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Big Pharma

Robert Kennedy jr intervistato da Mike Tyson. Spettacolo

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«Hotboxin’ with Mike Tyson» è uno show visibile su YouTube, tenuto dall’ex campione dei pesi massimi Michael Gerard Tyson, riconosciuto come uno dei pugili più devastanti di tutti i tempi.

 

Lo show è co-presentato da Eben Britton, già campione di Football americano, nonché uno dei pochi atleti NFL che ha avuto il coraggio di parlare apertamente del problema dell’Adderall, una anfetamina prescrivibile dai medici, presso gli atleti americani e, pare proprio, presso una immane porzione della popolazione studentesca, dai bambini agli universitari.

 

Il duo ha recentemente avuto ospite in trasmissione Robert F. Kennedy jr., l’avvocato che tanto sta facendo per la causa della sicurezza dei vaccini in tutto il mondo.

 

Il risultato di questo strano mix è stata una trasmissione assolutamente inarrivabile, irresistibile – un’ora e mezzo dove si è volati altissimi, con temi esiziali tra il collettivo e il personale raccontati con spietata lucidità.

 

Kennedy, a cui va dà il merito di non aver alcun problema ad affrontare macro-interviste audiovideo nonostante i problemi alla sua voce, ha lanciato una quantità di racconti sulla storia degli USA e sulla sua famiglia al punto che si fa fatica conteggiarle tutte.

 

Robert junior crede che la CIA abbia avuto un ruolo nell’assassinio del padre Bob Kennedy e dello zio JFK

Robert junior crede che la CIA abbia avuto un ruolo nell’assassinio del padre Bob Kennedy e dello zio JFK. Robert junior crede Sirhan Sirhan, il palestinese ancora in carcere per aver sparato al padre Robert senior, non sia il vero assassino; il vero assassino, dice, potrebbe essere stato, a quanto ha potuto ricostruire, un nuovo membro della scorta, morto nelle Filippine l’anno passato. A sentire queste parole, chi come noi sa quanto è difficile far passare delle ipotesi alternative riguardo talune cronache traumatiche, resta davvero stordito: del resto l’espressione «teorico del complotto» («conspiracy theorist») fu coniata proprio dalla CIA per discreditare quanti si permettevano di dubitare della ricostruzione dell’assassinio del presidente John Kennedy, e quindi ci chiediamo se i Kennedy non siano immuni a questa accusa.

 

L’avvocato in trasmissione ha raccontato altresì della determinazione del nonno Joe Kennedy, il primo irlandese ad ascendere alla classe dirigente USA come consigliere di Franklin Delano Roosevelt. Di Joseph Kennedy Mike Tyson sembra conoscere intimamente la storia: John John Kennedy, il figlio di JFK morto in incidente aereo, lo andava a trovare in carcere, e quindi anche il pugile di storie della dinastia deve averne sentite tante.

Joe Kennedy, racconta il nipote, era contrario all’imperialismo USA perché avrebbe significato un’irrigidimento militare anche in patria, su suolo della libera America. Considerando l’11 settembre e ciò che è avvenuto dopo, ma anche tanta storia precedente, possiamo dire che nonno Kennedy fu davvero profetico.

 

Joe Kennedy, racconta il nipote, era contrario all’imperialismo USA perché avrebbe significato un’irrigidimento militare anche in patria, su suolo della libera America. Considerando l’11 settembre e ciò che è avvenuto dopo, ma anche tanta storia precedente, possiamo dire che nonno Kennedy fu davvero profetico.

 

È toccante quando Kennedy racconta della discriminazione verso gli irlandesi, viva ancora a inizio Novecento, con la fuga degli Irlandesi dalla fame ingegnerizzata da Londra (Kennedy lo dice apertamente) fino a trasformare l’Oceano Atlantico in quello che James Joyce definiva «un grande vaso di lacrime». Qui Tyson dimostra di conoscere Joyce: mica ce lo aspettavamo, confessiamo…

 

Tyson e Kennedy, salta fuori, hanno in comune la passione per piccioni e falchi. Ornitologi scatenati, hanno fatto gare e visto uccelliere di ogni sorta in giro per il pianeta.

