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Vaccini

Piano Nazionale: fra “democrazia” e collusioni

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Avevamo lasciato in sospeso, proprio nella scorsa puntata, il discorso annesso alle purghe previste per chi si sottrarrà al Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, viste le ovvie difficoltà del voler rendere formalmente obbligatorio ciò che obbligatorio – almeno per ora – non è.

 

A questo proposito va ricordato quello che la stampa si scorda puntualmente (e casualmente) di ricordare alla popolazione, e cioè che nonostante i presunti obblighi e minacce, il PNPV 2017-2019 prevede il rifiuto alla vaccinazione: una volta ricevuto il rammendo di vaccinare il proprio figlio i genitori possono (sarebbe meglio dire devono) presentarsi all’incontro previsto con l’ASL locale per rifiutare la vaccinazione; a questo incontro dovrà aver già preceduto una raccomandata ove vengono esplicitati nel dettaglio i motivi del rifiuto o comunque del temporeggiamento. Di conseguenza tale rifiuto verrà registrato nel programma vaccinale tra i dissensi temporanei o definitivi, a seconda della scelta dei genitori.
Tutte queste decisioni saranno annotate nella cosiddetta scheda vaccinale informatizzata, ivi i dati relativi alla gestione del rifiuto.

 

L’annesso purgativo però conosce grandi rimedi, specie in tema di “ricatti”, come evidenziano le proposte di Legge da parte di alcune Regioni d’Italia, come Emilia-Romagna e Toscana, le quali vorrebbero introdurre l’obbligatorietà vaccinale prescritta dalla normativa vigente perché i bambini possano accedere agli asili nido e scuole dell’infanzia. Si può comprendere l’assurdità e la tirannia in questo caso, giacché, come dicevamo nel precedente articolo, si vuole intervenire a favore della profilassi obbligatoria ricattando i genitori, epperò senza offrir loro la possibilità di effettuare le sole vaccinazioni obbligatorie sui piccoli figli.

 

Visto l’argomento è opportuno citare, a questo proposito, la sentenza della Corte Costituzionale sul c.d. “dovere di solidarietà”, ricordando che esso non può spingersi fino al punto di postulare il sacrificio della salute di ciascuno per la tutela della salute degli altri, visti e conosciuti i rischi che una vaccino, in quanto farmaco, può comportare.
Infatti, se «il rilievo costituzionale della salute come interesse della collettività» esige che, «in nome di esso, e quindi della solidarietà verso gli altri, ciascuno possa essere obbligato, restando così legittimamente limitata la sua autodeterminazione, a un dato trattamento sanitario, anche se questo importi un rischio specifico», tuttavia esso non postula il sacrificio della salute di ciascuno per la tutela della salute degli altri» (Corte Cost. n. 107/2012).

 

Siccome poi spesso ci viene propinato l’ideale di democrazia – vera e propria schifezza moderna – è giusto far notare come, proprio in virtù della sua effettiva inesistenza, esso sia fatto rispettare solo quando lorsignori lo ritengono opportuno. In altri casi la “democrazia” diventa ciò che in effetti è realmente, ovvero la più alta forma di tirannia – come saggiamente insegna Platone. E vediamo perché nello specifico nostro caso.
L‘introduzione dell’obbligo vaccinale nel minore per avere libero accesso alle strutture scolastiche di ogni ordine e grado si contrappone a:
-Artt. 3 e 32 della Costituzione della Repubblica Italiana;
-Circolare del Ministero della Salute n.6 del 20 aprile 2000;
-Art. 5 della Convenzione internazionale di Oviedo (ratificata con legge 145/2001);
-Convenzione sui diritti dell’infanzia.

 

Queste già bastano, seppur si potrebbe tranquillamente ampliare la lista delle normative che contrastano con l’effettiva volontà delle Regioni che vogliono attuare il PNPV in modo assolutamente drastico e tirannico.

 

Sempre riferendosi al vaccino quale farmaco, e quindi suscettibile a reazioni avverse, è evidente come quanto più maggiore sarà l’assunzione di farmaci, tanto più questo implicherà un maggiore rischio di complicazioni.
Ma oltre a questo, deliberare sull’obbligo vaccinale per l’ingresso nelle strutture scolastiche pare costituire una vera e propria violenza privata e un obbligo al quale è più che lecito opporsi, giacché “non si può costringere nessun genitore a sottoporre il figlio alla vaccinazione non obbligatoria per legge, quindi è indiscutibile il suo diritto ad accettare solo quelle obbligatorie e non le altre …” (TAR FVG n. 20/2017).

