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Il Pentagono ammette di aver filmati secretati degli «UFO» abbattuti dai caccia americani negli scorsi mesi

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Il Pentagono ha ammesso di possedere video o immagini fisse di tre oggetti volanti non identificati che i caccia americani hanno abbattuto negli Stati Uniti e in Canada il mese scorso, ma non renderà pubblico il filmato.

 

I video degli UFO sono stati secretato e non ci sono piani per cambiare tale stato, ha detto lunedì un portavoce del Pentagono al quotidiano britannico Daily Mail: «Posso dirvi che al momento non ci sono immagini di riprese video che possiamo rilasciare. Le immagini rimangono secretate».

 

La decisione di mantenere segreto il filmato è in netto contrasto con la pubblicazione da parte del Pentagono di una foto che un pilota dell’aeronautica americana ha scattato a un presunto pallone spia cinese sopra il Montana all’inizio di febbraio. I funzionari statunitensi si sono anche affrettati a fornire le foto del pallone recuperato dopo essere stato abbattuto al largo della costa della Carolina del Sud pochi giorni dopo.

 

Come riporta RT, con le tensioni in aumento sul pallone cinese e l’amministrazione del presidente Joe Biden oggetto di critiche per avergli permesso di attraversare il continente, le forze statunitensi hanno abbattuto almeno tre oggetti ancora non identificati tra il 10 e il 12 febbraio sopra l’Alaska, mentre un altro era “cilindrico” ed è stato colpito sopra il territorio canadese dello Yukon. Il terzo oggetto è stato intercettato e abbattuto sul Lago Huron. Tutti e tre sono stati eliminati con missili Sidewinder.

 

Il mese scorso il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha detto ai giornalisti che il governo degli Stati Uniti potrebbe non sapere mai con certezza cosa fossero gli UFO.

 

«Dobbiamo tutti accettare la possibilità che potremmo non essere in grado di recuperare» il relitto dei tre oggetti. Il presidente Biden avrebbe poi dichiarato che gli UFO erano probabilmente di proprietà privata e molto probabilmente stavano studiando il tempo o facendo altre ricerche scientifiche.

 

Alcuni osservatori hanno ipotizzato che l’amministrazione mantenga segrete le informazioni sugli oggetti abbattuti non per un problema di sicurezza, ma per evitare imbarazzo.

 

Un gruppo di hobbisti dell’Illinois ha affermato di aver perso un piccolo pallone in mylar sopra lo Yukon nello stesso periodo in cui l’esercito americano ha abbattuto un UFO nella regione. Tali palloncini costano solo 12 dollari. Ogni missile Sidewinder costa circa 472.000 dollari.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’intera sciarada dell’amministrazione Biden attorno agli UFO-palloni sonda non è ancora chiara, ma potrebbe servire come arma di distrazione di massa mentre l’alleato ucraino sta perdendo la guerra per conto di Washington e della NATO e l’economia americana e occidentale è sempre più in picchiata.

 

L’idea degli UFO come operazione psicologica condotta sulla popolazione, del resto, non è nuova.

 

Un anno fa il Congresso USA stava approvando un disegno di legge per consentire il finanziamento della retroingegneria della tecnologia aliena in caso di ritrovamento. Dubitiamo che, con un pallone in mylar da 12 dollari, ci sia qualcosa da retroingegnerizzare.

 

 

 

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«La banca JP Morgan ha gestito un miliardo di dollari per Epstein»: causa in corso

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La banca JP Morgan ha gestito più di un miliardo di dollari del denaro di Jeffery Epstein per un periodo di 16 anni, mentre la direzione della banca ha ignorato le richieste di recidere i legami con il condannato per reati sessuali, hanno affermato giovedì gli avvocati delle Isole Vergini americane.

 

Le transazioni hanno avuto luogo tra il 1998 e il 2013, ha detto l’avvocato Mimi Liu in un’udienza a Manhattan, secondo Reuters.

 

Le Isole Vergini americane, dove si trova l’isola privata di Little Saint James del defunto Epstein, hanno intentato una causa contro JP Morgan l’anno scorso. Secondo l’accusa, i massimi dirigenti della banca avrebbero spesso scherzato sul finanziere e sulla sua passione per le ragazze giovani. Ciononostante, il personale addetto alla conformità abbia ripetutamente tentato di classificare l’account di Epstein come «ad alto rischio» e abbia esortato la direzione a tagliare i legami con il pedofilo, che è stato condannato per aver procurato un bambino alla prostituzione nel 2008.