 

Tuttavia, arriva la fase dei cazzotti veri.

 

L’ultimo segmento della trasmissione viene dedicato a farmaci e vaccini, e più in generale al tema della salute nel mondo moderno.

 

 

Il «modello farmaceutico»

«È un modello farmaceutico, Invece che costruire il tuo sistema immunitario, che è come una Ferrari, abbiamo optato per questo modello farmaceutico che è più concentrato nel curare i sintomi» afferma Kennedy.

«È un modello farmaceutico, Invece che costruire il tuo sistema immunitario, abbiamo optato per questo modello farmaceutico che è più concentrato nel curare i sintomi»

 

«Oggi, specialmente i pediatri, stanno assistendo a questa esplosione di malattie croniche nei nostri bambini Non è solo l’autismo, che è passato da 1 su 10.000 nella mia generazione a 1 su 34 in quella dei miei figli sono tutte le malattie allergiche, malattie autoimmuni, diabete, artrite reumatoide, le malattie di neurosviluppo Disturbo da deficit di attenzione/iperattività, ritardo del linguaggio, narcolessia, tic, malattie dello spettro autistico Tutte queste malattie sono diventate epidemiche dal 1989».

 

Si tratta di una data precisa.

 

«Secondo l’Health and Human Services, se sei nato prima del 1989, che è l’anno in cui hanno cambiato il programma dei vaccini le tue probabilità di avere una malattia cronache sono il 12%. Se sei nato dopo il 1989 sono il 54%».

 

«L’obesità è compresa?» chiede Tyson.

 

«L’obesità è legata ai vaccini» risponde Kennedy.

 

«Secondo l’Health and Human Services, se sei nato prima del 1989, che è l’anno in cui hanno cambiato il programma dei vaccini le tue probabilità di avere una malattia cronache sono il 12%. Se sei nato dopo il 1989 sono il 54%»

«In tutte queste lesioni che sono divenute epidemiche ci sono  300 malattie, ognuna di esse è elencata come effetto collaterale negli inserti dei produttori dei 72 vaccini che sono ora obbligatori per i nostri figli».

 

Quindi parte il devastante attacco a Big Pharma.

 

 

«Criminali seriali»

«Quello che deve capire la gente è che 4 aziende fanno tutti i 72 vaccini. Tutte queste aziende sono pregiudicate. E non si tratta solo di crimini seriali; il loro modello di business è commettere reati».

 

«Queste aziende negli ultimi 10 anni hanno pagato  35 miliardi di dollari in penalità, danni, multe per aver falsificato la scienza, frodato il legislatore, mentito  ai medici e per aver ucciso centinaia di migliaia di persone».

Il Vioxx, che era il prodotto principale della Merck, ha ucciso tra i 120.000 e i 500.000 americani. Una pillola che Merck vendeva come pillola per il mal di testa, sapendo  che causava infarti e uccideva le persone, ma non lo disse a nessuno»

 

Per esempio, «Il Vioxx, che era il prodotto principale della Merck, ha ucciso tra i 120.000 e i 500.000 americani. Una pillola che Merck vendeva come pillola per il mal di testa, sapendo  che causava infarti e uccideva le persone, ma non lo disse a nessuno».

 

«Noi abbiamo questi fogli di lavoro, che dicevano che anche uccidendo tot persone per dose, si potevano fare più soldi anche se avessero denunciato tutti. Alla fine hanno ucciso fino a mezzo milione di americani. E l’hanno fatta franca. Hanno pagato 7 miliardi di dollari in multe nessuno è andato in galera».