 

Un’ultima nota in calce al discorso che ci ha visti approfondire, seppur molto brevemente, il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, fortemente voluto dal Ministero della Salute, riguarda proprio uno dei vaccini che sarà esteso in modo gratuito all’interno di esso. Trattasi del vaccino anti-HPV (Papilloma virus), oggi già gratuito per le adolescenti e che vedremo esteso anche ai ragazzi (maschi).
Sorvoliamo (almeno per questa volta) sullo squallore legato al messaggio subliminale – e forse nemmeno troppo – impresso dentro al richiamo per le ragazzine di 11 anni, alle quali di fatto viene detto di affrettarsi a vaccinarsi perché di lì a pochi anni dovranno iniziare a consumare rapporti sessuali a destra e a manca, “con cani e porci”, ma vediamo piuttosto quello che ha avuto da dire il Dottor Michele Grandolfo (oggi in pensione), epidemiologo e dirigente di ricerca al Centro nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della salute dell’ISS, sull’utilità della vaccinazione antipapillomavirus.

 

Secondo Grandolfo sono 6 i punti su cui riflettere nel merito di questo vaccino:
1) L’efficacia nella riduzione del tumore non è ad oggi dimostrabile, e lo sarà, tutt’al più, solo fra 30-40 anni;
2) non vi sono certezze sulla durata dell’immunità vaccinale;
3) la vaccinazione protegge da alcuni ceppi di virus – come nel caso del vaccino anti meningite – che sono la concausa del tumore, quantificabili nel 20% secondo quanto diffuso dalla stessa ditta produttrice;
4) la carenza di copertura totale può determinare il rischio di aumentare la virulenza dei ceppi non contenuti nel vaccino;
5) non si può avere certezza che l’intero ciclo vaccinale raggiunga la popolazione a rischio sul territorio nazionale;
6) così facendo si accresce il rischio di una minore adesione allo screening come il “pap test” per il tipo di campagna pro-vaccino fatta, proposta come rimedio per tutti i mali inerenti al tumore del collo dell’utero.

 

Avremo certamente modo di tornare su questo ultimo vaccino, forse il più discusso e a ridosso del quale tante polemiche vertono anche or ora – si pensi al caos suscitato sopra ad una puntata di Report andata in onda lunedì scorso, e sopra la quale speriamo di poter andare presto a parlare. La cosa curiosa è proprio che nonostante il fervido dibattito sui danni oggettivi provocati da questo vaccino (certificati, conclamati e chi più ne ha più ne metta), venga proposta l’estensione anche ai giovani ragazzi: forse che funga quasi da “contraccettivo”? Della serie, se sei vaccinato poi puoi andartene a letto con chiunque, senza alcun tipo di problema.
Ma d’altronde, perché no: il tutto fa parte del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, egregiamente voluto dal Ministro Sig.ra Beatrice Lorenzin con imprimatur del Mattarella, che chiama i genitori obiettori “sconsiderati che criticano i vaccini”.

 

Prendiamola con filosofia: verba volant, facta manent – soprattutto quelli a scapito della pelle altrui. Chi vuole intendere, intenda.

Cristiano Lugli

 

 

Articolo pubblicato precedentemente qui.

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Vaccini

«Non siamo invisibili»: danneggiato da vaccino mRNA scrive una poesia toccante

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Una poesia di un paziente danneggiato da vaccino sta circolando su internet, rivelando la realtà di coloro che sono rimasti feriti dalle iniezioni COVID obbligatorie.

 

La poesia, intitolata «We’re Not Invisible» («Non siamo invisibili»), è stata pubblicata sotto lo pseudonimo Caustly Lessens dal substack del noto dottore dissidente Pierre Kory. La composizione poetica «descrive in dettaglio in modo toccante la difficile situazione dei danneggiati vaccino COVID mRNA in questi tempi bui di rigida censura, medica e demonizzazione dei non vaccinati» scrive il dottor Kory.

 

Nella sua versione originale in lingua inglese vi sono rime non traducibili, il significato del testo, tuttavia, rimane limpido davvero.