 

Le Isole Vergini hanno sostenuto che il governo avrebbe potuto essere informato prima dei crimini di Epstein se JP Morgan avesse adeguatamente segnalato le transazioni sospette sul suo conto. Questi includevano un pagamento di 600.000 dollari per trasportare una ragazza di 14 anni dall’Europa negli Stati Uniti, che i dirigenti descrissero come la sua «assistente o giovane donna che aveva portato da Praga (o da qualche posto del genere)».

 

L’udienza di giovedì ha segnato la prima volta in cui è stata resa pubblica la somma di denaro che JP Morgan ha gestito per Epstein. «JP Morgan era una banca a servizio completo per il traffico sessuale di Jeffrey Epstein», ha sostenuto l’avvocato Liu in tribunale.

 

Le Isole Vergini chiedono alla banca un minimo di 190 milioni di dollari.

 

JP Morgan nega di aver dato rifugio a Epstein. Gli avvocati della banca hanno sostenuto che diversi dipendenti hanno segnalato transazioni sospette dal conto di Epstein al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti già nel 2002 e hanno chiesto alle autorità federali di indagare sulla sua condotta. Inoltre, il team legale di JP Morgan ha accusato le Isole Vergini di chiudere un occhio sui presunti crimini sessuali avvenuti nell’isola Little Saint James.

 

All’inizio di questa estate, JP Morgan ha affermato di aver reciso i suoi legami con Epstein nel 2013. Tuttavia, l’avvocato Liu ha accusato la banca di aver elaborato più di 1,1 milioni di dollari in pagamenti da Epstein a «ragazze o donne» dopo quella data.

 

Epstein è stato arrestato nel 2019 e accusato del traffico di dozzine di ragazze minorenni, ma è stato trovato morto nella sua cella di prigione di Manhattan prima che potesse essere processato.

 

La sua morte fu considerata un suicidio, anche se questa spiegazione ufficiale fu accolta con scetticismo da alcuni a causa dei suoi legami con figure ricche e potenti, tra cui l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, l’attuale direttore della CIA William Burns e il principe Andrea della Gran Bretagna.

 

La banca JP Morgan aveva risolto una causa separata relativa a Epstein a giugno, pagando 290 milioni di dollari a un gruppo di donne che hanno affermato di aver subito abusi sessuali da parte del miliardario mentre era cliente della banca.

 

Nelle Isole Vergini, tuttavia, Epstein non aveva solo un traffico di minorenni: più si va avanti più il caso Epstein diviene oscuro, financo abissale.

 

Come riportato da Renovatio 21, presso l’arcipelago americano Epstein aveva messo in piedi un programma di andava alla ricerca di bambini autistici da impiegare per la sua società di DNA e Intelligenza Artificiale.

 

JP Morgan è una delle prime quattro banche degli Stati Uniti, con un fatturato nel 2020 di circa 120 miliardi di dollari. Fondata nel 1799, nel corso del XX secolo si fuse con la Chase Manhattan Bank dei Rockefeller. Negli anni Settanta e Ottanta fu guidata direttamente dalla famiglia Rockefeller, nella persona di David Rockefeller. È possibile dire che storicamente i Rockefeller, con Epstein, possono condividere la passione per l’eugenetica.

 

Jamie Dimon, il capo attuale della banca, è tra coloro che un anno fa avevano dichiarato che il mondo era diretto verso una catastrofe finanziaria. JP Morgan ha ammesso in questi mesi che la guerra economica alla Russia non sta funzionando.

 

Intanto continuano i misteri intorno ad Epstein, ance ad anni dalla sua morte.

 

Due anni fa Jean-Luc Brunel, socio parigino di Epstein esperto in modelle, fu trovato pure lui impiccato in cella.

 

Un anno fa Steven Hoffenberg, finanziere considerato mentore di Epstein, è stato trovato morto nel suo appartamento.

 

Il caso più inquietante è tuttavia quello di Mark Middleton, ex consigliere di Bill Clinton considerato filo conduttore tra l’ex presidente e il miliardario pedofilo, trovato appeso a un albero con un colpo di fucile al petto all’inizio di maggio 2022 fuori da un ranch in Arkansas.

 

L’anno scorso è emerso anche che il giudice che ha firmato il mandato di perquisizione contro Trump nella sua magione di Mar-a-Lago era un difensore dell’entourage di Epstein.

 

 

 

 

 

Immagine generata al computer

 

 

 

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Prigozhin sepolto a San Pietroburgo. La UE non è sicura che sia morto

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Evgenij Viktorovich Prigozhin, il capo del gruppo militare privato Wagner è stato sepolto nel cimitero Porokhovskoye di San Pietroburgo, ha annunciato martedì il gruppo di media da lui controllato.

