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Il primo ministro danese afferma che la Russia ha ispirato l’accaparramento di cibo in scatola
Il primo ministro del Regno di Danimarca Mette Frederiksen ha fatto scorta di cibo in scatola e altri beni di prima necessità nel caso di un possibile attacco russo.
In un’intervista rilasciata giorni fa all’emittente locale DR, la premier ha affermato di aver seguito le istruzioni su come prepararsi, emanate all’inizio di quest’anno dall’agenzia nazionale per la gestione delle emergenze.
«Seguo le raccomandazioni delle autorità e penso che i danesi dovrebbero fare lo stesso», ha affermato Frederiksen, citando la Russia come un rischio per la sicurezza della Danimarca. «Non è perché ci aspettiamo una guerra offensiva contro la Danimarca, come abbiamo visto in Ucraina, ma il rischio di un altro tipo di attacco c’è, come un attacco ibrido o un attacco informatico».
La Frederiksen ha poi citato i servizi segreti della difesa del Paese, i quali hanno avvertito che la Russia si sta armando così rapidamente che potrebbe essere in grado di attaccare un Paese della NATO nel giro di pochi anni. «È fondamentale che restiamo uniti. Ciò richiede sia difesa che deterrenza nei confronti della Russia», ha detto il primo ministro del Regno di Danimarca.
Frederiksen ha sottolineato che la società moderna dipende fortemente dall’elettricità e dai telefoni cellulari, il che ne sottolinea la vulnerabilità, «quindi, è in questa luce che bisogna prepararsi».
All’inizio di quest’anno, l’agenzia danese per la gestione delle emergenze ha informato il pubblico della quantità di acqua, cibo e medicine di cui i cittadini avevano bisogno per superare una situazione di crisi della durata di tre giorni.
Come riportato da Renovatio 21, anche altri Paesi scandinavi abbiano pubblicato informazioni che consigliano alle loro popolazioni come prepararsi a una possibile guerra o a un’altra crisi inaspettata. A novembre, la Svezia ha iniziato a inviare milioni di opuscoli aggiornati intitolati «In caso di crisi o guerra».
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La Finlandia ha lanciato un nuovo sito web sulla «preparazione a incidenti e crisi», mentre i norvegesi avrebbero iniziato a ricevere opuscoli che li esortano a essere preparati a sopravvivere da soli per una settimana in caso di condizioni meteorologiche estreme, guerra o altre minacce.
Come riportato da Renovatio 21, tre settimane fa un rapporto UE pubblicato dall’ex presidente finlandese Sauli Niinisto invitava i cittadini europei ad iniziare ad accumulare scorte di beni sufficienti per tre giorni, per essere pronti a fronteggiare potenziali disastri, tra cui un conflitto nucleare.
Come riportato da Renovatio 21, un cavo internet che collega Svezia e Finlandia è stato tranciato, come altri collegamenti tra Paesi affacciati sul Baltico.
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Immagine di Arbeiderpartiet via Flickr pubblicata su licenza CC BY-ND 2.0
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L’UE chiede ai cittadini di fare scorta per potenziali catastrofi, tra cui quella nucleare
I cittadini dell’UE dovrebbero iniziare ad accumulare scorte di beni sufficienti per tre giorni, per essere pronti a fronteggiare potenziali disastri, tra cui un conflitto nucleare. Lo sostiene un rapporto pubblicato in settimana.
Pubblicata mercoledì dall’ex presidente finlandese Sauli Niinisto, l’iniziativa rientra negli sforzi dell’UE per rendere l’Unione più resiliente di fronte a minacce presumibilmente crescenti, che vanno dai disastri naturali a un conflitto militare di grandi dimensioni.
Il rapporto incoraggia le famiglie dell’UE ad accumulare beni di «autosufficienza di base» che durino almeno 72 ore, per paura di potenziali carenze in caso di «aggressione armata con mezzi convenzionali» o altre attività ostili come «attacchi informatici o l’uso di armi chimiche, biologiche, radiologiche o nucleari».
All’inizio di quest’anno, Bruxelles aveva incaricato l’ex presidente della Finlandia di valutare le esigenze di sicurezza dell’UE a seguito dell’escalation del conflitto in Ucraina, «rispondendo in particolare all’intensificazione delle operazioni ibride della Russia».
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«Un clic può spegnere le reti elettriche e far sprofondare intere città nel buio», ha affermato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen durante la presentazione del rapporto.
Il documento invita inoltre l’UE a potenziare la propria difesa e a spendere circa il 20% del suo bilancio comune, che attualmente ammonta a circa 1.000 miliardi di euro in sette anni, per la sicurezza e la preparazione alle crisi.
«Gli Stati membri dovrebbero rafforzare la loro cooperazione in materia di difesa europea, investendo congiuntamente di più per colmare le lacune di lunga data nella nostra prontezza industriale militare e di difesa», ha affermato Niinisto, ribadendo l’impegno dell’UE a fornire aiuti all’Ucraina nel lungo termine.
L’ex presidente finnico ha inoltre affermato che il blocco deve istituire una rete anti-sabotaggio per respingere le minacce attraverso una maggiore condivisione delle informazioni, citando le crescenti preoccupazioni circa le minacce percepite dalla Russia.
«Dato il crescente ricorso al sabotaggio da parte di paesi terzi ostili, in particolare la Russia, si tratta di un settore in cui la sicurezza interna e la sicurezza militare sono strettamente interconnesse», scrive il rapporto.
Il Niinisto ha inoltre esortato a «rafforzare passo dopo passo le strutture di Intelligence dell’UE verso un servizio UE a pieno titolo per la cooperazione in materia di Intelligence».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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