 

Poi, il tema più spinoso, quello che ti fa perdere tutto (Kennedy ha perso il saluto anche di alcuni famigliari, con fratello sorella e nipote che lo hanno attaccato pubblicamente).

 

«Le aziende hanno zero responsabilità, così  non c’è incentivo per loro per fare vaccini sicuri. Non devono spendere nessun denaro in marketing o pubblicità perché obbligano 74 milioni di bambini che gli piaccia o no. E non fanno test di sicurezza per i vaccini, si tratta dell’unico prodotto medico che non deve essere testato per la sicurezza».

«I vaccini sono l’unico luogo dove non possono essere beccati, perché è illegale in questo paese denunciare un’azienda di vaccini. Il Congresso ha fatto una legge nel 1986 che diceva: non importa quanto negligente sia l’azienda, non importa  quanto malvagi sono, non importa quanto sia tossico il prodotto, non importa quanto grave sia la lesione, tu non puoi denunciarli».

 

«Le aziende hanno zero responsabilità, così  non c’è incentivo per loro per fare vaccini sicuri. Non devono spendere nessun denaro in marketing o pubblicità perché obbligano 74 milioni di bambini che gli piaccia o no. E non fanno test di sicurezza per i vaccini, si tratta dell’unico prodotto medico che non deve essere testato per la sicurezza».

 

 

La guerra biologica e il muro del 1989

«La ragione di questo è l’eredità del CDC come servizio di salute pubblica. Quell’agenzia era un’agenzia quasi militare, ecco perché il  personale della CDC ha gradi militari, come “chirurgo generale”».

 

«Il programma dei vaccini fu concepito come Difesa della Sicurezza Nazionale contro un attacco biologico. Volevano essere sicuri che se i russi ci avessero attaccato con l’antrace o altri agenti biologici, noi saremmo stati i grado di formulare rapidamente un vaccino e implementarlo su 200 milioni di persone, senza impedimenti legali».

 

«Così dissero: se la chiamiamo “medicina”, abbiamo bisogno di test di sicurezza… Chiamiamola in altro modo… Le aziende, quando iniziarono questa corsa all’oro nel 1989 con i vaccini aggiunti al programma, se ne avvantaggiarono. Dissero: non abbiamo bisogno di fare i test di sicurezza per queste cose».

 

«Ora abbiamo prodotti di cui nessuno conosce i rischi, sappiamo solo che nell’anno in cui li abbiamo messi in programma  c’è stata un’esplosione di malattie croniche… Il CDC alza la braccia: se gli chiedi da dove venga questa epidemia di autismo loro ti dicono: “non lo sappiamo”»

«A causa di questo, ora abbiamo prodotti di cui nessuno conosce i rischi, sappiamo solo che nell’anno in cui li abbiamo messi in programma  c’è stata un’esplosione di malattie croniche… Il CDC alza la braccia: se gli chiedi da dove venga questa epidemia di autismo loro ti dicono: “non lo sappiamo”».

 

«Da dove viene l’epidemia di obesità? Da dove viene l’epidemia di diabete? Perché i nostri ragazzi hanno l’allergia alle noccioline, che fondamentalmente non esisteva prima del 1989?».

 

«E i disturbi dell’attenzione?» incalzano gli ospiti.

 

«È tutto legato ai vaccini – risponde Kennedy»Nel nostro sito abbiamo 1400 studi studi peer rewied, pubblicati dal NIH e su PubMed, che legano vari vaccini a tutte queste lesioni». Si tratta di Children’s Health Defense, di cui Renovatio 21 traduce gli articoli.

 

 

Il business model

Un po’ scioccato, Tyson fa una domanda abissale. «Lo fanno per soldi?»

