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Occultismo infantile, sedute spiritiche e riti vudù in una scuola media veronese

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Alcuni insegnanti della parte orientale della provincia di Verona hanno segnalato episodi inquietanti di occultismo praticato da bambini di 11-12 anni.

 

I docenti di una scuola media hanno udito durante la ricreazione discorsi bambini che discutevano dell’esperienza delle loro sedute spiritiche.

 

Dopo averne parlato in classe, alcuni degli studenti coinvolti nella pratica occultista avrebbero confermato. Sarebbero quindi stati informati il consiglio di classe e la dirigente scolastica.

 

«Il gruppetto di ragazzini si ritrovava in particolare per eseguire il rituale del libro rosso: accendevano una candela rossa, la mano destra sul libro e ponevano delle domande» scrive il Corriere della Sera. «Dopodiché il volume veniva sfogliato a occhi chiusi e l’indice si fermava su un punto del testo che avrebbe dovuto fornire una risposta ai loro quesiti. Nel frattempo avrebbero dovrebbero verificarsi situazioni paranormali».

 

Secondo quanto riportato, i giovanissimi non avrebbero manifestato alcuna paura per queste pratiche. «Gli studenti hanno raccontato dei loro ritrovi come se si incontrassero per fare un pic nic tutti insieme. Dal loro atteggiamento è emerso che non c’era consapevolezza su che cosa stessero facendo» ha dichiarato al Corsera la referente psicologa della rete SPPE dell’Ufficio scolastico provinciale.

 

L’articolo parla anche, senza scendere in dettaglio di «sedute spiritiche, divinazioni e riti voodoo nei confronti di compagni di classe antipatici»

 

Secondo quanto riportato, un caso analogo sarebbe accaduto in una scuola del veronese subito dopo la riapertura del COVID: in questo caso si sarebbe trattato addirittura di una scuola elementare.

 

L’ascesa dell’occultismo infantile sembra interessare tutto il mondo.

 

Come riportato da Renovatio 21, poco più di due mesi fa si era avuto il caso spaventoso di una trentina di scolari colombiani portati in ospedale per «ansia» dopo che avevano giocato a scuola, è stato sostenuto, con la tavoletta Ouija, un sistema noto nell’occultismo di consumo progettato per consentire la comunicazione con gli spiriti.

 

Alcuni media hanno scritto che alcuni bambini dell’Institución Educativa de Galeras (INEGA) di Galeras sarebbero svenuti per poi essere ricoverati.

 

In Colombia si era consumato un caso ulteriore. A novembre 2022, gli insegnanti dell’Istituto tecnico agricolo di Hato, in Colombia, hanno scoperto che 11 adolescenti, di età compresa tra 13 e 17 anni, avevano perso conoscenza nel corridoio di una scuola, secondo quanto riportato da Times Now.

 

La più che secolare storia della tavoletta Ouija, un gioco «brevettato» e venduto – con successo senza precedenti – come giocattolo ancora oggi da grandi gruppi di distribuzione di giochi per bambini – è stata dettagliata in un articolo di Renovatio 21.

 

Lungi dall’essere un semplice «gioco», le tavole Ouija sono in teoria considerate dalla Chiesa una forma di «divinazione», qualcosa di esplicitamente proibito nella Scrittura e nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

 

«La tavola Ouija funziona davvero, e gli unici “spiriti” che verranno contattati attraverso di essa sono quelli malvagi» scrive Catholic Answers, ribadendo la teoria, abbracciata oltre che dai cattolici anche da varie denominazioni cristiane, per la quale a parlare tramite la tavoletta non sono i morti ma i demòni.

 

In un mondo completamente scristianizzato, diventa chiaro che avanzi l’occultismo, perfino nei bambini piccoli – perché non c’è condanna possibile che la Scuola e lo Stato possa, e oramai perfino la parrocchia possa infliggere a queste pratiche. Possono quindi mandare la psicologa, ma lo stato «laico» (cioè, massonico), che ritiene tutte le spiritualità come uguali nulla può fare di fronte al fenomeno.

