Connettiti con Renovato 21

Prepping

La Francia prepara un «manuale di sopravvivenza» per ogni famiglia in caso di guerra

Pubblicato

il

Il prepping diviene mainstream oltralpe. Anzi: è lo Stato stesso a suggerirlo ai cittadini.

 

Il governo francese si sta preparando a distribuire un «manuale di sopravvivenza» a ogni famiglia per preparare i cittadini ad eventi catastrofici, tra cui la guerra.

 

«Il manuale di sopravvivenza mira a incoraggiare i cittadini a sviluppare la propria resilienza di fronte a diverse crisi», ha detto alla CNN un portavoce del primo ministro François Bayrou. «Ciò include disastri naturali, incidenti tecnologici e informatici, crisi sanitarie come il COVID-19 e crisi di sicurezza come attacchi terroristici e conflitti armati», ha aggiunto.

Sostieni Renovatio 21

Se approvato dal primo ministro, l’opuscolo di 20 pagine verrà inviato a tutte le famiglie francesi prima dell’estate.

 

Tra le raccomandazioni rientrano la necessità di avere a portata di mano i contatti di emergenza (vigili del fuoco, ambulanza, polizia), la conoscenza dei canali radio pertinenti e la chiusura di tutte le finestre e le porte in caso di incidente nucleare.

 

Il manuale di sopravvivenza raccomanda inoltre di avere con sé scorte di emergenza, tra cui sei litri di acqua, una dozzina di lattine di cibo, una torcia elettrica e batterie per prepararsi alle interruzioni di corrente, nonché forniture mediche di base.

 

L’opuscolo sembra anche essere un tentativo da parte del governo di convincere più persone ad arruolarsi nelle forze armate, poiché delinea possibilità per aiutare a «difendere la comunità», come arruolarsi nelle unità di riserva o nei vigili del fuoco locali.

 

Il presidente francese Emanuel Macron ha annunciato all’inizio di questo mese di voler «una profonda revisione» dell’esercito francese, tra cui l’aumento del numero di riservisti operativi dagli attuali 40.000 a 100.000 entro il 2035.

 

Nel suo discorso pronunciato all’inizio di questa settimana presso una base militare in Francia, ha affermato che presto saranno annunciati ulteriori investimenti nelle capacità militari.

 

«Il nostro Paese e il nostro continente devono continuare a difendersi, equipaggiarsi e prepararsi se vogliamo evitare la guerra», ha detto Macron. «Questa è la scelta che abbiamo fatto e continueremo a fare. Nessuno può dire cosa accadrà nei mesi e negli anni a venire».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Il portavoce del primo ministro ha riecheggiato le parole di Macron, affermando che «il primo passo per coinvolgere i cittadini è essere informati sulle minacce e rimanere aggiornati».

 

«L’impegno può anche significare unirsi ad associazioni, come le forze di riserva», ha affermato. «Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che i cittadini siano pronti a rispondere in caso di crisi».

 

I tamburi di guerra contro la Russia – divenuto principale avversario di Parigi per l’Africa francofona – rullano da diverso tempo, e in maniera sempre più aperta.

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa il capo di stato maggiore dell’esercito francese, generale Pierre Schill, aveva dichiarato Francia è pronta ad affrontare qualunque sviluppo si svolga a livello internazionale ed è preparata per gli «impegni più duri» per proteggersi: in sostanza, stava dicendo che il Paese era pronto alla guerra. Erano i giorni in cui il presidente francese aveva ripetutamente rifiutato di escludere che truppe occidentali vengano inviate in Ucraina per aiutare Kiev nella sua lotta contro Mosca, che aveva descritto apertis verbis come un «avversario» di Parigi.

 

A ottobre 2024 il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu aveva parlato di «deterrenza convenzionale» in Ucraina. Il Lecornu aveva prima dichiarato che ««la minaccia più grande per la Francia (…) a parte i gruppi terroristici, è chiaramente la Federazione Russa».

 

Il presidente francese si è spinto fino al punto di immaginare un ritorno della Crimea all’Ucraina.

