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Epidemie

Chi è Tedros, il direttore generale dell’OMS?

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Chi è Tedros Adhanom, diretto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità?

 

All’apparenza sembra che il direttore generale dell’OMS abbia agito prontamente e seriamente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del coronavirus in Cina. Ha incontrato i leader cinesi per discutere della situazione e il 30 gennaio, dopo il suo discorso a Pechino e le riunioni con il corpo consultivo, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato che il coronavirus è un’«Emergenza per la Salute Pubblica Mondiale» (PHEIC, Public Health Emergency of International Concern).

Esistono molte questioni ancora aperte sulla diffusione del nuovo Coronavirus (COVID-19)

 

Quello che l’OMS ha fatto, e in particolare le affermazioni del Direttore Generale, lasciano intendere che sia mosso motivazioni ben diverse dalla tutela della salute mondiale.

 

Esistono molte questioni ancora aperte sulla diffusione del nuovo Coronavirus (COVID-19), notato per la prima volta nel dicembre 2019 nella città di Wuhan, Cina centrale.

Oggi, i principali finanziatori dell’OMS sono la Fondazione Gates e la Gavi Alliance per i vaccini. Con le spalle coperte da personaggi del calibro di Gates e Clinton, non sorprende che Tedros sia riuscito, dopo una parentesi come Ministro degli Esteri etiope, ad ottenere la posizione di Direttore Generale dell’OMS, nonostante fosse il primo non medico a ricoprire tale ruolo

 

Intorno al 20 gennaio, gravi casi di disturbi respiratori si erano diffusi a tale velocità da costringere Pechino a prendere decisioni drastiche, tra cui la cancellazione della principale festività, il Capodanno Cinese, e imporre un cordone sanitario intorno a Wuhan, città che conta 11 milioni di abitanti, nel disperato tentativo di arginare qualunque cosa si stesse diffondendo. La quarantena è stata imposta dopo che almeno 5 milioni di residenti erano già in viaggio per far visita ad amici e parenti per la lunga vacanza.

 

Il 28 gennaio Tedros ha incontrato a Pechino il presidente Xi Jinping per discutere la situazione.

 

Il 30 gennaio Tedros ha dichiarato che la situazione del Coronavirus in Cina era da considerarsi una «Emergenza per la Salute Pubblica Mondiale» (PHEIC), ma è trascorsa un’intera settimana prima che fosse decretata la chiusura di Wuhan.

 

Un tale isolamento non si era mai verificato nella storia moderna.

 

Nel giorno in cui Wuhan è stata sigillata dalle autorità, Gauden Galea, rappresentante cinese dell’OMS, ha dichiarato a Reuters: «Il blocco di 11 milioni di persone non ha precedenti nella storia della salute pubblica, quindi per certo non si tratta di una raccomandazione dell’OMS».

«Il blocco di 11 milioni di persone non ha precedenti nella storia della salute pubblica, quindi per certo non si tratta di una raccomandazione dell’OMS»

 

Quando Tedros arrivò in Cina, il Direttore Generale aveva solo parole di encomio per le straordinarie misure adottate dal governo di Pechino per arginare i contagi.

 

Nel quartier generale dell’OMS a Ginevra, Tedros annunciò che la Cina aveva «stabilito un nuovo standard» nella gestione dell’epidemia. «Stanno facendo molto di più di quanto sia richiesto», affermò.

 

Tedros ha asserito che i paesi non possono vietare i viaggi aerei in Cina come precauzione

Poi, inspiegabilmente, ha asserito che i paesi non possono vietare i viaggi aerei in Cina come precauzione. Ha dichiarato: «Non è il momento di giudicare … è il momento della solidarietà, non della stigmatizzazione», rifiutando di appoggiare le limitazioni ai viaggi e ai commerci verso la Cina.

 

Cosa possa significare non è del tutto chiaro, ma stava chiaramente cercando di frenare la risposta mondiale in un momento critico. In qualità di principale autorità sanitaria internazionale, l’OMS influenza in modo considerevole le risposte dei paesi a simili minacce per la salute della popolazione. Questa considerazione rende degna di nota la condanna delle restrizioni dei viaggi aerei verso la Cina. Tutto questo solleva questioni sull’agenda nascosta dell’OMS.

