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Angeli, demoni, martiri: il discorso di Renovatio 21 a Bibbiano, 18 luglio 2020

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Sabato 18 luglio scorso eravamo presenti al sit-in di Bibbiano organizzato dal Comitato «Angeli & Demoni – Uniti per i Bambini». 

 

Sperando di aver fatto cosa gradita per i nostri lettori e magari per chi non è potuto essere a Bibbiano sabato, abbiamo pensato di trascrivere qui il discorso integrale di Cristiano Lugli, portavoce ci Renovatio 21, presente sul palco della manifestazione di Bibbiano.

 

 

 

Buonasera a tutti, 

 

Grazie per essere qui. Grazie al Comitato «Angeli e Demoni – Uniti per i Bambini» per aver organizzato questa manifestazione.

 

Il potere forte contro l’innocenza dei deboli

Spiace che a parlarvi sia un «ultraipersupergigamegafondamentalista cattolico». Così, più o meno, hanno definito noi di Renovatio 21.

 

È il mezzo che da sempre muove la macchina della propaganda: apporre etichette. Poco importa la verità, l’oggettività. Ciò che importa alla macchina della propaganda è etichettare qualcuno o qualcosa screditandolo con parole ed immagini semplici, facilmente inoculabili e digeribili dalle masse.

 

Diciamo pure che se difendere culturalmente e praticamente «la Vita come miracolo irripetibile e divino, e difendere la Civiltà come culla terrestre della Vita» (questa è la principale mission di Renovatio 21, come è scritto nella descrizione presente sul nostro sito internet www.renovatio21.com) costa l’etichetta, noi questa etichetta ce la prendiamo più che volentieri. 

 

Pensiamo a tutti gli anziani lasciati a morire come mosche all’interno delle RSA

Qui però, aldilà di tutto, ci sono padri e madri, ci sono famiglie semplici e umili, molte delle quali distrutte dallo strazio per il quale siamo qui a chiedere verità e giustizia a favore dei deboli e gli indifesi; e forse è proprio questo che dà fastidio.

 

Il potere forte contro l’innocenza dei deboli, appunto. Ed è di questo che mi è stato chiesto di parlare qui, stasera, come rappresentante di Renovatio 21.  Fondamentalmente è per questo che siamo qui tutti.

 

Di Bibbiano, nello specifico e sotto un profilo tecnico, hanno già parlato in tanti prima di me e meglio di me.

 

Pensiamo a quando all’interno degli ospedali si è scelto chi curare e chi no, con folli criteri decisionali legati all’età e alle presunte prospettive di vita, perché mancavano le risorse, dicevano. 

Parliamo allora di come sono stati trattati i deboli durante l’emergenza COVID-19. 

 

E, per farlo, pensiamo a tutti gli anziani lasciati a morire come mosche all’interno delle RSA

 

Pensiamo a quando all’interno degli ospedali si è scelto chi curare e chi no, con folli criteri decisionali legati all’età e alle presunte prospettive di vita, perché mancavano le risorse, dicevano. 

 

Pensiamo ai bambini: da un giorno all’altro tenuti a casa da asili e scuole, privati di ogni contatto sociale, gettati, insieme alle famiglie a cui non è stata data né alternativa né tempo per organizzarsi, nel vortice del dubbio e dell’incertezza. Proprio quei servizi che il contribuente paga con le proprie tasse hanno ben pensato di dire, con grande nonchalance: «arrangiatevi!».

Pensiamo ai bambini: da un giorno all’altro tenuti a casa da asili e scuole, privati di ogni contatto sociale, gettati, insieme alle famiglie a cui non è stata data né alternativa né tempo per organizzarsi, nel vortice del dubbio e dell’incertezza

 

Pensiamo a tutti i processi fermi, con i tribunali — anche quelli minorili ovviamente —  chiusi: quanti bambini che magari aspettavano di ritornare a casa dalle proprie famiglie naturali sono rimasti bloccati nel condotto della burocrazia amministrativa dell’emergenza COVID, che ci ha sostanzialmente reclusi forzatamente grazie all’incapacità politica del nostro governo. Quanti bambini privati della giustizia. 

 

Pensiamo ai genitori costretti a vaccinare i propri figli e ai bambini costretti a subirli per legge. Chi si oppone a questo viene escluso, emarginato, «distanziato socialmente». Il tutto su decisione della scienzah, quella con la «h» in fondo, la stessa che ha pontificato sul COVID non dicendone una giusta.

 

Pensate all’OMS, che ha scazzato tutto ciò che si poteva scazzare rispetto alle direttive sulla gestione e sul contenimento di questo virus.

