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Zoo tedesco giustizia antilopi sane: eutanasie animali e certi ricordi

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Lo zoo di Lipsia ha sparato a quattro delle sue antilopi lechwe, citando ragioni di controllo della popolazione, senza menzionare problemi di salute o vecchiaia. Le carcasse sono state date in pasto ad altri animali dello zoo.

 

Le antilopi sono state abbattute venerdì mattina tramite cinque «colpi di precisione», come confermato dal portavoce dello zoo. Secondo la struttura, aveva tentato senza successo di trasferire gli animali in un altro zoo tramite il Programma Ex-situ, uno schema di gestione e conservazione della popolazione gestito dall’Associazione europea degli zoo e degli acquari.

 

Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Leipziger Volkszeitung, che cita l’amministrazione dello zoo, la decisione è stata approvata da una speciale commissione etica.

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Un caso simile si è verificato nello zoo australiano di Adelaide a ottobre, dove due leoni sono stati soppressi. Un maschio di nome Mujambi è stato il primo ad essere soppresso dopo aver sofferto di problemi di salute, che il team veterinario non è stato in grado di curare. Poco dopo, lo zoo ha deciso di sopprimere la compagna di lunga data di Mujambi, Amani, anche se la leonessa non era gravemente malata.

 

La struttura ha spiegato di aver scelto di risparmiarle gli «impatti negativi» del vivere da sola. «L’eutanasia è stata ritenuta nel miglior interesse per il benessere di Amani a causa del suo forte legame con Mujambi», ha affermato.

 

Lo zoo ha sostenuto che «a 23 e 19 anni, entrambi i leoni erano nelle ultime fasi della loro vita», con il direttore Phil Ainsley che ha insistito sul fatto che spostare Amani e integrarla in un altro branco o ambiente «era considerato troppo rischioso e stressante».

 

Il presidente e direttore della Zoological Wildlife Foundation, Mario Tabraue, ha detto a 7NEWS che «non c’è alcun ragionamento logico o scusa per quello che è stato fatto qui», suggerendo che lo zoo avrebbe potuto almeno provare a «trovare un altro compagno o amico» alla leonessa solitaria.

 

Verso la fine del 2022, lo staff dello zoo svedese Furuvik ha sparato e ucciso tre scimpanzé, lasciandone un altro ferito, dopo che gli animali erano fuggiti dal loro recinto. La struttura ha affermato all’epoca che gli animali «veloci, molto forti e generalmente senza paura» potevano «rappresentare una minaccia per la vita delle persone». Un portavoce ha aggiunto che lo zoo non aveva abbastanza tranquillanti per gestire la situazione in modo più umano.

 

L’idea da parte di zoo tedeschi di eutanatizzare via arma da fuoco animali sani ricorda, senza andare ai tempi dell’Aktion T4 – il programma sterminatore di eutanasia avviato dal Terzo Reich, con l’eliminazione di disabili ritenuti lebensunwertes leben, «vita indegna di essere vissuta» – un episodio di grottesco spinto capitato all’altezza del cosiddetto Dieselgate che sconvolse l’industria automobilistica tedesca: saltò fuori che grandi nomi dell’auto avrebbero allestito esperimenti per testare i gas delle auto su delle scimmie.

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Sì: camere a gas, con esperimenti medici annessi. La stampa germanica parlò pure di cavie umane… a qualcuno ricorda qualcosa?

 

Allora i giornali internazionali furono molto clementi, compresi quelli italiani, che ai tempi di governi tecnici e PD viveva questa bizzarra sudditanza (ricordate gli osanna alla Merkel?) nei confronti della «locomotiva d’Europa», non più ex invasore stile Marzabotto.

 

È tuttavia interessante tentare di immaginare le decisioni aziendali che hanno portato al fatto: le riunioni, le proposte («facciamo una camera a gas per scimmie, ja») e il consenso aò di fuori di ogni logica di memoria storica, relazioni internazionali, umorismo. Tre aree, in effetti, in cui la Germania non è mai andata fortissimo.

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Immagine di Daftation via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International.

 

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Falso allarme della Marina britannica: non era un sottomarino russo, ma un peto di balena

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Le navi britanniche hanno trascorso diversi giorni sulle tracce di un presunto sottomarino stealth russo prima di concludere che la sospetta traccia sonar potesse in realtà appartenere a una balena che emanava peti subacquei, ha detto una fonte della Royal Navy al quotidiano britannico The Sun.   Due suoni misteriosi sono stati captati al largo della costa nord-occidentale della Scozia, tra Applecross e l’isola di Raasay, secondo il tabloid britannico. Convinta che fossero opera dell’uomo, la Royal Navy ha iniziato una caccia in acque profonde.   «Abbiamo analizzato i suoni e ora crediamo che si trattasse di un mammifero marino. Una balena», ha detto un funzionario della marina anonimo al The Sun, aggiungendo che la balena potrebbe aver emesso una forte e squassante quantità di gas in quel momento.