 

«Stanno facendo 60 miliardi di dollari l’anno nella vendita di vaccini – risponde Kennedy – ma stanno facendo 500 miliardi di dollari l’anno vendendo i rimedi per le lesioni causate dai vaccini»

«Beh, loro stanno facendo 60 miliardi di dollari l’anno nella vendita di vaccini – risponde Kennedy – ma stanno facendo 500 miliardi di dollari l’anno vendendo i rimedi per le lesioni causate dai vaccini».

 

«I farmaci per il diabete, l’Adderall, il Ritalin, il Concerta, gli inalatori, i farmaci antiepilettici, è un bel business plan per queste aziende. Fai ammalare le persone, e poi vendi loro una cura per tutta la vita».

 

«Con il morbillo non stavano facendo alcun denaro… sei hai il morbillo o la varicella, la cura è brodo di pollo e vitamina A, e non puoi brevettare nessuno dei due. Stai bene in una settimana. È una malattia autolimitante che va via in una settimana… Ma se tu puoi dare a qualcuno quel vaccino, e renderlo diabetico a vita allora ottieni un cliente permanente… o con l’ADD, o ADHD».

 

 

Bambini appena nati e prostitute

«I farmaci per il diabete, l’Adderall, il Ritalin, il Concerta, gli inalatori, i farmaci antiepilettici, è un bel business plan per queste aziende. Fai ammalare le persone, e poi vendi loro una cura per tutta la vita»

«Molti dei vaccini sono per malattie che hanno zero rischi. Un bambino appena nato ha zero rischi di prendere l’epatite B,
se la madre non ce l’ha, e ogni madre fa il test».

 

«Puoi prenderla solo con il sesso sprotetto, o condividendo siringhe. Quindi, perché diamo a un bambino di un anno il vaccino per l’epatite B, e ammettono che il vaccino non dura 5 anni e quel bambino non farà sesso con una prostituta nei primi 5 anni di vita».

 

«Ci sono zero rischi, mentre quello è un vaccino molto pericoloso».

 

 

Il test che non faranno mai

«Non sono anti-vaccino, io voglio vaccini sicuri, io voglio che i vaccini siano testati».

 

«Quello che dico alla gente: testali contro un placebo oppure testali contro una popolazione non vaccinata. Mostratemi una popolazione vaccinata e una popolazione non vaccinata Mostratemi che la popolazione vaccinata è più in salute».

 

«Se lo farete, posterò lo studio sul mio sito web, mi ritirerò da questo lavoro e ritornerò a lavorare a tempo pieno alla gestione delle acque, che è quello che vorrei fare».

 

 

Anti-vaccino, Anti-pesce

«Mi chiamano «antivaccinista» perché è un modo di screditarmi, ma non  ho mai detto niente a nessuno che faccia pensare che sia antivaccinista».

 

«Ho provato, lottando per 35 anni, denunciando persone, di levare il mercurio dal pesce. Nessuno mi chiama “anti-pesce”. Voglio solo che il pesce sia sicuro, e voglio che siano sicuri anche i vaccini».

«Ho provato, lottando per 35 anni, denunciando persone, di levare il mercurio dal pesce. Nessuno mi chiama “anti-pesce”. Voglio solo che il pesce sia sicuro, e voglio che siano sicuri anche i vaccini».

 

«Se funzionano, mostriamo che funzionano in un autentico test di sicurezza».

 

Come è accaduto per il potente discorso di Berlino, queste qui sopra ci sono parse parole pure, parole di verità.

 

Parole che affrontano senza remore il nostro tempo.

 

Avercene, di avvocati così. Avercene, di leader così.

 

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Alimentazione

Pfizer sospende la nuova pillola dimagrante dopo che i pazienti hanno riscontrato gravi effetti collaterali

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La nuova pillola sperimentale per la perdita di peso della Pfizer ha funzionato nel raggiungere il suo obiettivo dichiarato, ma con alla perdita di peso si sono aggiunti effetti collaterali così gravi che la ricerca è stata interrotta.