 

Non siamo invisibili

Non siamo invisibili 

Siamo qui in bella vista 

Vi rifiutate semplicemente di guardare 

E comprendere la nostra situazione 

Mentre soffocate la nostra voce

Ci siamo fidati della frode

E fatto la scelta sbagliata

Alcuni di noi sono morti

Alcuni di noi rimangono

Coloro che sono stati danneggiati

Non saranno mai più gli stessi

Quelli che sono rimasti feriti

E nel dolore costante

Queste sono le persone

Che cercate di incolpare

Ci avete fatto perdere l’equilibrio

Con iniezioni e manipolazioni

Ma rimaniamo fermi

E continueremo a combattere

Non siamo invisibili

Semplicemente non siamo riconosciuti

Quando anche amici e familiari

Ci fanno sentire sentire ostracizzati

Inondate ancora i canali

Con quelle bugie mortali

Mentre le perdite aumentano

Davanti ai nostri occhi

Con la vostra follia mainstream

Inganni impunemente

Mentre solo i produttori

Stanno ricevendo l’immunità

Siete dalla parte sbagliata della storia

Il lato sbagliato dell’umanità

Il lato sbagliato della moralità

E il lato sbagliato della sanità mentale

Siamo entrati in un incubo

Ciò non finirà

Ma siamo resilienti

E non ci piegheremo

Quando la mela avvelenata

verrà offerta di nuovo

Non ne prenderemo un boccone

Niente più streghe

Non siamo invisibili

Abbiamo nomi e volti

Eppure sembra che piuttosto

Voi vorreste cancellarci

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La questione dei danni da vaccino COVID sta cominciando timidamente a prendere piede nel discorso pubblico americano.

 

All’inizio di questo mese, l’ex conduttore della CNN Chris Cuomo, noto per aver promosso le normative COVID e i vaccini sperimentali (e i lockdown catastrofici del fratello governatore di New York), ha ammesso di soffrire di effetti collaterali dovuti all’iniezione.

 

«Sappiamo che i vaccini possono avere conseguenze indesiderate, ovvero effetti collaterali», ha affermato Cuomo in apertura. «Ma nessuno ne parla davvero perché hanno troppa paura della colpa e vogliono solo che sparisca».

 

Allo stesso modo, in Canada, il canale televisivo CBC, finanziata da progressiti e pro-vaccini, ha pubblicato un servizio su un uomo del Quebec che ha sviluppato una grave condizione della pelle dopo aver assunto il siero sperimentale di mRNA di Moderna. Come molti canadesi, l’uomo è ancora in attesa di ricevere un risarcimento dal programma canadese per le lesioni da vaccino, che ha pagato solo 138 delle 2.233 richieste di risarcimento presentate al programma.

 

«Le iniezioni di mRNA sono state anche collegate a  una moltitudine di effetti collaterali negativi e spesso gravi nei bambini» scrive LifeSite.

 

Dall’introduzione del vaccino, le morti in eccesso sono salite alle stelle nei paesi in cui i vaccini a mRNA sono stati somministrati in massa. Allo stesso modo, l’ente di controllo epidemico americano CDC ha recentemente divulgato 780.000 nuove segnalazioni di gravi effetti collaterali derivanti dall’iniezione.

 

Una ultima stima per difetto è che oltre 17 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero essere morte a causa delle iniezioni, rendendo questa la peggiore catastrofe medica causata dall’uomo nella storia.

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Vaccini

Bill Gates prevede «fabbriche di vaccini» per l’mRNA in tutto il mondo e vaccini a 2 dollari per ogni malattia

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   John Campbell, Ph.D., ex infermiere ed educatore sanitario, si è chiesto se le visioni di Bill Gates per il futuro dei vaccini – compresi i cerotti vaccinali e i vaccini inalabili – siano realistiche o addirittura desiderabili.   «Nei prossimi cinque anni, sembra che verranno investiti molti soldi nell’innovazione della tecnologia dell’acido ribonucleico messaggero [mRNA] e delle nanoparticelle lipidiche», ha affermato il commentatore medico John Campbell, Ph.D., ha detto in un recente episodio del suo programma su YouTube.   Campbell ha citato una recente intervista con Bill Gates e un «TED Talk» del 2022, in cui Gates ha esposto la sua visione per la salute globale nei prossimi cinque anni. Campbell ha riprodotto spezzoni dei discorsi e ha offerto una critica punto per punto.   In una clip, Gates ha promosso l’mRNA come facile, economico, autoassemblante e scalabile.