 

Tanto più quando a praticarlo sono perfino le élite democristiane della Repubblica.

 

Come noto, si tratta dello strumento per eccellenza per le sedute spiritiche. Non sappiamo se sia quello utilizzato anche da Prodi e dagli amici nel 1978 per conoscere l’ubicazione del presidente DC Aldo Moro, in quei giorni rapito, ma immaginiamo fosse qualcosa di simile. (Gli spiriti peraltro ci avevano azzeccato: avevano detto Gradoli, e di fatto Moro stava in via Gradoli, nel palazzo in odore di servizi segreti dove anni dopo fu trovato il governatore del Lazio Marrazzo con alcuni trans sudamericani).

 

Se un grande nome del PD, un premier, un presidente della Commissione Europea, per giunta definito «cattolico» (anzi, secondo la sua definizione, «cattolico adulto») usa la tavoletta per parlare con gli spiriti, perché mai non dovrebbero farlo i cittadini in erba?

 

Perché mai le famiglie dovrebbero sentire l’occultismo come un pericolo per i propri figli?

 

Benvenuti nello Stato moderno, dove tutto ciò può accadere. Perché lo Stato moderno non è uno Stato cristiano: è uno Stato anticristiano. E se pensate che uno Stato anticristiano apra le porte solo ai «laici», massoni, atei, comunisti, mangiapreti, liberali, libertini, vi sbagliate. L’entrata del Paese viene spalancata non solo per gli esseri umani che odiano Cristo.

 

Qui habet aures audiendi, audiat. Chi ha orecchie per intendere, intenda (Marco 4,23)

 

 

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Il vescovo Strickland celebra una messa per contrastare l’attività satanica prevista durante l’eclissi solare

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Il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas, offrirà una messa lunedì 8 aprile, in riparazione per l’aumento dell’attività massonica e satanica, secondo quanto riferito, durante l’imminente eclissi solare. Lo riporta LifeSiteNews, che trasmetterà in diretta la funzione.

 

La Santa Messa sarà in onore dell’Annunciazione della nascita di Cristo a Maria, che la Chiesa celebra ordinariamente il 25 marzo, ma quest’anno spostata all’8 aprile in osservanza liturgica della Settimana Santa e dell’Ottava di Pasqua.

 

Secondo una teoria che sta molto circolando in rete in America, gruppi massonici e satanici starebbero pianificando rituali esoterici in concomitanza con l’eclissi di lunedì.

 

Non è sbagliato pensare che nel momento di temporaneo oscuramento della luce, i seguaci delle tenebre celebrino i loro più alti rituali.

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«Per contrastare qualsiasi attività satanica, monsignor Strickland offrirà il Santo Sacrificio della Messa, chiedendo la benedizione di Dio sul mondo, redento attraverso l’Incarnazione di Cristo» scrive LifeSite. «Alcuni cattolici hanno messo in relazione l’imminente eclissi con il miracolo del sole ampiamente testimoniato a Fatima e con l’eclissi registrata nelle Scritture alla morte di Cristo, cogliendo l’occasione per invitare i fratelli cattolici a soddisfare le richieste di Nostra Signora di Fatima di riparare i peccati di il mondo e pregare il rosario per la conversione dei peccatori».

 

Il podcaster cattolico Dr. Taylor Marshall ha dedicato un recente segmento del suo programma all’eclissi, spiegando che il libro dell’Apocalisse descrive eventi celesti come il sole che perde la sua luce.

 

«Non credo che accadrà nulla di brutto durante l’eclissi solare, ma vorrei incoraggiarvi, mentre leggete le Scritture, mentre meditate sulla parola di Dio, a rendervi conto che l’oscurità della nostra cultura e l’oscurità cosmica che verrà verso la fine del regno dell’anticristo è un segno di ribellione contro il logos, la parola di Dio che è Gesù Cristo. Egli è la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Cristo. Rivolgiti dunque a Cristo che è il figlio della giustizia, il figlio della giustizia».