 

La cerimonia funebre si è svolta a porte chiuse, alla presenza solo dei parenti stretti e degli amici di Prigozhin. La posizione esatta della tomba del capo Wagner deve ancora essere confermata, ma il suo team mediatico ha detto che tutti sono invitati a visitarla al cimitero.

 

Le immagini che circolano online suggeriscono che il defunto boss Wagner sia stato sepolto accanto a suo padre, con una croce di legno eretta sulla tomba. Fotografie apparse in rete mostrano bandiere russe e della compagnia militare privata che sventolano sulla tomba.

 

Secondo quanto riportato Prigozhin, sarebbe morto insieme ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori, tra cui i leader del gruppo Wagner, nonché all’equipaggio, nell’incidente del suo jet privato, precipitato in Russia mercoledì scorso.

 

La causa dell’incidente è attualmente indagata dal comitato investigativo russo, che domenica ha confermato l’identità di tutte le vittime dopo il test del DNA. Il Cremlino ha bollato come «menzogna totale» l’idea che il potere russo sia dietro la morte del personaggio. Putin ha espresso il suo giudizio sull’uomo in  un messaggio nella scorsa settimana.

 

Detenuto per anni nelle carceri sovietiche per rapina e altro, Prigozhin sarebbe divenuto imprenditore seriale, emerso come figura di spicco nella scena imprenditoriale post-sovietica di San Pietroburgo negli anni Novanta, Prigozhin ha iniziato con un chiosco di hot dogghi, prima di diventare un noto ristoratore.

 

Ciò portò a contratti statali nei primi anni 2000 e le sue aziende alla fine divennero importanti fornitori dei settori dell’istruzione e militare.

 

Prigozhin successivamente si è ramificato in altri ambiti, che vanno dall’edilizia alle partecipazioni nei media.

 

La Wagner è arrivata alla ribalta internazionale per la prima volta con l’intervento russo in Siria, a metà degli anni 2010, e il suo profilo è cresciuto ulteriormente grazie alle sue attività in Ucraina, in particolare nella seconda metà del 2022.

 

Critico schietto di molti funzionari statali in Russia, Prigozhin ha aveva guidato il misterioso ammutinamento militare fallito nel giugno di quest’anno, che era partito da Rostov sul Don per poi dirigersi verso Mosca, fermandosi tuttavia per strada e rinunciando così ad entrare nella capitale.

 

È stato riportato che il 26 giugno, giorni dopo la rivolta wagnerita, Putin avrebbe visto Prigozhin al Cremlino in un incontro durato tre ore. Secondo recenti voci raccolte dalla stampa occidentale, la cui attendibilità quindi è non chiara, il presidente russo avrebbe alzato la voce per tutto il tempo.

 

 

Nel frattempo sono emerse quelle che sarebbero le ultime foto del Prigozhin prima di rientrare a Mosca, e di a San Pietroburgo con il volo fatale.

 

Si tratta di selfie scattati con il boss Wagner da congolesi, che paiono felicissimi di farsi ritrarre con Evgenij Viktorovich, la cui popolarità in Africa è forse sottovalutata dall’Occidente.

 

 

Prigozhin poco prima di morire aveva pubblicato un video che lo ritraeva, mitragliatore nella selva africana, mentre diceva che stava operando a 50 gradi «kak my lubym» («come piace a noi») per rendere l’Africa più libera e la Russia più grande.

 

 

 

Considerando il personaggio, che era già rispuntato vivo e vegeto dopo un incidente aereo in Congo e che era legato intimamente al vertice del potere russo, non è proibito mantenere qualche dubbio sull’accaduto.

 

E non si tratta solo di Renovatio 21 a nutrire un qualche scetticismo: perfino Bruxelles è cauta. Secondo alcuni siti russi, la stessa Commissione Europea non ha ancora deciso se togliere le sanzioni contro Prigozhin in attesa di avere «informazioni affidabili» sull’accaduto.

 

La testata Daily Storm ha affermato di aver ricevuto una dichiarazione dal servizio stampa del ramo esecutivo dell’UE in cui si afferma di non aver ancora visto una «conferma attendibile» della morte di Prigozhin. «Le decisioni del Consiglio [europeo] vengono prese all’unanimità, mentre le discussioni tra gli Stati membri sono confidenziali», si legge nel commento, citato in russo.

 

Il Prigozhino e le sue aziende sono state colpite da diverse ondate di sanzioni occidentali. Gli Stati Uniti hanno preso di mira l’imprenditore seriale russo per la prima volta nel 2016 per presunta ingerenza elettorale.

