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Problemi tecnici risolti: il sito di Renovatio 21 torna online
Gentili lettori di Renovatio 21,
come molti di voi si sono accorti, da sabato notte il sito ha avuto un problema tecnica. È capitato improvvisamente, purtroppo poco dopo aver inviato la nostra Newslettera, e quindi in molti si sono ritrovati con gli articoli che dalla mail non si aprivano.
Ci dispiace. (Ad ogni modo, chi fosse interessato può ritrovare la campagna, ora funzionante, qui)
Non si è trattato di un attacco, come è successo – se ricordate – l’anno passato, ma di un piccolo disguido di codice. Tuttavia, i tempi per risolvere il problema sono stati lunghi, lunghissimi, snervanti, estenuanti: perché l’assistenza del fornitore di hosting, un grande gruppo americano, si è dimostrata inaffidabile, scorretta, talvolta mendace. È stato un processo di fatica che ci ha portato via tempo e salute. Ma ora è finita.
Nel frattempo ci è arrivato uno «strike» da parte di YouTube, che ha censurato l’omelia di Pasqua di monsignor Viganò che avevamo caricato sul nostro canale. Ne parleremo in un articolo separato. I due eventi non sono correlati: è una coincidenza. Davvero.
In settimana ci aveva contattato (per l’ennesima volta) anche un colosso del fact-checking, quello con il board ultra-altolocato tra figure di vertice di governi e di servizi, e una chiara collaborazione con il famoso colosso del software: anche questa è sul serio una coincidenza. Tuttavia non sappiamo se questa cosa e la precedente, la censura postuma della predica pasquale di un vescovo, possano essere correlate: il mondo sta appena iniziando a capire come funziona quello che ora chiamano il «complesso industriale-censorio», il giro di liste di proscrizione che rimbalzano tra le aziende tecnologici e i dipartimenti dei governi. E, francamente, ora come ora non abbiamo alcuna voglia di pensarci – anche se, come alcuni di voi sanno, già ci troviamo ad avere a che fare da anni con questo sistema, visto che per riavere la pagina sulla grande piattaforma di social media abbiamo dovuto portare la cosa in tribunale.
La realtà è che il sito è tecnicamente sottodimensionato: per la quantità di articoli, la quantità di lettori, la quantità di visualizzazioni, avremmo bisogno di ben altre macchine su cui far girare Renovatio 21. Purtroppo, non abbiamo ancora i fondi per farlo, e potete immaginare anche perché: questo sito al momento non è monetizzato, e ha rifiutato – attivamente – la pubblicità e le sue proposte.
Renovatio 21 vive solo grazie agli sforzi del fondatore e dei collaboratori. Questa è la realtà, questo è il motivo per cui ci mettiamo tanto a tappare un buco.
(Se siete interessati ai aiutare Renovatio 21, potete scriverci).
Riprenderemo ora a pubblicare, con il solito ritmo battente di contenuti postati ogni giorno. Possiamo dire che ‘è stato un blackout, da sabato ad oggi, di una trentina di articoli che non sono arrivati ai lettori. Rimedieremo: fino a pochi minuti fa non sapevamo nemmeno se e quando saremmo tornati online.
Risponderemo a tutti coloro che ci hanno scritto preoccupati.
Restiamo saldi nella nostra missione: dirvi sempre la verità, secondo i nostri mezzi per comprenderla e renderla pubblica. Non vogliamo mentirvi, mai e poi mai. E vogliamo combattere la Cultura della Morte per il resto del XXI secolo, rinnovare, rigenerare il mondo che sta andando verso l’alterazione dell’umanità se non la sua completa sparizione.
La missione di Renovatio 21 non cambia di una virgola. Il nostro impegno, pure. Perché si tratta di cose immutabili, non guidate da interessi economici o politici nostri o di altri: e questo, lo avrete capito, è proprio la base per poter dire la verità.
Paghiamo l’indipendenza con qualche problema tecnico: va bene. E diciamo pure che non durerà, perché stiamo progettando di espandere Renovatio 21, renderla sempre più forte. Lo faremo con chi di voi ci darà una mano – ma, anche se ci trovassimo soli, lo faremo comunque, senza l’aiuto di nessuno. Tale è la nostra volontà di portare avanti la battaglia.
Ringraziamo chi ci segue, con il cuore. Ringraziamo chi ci fa l’onore di darci la sua attenzione, e talvolta anche le sue energie. Ringraziamo chi è ancora disposto a mettersi all’ascolto di qualcosa che non è la menzogna propalata dai media mainstream, né la superficialità tossica che si trova sui social, compresi quelli definiti «indipendenti», che però hanno reso dipendenti gli utenti.
Ringraziamo chi vorrà starci vicino, ed essere parte delle prossime fasi che stiamo preparando.
Vi vogliamo bene, e diciamo sul serio.
Roberto Dal Bosco
Fondatore Renovatio 21
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Renovatio 21 augura Buon San Marco ai suoi lettori, i veri resistenti
Renovatio 21 augura ai suoi lettori una serena festa di San Marco Evangelista.