L’OMS influenza in modo considerevole le risposte dei paesi a simili minacce per la salute della popolazione

 

Chi è Tedros dell’OMS

Tedros Adhanom Ghebreyesus venne eletto Direttore Generale dell’OMS nel 2017 al posto della controversa Dr.ssa Margaret Chan di Hong Kong.

 

È il primo africano a dirigere l’agenzia sanitaria e il primo a non essere un medico. Secondo Wikipedia, ha una laurea in biologia conseguita all’Università di Asmara, Eritrea. Dopo la laurea aveva servito in ruoli minori all’interno del Ministero della Sanità durante la dittatura marxista di Mengistu. Dopo la caduta del dittatore nel 1991, Tedros si trasferì nel Regno Unito dove conseguì la specializzazione in Salute delle Comunità all’Università di Nottingham nel 2000 con una dissertazione intitolata «Gli effetti delle dighe nella trasmissione della malaria nella regione del Tigray, Etiopia del nord».

 

Divenne poi Ministro della Salute dal 2005 al 2012 sotto il Primo Ministro Meles Zenawi. Ebbe l’occasione di incontrare l’ex presidente americano Bill Clinton e iniziò una stretta collaborazione con la Clinton Foundation e la Clinton HIV/AIDS Initiative (CHAI). Sviluppò anche una stretta relazione con la Fondazione Bill e Melinda Gates. In qualità di Ministro della Salute, Tedros presiedeva anche il Fondo Globale per la Lotta ad AIDS, Tubercolosi e Malaria, creato insieme alla Fondazione Gates. La storia del Fondo Globale è costellata da scandali di frode e corruzione.

Tedros bbe l’occasione di incontrare l’ex presidente americano Bill Clinton e iniziò una stretta collaborazione con la Clinton Foundation e la Clinton HIV/AIDS Initiative (CHAI). Sviluppò anche una stretta relazione con la Fondazione Bill e Melinda Gates

 

Oggi, i principali finanziatori dell’OMS sono la Fondazione Gates e la Gavi Alliance per i vaccini. Con le spalle coperte da personaggi del calibro di Gates e Clinton, non sorprende che Tedros sia riuscito, dopo una parentesi come Ministro degli Esteri etiope, ad ottenere la posizione di Direttore Generale dell’OMS, nonostante fosse il primo non medico a ricoprire tale ruolo.

 

Nei tre anni di campagna per ottenere il ruolo all’OMS, venne accusato di aver nascosto tre gravi epidemie di colera mentre era Ministro della Salute in Etiopia, minimizzando i casi come “dissenteria liquida acuta” (AWD) – sintomo del colera – nel tentativo di sminuire la portata dell’epidemia, accuse che ha respinto in toto.

 

In qualità di Ministro della Salute, Tedros presiedeva anche il Fondo Globale per la Lotta ad AIDS, Tubercolosi e Malaria, creato insieme alla Fondazione Gates

«Non stigmatizzare … »

Mentre i casi confermati o sospetti di Nuovo Coronavirus negli altri paesi sono aumentati nelle ultime settimane, diverse compagnie aeree hanno adottato precauzioni e temporaneamente cancellato voli da e per la Cina.

 

Tedros, dichiarando ufficialmente che il Nuovo Coronavirus uscito da Wuhan è una “Emergenza per la Salute Pubblica Mondiale” (PHEIC) – nel 2009 l’OMS l’aveva definita una pandemia globale di livello 6 – ha ripetutamente e aspramente criticato i paesi che limitavano o proibivano i viaggi verso la Cina.

 

Il 7 febbraio il China Peoples’ Daily riportava le affermazioni di Tedros, la sua disapprovazione dei divieti di viaggio in Cina, evidenziando che «tali restrizioni possono avere l’effetto di aumentare le paure e le stigmatizzazioni, senza avere effetti benefici sulla salute pubblica

 

La cosa più importante per contenere un’epidemia è riconoscere quanto prima la malattia.