 

Come riportato da Renovatio 21, molti statunitensi hanno preso con inquietudine i segni di queste ultime ore, come il fulmine che colpisce la Statua della Libertà, seguito, poco dopo, da un terremoto che ha colpito Nuova York e zone limitrofe.

 

 

Il vescovo Strickland è noto per la sua totale opposizione ai vaccini ottenuti tramite aborto, così come per essere stato rimosso dalla sua diocesi (Tyler, in Texas) per ordine di Bergoglio. Il prelato si era pure opposto al divieto della Messa tradizionale imposto da Roma.

 

In occasione dello scandaloso incontro tra vertici massonici e cardinali a Milano, monsignor Strickland ha dichiarato che la massoneria è «antitetica» a Cristo e alla sua Chiesa.

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Feto trovato in uno stagno. Chi ce lo ha messo? E soprattutto: perché?

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Leesburg è storica cittadina di 40 mila abitanti nello Stato americano della Virginia. Si trova vicino al fiume Potomac, quello che passa per la capitale Washington.   Leesburg è il capoluogo di contea della contea di Loudoun – praticamente omonima della piccolo paesino francese che nel Seicento fu teatro della possessione di massa delle suore di un convento, da cui il romanzo I diavoli di Loudun di Aldous Huxley – il luogo finito nelle cronache negli scorsi mesi per il clamore seguito alle presunte molestie sessuali subite da una ragazzina adolescente in un «bagno transgender» ad opera di uno studente transessuale. Lo scandalo si moltiplicò quando la repressione si abbattè sui genitori che protestavano negli incontri con i dirigenti della scuola, con il padre della giovane vittima arrestato dalla polizia durante un meeting.   Lo scorso 12 marzo il dipartimento di polizia locale della piccola città americana ha emanato un comunicato stampa agghiacciante.   Vi si dichiara che l’11 marzo, «il dipartimento di polizia di Leesburg è stato allertato intorno alle 16:33 da un membro della comunità che ha scoperto il corpo di un feto a termine nello stagno dietro Park Gate Drive, a Leesburg». L’espressione inglese usata per il bambino, «late term», indica un bambino nato tra 41 settimane e 0 giorni e 41 settimane e 6 giorni.   Il feto è stato trasportato all’ufficio del capo medico legale della Virginia per l’autopsia.

