Militaria
L’Ucraina espande ai bambini l’addestramento con le armi

L’esercito ucraino offre lezioni di formazione incentrata sulla «Difesa dell’Ucraina» presso il centro militare-patriottico per i bambini delle scuole a Leopoli, nella parte occidentale del Paese. Lo riporta, brevemente, la testata americana CNBC, con grande quantità di foto.
In un’immagine è possibile vedere uno studente usa un fucile Kalashnikov AK-47, dotato di mirino elettronico. In un’altra, una ragazza bionda disassembla l’AK-47 nonostante le sue ragguardevoli unghie. In altre foto vediamo studenti e studentesse mirare con Kalashnikov e fucili pneumatici.
Secondo quanto riportato, si tratterebbe del primo centro di questo tipo, con il progetto di aprire una dozzina di questi centri di addestramento in tutto il Paese nell’immediato futuro.
Non si tratta del primo ucraino caso di lezioni di armi in classe.
Due mesi fa erano circolati su internet video che mostravano quelli che sembravano proprio bambini a scuola che seguivano una lezione a base di Kalashnikov, che smontavano e rimontavano.
Nel filmato si vedevano anche i bambini, sempre armati di fucile d’assalto, fare esercizi di arti marziali, urla incluse.
L’uso di bambini in contesti militari porta, in genere, brutte sensazioni per il cittadino occidentale: perché è fresca la memoria di guerre africane con l’uso agghiacciante di bambini soldato, ma c’è pure qualcuno che ricorda che nelle ultime ore del III Reich, mentre le truppe tedesche erano annientate al fronte o si arrendevano in massa, a difendere Berlino erano ragazzini giovanissimi.
Chi ce lo ha presente, può rammentare anche la tragedia dei bambini-soldato della cosiddetta Kampuchea, ossia l’uso di bambini piccolissimi, armati di mitragliatore e messi a sorvegliare e a sparare agli adulti nei campi, da parte dei Khmer rossi in Cambogia.
Impressiona doppio standard: l’indottrinamento militare dei ragazzini in Ucraina viene visto come patriottismo, mentre in Russia una tale attività verrebbe vista come lavaggio del cervello di un regime marziale – e i bambini (russi!) del Donbass che sono a Mosca a studiare musica classica sono considerati «rapiti», con tanto di mandato di cattura per Putin emesso dal Tribunale dell’Aia.
Vale la pena, a questo punto, di riguardare questo vecchio servizio del compianto Giulietto Chiesa, con i dolci dai titoli russofobi e cannibaleschi serviti ai bimbi nelle scuole ucraine.
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I patriottici dolciumi dati ai bambini hanno nomi interessanti: «Carri armati all’assalto di Mosca», «Il cervello di Zhirinovskij». «Stelle gialle e azzurre sul Cremlino», con chiaro riferimento a Mosca occupata dalle forze di Kiev.
«Il dolce più interessante ha un che di cannibalesco, o addirittura di vampiresco» dice Chiesa. «si chiama “il sangue dei bambini russi”. Questo non viene venduto ma regalato». «I bambini dicono che le scritte le hanno inventate loro, ma sono stati aiutati paternamente da genitori e insegnanti».
«Ecco, questa è l’Ucraina che vorrebbe entrare in Europa» concludeva Chiesa, che ricorda il nazismo e che un video del genere è stato trasmesso dalla TV ucraina.
Immagine screenshot da YouTube
Militaria
Israele potrebbe esaurire i missili di difesa aerea

