Intelligence
La nomina di Trump per l’FBI è un’uomo che ha criticato aspramente l’agenzia
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato l’ex consigliere Kash Patel come prossimo direttore dell’FBI. Se confermato dal Senato, Patel sostituirà Christopher Wray, che Trump ha spesso attaccato e accusato di aver attaccato lui e i suoi alleati per motivi politici.
«Kash è un brillante avvocato, investigatore e combattente del movimento “America First” che ha trascorso la sua carriera denunciando la corruzione, difendendo la giustizia e proteggendo il popolo americano», ha scritto Trump su Truth Social sabato.
Il presidente eletto ha elogiato Patel per aver svolto «un ruolo fondamentale nello smascherare la bufala russa», riferendosi alle accuse secondo cui la campagna di Trump avrebbe colluso con Mosca durante le elezioni presidenziali del 2016, aggiungendo che il Patel «ha fatto un lavoro incredibile» quando ha consigliato Trump sulla sicurezza nazionale e ha brevemente ricoperto il ruolo di capo dello staff del Segretario alla Difesa facente funzione Christopher Miller durante il primo mandato di Trump.
Sotto la guida di Patel, l’FBI «porrà fine alla crescente epidemia di criminalità» e affronterà «le bande criminali di migranti», ha affermato Trump.
Trump accusa da tempo i democratici e l’amministrazione Biden di aver utilizzato l’FBI e il Dipartimento di Giustizia come armi per avviare indagini nell’ambito di una «caccia alle streghe» motivata politicamente, accusando il Wray di incompetenza.
«Non sa nulla dei terroristi e degli altri criminali che si riversano nel nostro Paese a livelli record. Il suo unico obiettivo è distruggere i J6 Patriots, fare irruzione a Mar-a-Lago e salvare i lunatici della sinistra radicale, come quelli che ora a Washington bruciano bandiere americane e imbrattano con vernice spray i nostri grandi monumenti nazionali», ha scritto Trump sull’attuale capo dell’FBI sui social media nel luglio 2024.
Patel, figlio di immigrati indiani ed ex difensore d’ufficio, ha lavorato per diversi anni come procuratore presso il dipartimento di Giustizia. In seguito ha attirato l’interesse dell’amministrazione Trump mentre prestava servizio come membro dello staff per la House Permanent Select Committee on Intelligence.
Il quarantenne, considerato un ultra-lealista trumpiano, ha recentemente pubblicato un libro in cui ha attaccato l’FBI e il dipartimento di Giustizia definendoli «gangster del governo», accusandoli di essere dietro la «corruzione del Deep State» negli Stati Uniti.
Patel ha chiesto una ristrutturazione completa dell’FBI, compresa l’esenzione dell’agenzia dal suo ruolo di raccolta di informazioni, sostenendo che dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla lotta alla criminalità organizzata.
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Patel ha anche chiesto un giro di vite sui funzionari governativi che fanno trapelare informazioni ai media, modificando al contempo la legge per rendere più facile «perseguitare» i giornalisti.
In un’intervista con Steve Bannon di un anno fa, Patel aveva affermato che lui e altri membri del team di Trump hanno in programma di trovare i «cospiratori» che hanno «aiutato» il presidente uscente Joe Biden a truccare le elezioni del 2020, un’accusa che lo stesso Trump ha ripetutamente avanzato.
«Andremo a trovare i cospiratori, non solo nel governo, ma anche nei media… sia penalmente che civilmente… daremo la caccia alle persone nei media che hanno mentito sui cittadini americani, che hanno aiutato Joe Biden a truccare le elezioni presidenziali», ha detto, sostenendo che le loro indagini aiuteranno il team di Trump a far luce sulla portata dei «crimini» dell’amministrazione Biden.
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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Agenti del Mossad si vantano dell’attacco di massa con cercapersone in Libano. Ci crediamo?
Ex agenti del Mossad hanno rivelato nuovi dettagli sugli attacchi terroristici tramite cercapersone e walkie-talkie condotti da Israele contro i membri di Hezbollah in interviste rilasciate questa settimana al programma 60 Minutes della CBS News.
Secondo un ex agente dell’intelligence israeliana chiamato «Michael», Hezbollah avrebbe acquistato più di 16.000 dispositivi esplosivi. Quando il capo del Mossad David Barnea diede il via libera all’attacco a settembre, i cercapersone e i walkie-talkie vennero fatti esplodere nei giorni successivi.
Circa 42 persone sono state uccise, tra cui due bambini, mentre circa 4.000 sono rimaste ferite. Molti hanno perso mani e occhi o hanno avuto lo stomaco squarciato dalle esplosioni.
Il «Michael» ha detto che le batterie del walkie-talkie, che includevano dispositivi esplosivi, sono state prodotte in Israele in una struttura del Mossad.
Israel’s Mossad learned Hezbollah was buying pagers from a company in Taiwan, and in 2022 started its pager plot. Sunday, a retired Mossad agent, key to the operation, explains how they made pagers explode. pic.twitter.com/MwbgQXg5nM
— 60 Minutes (@60Minutes) December 20, 2024
Il Mossad avrebbe creato quindi delle società fantasma per infiltrarsi nella catena di fornitura e vendere i dispositivi a Hezbollah. I walkie-talkie sarebbero progettati per essere inseriti nei giubbotti tattici corazzati usati in battaglia.