 

Pensiamo allo scandalo sulla pedofilia che sta emergendo in questo ultimo periodo. USA, Germania, Italia, Sud Corea

Ma pensate anche allo scandalo sulla pedofilia che sta emergendo in questo ultimo periodo. USA, Germania, Italia, Sud Corea. Indagini che stanno tirando fuori aspetti tremendi del deep web e del dark web, che non sono probabilmente nulla rispetto a ciò che veramente ci sta dietro.

 

«Operazione 50 Community», che ha portato ad arresti in 15 regioni diverse, così come l’inchiesta «Delirio» partita a Siena trattano di fatti agghiaccianti, di minori seviziati, fatti a pezzi, uccisi barbaramente con in efferatezza ed una perversione satanicamente rituale. Sono notizie che parlano di un Inferno vero, del quale però sappiamo e conosciamo probabilmente pochissimo. Nessuno però ne parla. Il mainstream le tace. 

 

Così come per anni non si è parlato del Forteto. Così come tenteranno di non far parlare più di Bibbiano, spostando l’attenzione su altro. 

 

Capite che quando una civiltà non difende più i deboli non è una civiltà destinata a soccombere, ma è una civiltà già morta, distrutta.

 

Quando una civiltà non difende più i deboli non è una civiltà destinata a soccombere, ma è una civiltà già morta, distrutta

Pervertire le menti, distruggere l’innocenza stessa, defenestrare l’intimità dell’essere umano, persino post-mortem — pensate allo scandalo dei cimiteri di Roma, dove le salme venivano dilaniate con un coltello da alcuni dipendenti di una società (che ha come unico con socio il comune) in accordo con alcune agenzie di pompe funebri. Perché, come saprete, dopo 30 anni vi è l’estumulazione delle salme che, se trovate intatte o in buono stato obbligano la famiglia alla cremazione massonica di stato, perlopiù a pagamento.

 

Cari amici è questo il tempo in cui il Male e la Menzogna sembrano aver già vinto, grazie alla perversione tutta intera della società. 

 

All’interno di un carteggio della massoneria risalente al 1824 e di cui Papa Pio IX entrò in possesso, decidendo poi di renderlo pubblico, vi era scritto:

 

Pervertire le menti, distruggere l’innocenza stessa, defenestrare l’intimità dell’essere umano, persino post-mortem

«Non stanchiamoci mai di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri è il seme dei cristiani. Non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. Occorre che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che ne siano saturi. […] Ma perché sia profonda, tenace e generale, la corruzione delle idee deve cominciare dalla fanciullezza, nell’educazione. Schiacciate il nemico quando è ancora nell’uovo. Bisogna sedurre i giovani. Andate alla gioventù e, se possibile, fin dall’infanzia».

 

Persino Lenin, tanto caro al popolo della Val d’Enza che lo onora con un busto originale targato URSS in una piazza del Comune di Cavriago, lo diceva chiaramente:

 

«Se vogliamo distruggere una nazione dobbiamo distruggere la sua morale; svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra»

 

Capite che sta tutto qui? È un profondo e radicato sistema ideologico, inoculato attraverso una politica che parte da lontano, lontanissimo, ma che oggi ancora vive sotto altre spoglie, peggiori perché a tratti meno esplicite. 

Questo il tempo in cui il Male e la Menzogna sembrano aver già vinto, grazie alla perversione tutta intera della società

 

Non vogliono martiri: vogliono anestetizzarci, invertirci, pervertire i nostri figli. Ecco perché noi, invece, dobbiamo essere disposti al martirio, in ogni suo suo senso possibile. Perché la disponibilità al martirio è l’unica vera arma contro la dilagante ed inarrestabile Cultura della Morte. Poiché il martirio è Vita, che trionfa e vince sulla Morte.

 

È il martirio che temono, e lo dicono esplicitamente. 

 

Dobbiamo combattere ed essere disposti a questo anzitutto ripristinando il senso del Sacro, della Sacralità della Vita stessa che è il principio di ogni fondamento al quale uno Stato ed una Civiltà dovrebbero mirare.

 

Dobbiamo combattere ed essere disposti a questo anzitutto ripristinando il senso del Sacro, della Sacralità della Vita stessa che è il principio di ogni fondamento al quale uno Stato ed una Civiltà dovrebbero mirare.

Lo dobbiamo ai nostri figli, a tutti i bambini, a tutti i deboli. Cittadini di domani, anime destinate alla Vita eterna.

 

Vi ringrazio.

 

 

Cristiano Lugli 

 

 

 

 

 

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Buon equinozio, cari lettori

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Come capita due volte l’anno, Renovatio 21 augura ai suoi lettori buon equinozio di primavera – anche se non è una festa riconosciuta dallo Stato o dalla religione.

 

Perché riteniamo l’equinozio un giorno speciale: il giorno dell’equilibrio tra la luce e la notte, il giorno in cui il cosmo si bilancia per far ripartire la primavera, cioè la vita.