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«Lo stiamo prendendo molto seriamente», ha detto un’altra fonte della Royal Navy. «Dobbiamo supporre il peggio».   Il primo segnale è stato rilevato mentre viaggiava verso nord, verso il mare aperto. Il secondo è stato udito «giorni dopo» mentre si muoveva verso sud, prima di girarsi e ripartire.   L’Ammiragliato aveva ipotizzato che la Direzione principale per la ricerca in acque profonde (GUGI) dell’esercito russo potesse aver tentato di installare sensori per ottenere le firme acustiche dei sottomarini della Royal Navy, come i portamissili di classe Vanguard e le imbarcazioni d’attacco di classe Astute.   La posizione effettiva della flotta sottomarina britannica dovrebbe essere un segreto gelosamente custodito. Secondo il New York Post, i sospetti suoni di flatulenza sono stati rilevati «a circa 100 miglia» (cioè 160 km) dalla base dei sottomarini.   Il quotidiano statunitense ha ridicolizzato l’incidente definendolo «la caccia al Red Fart-ober», un gioco di parole sul titolo del film del 1990 Caccia a Ottobre Rosso, pellicola con Sean Connery basata sul romanzo dell’ineffabile Tom Clancy   I sottomarini con missili balistici sono considerati una componente chiave del deterrente nucleare di un paese, assicurando che il suo arsenale atomico non possa essere eliminato da un primo attacco a sorpresa. All’inizio di questo mese, la marina francese ha represso l’uso di un’app di monitoraggio della forma fisica nella sua base di sottomarini nucleari, temendo che i post online di Strava potessero rivelare i programmi di pattugliamento delle imbarcazioni.

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Le tensioni tra NATO e Russia, esacerbate dal conflitto in Ucraina, altre volte sono tracimate nel mondo cetaceo.   Una balena beluga avvistata al largo della costa settentrionale della Norvegia nel 2019 è stata descritta come una «spia russa» e seguita dalla marina norvegese per anni. La balena, soprannominata «Hvaldimir» (crasi tra la parola norvegese per balena, hval, e Vladimir), è stata trovata morta lo scorso agosto, presumibilmente per cause naturali. Alcuni, tuttavia, hanno parlato addirittura della possibilità che lo Hvaldimiro fosse stato assassinato a colpi di arma da fuoco.   La questione dei peti sottomarini che possono innescare una guerra termonucleare globale non è da sottovalutare, e va ad aggiungersi alla pericolosa quantità di problemi e malefatte a base di balene, orche e delfini di cui Renovatio 21 cerca costantemente di informare i lettori, sottolineando l’orrore e l’allarme che nella popolazione deve cominciare a suscitare la questione dei pisciformi mammiferi marini.   SOSTIENI RENOVATIO 21
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La marmotta oracolare non sarà sostituita da una torta vegana

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Ieri il «meteorologo ufficiale dello Stato» americano della Pennsylvania, la marmotta Punxsutawney Phil, ha visto la sua ombra domenica mattina, prevedendo altre sei settimane di inverno. Alcuni temevano che la sua predizione sarebbe stata l’ultima: gli animalisti chiedono la sostituzione del roditore meteoprecognitivo con una torta vegana.

 

La marmotta è quella della celebrazione del cosiddetto «Groundhog day», il giorno della marmotta, reso celebre da una pellicola con Bill Murray del 1993.

 

Il 2 febbraio di ogni anno, Punxsutawney organizza un festival civico con musica e cibo. Durante la cerimonia, che inizia ben prima dell’alba invernale, Phil esce dalla sua casa temporanea a Gobbler’s Knob, situata in una zona rurale a circa 3 km a Sud-Est della città. Secondo la tradizione, se Phil vede la sua ombra e torna nella sua tana, ha previsto altre sei settimane di clima invernale. Se Phil non vede la sua ombra, ha previsto una «primavera anticipata». Quello di Punxsutawney è il più famoso dei tanti festival del Giorno della marmotta tenuti negli Stati Uniti e in Canada. L’evento è iniziato formalmente nel 1887, anche se le sue radici risalgono a tempi ancora più antichi.

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L’evento di domenica è stata la 138ª previsione nella cittadina Punxsutawney, situata nella contea di Jefferson. I festeggiamenti sono iniziati alle 6 del mattino con una temperatura di -6°C e la marmotta Phil ha fatto la sua apparizione alla folla impaziente alle 7:22 del mattino. Vi sono stati, come ogni anno, canti, balli, musica dal vivo e fuochi d’artificio per dare impulso alla folla prima della previsione di Phil.

 

Tuttavia, la festa poteva essere guastata dagli animalisti, che protestano per l’uso della marmotta Phil.

 

Il governatore democratico della Pennsylvania Josh Shapiro ha parlato all’inizio delle festività annuali a Gobbler’s Knob, respingendo le richieste di People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) di sostituire l’amato animale con qualcosa di vegano. «Ci sono persone là fuori che hanno detto che dovremmo prendere questa grande tradizione che risale al 1880 e sbarazzarci di Phil e sostituirlo con una torta», ha detto lo Shapiro di fronte a migliaia di persone. «Se qualcuno viene per Phil, dovrà passare attraverso me e tutti voi. Ho ragione?»

