Oligarcato
«Corruzione e conflitto di interessi»: la Procura Europea indaga su Von der Leyen e vaccini Pfizer
I procuratori dell’UE hanno preso in carico un’indagine di corruzione in corso sulla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Lo riporta il sito Politico, che cita un portavoce anonimo della procura di Liegi in Belgio.
L’indagine riguarda l’acquisto di quasi due miliardi di dosi di vaccino Pfizer COVID-19 per l’UE al culmine della pandemia di coronavirus. L’accusa sostiene che il capo della UE abbia negoziato l’accordo multimiliardario con l’amministratore delegato del colosso farmaceutico, Albert Bourla, in privato tramite messaggi di testo prima che gli studi clinici sul vaccino fossero completati.
La Von der Leyen si è rifiutata di rivelare il contenuto di quei messaggi, sostenendo di non riuscire a trovarli.
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Gli investigatori della Procura Europea (EPPO), che hanno lavorato sul caso negli ultimi mesi, ritengono che Von der Leyen possa essere colpevole di «interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di SMS, corruzione e conflitto di interessi», scrive Politico citando i documenti legali che avrebbe visionato.
Nonostante le accuse e la stessa von der Leyen abbia ammesso di aver comunicato privatamente con Bourla per quasi un mese prima di firmare l’accordo da quasi 20 miliardi di euro (21,5 miliardi di dollari), nessuna accusa formale è stata ancora mossa contro il capo della Commissione Europea.
Il caso è stato sostenuto dai governi di Polonia e Ungheria, che hanno anche presentato denunce ufficiali sul ruolo di Von der Leyen nei negoziati sui vaccini, hanno detto fonti di Politico. Il quotidiano ha osservato, tuttavia, che Varsavia si è mossa per ritirare la denuncia dopo che il governo pro-UE del primo ministro Donald Tusk è salito al potere lo scorso anno.
Il New York Times, che per la prima volta nel 2021 riferì che conversazioni private tra Von der Leyen e Bourla erano effettivamente avvenute prima della firma dell’accordo sui vaccini, ha anche intentato una causa contro la CE per essersi rifiutata di rivelare il contenuto degli SMS e respingere una richiesta di accesso ai documenti.
Il caso contro il capo della Commissione europea ha raccolto «un interesse pubblico estremamente elevato», secondo i funzionari dell’UE, tra le preoccupazioni che il blocco abbia acquistato significativamente più vaccini COVID del necessario.
Nel dicembre dello scorso anno, Politico riferì che gli stati dell’UE avevano scaricato almeno 215 milioni di dosi, che erano costate ai contribuenti fino a 4 miliardi di euro. Nonostante ciò, i vaccini continueranno ad arrivare nell’UE secondo il contratto con Pfizer, almeno fino al 2027.
La presidenza Von der Leyen ha una storia carica di scandali, alcuni dei quali sembrano ripetere altre controversie che le erano capitate quando era in forze al governo della Repubblica Federale Tedesca.
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Come riportato da Renovatio 21, la Von der Leyen, quando era ministro della Difesa tedesco, era incappata in accuse dopo aver «ripulito» il suo cellulare che doveva divenire prova importante all’interno di uno scandalo di appalti militari. La medesima situazione pare esser capitata con i messaggini che si sarebbe scambiata con Albert Bourla, CEO di Pfizer, spariti nel nulla proprio quando le si chiede conto dei contratti per l’iniezione massiva di mRNA nei corpi di centinaia di milioni di europei. (Bourla ha riconosciuto la preparazione del presidente della Commissione sui sieri genici, ma non ha poi avuto il coraggio di presentarsi davanti ai deputati europei, mandando una sua sottoposta a fare l’ammissione sulla mancanza di test di trasmissibilità del COVID dopo il vaccino Pfizer).
L’Ursula è inoltre incappata in ulteriore scandalo famigliare basato riguardo proprio l’mRNA, quando è emerso un conflitto di interessi con il marito, che lavora presso un’azienda di terapia genica, partecipante ad una cordata di aziende-università che dovrebbe intercettare fondi europei.
La sua posizione di falco nella questione Ucraina ha visto, oltre ai continui inutili e dannosi round di sanzioni antirusse, con il programma di sequestro di 300 miliardi russi presenti su banche straniere nonché con l’esortazione al governo tedesco di «dare a Kiev tutte le armi di cui hanno bisogno».