 

A breve ci sarà la Pasqua, dove siamo chiamati a meditare sul medesimo mistero: la luce dalle tenebre, il buio e il bene, la vita che vince – vince su qualsiasi cosa, sulla morte, sull’odio, sull’avversario, sul Male.

 

Ci ricordiamo ogni due stagioni dell’equinozio per questo. Perché, nel momento in qui il cosmo si mostra nel suo massimo bilanciamento, dobbiamo ricordarci dei suoi principi divini, che sono quelli che permettono agli uomini di continuare nel disegno del creato, che consentono all’universo di rigenerarsi, di rinnovarsi nei secoli.

 

In altri anni abbiamo pubblicato articoli sul mistero degli equinozi e la loro precessione, versi di Clemens Brentano (1778-1842), scrittore romantico tedesco che conobbe Santa Caterina Emmerick – Heilige Nacht, heilige Nacht!, poesia poi divenuta lieder con Richard Strauss).

 

Quest’anno, vi facciamo semplicemente l’insolito augurio di buon equinozio (che era, in realtà, ieri alle 04:46), estendendolo ai vostri giorni di primavera, che, ci stanno mostrando con insistenza i ciliegi negli ultimi giorni, è con noi da giorni.

 

Vi chiediamo, viste spese incombenti per il mantenimento e il proseguimento di Renovatio 21, un piccolo aiuto: lo abbiamo fatto qualche giorno fa in occasione del raggiungimento dei 12.000 articoli pubblicati, chi non lo ha fatto può aiutare ora (anche chi lo ha già dato, se se lo sente, può offrire qualsiasi contributo). Anche perché, nel frattempo, si sono aggiunti già altri 200 articoli (siamo a 12.1999, 12.200 con questo che state leggendo), e diteci dove trovate un altro giornale online così.

 

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Buon equinozio cari lettori.

 

Con la luce e con la tenebra, vi vogliamo bene.

 

Roberto Dal Bosco

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Renovatio 21 supera i 12.000 articoli. Ora ha bisogno di voi

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Renovatio 21 ha superato i 12.000 (dodicimila) articoli pubblicati.

 

Tre mesi fa, se ricordate, avevamo scritto che eravamo arrivati a 11 mila. Vuol dire che in queste poche settimane abbiamo aggiunto un migliaio e più di pezzi a questo sito.

 

Non sappiamo quale altra realtà indipendente possieda questi numeri. Tuttavia, i lettori lo sanno, su Renovatio 21 non è questione di quantità, ma di qualità.

 

Ognuna di queste migliaia di storie è arrivata qui perché considerata necessaria. E verificata, approfondita, raccontata, per quanto possibile, nella sua interezza, nella sua importanza, nella sua verità.

 

Già, la Verità: in ultima analisi, l’unica cosa che conta davvero. Perché la Verità ci farà liberi, e la missione dell’uomo verso il suo simile non può non essere che la libertà, lo spezzare le catene, la fine della schiavitù.

 

La libertà, nell’era della disintegrazione e della menzogna, dell’oscenità e della sottomissione, è un bene raro e preziosissimo, a cui tanti – a partire dai giornali, dalla politica – hanno deciso di rinunziare. Noi no.

 

Il lavoro non è facile. Da mesi abbiamo in canna un articolo sulle continue censure che ci arrivano da YouTube, dove peraltro teniamo solo parcheggiati pochi video, alcuni di più di un lustro fa, pure messi in modalità privata: ebbene, ce li stanno tirando giù, irrazionalmente, imperscrutabilmente, imperiosamente, uno ad uno, l’ultimo ieri stesso: un’intervista ad una scienziata che spiegava l’uso di sostanze cancerogene per creare le linee cellulari fetali immortalizzate è stata cancellata in quanto rientrava, scrive il messaggio, sotto la categoria di «disinformazione medica».

 

 

Anche se tutto quello che vi è detto è fattuale, scientifico, non ha importanza: a quanto pare, per essere censurati basta anche solo la sensazione che un discorso possa portare a mettere in dubbio la natura e la liceità morale dei vaccini. In realtà, basta anche il solo fatto che a dire la cosa sia Renovatio 21. Come vi abbiamo raccontato altre volte, siamo dentro ad almeno una lista nera (americana, pagata dal solito oligarca informatico-genetico) dal lontano 2019. Una volta finiti nella griglia censoria, non ha nemmeno più significato il fatto che si parli di vaccini o di altro: semplicemente, si viene tranciati via.