 

Ethiopian Airlines

Ma c’è un paese che non ha cancellato i voli per la Cina: l’Etiopia di Tedros.

 

L’Ethiopian Airlines mantiene le tratte giornaliere provenienti dalle principali città cinesi. All’aeroporto di Addis Abeba ai passeggeri viene effettuato un superficiale controllo della temperatura, misura insufficiente per limitare la diffusione in Africa di un virus patogeno con un periodo di incubazione di 14 giorni. Mentre 59 vettori aerei hanno sospeso i voli per la Cina, l’Ethiopian Airlines insiste nel seguire le direttive dell’OMS e mantiene regolari i voli verso la Cina.

 

Mentre 59 vettori aerei hanno sospeso i voli per la Cina, l’Ethiopian Airlines insiste nel seguire le direttive dell’OMS e mantiene regolari i voli verso la Cina

L’ingresso principale per l’Africa è l’Etiopia. I cinesi hanno costruito un nuovo aeroporto ad Addis Abeba ed è il «collegamento» per i viaggiatori tra paesi africani come lo Zambia e la Cina. Il Bole International Airport in Etiopia conta almeno 1500 passeggeri al giorno provenienti dalla Cina. Si stima che i lavoratori cinesi che lavorano in Africa, tra Zambia e Nigeria, siano circa un milione, e l’Etiopia di Tedros è l’entrata principale.

 

Il problema è che l’Etiopia è un paese estremamente povero e, come la maggior parte del continente africano, non è preparato a gestire la diffusione del coronavirus.

I cinesi hanno costruito un nuovo aeroporto ad Addis Abeba ed è il «collegamento» per i viaggiatori tra paesi africani come lo Zambia e la Cina

 

Nonostante i cittadini abbiano protestato contro la prosecuzione dei rischiosi viaggi da e verso la Cina, il governo continua a usare le affermazioni dell’OMS e di Tedros per restare in affari.

 

Un segnale allarmante è che il primo caso confermato di cCoronavirus in Botswana è uno studente africano proveniente dalla Cina su in volo della Ethiopian Airlines.

 

Con 1500 passeggeri cinesi che transitano ogni giorno dall’aeroporto internazionale di Bole, il sistema sanitario dell’Etiopia non è in grado di adottare le dovute precauzioni. È uno dei paesi più poveri dell’Africa uscito da decenni di guerra civile. Il principale investitore è la Cina, che considera l’Etiopia come il fulcro africano della strategia di investimenti per la nuova Via della Seta.

 

Il principale investitore è la Cina, che considera l’Etiopia come il fulcro africano della strategia di investimenti per la nuova Via della Seta

È per non mettere a repentaglio le relazioni economiche che Tedros, come direttore dell’OMS, non fa pressione sulla compagnia di bandiera affinché adotti precauzioni a breve termine dichiarando la sospensione dei voli da e verso la Cina? Quando venne eletto all’OMS, Tedros era membro dell’ufficio politico del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray, che aveva governato l’Etiopia con il pugno di ferro dal 1991. Oggi è più preoccupato della salute finanziaria dell’Ethiopian Airlines e del futuro degli investimenti cinesi nel suo paese per i suoi alleati di partito che dei principi preventivi a tutela della salute pubblica durante una crisi internazionale che è fuori controllo?

 

Nei giorni scorsi, comunque, Tedros ha mostrato segni di preoccupazione, notando che l’OMS ha registrato «eventi preoccupanti» di diffusione del virus tra persone che non avevano viaggiato in Cina, asserendo che «potrebbe trattarsi della scintilla che scatena un incendio». Dobbiamo vedere da vicino se questo si tradurrà in un cambiamento delle politiche dell’OMS, non solo per i voli da e per la Cina dell’Ethiopian Airlines.

 

 

William Engdahl

 

F. William Engdahl è consulente e docente di rischio strategico, ha conseguito una laurea in politica presso la Princeton University ed è un autore di best seller sulle tematiche del petrolio e della geopolitica. È autore, fra gli altri titoli, di Seeds of Destruction: The Hidden Agenda of Genetic Manipulation («Semi della distruzione, l’agenda nascosta della manipolazione genetica»), consultabile anche sul sito globalresearch.ca.