 

Gli stessi francesi, secondo un sondaggio, sono contrari all’idea di soldati schierati su territorio ucraino proposta da Macron, il quale, bizzarramente, aveva poi chiesto un cessate il fuoco per le Olimpiadi di Parigi.

 

Come riportato da Renovatio 21migliaia di soldati francesi andranno in Romania per simulazioni di combattimento contro la Russia la prossima primavera.

 

Quattro mesi fa il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha affermato che l’Ucraina potrebbe utilizzare missili francesi per attaccare obiettivi nel territorio russo riconosciuto a livello internazionale.

Aiuta Renovatio 21

Macron pochi giorni fa ha anche dichiarato la volontà di estendere l’ombrello nucleare francese agli altri Paesi UE, trovando l’entusiastica adesione della Polonia.

 

L’iniziativa di «prepping di Stato» francese ha alcuni precedenti recenti in Europa.

 

Come riportato da Renovatio 21, a fine 2024 era emerso che Paesi nordici come Svezia e Finlandia avevano pubblicato informazioni in cui consigliano le loro popolazioni su come prepararsi a una possibile guerra o ad altre crisi inaspettate.

 

Sempre a fine dell’anno passato, un rapporto UE pubblicato dall’ex presidente finlandese Sauli Niinisto invitava i cittadini europei ad iniziare ad accumulare scorte di beni sufficienti per tre giorni, per essere pronti a fronteggiare potenziali disastri, tra cui un conflitto nucleare.

 

Come riportato da Renovatio 21, tre ani fa la Polonia aveva avviato un programma di distribuzione di pastiglie di iodio ai soccorritori, a cominciare dai vigili del fuoco regionali (i quali a loro volta possono distribuirle alla popolazione generale) in caso di un possibile disastro radioattivo presso la più grande centrale nucleare d’Europa.

 

A fine marzo 2022 il presidente della Regione Veneto Luca Zaia si era lanciato, nella sua consueta conferenza stampa, in una serie di raccomandazioni ai cittadini riguardo il pericolo radiazioni, dove discuteva anche delle pastiglio di iodio con l’intento di tranquillizzare i cittadini Veneti in caso di pericolo nucleare. Tuttavia, come scrisse La Stampa, l’effetto ottenuto è stato «più comico (…) ma anche preoccupante».

 

Il 19 aprile, sul sito web del ministero russo per le emergenze era apparso un messaggio che sembrava innescare l’allerta nucleare per la popolazione: il messaggio avvisava i cittadini di un attacco nucleare di rappresaglia NATO che sarebbe avvenuto intorno alla Pasqua ortodossa (il 24 aprile). Si sarebbe trattata di un’incursione di hacker antirussi. Tra le varie raccomandazione, vi sarebbe stata anche l’assunzione di iodio.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


 

Continua a leggere

Prepping

Anche i britannici istruiti sul kit di sopravvivenza

Pubblicato

il

Da

Le famiglie britanniche dovrebbero preparare kit di sopravvivenza di emergenza da 72 ore per paura che la Russia possa sabotare le condutture energetiche della Gran Bretagna, portando potenzialmente a interruzioni significative. Lo riporta il quotidiano Daily Mail, che cita esperti di sicurezza anonimi.   La Russia ha ripetutamente negato le speculazioni secondo cui avrebbe in programma di danneggiare le infrastrutture energetiche occidentali.   Secondo il tabloid britannico, il sistema energetico del Regno Unito ha dovuto affrontare delle sfide e ha rischiato di andare incontro a blackout durante lo scorso inverno, affidandosi alle riserve di emergenza e alle importazioni di elettricità dalla Danimarca per mantenere la fornitura.

