Misteri
Il disastro di Baltimora come «evento cigno nero»
Si assiste increduli alla portata del disastro del ponte di Baltimora, l’accesso ad uno dei porti più trafficati degli Stati Uniti.
La nave portacontainer Dali, battente bandiera singaporiana ma operata dal colosso norvegese Maersk. ha colpito il Francis Scott Key Bridge a Baltimora, facendo crollare in acqua quasi l’intera struttura stradale.
«La nave ha informato il Dipartimento dei trasporti dell’MD (MDOT) di aver perso il controllo della nave e che era possibile una collisione con il ponte», riporta l’emittente TABC citando la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency degli Stati Uniti, aggiungendo: «la nave ha colpito il ponte causando un collasso completo».
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Le immagini sono impressionanti. È un grande disastro collettivo, con distruzione massiva di infrastrutture, come visto l’11 settembre 2001.
Is the US under attack?
Cargo ship slams into the Francis Scott Key Bridge causing bridge to collapse.
Multiple cars plunge into the water. Currently, rescue teams are on the scene. So sad. Please
Pray for these families😢🙏💕— Sue Knows Best (@sues86453) March 26, 2024
The Baltimore Bridge aftermath is absolutely devastating.
Prayers for the families and friends who lost a loved one last night. ❤️🙏🏻 #baltimorebridge #BridgeCollapse #BreakingNews #KeyBridgeCollapse #BridgeCollapse #CSKvGT #Robinhood #LEAKED #BaltimoreBridgeCollapse pic.twitter.com/nLUcWlzai5— Fighter_4_Humanity (@Fighter_4_Human) March 27, 2024
Drone footage of the “Francis Scott Key Bridge” collapse . #Baltimore#BaltimoreBridgeCollapse #Bridge #BridgeCollapse #baltimorebridgepic.twitter.com/TrXAEsu2TT
— imran ali (@imu07280300033) March 27, 2024
WATCH: Drone footage shows aftermath of Baltimore bridge collapse pic.twitter.com/tKark8TArt
— Insider Paper (@TheInsiderPaper) March 27, 2024
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Kevin Cartwright, direttore delle comunicazioni dei vigili del fuoco della città di Baltimora, ha detto a Fox Baltimore che almeno 20 persone e diversi veicoli erano caduti nel fiume.
Oltre agli automobilisti caduti in acqua e dati per dispersi, si teme che il disastro possa avviare «uno sconvolgimento economico lungo la costa orientale degli Stati Uniti», scrive Bloomberg. «Nei giorni a venire si porranno domande difficili sugli effetti sulle imprese, sui pendolari, sui vacanzieri e sull’economia dell’intera regione».
La questione attuale ruota attorno a un’interruzione emergente nelle catene di approvvigionamento del Medio Atlantico. Il principale porto della costa orientale è ora paralizzato a causa del ponte distrutto che blocca l’unica corsia di navigazione in entrata e in uscita dal porto.
«Il porto di Baltimora – il più grande centro di movimentazione delle importazioni ed esportazioni statunitensi di automobili e autocarri leggeri – sembra essere fuori servizio a tempo indeterminato. Il conseguente collo di bottiglia potrebbe accelerare lo spostamento delle merci attraverso i porti della costa occidentale» continua la testata economica di Nuova York. «Un’altra domanda cruciale: quali altri porti hanno capacità inutilizzata per gestire le navi che trasportano automobili se Baltimora rimane chiusa per un periodo prolungato».
Bloomberg riferisce che la catena di fornitura automobilistica statunitense sarà interrotta. I dati mostrano che Mazda Motor e Mercedes Benz, Subaru of America, Mitsubishi Motors of North America e Volkswagen Group hanno la maggiore esposizione al porto.
Ulteriori questioni riguardano temi specifici, che ora divengono interessanti ed inquietanti, come quello del trasporto su strada del materiale pericoloso, che avveniva solo via ponte, perché non consentiti nella rotta alternativa che è via tunnel.
Ma cosa è accaduto davvero?
Un rapporto non classificato del DHS National Operations Center afferma che la nave portacontainer «ha perso la propulsione» prima di speronare il Francis Scott Key Bridge.