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«Questa è una situazione profondamente tragica», ha detto il capo della polizia di Leesburg, Thea Pirnat. «Esortiamo chiunque abbia informazioni a farsi avanti, non solo per il bene delle indagini, ma anche per garantire che a chi ne ha bisogno ricevano cure e servizi medici adeguati».   La polizia ha anche ricordato alla gente del luogo le risorse disponibili per le donne incinte, inclusa l’opzione per la consegna sicura e anonima dei neonati secondo le leggi Safe Haven della Virginia, con le quali i genitori possono consegnare il proprio bambino se ha 30 giorni o meno, insomma come si faceva un tempo con la ruota degli esposti.   «La legge fornisce protezione dalla responsabilità penale e civile in alcuni procedimenti penali e procedimenti civili per i genitori che consegnano in sicurezza i loro bambini», dichiara il dipartimento. «La legge consente a un genitore di rivendicare una difesa affermativa davanti all’accusa se l’accusa si basa esclusivamente sul fatto che il genitore ha lasciato il bambino in un luogo sicuro designato».   «L’indagine viene trattata con la massima serietà e sensibilità» afferma il dipartimento nel comunicato. Per il resto, vista la mancanza di aggiornamenti sul caso, possiamo forse usare la famosa espressione giornalistica: la polizia brancola nel buio.   La verità è che, con grande probabilità, non si farà molto per risalire a chi ha abbandonato al bambino – anche se, a pensarci, la genetica di consumo in voga negli USA, con cui si stanno prendendo serial killer che l’avevano fatta franca per decenni, potrebbe aiutare ad avvicinarsi quantomeno ai genitori del piccolo.   Il vescovo della diocesi di Arlington Michael F. Burbidge ha espresso «grande dolore» per la scoperta. «Esorto i fedeli della diocesi e tutte le persone di buona volontà ad unirsi a me nella preghiera per la madre del bambino e per chiunque sia coinvolto in questo incidente».   Il problema è che chiunque in questo caso parte con un’idea che, per quanto non dimostrata, è persistente: si tratta di un caso di degrado, un segno orrendo di disagio sociale, un effetto del livello di bassezza cui è sprofondata la società… Cose così. Inevitabile, a questo punto, che salti fuori anche quello che dice che con l’aborto si risolveva tutto. È il tema dell’antica canzone di Elio e le Storie Tese: Cassonetto differenziato per il frutto del peccato.   Eccerto, se il bambino veniva fatto a pezzi nel grembo materno, gli sarebbe stato risparmiato di finire in uno stagno. La minuta voce utilitarista dentro ogni cittadino sincero-democratico dice: così non soffriva. In verità, in tanti, specie se interessati al mantenimento dell’establishment, vorrebbero dire che, uccidendolo semplicemente prima grazie alle leggi feticide, ci risparmiavamo l’orrore, lo scandalo, i quindici minuti di destabilizzazione sociale conseguenti all’orripilante scoperta.   Crediamo che ci sia la possibilità che si sbaglino tutti: polizia, abortisti, vescovi, pro-life pregatori vari. Potrebbe essere che si stiano ponendo la domanda sbagliata. Potrebbe essere che stiano guardando al dito invece che alla luna. Perché su Renovatio 21 stiamo, da tempo, sviluppando l’idea che tali ritrovamenti, che avvengono di continuo in tante parti del mondo, non siano casuali, e nemmeno siano tutti scaturigini del degrado sociale della società odierna.   Abbiamo sotto gli occhi tanti strani casi italiani, di cui da tempo stiamo tentando di iniziare un censimento.   Per esempio, nell’aprile 2006 a Terlizzi (provincia di Bari), in un cimitero, trovano sotterrato maldestramente un feto di sesso maschile di tre mesi: il bambino è inserito in un barattolo di vetro.   Nel 2017 in provincia di Benevento, i carabinieri del comando provinciale trovano «un barattolo in vetro, con all’interno un oggetto dalle presunte fattezze di un feto umano» che sarebbe stata messa, anche qui, nel verde, «in un’area prospiciente il fiume Calore, seminascosto dietro un terrapieno». Poco dopo, rientra tutto: si trattava di «due guanti in tessuto, avvolti tra loro con dello spago che erano stati riempiti con una sostanza spugnosa» scrivono i giornali. Insomma, uno «stupido scherzo», dissero. Caso chiuso.   A metà novembre 2019, in uno spazio verde di Piazza Benfica, a Torino, un signore che porta a passeggio un cane si accorge che qualcuno aveva messo lì un contenitore con all’interno, visibile nel liquido trasparente di conservazione, un feto embrionale. Dal primo esame svolto all’epoca dei sanitari fu detto che il feto aveva tra le 10 e le 15 settimane. Mesi dopo il Pubblico Ministero chiederà l’archiviazione. I giornali dicono che «il giallo è risolto» perché il feto risalirebbe ad almeno vent’anni prima. Ciò ovviamente non spiega nulla, ma basta trasmettere al lettore sincero-democratico che va tutto bene. Circolare, niente da vedere qui.   Giugno 2023, Bassano del Grappa, provincia di Vicenza: in una zona di campagna i carabinieri, secondo quanto riportato, stavano conducendo un’operazione antidroga, andando a cercare luoghi dove gli spacciatori potrebbero nascondere gli stupefacenti. Durante il setaccio, dietro un cespuglio, gli agenti scoprono un barattolo, con dentro un essere umano grande quanto il palmo di una mano. Un feto di sei mesi, conservato in un liquido che probabilmente è formalina. I giornali locali parlano di «ipotesi di riti satanici», ma come sempre, l’eterna «pista del satanismo» va a sparire dopo pochi giorni, come tutta la storia.