Sostieni Renovatio 21

La situazione è stata complicata anche dalla spinta del governo britannico a eliminare gradualmente i combustibili fossili e le centrali nucleari a favore delle energie rinnovabili.   Nel frattempo, il Daily Mail ha sottolineato che ciò potrebbe rendere il Regno Unito vulnerabile a potenziali sabotaggi delle infrastrutture energetiche che collegano la Gran Bretagna al mondo esterno, in particolare da parte di navi russe.   Alla luce di ciò, gli esperti di sicurezza hanno detto al giornale che anche le famiglie britanniche dovrebbero seguire il consiglio dell’UE di assemblare un kit di sopravvivenza di tre giorni. Questo kit dovrebbe includere acqua, cibo non deperibile, medicine, una radio a batteria, una torcia elettrica, documenti di identità e un coltellino svizzero.   «Sappiamo che i russi sono attivi nel Mare del Nord e hanno il potere di paralizzare i nostri collegamenti energetici. Dobbiamo diventare molto più autosufficienti, e in fretta. E le famiglie dovrebbero essere pronte per tutte le eventualità», ha detto la fonte.   Mentre il documento sosteneva che i timori di un potenziale sabotaggio russo dipendevano anche dal fatto che «era collegato a una serie di apparenti incidenti di sabotaggio nel Mar Baltico» negli ultimi mesi, gli investigatori occidentali non sono riusciti a trovare alcuna prova di un collegamento russo con gli incidenti.   Mosca ha anche negato con veemenza le speculazioni sul suo potenziale coinvolgimento, definendole «assurde».   Il primo ministro britannico Keir Starmer intende «riaccendere i centri industriali» attraverso la cattura e lo stoccaggio del carbonio, i parchi eolici e la spesa per la difesa, ha detto una fonte governativa al Daily Mail.  
  Tuttavia, la fonte del giornale ha anche osservato che al momento il governo non ha in programma di incoraggiare le famiglie a portare con sé kit di sopravvivenza.   A gennaio, l’ambasciata russa a Londra ha respinto le affermazioni secondo cui Mosca rappresenterebbe una minaccia per le infrastrutture sottomarine. I funzionari hanno notato all’epoca che l’establishment e i media britannici stavano alimentando «l’isteria anti-russa» per giustificare una maggiore presenza militare in regioni come il Baltico e il Mare del Nord.   Come riportato da Renovatio 21, la Marina britannica era arrivata a scambiare peti di balena per segnali acustici di sottomarini russi.   La notizia del kit di sopravvivenza britannico arriva dopo che la commissaria europea per la Gestione delle crisi, Hadja Lahbib, aveva presentato in un video sui social la sua «borsa della resilienza», ottenendo in risposta costernazione e scherno.     La Germania sta valutando di preparare alla guerra già i bambini delle scuole.   Come riportato da Renovatio 21, a fine 2024 era emerso che Paesi nordici come Svezia e Finlandia avevano pubblicato informazioni in cui consigliano le loro popolazioni su come prepararsi a una possibile guerra o ad altre crisi inaspettate.   Sempre a fine dell’anno passato, un rapporto UE pubblicato dall’ex presidente finlandese Sauli Niinisto invitava i cittadini europei ad iniziare ad accumulare scorte di beni sufficienti per tre giorni, per essere pronti a fronteggiare potenziali disastri, tra cui un conflitto nucleare.   Tre settimane fa il governo francese ha annunciato di voler distribuire un «manuale di sopravvivenza» a ogni famiglia per preparare i cittadini ad eventi catastrofici, tra cui la guerra.   Come riportato da Renovatio 21, tre anni fa la Polonia aveva avviato un programma di distribuzione di pastiglie di iodio ai soccorritori, a cominciare dai vigili del fuoco regionali (i quali a loro volta possono distribuirle alla popolazione generale) in caso di un possibile disastro radioattivo presso la più grande centrale nucleare d’Europa.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
   
Continua a leggere

Prepping

Il primo ministro danese afferma che la Russia ha ispirato l’accaparramento di cibo in scatola

Pubblicato

il

Da

Il primo ministro del Regno di Danimarca Mette Frederiksen ha fatto scorta di cibo in scatola e altri beni di prima necessità nel caso di un possibile attacco russo.

 

In un’intervista rilasciata giorni fa all’emittente locale DR, la premier ha affermato di aver seguito le istruzioni su come prepararsi, emanate all’inizio di quest’anno dall’agenzia nazionale per la gestione delle emergenze.

 

«Seguo le raccomandazioni delle autorità e penso che i danesi dovrebbero fare lo stesso», ha affermato Frederiksen, citando la Russia come un rischio per la sicurezza della Danimarca. «Non è perché ci aspettiamo una guerra offensiva contro la Danimarca, come abbiamo visto in Ucraina, ma il rischio di un altro tipo di attacco c’è, come un attacco ibrido o un attacco informatico».