«Creiamo un mondo di finzione. Siamo una casa di produzione globale: scriviamo la sceneggiatura, siamo i registi, siamo i produttori, siamo gli attori principali», si è vantato il «Michael». «E il mondo è il nostro palcoscenico».
Un altro ex agente del Mossad, chiamato semplicemente «Gabriel», ha detto a 60 Minutes che l’agenzia di spionaggio dello Stato Ebraico avrebbe iniziato a sviluppare cercapersone con trappole esplosive nel 2022. Volevano un dispositivo che i membri di Hezbollah avrebbero portato con sé in ogni momento, non solo in battaglia.
Gabriel ha detto che il Mossad aveva scoperto che il movimento di resistenza libanese stava acquistando cercapersone da una società di Taiwan chiamata Gold Apollo.
Il Mossad avrebb ecreato delle società fantasma, tra cui una in Ungheria, per produrre i cercapersone esplosivi e commercializzarli in base a un accordo di licenza con Gold Apollo.
I cercapersone non avevano capacità di Intelligence e non potevano essere usati per rintracciare i membri di Hezbollah o raccogliere informazioni su di loro, ha detto Gabriel. Potevano essere fatti esplodere solo per uccidere o mutilare chiunque li tenesse in mano.
I membri di Hezbollah, sia nell’ala militare che in quella civile, hanno usato i cercapersone invece dei cellulari per comunicare, per evitare di essere sorvegliati da Israele. «Questo è un dispositivo molto stupido per natura. Questo è il motivo per cui lo stanno usando. Non c’è quasi modo di intercettarlo», ha detto Gabriel.
Il Mossad ha pagato per falsi annunci su YouTube, promuovendoli come antipolvere, impermeabili e con una lunga durata della batteria. Hanno anche pubblicato false testimonianze online per i cercapersone.
«È diventato il miglior prodotto nel settore dei cercapersone al mondo», ha detto Gabriel. «Quando acquistano da noi, non hanno la minima idea di acquistare dal Mossad. Siamo come il “Truman Show”, tutto è controllato da noi dietro le quinte», ha affermato Gabriel.
🇮🇱🇱🇧 Mossad agent on the the pager attack against Hezbollah:
“We create shell companies on top of shell companies and there is no way to trace it back to Israel. We create a pretend world.” pic.twitter.com/OymhOFsLLh
— HOT SPOT (@HotSpot__Media) December 23, 2024
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Una società fantasma del Mossad ha assunto anche la venditrice di Gold Apollo con cui Hezbollah stava già lavorando, offrendo a Hezbollah il primo lotto di cercapersone come aggiornamento, gratuitamente. Al momento dell’attacco terroristico del settembre 2024, circa 5.000 membri di Hezbollah portavano con sé i cercapersone.
Alle 15:30 del 17 settembre, il Mossad ha fatto esplodere i cercapersone. I walkie-talkie sono stati fatti esplodere il giorno seguente, con gli ospedali si sono riempiti di feriti, tra arti e dita sono stati mutilati e persone accecate e persino con buchi nello stomaco e con castrazione vera e propria.
Dopo gli attacchi terroristici con cercapersone e walkie-talkie, l’aeronautica militare israeliana ha scatenato una massiccia campagna di bombardamenti in Libano. I bombardamenti hanno ucciso oltre 500 persone solo il primo giorno.
Il 27 settembre Israele ha sganciato oltre 80 bombe da 2.000 libbre (circa 907 chilogrammi) sul bunker del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, assassinandolo.
Nei due mesi successivi, Israele e Hezbollah combatterono una guerra di vasta portata, che si concluse con un cessate il fuoco di 60 giorni entrato in vigore il 27 novembre.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa il premier israeliano Beniamino Netanyahu ha rivendicato la responsabilità dell’attacco dei cercapersone. A seguito dell’attacco, che ha scioccato il mondo, vi sono state reazioni come quella del presidente venezuelano Nicolas Maduro ha messo in guardia i membri del suo governo dal accettare dispositivi elettronici come regali di Natale.
Renovatio 21, che ha sentito un esperto di tecnologia radio, ribadisce che è possibile avere dubbi sull’ipotesi degli esplosivi inseriti nei dispositivi, una versione che potrebbe coprire una verità altamente destabilizzante per il mondo intero: cioè, che cercapersone e walkie-talkie sono stati fatti esplodere hackerando da remoto la batteria al litio del dispositivo sino a farla esplodere.
È stata fatta subito circolare la storia secondo cui l’Intelligence israeliana avrebbe lavorato all’attacco per 15 anni tra società fittizie ed esplosivi piazzati nei dispositivi.
Tuttavia, non tutti credono a questa versione dei fatti: se l’attacco fosse avvenuto manipolando informaticamente da remoto i dispositivi, il suo significato, per tutti noi, è che portiamo in tasca una piccola bomba che possono far detonare quando vogliono.
Un articolo di analisi di Renovatio 21 ha scandito le varie ipotesi rispetto alle possibili tecnologie implicate.
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Immagine screenshot da Twitter
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