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Poi giace da qualche parte, enorme e dimenticato, il caso di Granarolo. Febbraio 2022: un ragazzo che recupera ferro vecchio e altri materiali nelle industrie si reca presso un capannone per eseguire una raccolta. Gli viene detto di portare via anche dei bidoni gialli, sono una quarantina, tutti accatastati lungo un muro, tra altri rifiuti. Il suo compito sarebbe di «smaltirli da qualche parte». Lui ne apre uno: è pieno di un liquido di colore verde. Dentro vi galleggia un feto umano. Il ragazzo si spaventa. Filma la situazione, poi chiama la polizia. Sembra di capire, quindi, che di feti mica ce ne era solo uno: forse che tutti quei bidoni gialli contenevano feti? Da dove provenivano? Di chi erano figli? Cosa ci facevano lì… quanti erano?   Come avevamo predetto su queste colonne, anche questa storia di feti abbandonati sparisce immediatamente dai radar. Non ci è chiaro cosa abbiamo fatto le autorità, se una qualche ricostruzione è stata data: avevano detto che forse centravano musei e università, ma era davvero così? Qualche responsabilità è stata assegnata? Qualche indagine è stata conclusa? Stiamo cercando, ma sembra proprio che, come avevamo preconizzato, notizie sulla vicenda non sono state più date – nel disinteresse totale di curia, politici locali, ebetudine pro-life organizzata varia. Va così.   Ora, il pensiero che stiamo sviluppando è quello per cui tutti questi casi di feti «abbandonati» non siano effetti casuali del disagio sociale. Potrebbe essere, invece, parti di un disegno «religioso» con forme e dimensioni ancora sconosciute. I feti non sono lasciati lì per caso: sembrano, in molti di questi casi, disposti appositamente, secondo regole precise, forse geografiche, ambientali.   Ci aveva colpito, ad esempio, che in Italia i bambini imbarattolati venissero trovati per lo più nel verde, in mezzo al nulla: cespugli, aiuole, campagne, lungo argine. Un po’ come il feto di Leesburg, trovato non in una fogna, ma in un placido specchio d’acqua, tra i verdi giardini delle casette residenziali lì attorno.   Renovatio 21 aveva fatto delle ipotesi: la società post-cristiana è in realtà divenuta anche post-satanista, dove il satanismo non più legato a messe nere e formule magiche varie, ma innestata invece nel discorso dei «diritti umani», come il feticidio e i rapporti contronatura, ora divenuti legge dello Stato moderno. Il caso del Tempio di Satana, che vuole aprire cliniche abortiste in nome della libertà religiosa, costruisce altari satanici da piazzare a Natale nei Palazzi del potere e organizza festoni satanici con green pass e mascherina obbligatori, va in questa direzione.   Ma quindi, perché la disseminazione dei feti?   Abbiamo pensato che forse, la disposizione di questi feti potrebbe suggerire che li si voglia nascondere, come si fa con gli amuleti maledetti affinché persistano la loro funzione contro la vittima: sepolti nell’erba, occultati, ma presenti nella loro drammatica verità. Delle bandierine dell’universo post-satanista, delle «antenne» con la loro funzione: reliquie occulte, ripetitori del messaggio, dell’energia del Male.   Un feto a termine ucciso e impiantato nel territorio può volere dire: qui si fa l’aborto. E il fatto che nel caso della Virginia si trattasse di un bambino late term, potrebbe fare pensare qualcuno: nel grande paradosso del presente americano, la Corte Suprema elimina l’aborto come diritto federale mentre una parte della politica parla apertamente di late term abortion, cioè della possibilità di abortire fino al momento della nascita, o pure dopo.