 

Questo articolo , tradotto e pubblicato da Renovatio 21 con il consenso dell’autore, è stato pubblicato in esclusiva per la rivista online New Eastern Outlook.

 

Renovatio 21 offre la traduzione di questo articolo per dare una informazione a 360º.  Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

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Armi biologiche

Gli USA chiederanno dati sui patogeni in cambio di aiuti sanitari esteri

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Gli Stati Uniti chiederanno ai Paesi di consegnare campioni di «agenti patogeni con potenziale epidemico» in cambio del ripristino temporaneo degli aiuti sanitari. Lo riporta il giornale britannico Guardian, citando bozze di documenti governativi.

 

Il presidente Donald Trump ha tagliato drasticamente tali programmi all’inizio dell’anno, nell’ambito di un ampio sforzo di riduzione dei costi e di riallineamento della politica estera.

 

Secondo il quotidiano britannico, nei memorandum d’intesa proposti Washington offre a decine di Paesi il rinnovo dei programmi USA per combattere malattie come HIV, tubercolosi e malaria, oltre a «sistemi di sorveglianza e laboratorio e cartelle cliniche elettroniche».

 

I Paesi partner, tuttavia, dovranno assumere il finanziamento dei programmi entro cinque anni.

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In cambio, saranno obbligati a condividere con gli USA campioni e sequenze genetiche di «patogeni con potenziale epidemico» entro pochi giorni dalla scoperta, si legge nel rapporto.

 

La bozza non prevede garanzie di accesso ai farmaci eventualmente sviluppati.

 

«Il modello non offre alcuna garanzia di accesso alle contromisure e conferisce il predominio commerciale a un solo Paese», ha affermato Michel Kazatchkine, membro del Panel indipendente per la preparazione e la risposta alle pandemie, citato dal Guardian. «Minaccia la sicurezza sanitaria, la sicurezza dei dati e, in ultima analisi, la sovranità nazionale».

 

All’inizio dell’anno Trump ha tagliato i fondi all’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), in passato principale strumento di Washington per finanziare progetti politici all’estero, inclusi i programmi sanitari. L’agenzia è stata ampiamente vista come strumento di soft power.

 

L’ex direttrice USAID Samantha Power, che ha guidato l’agenzia sotto Joe Biden, ha ammesso il mese scorso che l’agenzia ha avuto un ruolo decisivo nel mantenere al potere la presidente moldava filo-UE Maia Sandu, tramite i fondi del suo bilancio multimiliardario per gli aiuti all’Ucraina.

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa la Duma di Stato russa aveva preparato un appello all’ONU in merito alla presunta attività dei laboratori biologici militari statunitensi in Africa.

 

Come riportato da Renovatio 21, al momento dei disordini durante la guerra civile sudanese l’OMS lanciato un allarme di «enorme rischio biologico» per un biolaboratorio a Khartoum che era stato attaccato.

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Epidemie

Il senatore Rand Paul chiede i documenti dell’intelligence statunitense sulle origini di Fauci, Baric e COVID

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Il senatore Rand Paul ha chiesto al direttore dell’intelligence nazionale statunitense, Tulsi Gabbard, di pubblicare le comunicazioni tra la comunità di intelligence statunitense, il virologo Ralph Baric, Ph.D., il dottor Anthony Fauci e altri funzionari della sanità pubblica. Paul ha affermato che i documenti mostrano che i virologi hanno ammesso privatamente una possibile fuga di notizie di laboratorio, pur affermando pubblicamente che il virus si è sviluppato naturalmente.   Il senatore repubblicano del Kentucky Rand Paul chiede al direttore dell’Intelligence nazionale statunitense Tulsi Gabbard di consegnare i documenti che mostrano i collegamenti tra la comunità dell’intelligence statunitense e importanti virologi e funzionari della sanità pubblica, tra cui il dottor Anthony Fauci, nell’ambito della sua indagine sulle origini del COVID-19.   «Nel corso dell’indagine, ho ottenuto informazioni che mi portano a credere che l’Intelligence Community sia in possesso di documenti essenziali per l’inchiesta in corso del Comitato», ha scritto Paul in una lettera del 30 ottobre in cui chiedeva a Gabbard di pubblicare documenti risalenti al 2012.