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«Dobbiamo solo scherzare» con esso nei prossimi cinque anni, ha detto per renderlo tale. Presto ci saranno «fabbriche in tutto il mondo che potranno produrre vaccini da 2 dollari con tempi di consegna ancora più brevi di quelli che abbiamo dovuto fare qui durante questa pandemia».   E quelle fabbriche produrranno quei vaccini per ogni malattia, ha detto Gates.   Campbell, ex infermiere ed educatore sanitario, ha detto che tutto ciò sembrava «abbastanza incredibile» e dubitava che potesse realizzarsi.   Quali qualifiche, ha chiesto Campbell, deve avere Gates per fare previsioni così ambiziose?   «Non è un medico. Non è un infermiere. Non è un farmacista. Non è uno scienziato biomedico. Non è un dentista. Non è un fisioterapista. Non è nessuna di queste cose… Non ha qualifiche in queste materie».   «Fammi sapere quanto ti senti a tuo agio con le persone che si auto-nominano per condurre la ricerca globale su questi argomenti», ha detto ai suoi telespettatori.   La principale preoccupazione di Campbell è che i nuovi vaccini a mRNA proposti immetteranno nanoparticelle lipidiche nel sangue. Le particelle non rimangono nel braccio, come è stato inizialmente detto al pubblico, ha detto Campbell. Si muovono sistematicamente in tutto il corpo. Poiché sono grassi, proprio come le cellule del corpo, si fondono con loro.   «Le membrane si uniranno e diventeranno una cosa sola e verranno assorbite da qualsiasi superficie grassa in tutto il corpo», ha detto. «Ciò significherà che scaricheranno il loro contenuto in quella cellula».   Nella clip «TED Talk», Gates ha affermato che i vaccini COVID-19 «hanno salvato milioni di vite», ma possono ancora essere ancora migliori. «Dobbiamo inventare vaccini più facili da somministrare che siano semplicemente un cerotto da mettere sul braccio o qualcosa da inalare. Abbiamo bisogno di vaccini che blocchino effettivamente le infezioni».   Gates ha investito molto in cerotti vaccinali e sta finanziando la ricerca sui vaccini inalabili.   Gates ha anche affermato che ci sarebbero «nuovi vaccini innovativi» in grado di «sradicare intere famiglie di virus» come la famiglia dei coronavirus o le famiglie dell’influenza.   Ha promesso che tali vaccini «renderanno le persone più sane» e «ridurranno il divario di equità sanitaria» tra Paesi ricchi e Paesi poveri.  

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Campbell non era d’accordo con la maggior parte dei punti sollevati da Gates.   Ad esempio, si chiedeva dove fossero i dati per dimostrare che i vaccini contro il COVID-19 «hanno salvato milioni di vite».   Ha detto che invece di sviluppare vaccini mRNA per ogni malattia, dovrebbe esserci una «moratoria completa» sull’uso della tecnologia delle nanoparticelle lipidiche mRNA «finché non sapremo cosa diavolo sta succedendo».   E l’idea che si possa sradicare una classe di virus «sembra, beh, una totale assurdità a dire il vero», ha detto, perché i virus fanno parte dell’ecosistema planetario e hanno uno scopo.   Annunciando il futuro dei vaccini, Gates ha affermato che più e migliori vaccini a mRNA renderebbero il COVID-19 «l’ultima pandemia».   «Sfortunatamente, non credo che il signor Gates abbia la totalità della risposta a questa domanda», ha detto Campbell.   Brenda Baletti Ph.D.   © 10 maggio 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Cancro

I vaccini COVID sono «sostanzialmente un omicidio»: parla il maggior oncologo giapponese

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Uno dei maggiori medici oncologi del Giappone ha recentemente criticato le iniezioni mRNA anti-COVID-19 definendole «opera del male» che ha causato «sostanzialmente un omicidio».

 

In un’intervista video pubblicata lo scorso il 19 aprile, il dottor Masanori Fukushima, che ha guidato il primo ambulatorio oncologico presso l’Università di Kyoto e ha lanciato lì il primo corso di farmacoepidemiologia, ha elencato una serie di problemi con i vaccini con mRNA del COVID, evidenziando quello che ha definito un malvagio «abuso della scienza».