Secondo alcune indiscrezioni, il presidente americano Joe Biden vorrebbe la Von der Leyen a capo della NATO – altra istituzione transnazionale che, guarda caso, sempre sta a Bruxelles…
Immagine di Kuhlmann/MSC via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Germany
Occulto
Ecco il ritratto del malvagio re britannico
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La questione di Dracula è peraltro stata ricordata da alcuni pubblicando la locandina del kolossal di Francis Ford Coppola del 1992.Remember King Charles proudly admits he’s a descendant of Vlad the Impaler…aka Dracula pic.twitter.com/jVtJ6LvgtP
— Vision4theBlind (@Vision4theBlind) May 14, 2024
King Charles official portrait released today. WtH were they thinking. It looks like Bram Stokers Dracula. pic.twitter.com/AbkAnCltXS
— 🌹Rosarian NikitaMarie (@RetiredNikitaM) May 14, 2024
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Anche quello in cui il quadro è in realtà una foto della regina con il cartello «Trump ha vinto» non è male.King Charles’ portrait reveals his true likeness. pic.twitter.com/R6YP8xmTkb
— Steven Miller, MD, PhD (@SageListener) May 15, 2024
This is why the world loved The Queen. 😉
Loads of memes flying around about the King Charles portrait but this one is the best.#Trump2024 pic.twitter.com/UQQBoZQYLL — CHARLIE SANSOM (@CharlieSansom) May 15, 2024
When the mainstream media keeps calling King Charles’ new portrait quote “bold”: pic.twitter.com/93sjs8Zqoz
— Truthstream Media (@truthstreamnews) May 15, 2024
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King Charles’s new portrait is uncannily spot on! pic.twitter.com/U9tsQpHhg8
— 𝗞𝗥𝗔𝗡𝗜𝗨𝗦 (@KRANIUS) May 16, 2024
Parimenti, molti hanno voluto vedere nelle macchi del quadro, à la Rorscharch, demòni e altri segni diabolici.a 2nd portrait has been unveiled by King Charles 👇 pic.twitter.com/3rfijkLIAZ
— ste is writing strongly worded letters (@chai_ste) May 17, 2024
La storia di Carlo, lo sappiamo, non è stata limpidissima, dalla morte Diana ai milioni presi dalla famiglia Bin Laden in buste di plastica. Tuttavia non sono i dettagli di cronaca, pur speciosi, ad essere rilevanti: a preoccupare è l’appartenenza della stirpe alla Cultura della Morte, quella che sostiene – passandosi il compito geneticamente, da Filippo a Carlo a Guglielmo ed Enrico – la riduzione della popolazione e quindi l’astio verso l’essere umano. Dietro alla facciata ecologista, senza neanche tanto grattare, gli Windsor (che in realtà non sono britannici e non si chiamano Coburgo Gotha: Windsor è il nome di un paesino inglese che suonava bene per il rebranding del loro casato tedesco) si rivelano arconti della Necrocultura – sono una famiglia della morte. Chiedete ad Alfie Evans, a Charlie Gard, a tantissimi di cui non conosceremo mai il nome. «You can Stick your Royal Family Up Your Arse», «puoi ficcarti la famiglia reale su per il…» cantavano alcune curve calcistiche britanniche nel periodo dell’incoronazione del Carlo. Ora aggiungeranno, alla lista prottologica, anche questo bel ritrattone infernale?The King Charles portrait is not a conspiracy……pic.twitter.com/7QCmzTeNcc
— Isaac’s Army (@ReturnOfKappy) May 16, 2024
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Oligarcato
Melinda lascia bruscamente la Fondazione Gates
Melinda Gates ha rivelato che si dimetterà dalla carica di co-presidente della Bill & Melinda Gates Foundation.
«Dopo un’attenta riflessione e riflessione, ho deciso di dimettermi dal mio ruolo di copresidente della Fondazione Bill & Melinda Gates, Il mio ultimo giorno di lavoro alla fondazione sarà il 7 giugno» ha scritto la miliardaria su Twitter.
Secondo quanto detto, la donna avrebbe intenzione di concentrarsi sui propri sforzi filantropici, sostenuti da una dote di 12,5 miliardi di dollari.
«Non è una decisione che prendo con leggerezza. Sono immensamente orgogliosa della fondazione che Bill e io abbiamo costruito insieme e del lavoro straordinario che sta facendo per affrontare le ineguaglianze in tutto il mondo» scrive un documento firmato dalla Melinda. «Ci tengo profondamente al tema della fondazione, ai nostri partner in tutto il mondo, e a tutti coloro che sono toccati dal suo lavoro».
— Melinda French Gates (@melindagates) May 13, 2024
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«Faccio questo passo con piena confidenza che la fondazione è in grande forma, con un CEO estremamente capace, Mark Suzman, il Team di Leadership Esecutiva, e un board di affiliati esperto sistemati per assicurare che tutto l’importante lavoro continuo. È tempo per me di andare avanti nel prossimo capitolo della mia filantropia» dichiara l’ex moglie dell’oligarca dei computer, primo finanziatore privato della sanità globale.
Non poteva mancare la nota parafemminista: «questo è un momento critico per le donne e le ragazze in USA e in tutto il mondo, e coloro che lottano per proteggere ed avanzare l’uguaglianza necessitano urgentemente di sostegno».
«Sotto i termini del mio accordo con Bill, lasciando la fondazione, avrò altri 12,5 miliardi di dollari da impegnare nel mio lavoro per conto delle donne e delle famiglie».
Quando parla di donne e famiglie, la Gates parla di aborto e contraccezione da diffondere in tutta la Terra, argomento di cui ha parlato apertis verbis per anni e per il quale ha operato pubblicamente, per esempio donando tre anni fa 2,1 miliardi alla multinazionale dell’aborto Planned Parenthood.