Su internet circolano analisi video che mostrano le luci della nave spegnersi poco prima dell’impatto. Altri video si avventurano in ipotesi fantasiose su cariche di esplosivo che sarebbero scattate lungo le giunture del ponte.
Video seems to show repeated power losses on ship just before it destroyed Francis Scott Key Bridge.pic.twitter.com/REoGCL9zcu
— Tom Fitton (@TomFitton) March 26, 2024
✖️ 𝗕𝗮𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗕𝗿𝗶𝗱𝗴𝗲 𝗮 𝗣𝗦𝗬-𝗢𝗣❓
Listen to what this guy says about the Baltimore Bridge .
Are these really explosions ?
I’m no engineer , but something isn’t adding up .– Why did it happen at that time of the day/morning ?
– Why did it happen around the… pic.twitter.com/0Ricm8zUUA— Yan.x | ॐ (@euphorio_) March 27, 2024
🇺🇸 Close up Footage of the Boat that brought down the Baltimore Key Bridge. #baltimorebridge pic.twitter.com/Uc4zIORjiv
— Freedom Truth Honor 🇺🇳 (@FreedomHonor666) March 27, 2024
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Molti osservatori in rete hanno notato l’inadeguatezza delle apparizioni del sindaco della città e del governatore del Maryland davanti alla situazione. L’ultimo accenna perfino a sorrisi mentre parla alla stampa dell’immane catastrofe.
Baltimore’s actual mayor response. #baltimorebridge #BridgeCollapse #BreakingNews #KeyBridgeCollapse #BridgeCollapse #CSKvGT #Robinhood #BaltimoreBridgeCollapse pic.twitter.com/r1LcHhqJBJ
— Fighter_4_Humanity (@Fighter_4_Human) March 27, 2024
Maryland Governor Wes Moore briefs reporters on Key Bridge collapse in Baltimore:
• Appears to be an accident
• Working closely with feds
• Ship’s crew warned of power issue
• Some cars were stopped from coming on the bridge when Mayday call came in pic.twitter.com/QqmOg5409w— Keith Boykin (@keithboykin) March 26, 2024
Nel frattempo, la Casa Bianca e le agenzie governative federali si sono affrettate a dichiarare che non si è trattato di un attacco terroristico.
In rete in molti parlano di un possibile attacco cibernetico come causa del disastro. Tra queste voci, quella della giornalista ex inviata di guerra Lara Logan.
“A brilliant, well-planned strategic attack on one of the most important supply chains in the United States.”#Baltimore #KeyBridgeCollapse
— IamLegend 🇺🇸 (@DarkSideAdvcate) March 27, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, una scena con una nave hackerata che si arenava su una spiaggia della Costa Occidentale degli Stati Uniti era presente nello strano film Netflix Leave the World Behind, prodotto dai coniugi Obama, che qualcuno ha definito come un esercizio di predictive programming, cioè di rivelazione tramite film e romanzi dello scenario che il potere vuole concretizzare.
Il discorso più tetro lo ha fatto tuttavia il generale Michael Flynn, consigliere di Trump finito poi nelle pastoie di una persecuzione giudiziaria. Il Flynn negli scorsi giorni aveva parlato della possibilità di un «Black Swan Event» («evento cigno nero») in questi mesi prima delle cruciali presidenziali 2024. Il disastro di Baltimora, con le sue conseguenze economiche a breve, medio, lungo termine potrebbe rientrare nella categoria.
EXCLUSIVE: General Flynn Calls Baltimore Barge Disaster A Black Swan Event pic.twitter.com/NfDS5LUMBA
— Alex Jones (@RealAlexJones) March 26, 2024
«Possiamo togliere dal tavolo l’idea che questo sia stato un attacco terroristico… e non possiamo assolutamente farlo», ha detto Flynn ad Alex Jones di Infowars in una intervista a caldo.
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In rete circola uno screenshot in cui la società di collocamento marittimo mostrerebbe che il capitano della nave portacontainer è ucraino. Utenti Twittter hanno rilanciato post in cui ipotetici utenti ucraini farebbero ironie sul crollo del ponte americano, lamentando il mancato arrivo dagli USA di armi con cui tirare giù il ponte di Crimea.
HOLY SH*T!
Our supposed "friends" from Ukraine are enjoying the news of 20 Americans missing after the collapse of the Francis Scott Key Bridge in Baltimore. They are claiming it's punishment for not sending them more billions of our tax dollars.