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La Gabbard ha tempo fino al 13 novembre per soddisfare la richiesta di Paul.   In una serie di post su X la scorsa settimana, Paul, presidente della Commissione per la sicurezza interna e gli affari governativi del Senato degli Stati Uniti, ha rivelato documenti che dimostrano che il virologo Ralph Baric, Ph.D., dell’Università della Carolina del Nord, ha comunicato con «membri della comunità di intelligence statunitense… ben prima dello scoppio della pandemia globale».       I documenti pubblicati da Paul includevano interazioni che suggerivano che il SARS-CoV-2 fosse emerso a causa di una fuga di notizie dall’Istituto di virologia cinese di Wuhan, nonostante i virologi coinvolti nelle comunicazioni affermassero pubblicamente che il virus aveva un’origine naturale.   Baric era già stato messo sotto accusa per il suo sostegno alla controversa ricerca sul guadagno di funzione e per una rischiosa proposta di ricerca presentata insieme alla dottoressa Zhengli Shi, ricercatrice del laboratorio di Wuhan, ampiamente definita la «Bat Lady» per la sua ricerca sul coronavirus che coinvolge i pipistrelli.   Nicholas Wade, ex redattore scientifico del New York Times, ha dichiarato a The Defender: «la richiesta di Paul che le agenzie di intelligence consegnino tutte le informazioni sui loro rapporti con Baric sarà di grande importanza se avrà successo, perché potrebbe aiutare a valutare il grado di complicità del governo statunitense nella catastrofe del COVID».

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I virologi hanno discusso privatamente la teoria della fuga di laboratorio, ma hanno utilizzato i fondi dei contribuenti per confutarla

Secondo la lettera di Paul, nel settembre 2015, l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale (ODNI) e la CIA contattarono Baric per discutere di un «possibile progetto» relativo all’«evoluzione del coronavirus e al possibile adattamento umano».   Un comunicato stampa dell’ufficio di Paul della scorsa settimana affermava che meno di due mesi dopo, Baric e Shi avevano pubblicato i risultati dei loro «esperimenti congiunti sul coronavirus» sulla rivista Nature Medicine con il titolo «Un gruppo di coronavirus di pipistrello circolanti simile alla SARS mostra il potenziale per l’emergenza umana».   Il comunicato stampa afferma che la ricerca è stata finanziata con fondi pubblici provenienti dal programma USAID PREDICT e sovvenzioni dei National Institutes of Health (NIH). Si afferma inoltre che la comunità scientifica riconosce ampiamente che il lavoro prevede esperimenti di guadagno di funzione.   Nel 2018, Baric e Shi hanno collaborato alla stesura della proposta DEFUSE, che «cercava finanziamenti per un progetto che includeva piani per inserire un sito di scissione della furina in un coronavirus, sorprendentemente simile a quello che sarebbe poi emerso come SARS-CoV-2 che ha causato il COVID-19».   Sebbene la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) abbia respinto la proposta di Baric e Shi, «due anni dopo, all’inizio del 2020, il COVID-19 si è diffuso da Wuhan, la stessa località menzionata nella proposta DEFUSE».   «Quando il virus ha iniziato a circolare a livello globale, la stessa cerchia di scienziati che aveva proposto rischiosi esperimenti di guadagno di funzione ha improvvisamente iniziato a consigliare il governo degli Stati Uniti su come reagire», si legge nel comunicato stampa.   Nel 2015, il colonnello Daniel J. Wattendorf, allora responsabile del programma per la DARPA, tenne una presentazione alla terza conferenza internazionale sulla salute dell’mRNA in Germania sullo sviluppo di vaccini a mRNA che avrebbero «ridotto i tempi di risposta alle epidemie». Parlò di vaccini basati su DNA e RNA e della tecnologia di trasferimento genico.   Wattendorf è ora direttore delle soluzioni tecnologiche innovative nella divisione Salute globale della Fondazione Gates.   In un recente post su X, Paul ha fatto riferimento a un’e-mail del gennaio 2020 in cui un individuo non identificato, chiamato «lo Sponsor», chiedeva a Baric di tenere una presentazione sulla “situazione attuale del Coronavirus” durante una riunione del «Gruppo B» la settimana successiva.   Secondo la lettera di Paul, il Gruppo B «sembra essere un riferimento al Gruppo di esperti in scienze biologiche dell’ODNI».   Il 29 gennaio 2020, Baric rispose inviando via e-mail una copia di una presentazione PowerPoint, che includeva una diapositiva intitolata «Origini».   Il Free Beacon ha ottenuto una copia della presentazione da un informatore e l’ha pubblicata oggi.   La presentazione includeva una diapositiva che «discuteva la possibilità di un rilascio accidentale» dal laboratorio di Wuhan, «un’ipotesi che è stata poi pubblicamente respinta, etichettata come teoria del complotto e diffamata dal dottor Fauci e dalla sua cerchia ristretta», si legge nel comunicato stampa.   Secondo The Free Beacon, un mese dopo Baric tenne una presentazione quasi identica al Congressional Biomedical Research Caucus, ma senza alcun contenuto che suggerisse che il COVID-19 potesse essere trapelato dal laboratorio di Wuhan.