 

In un comunicato stampa, il colosso farmaceutico ha affermato che avrebbe interrotto gli studi clinici sul danuglipron, la sua pillola dimagrante da prendere due volte al giorno. Questo farmaco utilizza un meccanismo simile a semaglutide, perché un’ampia percentuale delle persone che l’hanno assunto nelle prime due fasi sperimentali ha avuto disturbi gastrointestinali ed effetti indesiderati come nausea e diarrea.

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«Mentre gli eventi avversi più comuni erano lievi e di natura gastrointestinale coerenti con il meccanismo, sono stati osservati tassi elevati (fino al 73% di nausea; fino al 47% di vomito; fino al 25% di diarrea)», si legge nel comunicato stampa. «Tassi di interruzione elevati, superiori al 50%, sono stati osservati con tutte le dosi rispetto a circa il 40% con il placebo».

 

«Al momento, la formulazione di danuglipron due volte al giorno non avanzerà negli studi di Fase 3» scrive il comunicato.

 

Come il semaglutide, il principio attivo dei famosissimi iniettabili Ozempic e Wegovy, il danuglipron è un agonista del recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, il meccanismo esatto è oggetto di dibattito ma che a livello generale si ritiene imiti la sensazione di pienezza nell’intestino. Sebbene le iniezioni di semaglutide – che solo negli ultimi anni sono state approvate in USA per la perdita di peso – siano sempre più in voga, anch’esse possono avere alcuni importanti effetti collaterali gastrointestinali.

 

Con la popolarità degli iniettabili di semaglutide è arrivata una crescente spinta a trovare un modo per ottenere gli effetti del farmaco sotto forma di pillola. Fino a quando Pfizer non ha deciso di interrompere i suoi studi, il danuglipron sembrava destinato a diventare il prossimo grande passo nel trattamento della perdita di peso, soprattutto considerando che i risultati di studi precedenti suggerivano che fosse efficace quanto Ozempic.

 

L’azienda a fronte degli investimenti fatti e dei possibili grandi guadagni, ha sostenuto nella sua dichiarazione che, sebbene stia interrompendo i test sul danuglipron, sta ancora cercando di immettere sul mercato una pillola dimagrante.

 

«I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l’obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l’esecuzione dello studio», ha affermato il dottor Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente di Pfizer.

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«Lo sviluppo futuro di danuglipron si concentrerà su una formulazione una volta al giorno, con dati farmacocinetici attesi nella prima metà del 2024» annuncia il comunicato Pfizer.

 

Come riportato da Renovatio 21, il semaglutide – commercializzato come Ozempic – sta rivoluzionando il settore farmaceutico e si annuncia, secondo alcuni analisti, come quello che potrebbe divenire il farmaco più venduto della storia. Il fenomeno potrebbe avere consegue trasformative per la società e l’economia: la banca d’affari Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’impatto dei farmaci contro l’obesità sui produttori di cibo spazzatura.

 

Il problema degli effetti collaterali tuttavia è già stato posto.

 

Come riportato da Renovatio 21, oltre al pericolo per le donne incinte, vi sarebbe un’inchiesta in corso per stabilire se esiste una possibile correlazione tra l’assunzione del semaglutide e l’ideazione di pensieri suicidi.

 

Una recente intervista di Tucker Carlson ad un ex dirigente di enti di regolazione del farmaco ha aperto numerosi dubbi riguardo gli effetti avversi del farmaco e riguardo alla bontà dell’intera filiera industrial-sanitario-statale che si prepara a sostenerne la massima diffusione.