 

L’UE ha fatto lo stesso nel 2020, citando il suo ruolo di capo della compagnia militare privata Wagner, che all’epoca era accusata di fornire armi alla Libia, in violazione di un embargo delle Nazioni Unite.

 

Anche i suoi familiari erano finiti nel mirino dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino lo scorso anno. A marzo, la sua anziana madre, Violetta Prigozhina, aveva ottenuto una sentenza della seconda corte più alta dell’UE per annullare le sanzioni personali contro di lei, dopo che la corte aveva affermato che le restrizioni erano «basate esclusivamente sulla loro relazione familiare».

 

 

 

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La Russia conferma la morte di Prigozhin con il test DNA

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Le autorità russe hanno confermato ufficialmente la morte del capo del Gruppo Wagner, Evgenij Viktorovich Prigozhin, e gli investigatori hanno affermato domenica che i test genetici hanno dimostrato che le vittime dell’incidente aereo della scorsa settimana corrispondevano a tutti i nomi sulla lista dell’aereo.

 

L’annuncio ha messo fine a diversi giorni di speculazioni sulla sorte del capo Wagner, che si presume fosse morto nell’incidente aereo mercoledì, appena due mesi dopo aver lanciato un fallito ammutinamento contro la leadership militare russa.

 

Molti commentatori occidentali hanno puntato il dito contro lo Stato Russo, dicendo che avrebbe fatto uccidere Prigozhin come rappresaglia per il suo ammutinamento del mese di giugno, idea che il Cremlino venerdì ha respinto come una «bugia assoluta».

 

L’accusa al Cremlino non regge del tutto, viste anche le altre ampie possibilità di fermare l’uomo, che era appena tornato dall’Africa, dove curava interessi della Wagner e, come diceva lui stesso nel suo ultimo videomessaggio, della Federazione Russa.

 

In una delle ultime comunicazioni, Prigozhin aveva detto di gioire per il viaggio del vicesegretario di Stato Victoria Nuland in Niger ad ammonire i militari golpisti di non avvicinarsi alla Wagner.

 

Considerato esiliato in Bielorussia, Prigozhin si era fatto vedere in estrema tranquillità nella sua città natale San Pietroburgo ad un forum afro-russo dello scorso mese.

 

Svetlana Petrenko, portavoce del comitato investigativo russo, ha dichiarato domenica in una dichiarazione che tramite DNA «le identità di tutte e 10 le vittime sono state stabilite» e che «corrispondono all’elenco riportato nella lista di volo».

 

Prigozhin e il comandante in capo di Wagner, Dmitrij Utkin, erano elencati come passeggeri dell’aereo. Le autorità russe avevano detto che stavano aspettando i risultati di un’indagine prima di confermare l’identità delle 10 persone a bordo. Anche l’equipaggio di volo – due piloti e una hostess – sono stati dichiarati morti.

 

Giovedì, nei suoi primi commenti sull’incidente, Putin aveva parlato indirettamente della morte di Prigozhin, riferendosi a lui al passato. «Ha commesso alcuni gravi errori nella vita, ma ha anche ottenuto i risultati necessari», ha detto Putin.

 

Prigozhin era a capo del gruppo militare privato Wagner, che ha operato in Siria, Africa e Ucraina per promuovere gli interessi del Cremlino, guadagnandosi una reputazione di spregiudicata efficacia militare. In Ucraina, il gruppo ha sostenuto le forze russe e ha coinvolto l’esercito ucraino nella fatale battaglia per la città orientale di Bakhmut, che la Russia ha conquistato a maggio dopo quasi un anno di scontri cruenti.

 

Per costruire l’esercito privato, Prigozhin ha reclutato migliaia di ex prigionieri che si unissero ai ranghi di Wagner. Inoltre è diventato sempre più critico nei confronti della gestione della guerra in Ucraina da parte della leadership militare russa, accusandola di corruzione e incompetenza.

 

Dubbi sul fatto che Prigozhin potesse essere ancora vivo sono stati condivisi da più parti, sapendo che già una volta era stato dato per morto in un incidente aereo in Congo quattro anni fa e che faceva cambiare il nome dei sottoposti in «Evgenij Prigozhin» per camuffare i suoi spostamenti.

 

Renovatio 21 resta con qualche dubbio: come abbiamo scritto, Prigozhin, a differenza dei suoi critici occidentali, è un personaggio da film di James Bond (un cattivo, o un alleato, intercambiabilmente), e comunque la si pensi, un tipo decisamente non noioso: le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.

 

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

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