These are the people Biden… pic.twitter.com/8I5BgG35XN
— I Meme Therefore I Am 🇺🇸 (@ImMeme0) March 26, 2024
Siamo decisamente davanti ad un nuovo grande mistero della storia americana recente.
Tuttavia, ci sentiamo di dire, si tratta di un mistero che sembra già visto.
La nebbia che ora seguirà è il risultato di 23 anni in cui la versione ufficiale del disastro dell’11 settembre non si è spostata di un millimetro: era l’evento «cigno nero» di inizio millennio, il black swan che ha cambiato il mondo, con guerre internazionali e milioni di morti, e una catena di sangue e caos che ancora oggi non si è esaurita.
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Immagine screenshot da YouTube
Misteri
Non siamo entrati in contatto con gli alieni perché sono stati tutti uccisi dai raggi gamma, dice lo scienziato
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Militaria
Rapporto della Difesa USA propone ancora la retroingegneria UFO
Un nuovo rapporto mostra che al Dipartimento della Difesa americano (DOD) è stato chiesto di prendere in considerazione l’ipotesi di indagare sulla questione della retroingegneria aliena.
Uno studio condotto dall’All-domain Anomaly Risoluzione Office (AARO) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, riportato per la prima volta da Politico, ha esaminato i fenomeni anomali non identificati (UAP), comunemente indicati come UFO, dal 1945 ad oggi. Lo studio è stato pubblicato la scorsa settimana.
Come già riportato da Renovatio 21, il rapporto sostiene che non si è trovata nessuna prova che alcuna indagine o ricerca sponsorizzata dal mondo accademico o comitato di revisione ufficiale abbia confermato che qualsiasi avvistamento di un UAP rappresentasse una tecnologia extraterrestre.
Secondo il rapporto, questi presunti velivoli alieni potrebbero essere considerati «oggetti e fenomeni ordinari e il risultato di un’errata identificazione».
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Sebbene il rapporto abbia ampiamente sfatato gli avvistamenti di UAP, ha scoperto che un programma intitolato «Kona Blue» è stato proposto al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) negli anni 2010, che avrebbe esaminato i vantaggi della retroingegneria di velivoli extraterrestri recuperati. Secondo il rapporto, la proposta sarebbe stata respinta dal DHS «per mancanza di merito» perché non è stata recuperata alcuna imbarcazione.
«È fondamentale notare che non è mai stato raccolto alcun velivolo o corpo extraterrestre, questo materiale è stato presunto esistente solo dai sostenitori di Kona Blue e dai suoi attesi esecutori a contratto», afferma il rapporto. Kona Blue è stata desecretato per la prima volta nel rapporto AARO.
Secondo il direttore ad interim dell’AARO, Tim Phillips, il programma non è mai stato approvato perché nessun dipartimento «possedeva materiale o informazioni». Il Phillips in seguito attribuì gli avvistamenti a false rappresentazioni della cultura popolare e a programmi militari classificati.
«Queste sono persone razionali che fanno osservazioni e si riferiscono solo a ciò che sanno», ha detto Phillips. «Siamo riusciti a tornare dai proprietari del programma in quell’intervallo e chiedere, “a proposito, cosa abbiamo volato durante questa settimana?” Mio Dio, anch’io avrei pensato che sarebbe stato un UAP quando ne ho visto la foto”».
Il rapporto contraddice gran parte di ciò che David Grusch, un ex ufficiale dell’Intelligence USA diventato «gola profonda» della questione UFO, ha affermato nel 2023 discutendo di ciò che il governo degli Stati Uniti sapeva sulla tecnologia extraterrestre.
Ha affermato che fazioni segrete all’interno del governo degli Stati Uniti possedevano navi e corpi alieni. Grusch, che è stato apertamente critico nei confronti di AARO, ha parlato dell’UAP Disclosure Act, una legislazione allo studio del Congresso che potrebbe consentire una maggiore trasparenza riguardo a ciò che il governo sa sugli UAP.
Secondo Grusch, la legislazione è stata modellata sul modello dell’Assassination Records Collection Act del 1992, che ordinò alla National Archives and Records Administration (NARA) di istituire l’Assassination Records Review Board per raccogliere tutti i documenti relativi all’omicidio del presidente John Fitzgeraldo Kennedy.
