aver interferito nelle elezioni americane con il controverso reportage e ha ventilato un’azione legale «per una somma tra 1 e 5 miliardi di dollari».

 

Un recente dossier parlamentare britannico ha rilevato che la BBC registra perdite annue superiori a 1 miliardo di sterline (1,3 miliardi di dollari) per disdette di abbonamento e morosità nelle concessioni.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Sebastiandoe5 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

Continua a leggere

Armi biologiche

L’India segnala la minaccia del bioterrorismo

Pubblicato

il

Da

L’India ha posto l’accento sul bioterrorismo come una delle minacce più gravi a livello planetario, invocando una preparazione globale adeguata e tempestiva.   Intervenendo lunedì alla conferenza per il 50º anniversario della Convenzione sulle armi biologiche (BWC), il ministro degli Esteri S. Jaishankar ha dichiarato che il bioterrorismo si propaga con estrema rapidità, oltrepassa i confini nazionali e mette in crisi i sistemi di controllo esistenti.   A suo avviso, la BWC rappresenta ancora il principale baluardo contro l’abuso delle innovazioni nelle scienze della vita.   «Le malattie non devono mai diventare armi», ha affermato Jaishankar. «La biologia è al servizio della pace, non del danno. L’impiego malevolo da parte di attori non statali non è più un’ipotesi lontana.»   Nessuno Stato può fronteggiare da solo simili pericoli: l’unica via è la cooperazione internazionale, e per questo «il Sud globale deve trovarsi al centro del dibattito attuale», ha aggiunto il titolare della diplomazia indiana.

Iscriviti al canale Telegram

Jaishankar ha ricordato le consolidate capacità del suo Paese in sanità pubblica, farmaceutica, vaccini e bioscienze: l’India, definita «farmacia del mondo», produce il 60 % dei vaccini mondiali, oltre il 20% dei farmaci generici globali e il 60 % di quelli destinati all’Africa. Ospita inoltre il terzo ecosistema mondiale di startup biotecnologiche, con circa 11.000 imprese attive contro le sole 50 del 2014.   New Delhi ha fornito 300 milioni di dosi di vaccino e aiuti sanitari a più di 100 nazioni in via di sviluppo o vulnerabili, spesso a titolo gratuito.   Il ministro ha infine illustrato il quadro nazionale indiano di attuazione della BWC, che include l’individuazione degli agenti patogeni ad alto rischio, il controllo della ricerca dual use, sistemi di notifica, gestione degli incidenti e formazione permanente del personale.   Come noto l’India, che è una potenza atomica dal 1974, è in un perenne conflitto distruttivo con il vicino Pakistan, entrato ufficialmente nel club atomico nel 1998.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Continua a leggere

Armi biologiche

Gli USA chiederanno dati sui patogeni in cambio di aiuti sanitari esteri

Pubblicato

il

Da

Gli Stati Uniti chiederanno ai Paesi di consegnare campioni di «agenti patogeni con potenziale epidemico» in cambio del ripristino temporaneo degli aiuti sanitari. Lo riporta il giornale britannico Guardian, citando bozze di documenti governativi.

 

Il presidente Donald Trump ha tagliato drasticamente tali programmi all’inizio dell’anno, nell’ambito di un ampio sforzo di riduzione dei costi e di riallineamento della politica estera.

 

Secondo il quotidiano britannico, nei memorandum d’intesa proposti Washington offre a decine di Paesi il rinnovo dei programmi USA per combattere malattie come HIV, tubercolosi e malaria, oltre a «sistemi di sorveglianza e laboratorio e cartelle cliniche elettroniche».

 

I Paesi partner, tuttavia, dovranno assumere il finanziamento dei programmi entro cinque anni.

Aiuta Renovatio 21

In cambio, saranno obbligati a condividere con gli USA campioni e sequenze genetiche di «patogeni con potenziale epidemico» entro pochi giorni dalla scoperta, si legge nel rapporto.

 

La bozza non prevede garanzie di accesso ai farmaci eventualmente sviluppati.

 

«Il modello non offre alcuna garanzia di accesso alle contromisure e conferisce il predominio commerciale a un solo Paese», ha affermato Michel Kazatchkine, membro del Panel indipendente per la preparazione e la risposta alle pandemie, citato dal Guardian. «Minaccia la sicurezza sanitaria, la sicurezza dei dati e, in ultima analisi, la sovranità nazionale».

 

All’inizio dell’anno Trump ha tagliato i fondi all’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), in passato principale strumento di Washington per finanziare progetti politici all’estero, inclusi i programmi sanitari. L’agenzia è stata ampiamente vista come strumento di soft power.

 

L’ex direttrice USAID Samantha Power, che ha guidato l’agenzia sotto Joe Biden, ha ammesso il mese scorso che l’agenzia ha avuto un ruolo decisivo nel mantenere al potere la presidente moldava filo-UE Maia Sandu, tramite i fondi del suo bilancio multimiliardario per gli aiuti all’Ucraina.

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa la Duma di Stato russa aveva preparato un appello all’ONU in merito alla presunta attività dei laboratori biologici militari statunitensi in Africa.

 

Come riportato da Renovatio 21, al momento dei disordini durante la guerra civile sudanese l’OMS lanciato un allarme di «enorme rischio biologico» per un biolaboratorio a Khartoum che era stato attaccato.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Più popolari