 

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Il dottor Fukushima sottolineato che i «turbocancri» sono un tipo di tumore «precedentemente mai visto dai medici» che progredisce estremamente rapidamente e sono in genere allo stadio quattro quando vengono diagnosticati, hanno iniziato a comparire dopo il lancio della vaccinazione globale.

 

Tali «tumori turbo» stanno emergendo insieme all’eccesso di mortalità dovuto al cancro in generale, che secondo Fukushima non può essere spiegato solo con la perdita di opportunità di screening o trattamento durante i lockdown del biennio pandemico.

 

Come tragico esempio del pericolo mortale delle iniezioni di COVID, l’oncologo ha condiviso la storia di un uomo di 28 anni che è stato trovato morto dalla moglie mentre cercava di svegliarlo la mattina, cinque giorni dopo aver ricevuto il secondo vaccino mRNA.

 

«Il medico che ha eseguito l’autopsia ha detto che quando ha cercato di rimuovere il cuore, era morbido e si era disintegrato», ha detto il Fukushima. «E anche un solo caso come questo dimostra quanto pericoloso possa essere questo vaccino».

 

L’oncologo ha sottolineato che questi gravi danni, inclusa la morte, hanno afflitto persone – dopo il vaccino – che avevano una storia di buona salute.

 

«È serio. È essenzialmente un omicidio. Alla fine voglio affermare chiaramente che questo è il mio punto di vista» ha dichiarato il dottor Fukushima.

 

Si è lamentato del fatto che i media, compresi i giornali, in genere non hanno riferito di questi danni e che, di fatto, coloro che mettono in dubbio la sicurezza dei vaccini anti-COVID – proprio come quelli antinfluenzali – sono stati definiti «eretici» antiscientifici. Tuttavia, ha descritto l’atteggiamento di coloro che zittiscono le voci critiche del «vaccino» come tutt’altro che scientifico e “più simile alla fede, all’isteria o addirittura al comportamento settario».

 

«Ora sono profondamente preoccupato non solo per la grave crisi della medicina ma anche della scienza e della democrazia», ​​ha detto Fukushima, ribadendo il fatto che i Paesi che hanno spinto in modo più aggressivo il vaccino COVID, come Israele, hanno registrato i tassi di morte e infezione più alti, come dimostrato da studi che confrontano i Paesi del Medio Oriente, tra cui Giordania, Siria ed Egitto.

 

«Israele è stato leader nella vaccinazione precoce e diffusa, ma ha anche registrato i più alti tassi di mortalità e infezione. Le aree vaccinate in modo meno aggressivo hanno subito meno danni», ha detto Fukushima, sostenendo che «Israele si è affrettato a fermare il vaccino».

 

C’erano problemi, inoltre, con la stessa tecnologia utilizzata per somministrare l’mRNA – le nanoparticelle lipidiche – che secondo il medico provocano «effetti fuori bersaglio» su vari organi, tra cui ovaie, cervello, fegato e midollo osseo.

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Quel che è peggio, le proteine ​​​​spike prodotte dall’mRNA sono state rilevate nel corpo umano più di un anno dopo la somministrazione del vaccino COVID, ha osservato l’oncologo, indicando «un grave problema».

 

Il medico ha preso di mira l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per aver spinto «frettolosamente» i vaccini COVID senza un’adeguata indagine, e inoltre per aver cercato di imporre un approccio unico per tutti in Paesi con varie «circostanze, abitudini e sistemi medici», una cosa definita dallo scienziato come «un po’ assurda».

 

È «fondamentale» che l’OMS si assuma la responsabilità dei danni causati dai vaccini anti-COVID, dice il medico nipponico, parlando di «abuso, uso improprio della scienza e pratica malvagia della scienza, a dire il vero».

 

Il dottor Fukushima ha dichiarato che l’OMS è «consapevole» dei danni derivanti dai cosiddetti vaccini perché stanno compensando questi danni in alcuni Paesi, e tuttavia non stanno affrontando adeguatamente la morte e le lesioni indotte dall’iniezione di COVID attraverso un’indagine e un rapporto.