Le difese aeree israeliane possono intercettare i missili balistici iraniani al ritmo attuale per meno di due settimane, senza ulteriori rifornimenti significativi da parte degli Stati Uniti o del loro coinvolgimento diretto. Lo riporta il Washington Post
Teheran ha lanciato diverse ondate di droni e missili contro Israele da quando lo Stato ebraico ha colpito l’Iran venerdì scorso, inquadrando l’attacco come una mossa preventiva per impedire alla Repubblica Islamica di sviluppare una bomba nucleare.
Le forze statunitensi stanno assistendo Israele nell’intercettazione dei proiettili in arrivo. Il presidente Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero unirsi alla campagna di bombardamenti israeliana, ma non ha ancora preso una decisione definitiva.
L’Iran ha avvertito gli Stati Uniti che qualsiasi coinvolgimento comporterebbe danni «irreparabili».
Intercettare missili e droni iraniani è stato costoso per lo Stato degli ebrei, ha scritto il WaPo martedì. Il costo della difesa missilistica potrebbe arrivare fino a 285 milioni di dollari a notte, secondo i media israeliani.
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Dato l’attuale ritmo degli attacchi iraniani, Israele può mantenere il suo attuale livello di difesa aerea solo per altri 10-12 giorni senza rifornimenti dagli Stati Uniti, o un coinvolgimento ancora maggiore delle forze americane, ha scritto il quitidiano della capitale statunitense, citando una fonte anonima. Lo Stato Ebraico potrebbe dover iniziare a razionare i suoi missili di difesa aerea già verso la fine di questa settimana, ha aggiunto.
«Dovranno scegliere cosa intercettare», ha affermato il giornale citando la fonte anonima. «Il sistema è già sovraccarico».
Israele dispone di uno scudo di difesa aerea a strati con molteplici sistemi, ma si affida al sistema Arrow per abbattere i missili balistici iraniani pesanti. Sebbene efficace contro i razzi lanciati da Hamas, il famoso «Iron Dome» israeliano è inefficace contro i missili balistici iraniani più pesanti, ha scritto il Washington Post, citando l’esperto missilistico israeliano Tal Inbar.
Secondo l’ex consigliere senior del Pentagono Dan Caldwell, le unità israeliane Arrow e David’s Sling hanno probabilmente utilizzato molti dei loro intercettori per contrastare gli attacchi degli Houthi e dell’Iran all’inizio di quest’anno, pur sottolineando che questi missili sono costosi e richiedono molto tempo per essere prodotti.
«È quindi probabile che Israele e gli Stati Uniti dovranno presto iniziare a razionare i loro intercettori (se non l’hanno già fatto)», ha scritto lunedì l’ex funzionario della difesa su X.
Da martedì, Trump ha ripetutamente chiesto la «resa incondizionata» di Teheran, vantandosi del controllo incontrastato degli Stati Uniti sullo spazio aereo iraniano e suggerendo che uccidere la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei sarebbe «facile».
Diversi media hanno suggerito che il presidente degli Stati Uniti potrebbe unirsi alla campagna israeliana contro l’Iran da un momento all’altro.
Teheran ha dichiarato che «non capitolerà davanti a nessuno di fronte alla coercizione» e ha minacciato di reagire in caso di qualsiasi attacco.
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Immagine Oren Rozen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Militaria
Centrifughe e siti missilistici iraniani colpiti da attacchi aerei

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Militaria
L’Ucraina ha perso quasi tutti i carri armati Abrams forniti dagli USA

L’esercito russo avrebbe distrutto la maggior parte dei carri armati M1 Abrams forniti dagli Stati Uniti e consegnati all’Ucraina; solo cinque di essi sono ancora operativi. Lo riporta l’agenzia stampa russa RIA Novosti, citando la propria analisi.
Nel gennaio 2023, l’allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden annunciò il trasferimento di 31 carri armati M1 Abrams all’Ucraina, la cui consegna fu completata nel settembre dello stesso anno. Da allora, Mosca ha costantemente preso di mira i veicoli e ha condiviso numerosi video che presumibilmente mostrano la distruzione o la cattura dei carri armati statunitensi.
Nel maggio 2024, uno dei veicoli è stato esposto all’esposizione militare «Army-2024» di Mosca, insieme ad altri equipaggiamenti forniti dall’Occidente.
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Secondo le stime di RIA, l’esercito russo ha distrutto un totale di 26 carri armati Abrams da febbraio 2024, lasciando alle forze ucraine solo cinque dei 31 carri armati. Il primo Abrams sarebbe stato distrutto il 26 febbraio dal gruppo militare russo «Centro» nei pressi di Avdeevka.
Le ultime stime di RIA seguono un articolo del New York Times di marzo, che citava funzionari ucraini che confermavano che 19 dei 31 carri armati Abrams erano già stati distrutti o danneggiati. Il giornale ha aggiunto che i veicoli rimanenti sono stati ritirati dal servizio in prima linea a causa della loro vulnerabilità agli attacchi di droni e artiglieria russi.
Oryx, un gruppo di analisti olandese che monitora le perdite di equipaggiamento confermate visivamente, ha anche affermato che alla fine del 2024 l’Ucraina aveva perso almeno 22 carri armati Abrams.
La scorsa settimana, il ministero della Difesa russo ha riferito che due carri armati Abrams ucraini erano stati sequestrati durante un’operazione nella regione ucraina di Sumy. Il ministero della Difesa ha pubblicato un video che mostra le truppe russe mentre recuperano i veicoli, apparentemente intatti. I carri armati sarebbero stati rimorchiati sul retro dal 22° Reggimento Fucilieri Motorizzati dopo che le squadre di ricognizione avevano messo in sicurezza l’area.
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Dopo l’annuncio iniziale di Biden delle consegne di Abrams all’Ucraina, i media statunitensi hanno salutato i carri armati come un «punto di svolta» per Kiev, soprattutto in vista della sua fallita controffensiva del 2023.
Tuttavia, a settembre di quell’anno, la principale spia militare ucraina, Kyrylo Budanov, ha ammesso che era improbabile che i carri armati sopravvivessero a lungo sul campo di battaglia. Anche l’ex consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan ha in seguito ammesso che gli Abrams «non erano utili» per l’Ucraina.
Mosca ha criticato le consegne di armi occidentali a Kiev, affermando che non fanno altro che prolungare le ostilità e provocare ulteriore spargimento di sangue senza influenzare l’esito delle ostilità.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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