Acquistate le Maglie Crociate

La Frederiksen ha poi citato i servizi segreti della difesa del Paese, i quali hanno avvertito che la Russia si sta armando così rapidamente che potrebbe essere in grado di attaccare un Paese della NATO nel giro di pochi anni. «È fondamentale che restiamo uniti. Ciò richiede sia difesa che deterrenza nei confronti della Russia», ha detto il primo ministro del Regno di Danimarca.

 

Frederiksen ha sottolineato che la società moderna dipende fortemente dall’elettricità e dai telefoni cellulari, il che ne sottolinea la vulnerabilità, «quindi, è in questa luce che bisogna prepararsi».

 

All’inizio di quest’anno, l’agenzia danese per la gestione delle emergenze ha informato il pubblico della quantità di acqua, cibo e medicine di cui i cittadini avevano bisogno per superare una situazione di crisi della durata di tre giorni.

 

Come riportato da Renovatio 21, anche altri Paesi scandinavi abbiano pubblicato informazioni che consigliano alle loro popolazioni come prepararsi a una possibile guerra o a un’altra crisi inaspettata. A novembre, la Svezia ha iniziato a inviare milioni di opuscoli aggiornati intitolati «In caso di crisi o guerra».

Iscriviti al canale Telegram

La Finlandia ha lanciato un nuovo sito web sulla «preparazione a incidenti e crisi», mentre i norvegesi avrebbero iniziato a ricevere opuscoli che li esortano a essere preparati a sopravvivere da soli per una settimana in caso di condizioni meteorologiche estreme, guerra o altre minacce.

 

Come riportato da Renovatio 21, tre settimane fa un rapporto UE pubblicato dall’ex presidente finlandese Sauli Niinisto invitava i cittadini europei ad iniziare ad accumulare scorte di beni sufficienti per tre giorni, per essere pronti a fronteggiare potenziali disastri, tra cui un conflitto nucleare.

 

Come riportato da Renovatio 21, un cavo internet che collega Svezia e Finlandia è stato tranciato, come altri collegamenti tra Paesi affacciati sul Baltico.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Arbeiderpartiet via Flickr pubblicata su licenza CC BY-ND 2.0

Continua a leggere

Prepping

24 cose di cui avrai disperatamente bisogno in un mondo post-apocalittico

Pubblicato

il

Da

Il sito americano The Economic Collapse offre un suggerimento per i prepper, ricordando che essi in ambiente americano sarebbero oramai 20 milioni (in pratica, uno Stato dell’Unione) con una crescita prevista del 7% all’anno al 2030.   Come riportato da Renovatio 21, per i prepper – cioè i «preparatori», coloro che si preparano ad eventuali disastri che possono sconvolgere l’ambiente, lo Stato moderno o il tessuto della società – sono stati allestiti alcuni scaffali nei supermercati della grandi catene USA.   «Un sondaggio recente ha scoperto che la spesa per la preparazione delle forniture ha raggiunto circa 11 miliardi di dollari in un recente periodo di 12 mesi» scrive il blog statunitense. «Mentre la nostra società si sgretola ovunque, più americani che mai sono determinati a raggiungere almeno un certo livello di autosufficienza, finché sono ancora in tempo. Persone di ogni estrazione sociale e orientamento politico si stanno preparando febbrilmente per un futuro molto cupo».