Sebbene il consiglio non abbia mai soddisfatto le aspettative di coloro che mettevano in dubbio la versione ufficiale, il Grusch ha affermato che questo disegno di legge aveva più «denti» per «forzare la questione».
Nel novembre 2023, i rappresentanti repubblicani Tim Burchett, Anna Paulina Luna, Matt Gaetz , e i democratici Jared Moskowitz e Andy Ogles hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno criticato con veemenza lo stallo della legislazione. Alcuni hanno sottolineato i loro problemi con la legislazione stessa, che consente di rendere pubblica la raccolta dei record UAP 25 anni dopo la data di creazione del record, a meno che il presidente non ritenga tale divulgazione una minaccia alla sicurezza nazionale.
Più recentemente, un rapporto non classificato dell’ispettore generale del Pentagono ha affermato che il DOD non aveva un «approccio coordinato» per indagare sulla questione UAP. A causa di questa mancanza di coordinamento, il rapporto afferma di lasciare gli Stati Uniti esposti a minacce militari esterne, che compromettono la sicurezza nazionale.
Ci sono state molteplici testimonianze di funzionari governativi che affermano che i velivoli UAP recuperati sono stati sottoposti a ingegneria inversa per il progresso tecnologico.
Nel 1997, il controverso tenente colonnello Philip Corso fece un’affermazione sorprendente nel suo libro di memorie Il giorno dopo Roswell, dove affermava che durante il suo mandato come membro del Consiglio di sicurezza nazionale del presidente Dwight D. Eisenhower e come capo dell’ufficio tecnologico straniero presso il dipartimento di ricerca e sviluppo dell’esercito americano, ha guidato il progetto di ingegneria inversa aliena dell’esercito.
Tale progetto presumibilmente utilizzava la tecnologia recuperata dall’incidente di Roswell del 1947 e diffondeva le informazioni alle principali società private americane . Utilizzando le informazioni fornite, queste aziende hanno prodotto «laser, circuiti integrati, reti in fibra ottica, dispositivi a fascio di particelle accelerato e persino il materiale Kevlar in giubbotti antiproiettile», scrive il colonnello Corso.
L’incidente di Roswell fu inizialmente segnalato come un disco volante recuperato confermato dalle forze aeree dell’esercito americano prima che la storia venisse rapidamente ritrattata e segnalata come un pallone meteorologico caduto.
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Come riportato da Renovatio 21, il recente rapporto che nega le prove di vita extraterrestre in realtà rivela anche la costruzione di sistemi sensoristici chiamati «Gremlin» per il rilevamento degli UFO.
A novembre alcuni giornali come il Daily Mail, dicendo di avere fonti anonime, avevano scritto che la CIA sarebbe riuscita a recuperare almeno nove veicoli potenzialmente alieni, due dei quali «completamente intatti».
Il tema degli UFO sta scaldando molti animi a Washington in questi ultimi anni, con vari senatori americani che parlano apertis verbis della loro possibile minaccia agli interessi militari americani. «Ci sono cose che volano sopra installazioni militari, e nessuno sa cosa sia e non sono nostre», ha dichiarato il senatore repubblicano Marco Rubio.
Il tema della retroingegneria aliena era già stato toccato altre volte, con discrezione, dalla politica americana.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2021 al Congresso USA era stato presentato un disegno di legge sulla Difesa che per finanziare il reverse engineering della tecnologia UFO.
Lo scorso autunno lo Sean Kirkpatrick, il responsabile degli UFO presso il Pentagono (o per lo meno, quello che apparentemente fa questo mestiere), arrivato al termine del suo incarico ha fatto un bilancio della sua attività e dichiarato possibile l’esistenza della vita extraterrestre.
In questi anni è emerso anche che vi sarebbe una piccola guerra civile in corso tra i funzionari del governo su quanta parte delle loro informazioni sugli UFO dovrebbero consegnare al Congresso e al pubblico, una presunta piccola «società segreta» di potenti custodi di materiale classificato interna al Pentagono che rifiuterebbe di divulgare qualsiasi informazione a riguardo.
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Misteri
Il Pentagono nega l’esistenza della vita extraterrestre, ma spunta per gli UFO il sistema di sensori «Gremlin»
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