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Big Pharma

Sciroppo uccide i bambini usbechi. Dietro, un fiume di corruzione

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Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Al processo per lo scandalo del Dok-1 Maks sta emergendo che i produttori indiani corrompevano regolarmente gli operatori sanitari in tutto il Paese, per raccomandare il preparato ai pazienti. Nel frattempo il presidente Mirziyoyev ha sostituito il ministro della Salute ma senza indicare quali nuove misure verranno adottate.   Il tribunale di Taškent ha ripreso le sessioni del processo sullo scandalo dello sciroppo Dok-1 Maks, la cui assunzione ha portato 18 bambini all’invalidità permanente, mentre in tutto le persone che hanno subito gravi conseguenze sono ormai una settantina. Sono stati aggiunti altri nomi alla lista delle persone accusate, che sono attualmente 23.   L’accusa evidenzia come dopo l’assunzione del farmaco 16 bambini abbiano ricevuti traumi molto seri, e tre siano morti direttamente dopo l’assunzione dello sciroppo.   Lo scorso agosto è divenuto evidente che il numero delle persone colpite dall’assunzione del farmaco della compagnia indiana Marion Biotech sia di molto superiore a quanto si supponesse. Se all’inizio del 2023 si parlava di una ventina di bambini coinvolti, oggi quelli accertati sono almeno 65, come ha riferito in tribunale l’ex-primario del centro plurifunzionale della regione di Samarcanda, il dottor Mamaktul Azizov.

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Il presidente del tribunale, Musa Jusipov, ha inserito nell’elenco degli accusati 17 persone, e nei prossimi giorni verranno esaminate tutte le rispettive posizioni. Secondo la Corte suprema dell’Uzbekistan, come pubblicato agli atti dello scorso 1° dicembre, una parte della documentazione è stata inviata agli organi inquirenti «per rivedere le conclusioni accusatorie e approfondire le azioni processuali integrative, relative al coinvolgimento di altre persone nello stato di accusa».   Finora gli accusati sono 21 persone, compreso l’ex-direttore dell’Agenzia per lo sviluppo farmaceutico e direttore della compagnia Quramax Medikal, un cittadino indiano, insieme a diversi altri a lui collegati, in tutto 16 uomini e 5 donne contro i quali sono state presentate le accuse da parte del Servizio per la sicurezza nazionale dell’SGB.   Alla compagnia sono state ritirate le licenze per il commercio di prodotti farmaceutici. La procura ha dichiarato che i distributori del Dok-1 Maks avevano pagato tangenti ai funzionari locali, nella misura di 33 mila dollari, per rinunciare alle verifiche obbligatorie del preparato da immettere sul mercato, che è stato così registrato come accessibile sul mercato interno dell’Uzbekistan.   Inoltre è stato chiarito che gli imprenditori indiani che hanno prodotto il mortale sciroppo corrompevano regolarmente gli operatori sanitari in tutto il Paese, per raccomandare il preparato ai pazienti.   Un rappresentante del comitato fiscale che ha testimoniato al processo ha spiegato che i produttori hanno pagato in tutto 5 miliardi e 57 milioni di som (circa mezzo milione di dollari) ai medici che raccomandavano lo sciroppo, e che aiutavano al suo acquisto. Le infermiere hanno ricevuto 122 milioni di som (circa 10 mila dollari), mentre i farmacisti hanno percepito 2 miliardi e 345 milioni di som (quasi 200 mila dollari). Oltre un milione di dollari è stato poi distribuito a vari altri collaboratori per la diffusione del farmaco.   L’anno scorso, secondo le informazioni diffuse da Radio Ozodlik, le autorità dello Stato indiano settentrionale dell’Uttar-Pradesh avevano autorizzato la Marion Biotech a rinnovare la produzione, ma dopo le morti di massa dei bambini in Uzbekistan lo sciroppo per la tosse è stato bloccato.   Nel frattempo, il presidente dell’Uzbekistan Šavkat Mirziyoyev ha sostituito il ministro della Salute, nominando come sostituto provvisorio Asilbek Khudajarov: in una riunione «in spirito critico» alla presenza del primo ministro Abdulla Aripov, è stato licenziato il ministro Amrillo Inojatov, senza ulteriori chiarimenti sui futuri programmi del ministero.   Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne. Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.  