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Le agenzie di Intelligence «hanno continuato a ostacolare» le indagini sulle origini del COVID

Nella lettera di Paul si chiede a Gabbard di divulgare le comunicazioni dell’intelligence statunitense con Fauci, l’ex direttore del NIH Francis Collins e l’ ex principale collaboratore di Fauci David Morens, che è sotto inchiesta del Congresso per aver utilizzato la sua e-mail personale per discutere di argomenti come le origini del COVID-19, nel tentativo di eludere le norme federali sulla conservazione dei dati.   Nella lettera si chiedono anche comunicazioni che coinvolgano Peter Daszak, Ph.D., ex presidente dell’EcoHealth Alliance, che ha ricevuto finanziamenti federali per la ricerca sul guadagno di funzione, e Jeremy Farrar e molti altri virologi di spicco.   All’inizio del 2020, Fauci, Collins, Farrar, Daszak e molti altri virologi citati nella lettera di Paul hanno collaborato alla pubblicazione di «L’origine prossimale del SARS-CoV-2».   L’articolo, che promuoveva l’origine naturale del COVID-19, è stato pubblicato su Nature Medicine nel marzo 2020 ed è diventato uno degli articoli scientifici più citati dell’anno, nonostante alcuni coautori dubitassero in privato che il COVID-19 fosse un’infezione naturale.   L’11 febbraio 2020, Fauci incontrò Baric, secondo una copia del suo programma. Farrar divenne in seguito capo scientifico dell’OMS e ora ricopre il ruolo di vicedirettore generale per la promozione della salute e la prevenzione e il controllo delle malattie.   L’ amministrazione Trump sta attualmente indagando per stabilire se gli autori e gli editori di «Proximal Origin» abbiano permesso a Fauci e ad altri di influenzare le conclusioni dell’articolo in cambio di finanziamenti federali.   A gennaio, poco prima di lasciare l’incarico, l’ex presidente Joe Biden ha graziato preventivamente Fauci, proteggendolo da procedimenti penali federali per «qualsiasi reato» relativo ai suoi doveri ufficiali, inclusa la sua direzione del National Institute of Allergy and Infectious Disease presso l’NIH. La grazia è retroattiva al 1° gennaio 2014.   Secondo Richard Ebright, biologo molecolare della Rutgers University, Ph.D. e critico della ricerca sul guadagno di funzione, quella data è fondamentale per Fauci e il COVID-19. Ha affermato che il 2014 «è la data di inizio del finanziamento NIH AI110964, il finanziamento NIH che ha finanziato la ricerca di Wuhan che ha causato il COVID e che Fauci ha approvato per il finanziamento continuato nel 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, in violazione di una moratoria [sulla ricerca sul guadagno di funzione] nel 2014-2017».   Ebright ha aggiunto: «Fauci era consapevole dei rischi e sapeva che le politiche del governo statunitense in vigore dal 2014 al 2019 gli impedivano di correre rischi, ma Fauci, anteponendo il suo ego agli interessi di 7,9 miliardi di cittadini di tutto il mondo, ha scelto di correre i rischi e di violare le politiche».   A settembre, i documenti pubblicati da Paul nell’ambito della sua indagine sulle origini del COVID-19 hanno dimostrato che Fauci nel 2020 aveva ordinato ai colleghi di cancellare le email relative al COVID-19, potenzialmente in violazione della legge federale. Paul ha chiesto a Fauci di testimoniare davanti al Congresso entro la fine dell’anno.   Nella lettera di Paul a Gabbard si chiede inoltre di includere tutte le email inviate tra gennaio 2012 e il mese scorso da qualsiasi dipendente dell’ODNI che discuta delle origini del COVID-19, di Shi e del Wuhan Institute of Virology, della DARPA e della proposta DEFUSE, del programma PREDICT dell’USAID e dei laboratori biologici nazionali ed esteri «che ricevono finanziamenti o supporto dal governo degli Stati Uniti».   Paul ha anche richiesto email riguardanti l’ODNI e l’EcoHealth Alliance. L’anno scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha sospeso tutti i finanziamenti governativi statunitensi per l’EcoHealth Alliance.