Come riportato da Renovatio 21, nel febbraio 2022 era emerso che Melinda Gates non avrebbe donato più la maggior parte della sua ricchezza a Bill & Melinda Gates Foundation, apportando una modifica alla lettera di Giving Pledge alla fine del 2021 in seguito al suo divorzio dal co-fondatore di Microsoft Bill Gates, tuttavia all’epoca non ha specificato che sarebbe andata alla Gates Foundation. Il Giving Pledge è una campagna per incoraggiare le persone estremamente facoltose a contribuire con la maggior parte della loro ricchezza a cause filantropiche. A gennaio 2021, l’impegno ha 231 firmatari da 28 Paesi, tra cui David Rockefeller, George Lucas, Ted Turner, Mark Zuckerberg, Paul Singer, Richard Branson, Elon Musk.
La dotazione della Fondazione Gates supera i 50 miliardi di dollari. A luglio, Bill e Melinda hanno dichiarato che avrebbero impegnato altri 15 miliardi di dollari per la dotazione della Fondazione, che come noto è coinvolta sia scientificamente (con i fondi alla ricerca) che economicamente (perché investitrice di Big Pharma) che mediaticamente (con i programmi finanziati ai giornali di tutto il mondo per centinaia di milioni) politicamente (con le donazioni a enti transnazionali come l’OMS, e la creazione di altri enti come GAVI e CEPI) nel programma sanitario e vaccinale globale.
Come riportato da Renovatio 21, Melinda Gates, sedicente cattolica, ha per anni perorato e finanziato la causa dell’aborto – chiamato con l’eufemismo orwelliano «Controllo delle nascite» – specie nel Terzo Mondo. Nelle sue conferenze, Melinda parlava della necessità globale della contraccezione. Esiste ancora un TED piuttosto esplicito.
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Il tema della riduzione della popolazione umana fu quindi mixato dalla Gates con quello della catastrofe pandemica: «le prime stime suggeriscono anche che la pandemia causerà 49 milioni di donne in più senza contraccettivi, portando a 15 milioni di gravidanze non pianificate» aveva detto in una intervista concessa a La Stampa e ad altri due giornali internazionali.
Se i Gates sino a qualche lustro fa non parlavano d’altro che di riduzione della popolazione – magari a cene organizzate con i Rockefeller e i Soros, come ricordato da Renovatio 21 – risulta difficile credere che la vecchia idea non sia in qualche modo implicata nella loro nuova crociate miliardaria per la vaccinazione universale.
Durante la quarantena mondiale Melinda aveva preso parte ad incontri internazionali con i leader dei Paesi europei, poi sfociati nel mastodontico finanziamento pubblico pluriennale (287,5 milioni di euro) anche da parte del governo italiano – il Conte bis – al GAVI, l’alleanza per i vaccini creata dai Gates.
Il divorzio tra Bill e Melinda, è stato ipotizzato, potrebbe essere stato provocato anche dal non ancora chiaro rapporto tra Bill e il pedofilo sedicente finanziere (ma quasi sicuramente asset di qualche servizio segreto) Jeffrey Epstein. Come visto in una recente intervista TV, nominare Epstein è qualcosa che imbarazza ancora molto il Bill.
È finito sui giornali che l’Epstein presentò a al Gates una giovane giocatrice di Bridge russa, ma i contorni della storia sono oscuri, lasciando gli osservatori a fare solo ipotesi: si trattava di un tentativo di ricatto, secondo il classico schema dell’enigmatico finanziere pedofilo?
Secondo quanto riportato dal quotidiano norvegese DN Masinet, Epstein avrebbe partecipato a un incontro del 2013 con Bill Gates e potrebbe essere stato determinante per stabilire connessioni tra Gates e un think tank coinvolto nella produzione di vaccini. L’articolo di DN afferma che la Bill & Melinda Gates Foundation ha risposto alle domande affermando che «la Fondazione non ha mai avuto rapporti finanziari con Epstein».
La bizzarra amicizia emersa grazie ad un exposé del New York Times e riemersa con il divorzio dei Gates porta a speculazioni sulla sua natura e i suoi contenuti: Renovatio 21 si è chiesta se, più che le donne, ad unire i due non fosse la prospettiva dell’eugenetica.
L’argomento dell’eugenetica era discusso apertamente da Bill e la moglie Melinda dentro e fuori della loro Fondazione; era il tema preferito prima di quello delle Pandemie e dei vaccini, che del controllo della popolazione è diretta conseguenza.
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Immagine di DFID – UK Department for International Development via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic
Controllo delle nascite
Oligarcato e Necrocultura: il capo di BlackRock elogia la depopolazione e la sostituzione degli umani con le macchine
Larrry Fink talks about declining population growth in xenophobic countries being augmented by AI and Robots. The only major economies that fit that bill are China & Japan.
We at Phinance Technologies don’t agree with his premise on declining demographics and he doesn’t address… pic.twitter.com/NFfLsjirr6 — Edward Dowd (@DowdEdward) May 3, 2024
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