 

Shapiro ha aggiunto che l’anno scorso aveva dichiarato Phil «meteorologo ufficiale dello Stato» e che l’oracolare marmotta «non sbaglia mai sul meteo», accennando all’idea di rendere il Giorno della marmotta una festa ufficiale dello Stato.

 

La presidente della PETA, Ingrid Newkirk, ha dichiarato al New York Post che a Phil viene negato il tradizionale stile di vita della marmotta «per una vecchia e trita e ritrita scenetta».

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Sebbene il Giorno della marmotta sia considerato una festa nazionale, questo giorno (e il roditore Phil stesso) occupa un posto speciale nel cuore di molti abitanti della Pennsylvania.

 

La cerimonia annuale delle previsioni del tempo è ospitata dal Groundhog Club Inner Circle, un gruppo di autorità locali che si prendono cura di Punxsutawney Phil e contribuiscono a organizzare festeggiamenti speciali.

 

Anche se la gente si riunisce per vedere la previsione di Punxsutawney Phil, essa viene fatta prima del grande momento dal gruppo di Gobbler’s Knob, che è una località molto vicino a Punxsutawney, a circa 65 miglia da Pittsburgh.

 

Oltre alla grande cerimonia nella Pennsylvania occidentale, nel resto del Commonwealth molte comunità storicamente tedesche della Pennsylvania ospitano una «Grundsau Lodsch» o Groundhog Lodge.

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Immagine di Chris Flook via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International

 

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Clonato furetto in via di estinzione

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L’US Fish and Wildlife Service ha annunciato che un furetto dai piedi neri (mustela nigripes) clonato ha appena prodotto la prima prole apparentemente «sana». Si tratta della prima volta che una specie in via di estinzione clonata si riproduce negli Stati Uniti, costituendo, secondo quanto comunicato, un «risultato rivoluzionario nella ricerca sulle specie in via di estinzione».   La creatura clonata, di nome Antonia, ha dato alla luce due cuccioli sani allo Smithsonian National Zoo and Conservation Biology Institute (NZCBI) in Virginia, dopo essersi accoppiato con un maschio di 3 anni nato naturalmente.   All’inizio di quest’anno, Antonia è stata clonata da campioni di tessuto conservati presso il Frozen Zoo della San Diego Zoo Wildlife Alliance nel lontano 1988, ben 35 anni fa.

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Gli scienziati dell’USFWS addetti al programma di recupero del furetto, hanno dato seguito a questo primo grande risultato, continuando la discendenza genetica di una specie che ormai dipende da un pool genetico estremamente limitato, derivato da soli sette singoli antenati furetti. Ciò significa che il furetto dai piedi neri è estremamente vulnerabile, specialmente in condizioni ambientali mutevoli, ma con una nuova linea di discendenza, la specie ha una nuova possibilità di continuare la sua eredità.   Secondo l’USFWS, i campioni di tessuto da cui è stata clonata il mustelide contengono tre volte la diversità genetica dell’attuale popolazione della specie, il che significa che la sua prole potrebbe contribuire notevolmente ad approfondire la diversità genetica della specie.   Secondo alcune stime, all’inizio del 1900, c’erano fino a un milione di furetti dai piedi neri, ma alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, la specie è stata ritenuta estinta a causa dell’espansione agricola e dell’eradicazione del cane della prateria, che rappresentava un 90% della sua alimentazione.   «Questo progetto rappresenta una pietra miliare storica nella storia della conservazione», ha affermato Ryan Phelan il co-fondatore di Revive & Restore, partner di questo esperimento. «Per la prima volta, possiamo affermare con certezza che la clonazione ha contribuito a una variazione genetica significativa in una popolazione riproduttiva. Man mano che questi cuccioli avanzano nel programma di riproduzione, l’impatto di questo lavoro si moltiplicherà, creando nel tempo una popolazione più robusta e resiliente».   Come riportato da Renovatio21, «replicare» animali non è certo una novità, almeno dai tempi della notoria pecora Dolly.

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Pochi anni fa ricercatori dell’Università cinese di Nankai hanno affermato di aver clonato alcuni maiali attraverso un processo completamente automatizzato. Una scrofa surrogata avrebbe dato alla luce sette maialini clonati presso l’università cinese.   La clonazione di cani, gatti, cavalli ed altri animali domestici è una realtà, per chi può permetterselo, da diversi anni. Il processo prevede l’estrazione del DNA dall’amato animale domestico per produrre embrioni che sono la sua replica genetica esatta da collocare all’interno di una madre surrogata per svilupparsi fino alla nascita.   Un possessore di cani clonati sarebbe il presidente argentino Javier Milei, il quale, è stato detto dalla stampa, sarebbe pure in contatto medianico con il quattrozampe originario. Il clonaggio di animali domestici, che sono destinatari di grande investimento affettivo da parte delle persone, ci avvicina giocoforza alla piena accettazione della clonazione umana.

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Immagine di USFWS Mountain Prairie via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic; immagine ingrandita      
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