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Ebright ha detto: «A partire dal 2002, le agenzie di intelligence statunitensi hanno cercato di monitorare la ricerca cinese sugli agenti biologici per il coronavirus. Daszak e Baric, i finanziamenti per la ricerca cooperativa che li attraversavano e la ricerca collaborativa che li coinvolgeva facevano parte di questo schema di monitoraggio dell’intelligence».   Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso Children’s Health Defense, ha affermato che durante le prime fasi della pandemia di COVID-19, «il coronavirus ha acquisito spontaneamente una funzione nella stessa città di un istituto di ricerca che conduceva ricerche sull’acquisizione di funzione su un coronavirus», eppure al pubblico è stato «detto con fermezza di non mettere in discussione le origini».   «Perché non considerare ogni possibile origine? Seguendo il flusso di denaro si arriva all’EcoHealth Alliance e poi di nuovo ai contribuenti americani», ha detto Jablonowski.   Ad aprile, l’amministrazione Trump ha lanciato una nuova versione del sito web ufficiale del governo dedicato al COVID-19, presentando prove che il COVID-19 sia emerso a causa di una fuga di notizie dal laboratorio di Wuhan. La CIAl’FBIil Dipartimento dell’Energia degli Stati Unitiil Congresso degli Stati Uniti e diverse agenzie di Intelligence straniere hanno avallato questa teoria.   A maggio, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sospende per 120 giorni tutte le ricerche sul guadagno di funzione negli Stati Uniti e pone fine ai finanziamenti federali per tale ricerca in alcuni paesi.   Secondo Ebright, ora che sono trascorsi 120 giorni, «continuano i finanziamenti federali per la ricerca sull’acquisizione di funzione di patogeni virali ad alto rischio».   Wade ha ipotizzato che le indagini federali sulle origini del COVID-19 siano ostacolate. Ha affermato: «Quando Trump è tornato alla Casa Bianca sembrava che avrebbe aperto gli archivi del governo per fare tutta la luce possibile sulle origini del virus COVID-19 e sull’alta probabilità che fosse stato creato nell’Istituto di virologia di Wuhan in Cina».   «È strano, quindi, che le agenzie di intelligence abbiano continuato a fare ostruzionismo e che l’Università della Carolina del Nord sia riuscita a opporsi a tutte le richieste di accesso alle informazioni relative al lavoro di Baric, il principale ricercatore statunitense sui coronavirus».   Michael Nevradakis Ph.D.   © 4 novembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.   SOSTIENI RENOVATIO 21
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Armi biologiche

La polizia americana uccide scimmie fuggite dal laboratorio

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La polizia dello stato americano del Mississippi ha localizzato e abbattuto diverse scimmie da laboratorio fuggite martedì da un camion ribaltato.