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Big Pharma

L’Australia si scusa con le vittime della talidomide. Quando lo farà per quelle di lockdown e vaccini?

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Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha offerto le scuse nazionali alle vittime della talidomide, il farmaco contro la nausea mattutina che ha causato difetti alla nascita in circa 100.000 bambini in tutto il mondo. Le scuse segnano la prima volta che il governo australiano riconosce un ruolo nello scandalo.

 

«Ai sopravvissuti – ci scusiamo per il dolore che la talidomide ha inflitto a ognuno di voi ogni giorno. Ci dispiace. Siamo più dispiaciuti di quanto possiamo dire», ha detto Albanese mercoledì in Parlamento a un gruppo di sopravvissuti.

 

«Queste scuse si inseriscono in uno dei capitoli più oscuri della storia della medicina australiana», ha affermato.

 

Sviluppata dalla casa farmaceutica tedesca Grunenthal, la talidomide fu commercializzata tra il 1957 e il 1961 come cura per la nausea mattutina durante la gravidanza e come sonnifero che non crea dipendenza. Poco dopo essere stata immessa sul mercato, si è scoperto che la talidomide causava difetti alla nascita, inclusi arti accorciati o mancanti, mentre altre gravidanze venivano interrotte prematuramente dal farmaco e alcuni bambini esposti al farmaco nell’utero morivano prima di raggiungere la pubertà.

 

Le stime del Thalidomide Trust suggeriscono che circa 100.000 bambini con talidomide sono nati in tutto il mondo. Non è chiaro quanti siano stati colpiti in Australia, ma un rapporto del Senato di Canberra del 2019 ha rilevato che il 20% dei casi nel Paese avrebbe potuto essere evitato se il governo avesse agito prima per ritirare il farmaco dalla circolazione. Il governo non ha mai ammesso la responsabilità, ma ha offerto ai sopravvissuti pagamenti una tantum fino a 500.000 dollari australiani (332.000 dollari) e un risarcimento annuale fino a 60.000 dollari australiani nel 2019.

 

Schemi di risarcimento simili sono stati implementati in Canada nel 1991 e nel Regno Unito nel 2010. Grunethal riconosce il suo ruolo nello scandalo, ma non ha mai ammesso la responsabilità legale. Diversi funzionari della Grunethal furono accusati di omicidio colposo alla fine degli anni ’60, ma l’azienda si accordò in via stragiudiziale e accettò di contribuire ad una fondazione di beneficenza per le vittime.

 

 

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Come riportato da Renovatio 21, cinque anni fa moriva in Australia il dottor William McBride, che fu tra i primi medici a dare l’allarme sulla talidomide – in pratica, un eroe che salvò chissà quanti bambini. Nonostante il suo ruolo fosse riconosciuto, per delle meccaniche che abbiamo imparato a conoscere quando si tratta di grandi interessi farmaceutici, il medico fu tuttavia attaccato ed emarginato nel corso del tempo, fino ad essere radiato dall’ordine dei medici – un’altra procedura che, purtroppo, abbiamo imparato a conoscere.

 

Nella primavera del 1961, al Crown Street Women’s Hospital di Sydney, in Australia, il Dr. McBride, un ostetrico, fece nascere un bambino che aveva malformato le braccia e altri problemi. Nel giro di poche settimane ne aveva visti altri due. In una lettera pubblicata sulla rivista medica The Lancet che in dicembre, notò che ciò che sembrava connettere le pazienti era un farmaco che aveva prescritto per la nausea mattutina, la talidomide (nota in Australia come Distaval).

 

Dopo aver fondato un’organizzazione di ricerca, la Fondazione 41, con un premio in denaro che aveva ricevuto da un istituto francese per il suo ruolo nella questione della talidomide, McBride fu oggetto di roventi polemiche. Negli anni Ottanta la sua ricerca sui possibili effetti dannosi di un altro farmaco, il Bendectin, fu messa in discussione e fu coinvolto in una lunga battaglia per difendere la sua reputazione.