Per qualche ragione, l’Italia repubblicana ha usurpato il giorno della festa marciana per piazzarvici una celebrazione della «liberazione», cioè del regime change perpetrato da Washington e dai suoi alleati durante la sanguinaria ultima guerra. Sul fatto che i veri liberatori d’Italia – in particolare una figura precisa: James Jesus Angleton – oggi non vengano nemmeno menzionati abbiamo già scritto in passato.
Ciononostante, il giorno San Marco è ancora molto celebrato nell’area di Venezia, di cui il Santo è Patrono. Il comune di Venezia, piegatosi ai fasti repubblicani dell’Italia unita e post-fascista con la velocità con cui si infeudò al Napoleone, ha deciso di spostare la festa padronale al 21 novembre, quando c’è il freddo vero. Tuttavia, tanti veneti continuano a festeggiare il giorno di Marco tra grigliate e picnicchi, passeggiate nella natura, e boccioli di rosa scambiati dagli innamorati.
Secondo usanza veneziana, oggi i maschi offrono alle proprie amate i bócołi, boccioli di rosa rossa, a significare l’amore. La tradizione ha origini leggendarie struggenti: Tancredi e Maria volevano sposarsi, ma il padre della ragazza, il doge Angelo Partecipazio, era contrario. Così Tancredi decise di andare a combattere i mori con Orlando in Ispagna: una volta tornato vittorioso, il doge non avrebbe potuto opporsi.
Accadde invece che il ragazzo morì gloriosamente in battaglia, finendo la sua esistenza cadendo sopra un roseto, dove prima di spirare aveva raccolto un fiore, e consegnatolo ad Orlando lo aveva pregato di portarlo alla sua amata a Venezia.
Maria, ricevuta la rosa dai soldati francesi, fu trovata il giorno dopo senza vita con il fiore insanguinato nel cuore. Era il giorno di San Marco.
Impossibile restare impassibili dinanzi alla bellezza drammatica e millenaria di questa usanza. Impossibile sminuire la potenza del giorno di San Marco.
Qualcuno a Venezia, quindi, oggi ricorda, più che le storie dei partigiani, l’amore e l’avventura e la tragedia bócoło de San Marco.
Con il bocciolo in mano, ricordiamo che nell’era genderista, come sarà visibile nelle marcette gosciste di oggi tra tripudi di bandiere omotransessualiste, non sono possibili né l’amore (divenuto sessualità perversa e polimorfa), né l’avventura (condannabile come testosteronico stereotipo maschile), né la tragedia (tutto è programmaticamente, oggi, pura farsa).
Buon San Marco a tutti. Che il Santo del leone alato ci guidi nella nostra resistenza al mondo moderno e al suo abisso di morte.
Questa è l’unica vera resistenza che va celebrata, e continuata, dall’umanità.
Renovatio 21
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Buona Pasqua al legno verde. Il Signore della Vita ha vinto
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Buon equinozio, cari lettori
Come capita due volte l’anno, Renovatio 21 augura ai suoi lettori buon equinozio di primavera – anche se non è una festa riconosciuta dallo Stato o dalla religione.
Perché riteniamo l’equinozio un giorno speciale: il giorno dell’equilibrio tra la luce e la notte, il giorno in cui il cosmo si bilancia per far ripartire la primavera, cioè la vita.
A breve ci sarà la Pasqua, dove siamo chiamati a meditare sul medesimo mistero: la luce dalle tenebre, il buio e il bene, la vita che vince – vince su qualsiasi cosa, sulla morte, sull’odio, sull’avversario, sul Male.
Ci ricordiamo ogni due stagioni dell’equinozio per questo. Perché, nel momento in qui il cosmo si mostra nel suo massimo bilanciamento, dobbiamo ricordarci dei suoi principi divini, che sono quelli che permettono agli uomini di continuare nel disegno del creato, che consentono all’universo di rigenerarsi, di rinnovarsi nei secoli.
In altri anni abbiamo pubblicato articoli sul mistero degli equinozi e la loro precessione, versi di Clemens Brentano (1778-1842), scrittore romantico tedesco che conobbe Santa Caterina Emmerick – Heilige Nacht, heilige Nacht!, poesia poi divenuta lieder con Richard Strauss).
Quest’anno, vi facciamo semplicemente l’insolito augurio di buon equinozio (che era, in realtà, ieri alle 04:46), estendendolo ai vostri giorni di primavera, che, ci stanno mostrando con insistenza i ciliegi negli ultimi giorni, è con noi da giorni.
Vi chiediamo, viste spese incombenti per il mantenimento e il proseguimento di Renovatio 21, un piccolo aiuto: lo abbiamo fatto qualche giorno fa in occasione del raggiungimento dei 12.000 articoli pubblicati, chi non lo ha fatto può aiutare ora (anche chi lo ha già dato, se se lo sente, può offrire qualsiasi contributo). Anche perché, nel frattempo, si sono aggiunti già altri 200 articoli (siamo a 12.1999, 12.200 con questo che state leggendo), e diteci dove trovate un altro giornale online così.
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Buon equinozio cari lettori.
Con la luce e con la tenebra, vi vogliamo bene.
Roberto Dal Bosco
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