 

Un gruppo di primati da ricerca in libertà nel Mississippi è stato rintracciato e soppresso dopo che il veicolo che li trasportava si è capovolto martedì. Gli animali sono stati eliminati perché l’autista aveva erroneamente comunicato alla polizia che erano infetti da patologie come il COVID e costituivano un rischio per l’uomo.

 

Il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Jasper ha reso noto su Facebook che l’incidente si è verificato martedì mattina lungo l’Interstate 59 vicino a Heidelberg, a circa 160 km da Jackson. Il mezzo trasportava macachi rhesus destinati al National Biomedical Research Center della Tulane University di New Orleans.

 

Il dipartimento ha riferito che l’autista aveva dichiarato agli agenti che gli animali erano «pericolosi e rappresentavano una minaccia per l’uomo», portatori di malattie tra cui epatite C, herpes e Covid, e che richiedevano l’uso di dispositivi di protezione individuale. In base a tali informazioni, le forze dell’ordine hanno affermato di aver adottato «misure appropriate». I funzionari hanno poi confermato che la maggior parte delle scimmie era stata «distrutta».

 

 

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La Tulane University ha tuttavia precisato che le scimmie non erano di sua proprietà diretta e «non erano infettive». In un comunicato, l’ateneo ha spiegato che i primati appartenevano a un altro soggetto e non erano stati esposti ad alcun agente patogeno. «Stiamo collaborando attivamente con le autorità locali e stiamo inviando un’équipe di specialisti nella cura degli animali per prestare assistenza», ha dichiarato l’università.

 

L’ufficio dello sceriffo ha riferito che, dopo essere riusciti a entrare nel camion capovolto e a effettuare un conteggio accurato, risultavano in fuga tre scimmie. In seguito ha comunicato che tutte le scimmie evase, eccetto una, erano state abbattute.

 

Un video girato sul posto mostra casse di legno contrassegnate dalla dicitura «animali vivi» sparse sul bordo della strada, con scimmie che si muovono tra l’erba alta. Lo sceriffo ha reso noto di aver contattato un’azienda specializzata nello smaltimento di carcasse per rimuovere i resti dall’area.

 

Il macaco rhesus, specie ampiamente impiegata nella ricerca biomedica, pesa generalmente 5-7 kg e misura circa 50 cm di lunghezza. La New England Primate Conservancy li definisce «curiosi» e «molto intelligenti», sottolineando che la specie è altamente adattabile alla convivenza con l’uomo.

 

Lo scenario della scimmia che scappa dal laboratorio è stata descritto con dovizia di particolari nel film Virus Letale (1995), con Dustino Hoffman, dove appare assolutamente chiara la natura militare della scienza vaccinale e virologica: il famigerato dual use, per cui ciò un virus può essere usato come arma e il vaccino, quindi, come vantaggio definitivo nella guerra biologica – ammesso che il siero funzioni.

 

La questione dei primati di laboratorio che scappano con virus mortali come l’Ebola è stata esplorata nei romanzi dello scrittore statunitense Richard Preston, definito come il «Tom Clancy della guerra biologica». Il Prestone ha descritto nel libro divulgativo The Hot Zone (1994), poi divenuto serie TV nel 2019, e sui cui la pellicola con l’Hoffman era in qualche modo ispirato.

 

La sezione del libro chiamata «The Monkey House» narra la scoperta del virus di Reston in scimmie importate a Reston, nello Stato della Virginia, e le misure adottate dall’Esercito USA e dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. La vicenda prende avvio con l’arrivo alla struttura di una partita di 100 scimmie selvatiche. Quattro settimane dopo, 29 di esse sono morte. Il veterinario Dan Dalgard esamina i cadaveri e invia i campioni al virologo Peter Jahrling, dell’Istituto di Ricerca Medica sulle Malattie Infettive dell’Esercito. Sotto il microscopio, Jahrling osserva un virus filamentoso che fa sospettare un’infezione da agente simile al virus di Marburg. Un successivo esame del sangue rivela che si tratta del virus Ebola Zaire. Di fronte a tale evidenza, l’Istituto decide di abbattere tutte le scimmie presenti nella stessa stanza di quelle infette.

 

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

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