 

«Immagina di trovare il tuo coniuge morto al mattino. Non è uno scherzo. Un vaccino che provoca tali conseguenze, anche un solo decesso, è inaccettabile», ha affermato Fukushima, aggiungendo che solo in Giappone il governo ha documentato 2.134 decessi segnalati a causa del vaccino COVID, che è probabilmente una stima bassa.

 

«Ci sono decine di migliaia di persone che devono consultare un medico a causa di problemi legati al vaccino», ha continuato, affermando che una grossa fetta di loro – il 30% – «soffre di ME (encefalomielite mialgica) o sindrome da stanchezza cronica».

 

Questo è solo l’inizio, secondo Fukushima, perché i tassi di tutti i tipi di malattie sono aumentati da quando è stato lanciato il vaccino COVID, comprese «malattie autoimmuni, malattie neurodegenerative, cancro e infezioni».

 

«È come se avessimo aperto il vaso di Pandora… Dobbiamo prendere sul serio questi danni e affrontarli seriamente. Qualsiasi tentativo di liquidare questi danni come se non fossero accaduti è francamente opera del male. Questo è un esempio per eccellenza della pratica malvagia della scienza», ha detto Fukushima.

 

Fukushima ha invitato le istituzioni scientifiche e mediche, guidate dall’OMS, ad affrontare direttamente questi risultati attraverso sforzi di ricerca al fine di «accendere la luce della scienza» sui vaccini.

 

«Non dovremmo mai più usare tali vaccini», ha detto. «Questa è una vergogna per l’umanità. È una vergogna che abbiamo fatto questo».

 

Il Giappone, rispetto ad altri Paesi, sembra percorso da fremiti maggiori nell’affrontare i danni della vaccinazione mRNA.

 

Una grande manifestazione contro l’ordine mondiale dell’OMS si è avuta a Tokyo nelle scorse settimane. Tra i relatori della manifestazione, il professor Inoue.

 


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Secondo un recente studio, circa il 70% delle persone morte in Giappone dopo aver fatto un vaccino mRNA BNT162b2 contro il COVID-19 ha perso la vita nei primi 10 giorni successivi al vaccino, con un aumento significativo di morti per cancro dopo la terza dose.

 

Come riportato da Renovatio 21, uno studio nipponico pubblicato pochi mesi fa ha chiesto la sospensione delle banche del sangue a causa di problemi di contaminazione del sangue trasfusionale.

 

Due anni fa il governo di Tokyo aveva parlato di «possibili gravi effetti collaterali» del vaccino sui più giovani. In Giappone erano state studiate in dettaglio le miocarditi secondo le fasce d’età dei vaccinati.

 

Tuttavia, recentemente il Giappone ha approvato il primo vaccino al mondo mRNA auto-amplificante contro il COVID-19, sebbene il produttore non abbia pubblicato dati sulla sicurezza o sull’efficacia del vaccino.

 

Il Paese nel 2022 ha investito due miliardi di dollari nel progetto di creazione di vaccini pandemici in 100 giorni.

 

Come riportato da Renovatio 21, intervenendo alla conferenza del Consiglio Mondiale per la Salute di marzo, il dottor Masayasu Inoue, professore emerito alla Scuola di medicina dell’Università di Osaka, dove si è specializzato in patologia molecolare e medicina, ha avvertito che la portata delle violazioni dei diritti umani durante la pandemia di COVID-19 sarà eclissata da una futura pandemia di «Malattia X» discussa alla conferenza di Davos all’inizio di quest’anno.

 

 

«La pandemia è stata usata come falso pretesto dall’OMS per promuovere le vaccinazioni di tutti i popoli del mondo», ha dichiarato il professor Inoue.

 

«Con il pretesto di risparmiare tempo è stato scelto un metodo estremamente pericoloso (…) Cioè, si tratta iniezione intramuscolare di geni virali per produrre proteine ​​​​spike tossiche direttamente nei tessuti umani per stimolare il sistema immunitario. Perché questo è un metodo completamente nuovo e mal concepito che non è mai stato applicato prima nella storia umana».

 

I vaccini anti-COVID-19 non sufficientemente testati, che sono stati prodotti e distribuiti in tutta fretta, hanno provocato «danni indotti dai farmaci che non sono mai stati visti nella storia umana», afferma l’Inoue. «Credo che l’uso fraudolento della terapia genica sperimentale su persone sane, in particolare su bambini sani, costituisca un’estrema violazione dei diritti umani».

 

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