 

McBride ed i suoi sostenitori credevano fermamente che le compagnie farmaceutiche stessero cercando di zittirlo, al punto da ipotizzare che stessero monitorando le sue telefonate: «ci sono crepitii ogni volta che parlo al telefono, che improvvisamente svaniscono o diminuiscono», disse al Sun-Herald di Sydney nel 1988. «Potrebbe non essere nulla, ma le compagnie farmaceutiche sono conosciute per ricorrere a metodi drastici per screditare coloro che appaiono in tribunale contro di loro».

 

«Non pensava che una compagnia farmaceutica non sarebbe stata felice di sentirlo quando ha detto: “C’è qualcosa di sbagliato nel tuo farmaco’” – ha detto la figlia Catherine McBride all’Australian  –Pensava che avrebbe risparmiato loro un sacco di soldi».

 

Durante le controversie che seguirono, il dottor McBride sostenne di essere stato vittima di una campagna di Big Pharma per screditarlo. Nel 1987, per esempio, gli fu contestato l’uso dei conigli negli esperimenti e i relativi risultati. «Stiamo combattendo per alcuni conigli – disse al Sun-Herald – cosa è più importante – la vita di un bambino o quanto un coniglio ha bevuto in un esperimento?».

 

Fu così, che dopo tanti attacchi, nel 1993 un tribunale ordinò la sua radiazione registro medico dello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud, impedendogli di praticare la medicina. Tuttavia, la radiazione dall’ordine finì per essere cancellata. McBride vinse il diritto di esercitare nuovamente la medicina nel 1998, anche se con diverse condizioni, tra cui quella di non condurre ricerche.

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Ora, che il governo australiano chieda scusa alle vittime della talidomide è sicuramente positivo.

 

Tuttavia, ci chiediamo: quando chiederà scusa per la mostruosità raggiunta dal Paese durante il biennio pandemico?

 

Quando chiederà scusa per la repressione mostruosa contro la sua popolazione?

 

Quando chiederà scusa per la violenza delle forze dell’ordine portata – e autorizzatafin dentro le automobili e persino le case delle famiglie?

 

Quando chiederà scusa per gli ordini che proibivano baci e abbracci a capodanno, i regali di Natale, e perfino le conversazioni?

 

Quando chiederà scusa per gli ordini ai nonni australiani di non avvicinarsi ai loro nipoti?

 

Quando chiederà scusa per gli insulti ai non vaccinati definiti dalle autorità sanitarie come «infelici» e «soli» per tutta la loro vita?

 

Quando chiederà scusa per la polizia che aggrediva perfino i bambini?

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Quando chiederà scusa per l’apartheid biotica effettiva implementata perfino nei supermercati?

 

Quando chiederà scusa per l’invito alla delazione per i vicini «anti-governo o teorici del complotto del vaccino COVID», che era ripetuto fino a pochi mesi fa?

 

Quando chiederà scusa per i lager?

 

Quando chiederà scusa per Melbourne, città offesa sino al parossismo, trasformatasi in una vera zona di guerra?

 

Quando chiederà scusa per le persone picchiate in strada perché prive di «documenti vaccinali»?

 

Quando chiederà scusa per i danni biologici che il vaccino sta producendo, come attestano gli interventi vari medici e qualche parlamentare, sugli australiani?

 

A tali domande non sappiamo rispondere, se non con un’esortazioni a coloro che agli antipodi sono rimasti umani: non facciamo passare altri 60 anni prima di vedere riconosciuta, a parole, la giustizia, la verità.

 

Chi ha ordito la catastrofe deve essere portato dinanzi alle sue responsabilità il prima possibile. In Australia come in Italia e in tutto il mondo.

 

Per quanto ci riguarda, lo abbiamo già detto: noi non dimentichiamo nulla.

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