 

Va così – ma solo se frequentate i social e le chat. Se state dentro Renovatio 21, le cose vanno diversamente. I pensieri, le parole, le immagini, rimangono. I pensieri, le parole, le immagini non si contraddicono. Non vi vengono calate dall’alto. Non dobbiamo mentire, ingannare per trasmettervi un ordine: a noi gli ordini non interessano, perché, a differenza di altri, noi non vi consideriamo degli schiavi – al contrario, a noi interessa solo la libertà inscritta nel cuore dei nostri lettori.

 

La libertà con cui possono leggere, riflettere, agire. L’essere umano non ha dono più grande, se non quello della Vita, che con la libertà è misticamente connessa.

 

Dinanzi alla portata di questa missione, e alla mole di quanto è stato prodotto e viene prodotto ogni giorno, chiediamo il vostro aiuto.

 

Un gesto di generosità del lettore che vuole sostenerci ci permetterà di andare avanti ancora, e crescere. Perché Renovatio 21 vuole offrirvi molto di più, e abbiamo solo bisogno di calibrare le future operazioni con le risorse necessarie – risorse che, al momento derivano solo dal sostegno dei lettori.

 

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Le tante lettere che riceviamo, con segnalazioni, commenti, complimenti, proposte, ci hanno fatto capire che Renovatio 21 è oramai più che un sito di informazione: Renovatio 21 è una comunità.

 

Questo è già tanto, tantissimo – è tutto. Perché quello che si è creato qui non è un affare dove siamo numeri da dare in pasto ad algoritmi. No: qui ci sono gli esseri umani, fatti di carne e spirito. Qui c’è una comunità di persone, non una formula informatica. A breve, lo promettiamo, l’azione di Renovatio 21 diventerà più materiale. Ricominceremo con gli eventi, creeremo situazioni dove toccare con mano le idee, le cose di cui parliamo.

 

Solo, abbiamo bisogno di un po’ di combustibile per continuare verso la destinazione.

 

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Sostenete Renovatio 21. Per il Natale, per il futuro.

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Siamo quasi arrivati alla fine. Anche questo 2023, terrificante quanto gli anni precedenti, sta finalmente finendo.

 

È stato, se ci guardiamo indietro, mostruoso, estenuante. Guerra e devastazioni, malattie, degrado massivo dell’essere umano: se sapete molto di quello che è successo, forse lo sapete tramite Renovatio 21. Ci sono tante cose che altri giornali e siti hanno (debitamente, programmaticamente, stupidamente: scegliete voi voi) tralasciato, mentre noi abbiamo reputato fondamentali. Ci sono tanti puntini che abbiamo unito solo noi: qualcuno dei lettori lo capisce, e ci ringrazia, ma siamo noi che ringraziamo loro.

 

Tuttavia, abbiamo anche cercato, talvolta, di farvi ridere, di intrattenervi – e di divertirci pure noi. Mica la vita è fatta solo delle trame della Cultura della Morte e delle rabbie conseguenti, e quindi abbiamo ritenuto di parlarvi di uomini ignudi ambulanti, orche teppiste, emissioni di gas politici, canguri infami, pomodori spaziali, diplomazie con Paesi inesistenti, diplomazie fecali, maratoneti con l’auto, maratoneti indisposti, fidanzati robetici, suore da Football, lontre ladre, vescovi leopardati, vampiri, equitazione senza cavalli, squali drogati, meteoriti che colpiscono gente al bar, «buchi bonus», e chissà cos’altro. E poi, ovviamente, robocani, robocani ovunque. Uno dei grandi classici di Renovatio 21. Vabbè.

 

Se vi abbiamo strappato un sorriso, dopo tante puntali notizie apocalittiche, ci basta.

 

Il lavoro tuttavia continua, con il peso, con l’impegno che esso comporta. Il 2024, lo avete capito da voi, sarà un altro anno tosto.

 

Vi chiediamo, quindi, di aiutare Renovatio 21 a proseguire. Come vi abbiamo detto stiamo cercando, con molta fatica, di rendere sostenibile – economicamente, umanamente – questo sito. Per farlo, vogliamo offrirvi di più. Voglia sopravvivere solo se diverremo più grandi, se diverremo migliori. Bonum est diffusivum sui, diceva San Tommaso.

 

Eccoci, quindi, che vi chiediamo un contributo concreto per potere continuare questo percorso.

 

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Per ogni altra forma di sostegno – anche morale, spirituale, culinaria – potete contattarci. Risponderemo.

 

 

Troviamo indicativo che l’anno si concluda sempre con il Natale: un ciclo va a finire proprio quando nasce il bambino. La vita sopra gli sforzi che ti esauriscono. La vita sopra la morte.

 

L’anno muore, ma il Natale è lì pronto a segnare che un altro anno, una nuova vita, sta ripartendo. Perché senza Natale non c’è futuro.

 

Vi chiediamo, quindi: aiutateci a fare il Natale. Aiutateci a costruire, insieme, il futuro.

 

Buon Natale.

 

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