Sostieni Renovatio 21

In pratica, il prepping sta divendo mainstream, e dopo il COVID – con le file immense al supermercato dove perfino l’ingresso era razionato (ricordate?) – ci chiediamo come non possa essere così.   «Immagino un tempo in cui non ci saranno più catene di approvvigionamento funzionanti e quindi non ci sarà più nulla da acquistare nei negozi» scrive il sito. «E poiché non ci saranno catene di approvvigionamento funzionanti, non avrai accesso a benzina o propano. Per questo motivo non ho incluso nella mia lista alcun articolo che dipenda dalla benzina o dal propano».   «Inoltre, tieni presente che questo elenco non è esaustivo e intende rappresentare solo il minimo indispensabile di cui avrai bisogno.Ci sono innumerevoli altri elementi che potresti aggiungere a questa lista, ma per questo articolo ho voluto concentrarmi sulle basi».   L’elenco suggerito prevede   #1 Cibo di emergenza per sfamare la tua famiglia #2 Un sistema di filtraggio dell’acqua per pulire l’acqua #3 Strumenti per accendere un fuoco #4 Un kit di pronto soccorso completo per le emergenze sanitarie #5 Una scorta di emergenza di antibiotici #6 Un multiutensile che abbia una pinza, un coltello, una sega e un cacciavite #7 Un generatore ad energia solare #8 Una torcia solare #9 Una radio di emergenza a onde corte per rimanere informati #10 Attrezzatura da pesca #11 Semi per piantare un giardino #12 Una stufa a legna #13 Un’ascia per tagliare la legna #14 Una pala di qualità #15 Corda di paracadute #16 Nastro adesivo #17 Un apriscatole a manovella #18 Una giacca invernale molto calda per ogni membro della tua famiglia #19 Uno zaino resistente per ogni membro della tua famiglia #20 Una bussola #21 Un buon binocolo #22 Coperte di lana #23 Una Bibbia #24 Un modo per proteggere tutto ciò che hai accumulato dalle orde di predoni che saranno disperati per portartelo via   «In un mondo completamente impazzito, saranno in molti a essere disposti a fare qualsiasi cosa per restare in vita» continua il sito. «Se vivi in ​​una zona con un’alta densità di popolazione, potrebbe diventare quasi impossibile sopravvivere, indipendentemente da quanto lavoro di preparazione tu abbia fatto in anticipo. Quando le cose si mettono male, vorrai fuggire in una zona meno densamente popolata, se possibile».   Renovatio 21 tre mesi fa aveva condiviso un’ulteriore lista di cose indispensabili di cui disporre in caso di catastrofe.   Riteniamo che l’annuncio del missile ipersonico Oreshnik, che può colpire in ogni momento l’Italia come ogni altro Paese NATO in meno di 15 minuti dal lancio senza che vi sia possibilità di venire intercettato, possa aver cambiato le cose – o meglio, averle slatentizzate.

Aiuta Renovatio 21

Siamo, in breve, a meno di un quarto d’ora dal disastro – e ciò anche se il missile non viene dotato di testata nucleare e viene sparato con precisione solo su obbiettivi militari. Quello che tutti noi dobbiamo temere non è solo il danno cinetico provocato dal razzo, ma la ramificazione sociopolitica: la caduta dello Stato, il caos nelle strade, dove immediatamente si formeranno bande di predoni, soprattutto di estrazione africana, con potenziali razziatori importati a milioni in Europa, persone abituate all’idea di uno Stato collassato se non al fenomeno della razzia (che chiamano pillage) in tante parti dell’Africa.   Renovatio 21 tiene a ricordare cosa accadde nel 2020, quando il governo non si dimostrò all’altezza dell’emergenza: ricorderete la fuga di massa dei meridionali da Milano, a causa dei PDF dei DCPM che qualcuno faceva filtrare ogni volta alla popolazione prima del loro annuncio.   Ebbene, solo questo sito, in pratica, ha notato che alla debolezza del Conte-Casalino di fronte all’isteria pandemica reagirono subito alcuni soggetti: il generale Haftar intensificò gli attacchi su Tripoli, i detenuti fecero scoppiare rivolte nelle carceri, a Napoli ci fu una «stesa» (ragazzini arrivano con i motorini dinanzi ad una caserma, e sparano per aria).   Le parti più ferali della società, in pratica, sentirono l’odore dello Stato debole, e agirono di conseguenza.   L’idea, quindi, è quella che dobbiamo temere non solo i missili, ma soprattutto la fragilità dello Stato moderno, cui non è rimasta legittimità religiosa né (per chi riconosce che esso uccide i suoi figli) umana, e delle bande di immigrati che andranno a crearsi immediatamente.   Il nostro consiglio: bug out, uscite subito dalle città, e non state in case a ridosso di strade principali.   Per il resto: imparate a difendere voi e la vostra famiglia. Senza esitare.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Più popolari