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Se vuole essere un segnale politico per la situazione attuale, il bambino a termine ucciso nello stagno offre un messaggio chiarissimo. Continueremo, andremo avanti anche con l’età dei sacrificandi. Questa terra è nostra.   Non è sbagliato pensare che, in questo piano metafisico, vi sia chi all’aborto dedica riti occulti – perché esso è la porta ideale per il ritorno del sacrificio umano, l’inversione definitiva della religione divina, per cui non è più Dio che si sacrifica per l’uomo (come sulla Santa Croce, come nella Santa Messa), ma l’uomo che si sacrifica per gli dei dei pagani – i quali sono, come dice il Salmo, tutti demòni.   Il sacrificio umano è, per il momento, illegale, l’aborto no – ed ecco che quindi che essi devono proteggerlo ad ogni costo, attendendo che la fetta superiore del panino, l’eutanasia, scenda giù schiacciando noi in mezzo, fino a rendere l’intera popolazione sacrificabile in ogni momento. Fino a disintegrare una volta per tutte la dignità umana, e rendere la vita spendibile, sprecabile a piacimento. Fino al Regno Sociale di Satana.   Vorremmo andare oltre. Stiamo tentando di raccogliere materiale per farci un’idea sui continui casi dei feti nei cassonetti che funestavano in passato le cronache italiane. Forse non era esattamente come pensavamo. Forse anche lì si trattava di un messaggio, della disposizione di antenne oscure, della diffusione del segnale dell’Inferno.   Quando avremo tempo, ce ne occuperemo.   Nel frattempo, preghiamo il lettore: dai gruppi che vi parlano di difesa della vita, di lotta contro l’aborto – magari chiedendovi con automatica insistenza dei danari – state alla larga.   Con evidenza, non hanno capito nulla di quello che sta accadendo. La loro funzione, forse, è proprio quella di farci continuare a non comprendere forme e proporzioni di questa guerra occulta.   Roberto Dal Bosco

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Il vescovo Strickland contro la massoneria «antitetica» a Cristo e alla sua Chiesa

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Monsignor Joseph Strickland, già vescovo di Tyler, in Texas, rimosso da Bergoglio, si è scagliato contro la framassoneria durante un episodio della sua trasmissione The Bishop Strickland show.

 

Riferendosi a recente dichiarazioni sul dialogo tra la Chiesa e la Massoneria sorte sulla scorta dello scandaloso incontro di Milano tra cardinali e maestri framassoni di poche settimane fa – come quella di monsignor Charles Pope secondo cui la massoneria è una porta verso il demoniaco e unirsi ad essa è un peccato grave, Strickland afferma che dobbiamo essere «forti su questo messaggio».

 

La Massoneria, dice monsignor Strickland, è «antitetica» a Cristo e alla Chiesa da Lui fondata, e «fingere che possano essere in qualche modo allineati significa cedere al male».

 

Riferendosi al Vangelo secondo Giovanni (5, 1-16), monsignor Strickland dice che «se abbracciamo semplicemente il peccato, ha le sue conseguenze, e se abbracciamo il male, ha le sue conseguenze». Se l’accordo tra gli uomini costa agli uomini la verità, allora mandiamo l’umanità alla distruzione.

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«Quando seguiamo Cristo, c’è sempre speranza e luce, che potrebbero non rispondere alle nostre preghiere nel modo in cui vorremmo, ma dobbiamo essere persone di speranza», dice.

 

Il prelato texano ha anche discusso anche i suoi commenti fatti a LifeSiteNews sul boicottaggio dei concerti i cui proventi vanno a finanziare l’aborto, dichiarando che se anche un centesimo della vendita dei biglietti serve a sostenere l’aborto, la gente deve dire no. Sebbene il mondo sia complicato, ammette Strickland, e che non siamo chiamati a vivere su isole (dove troveremo comunque il peccato), è necessario emettere un giudizio.

 

Mentre alcuni direbbero «non giudicare per non essere giudicati», un principio scritturale, Strickland risponde che il divieto non significa che non possiamo esprimere giudizi sulla questione in questione quando ci viene posta.

 

«Sostenere [qualcosa del genere] intenzionalmente diventa davvero una questione di peccato, perché hai intenzione di fare qualcosa, e si tratta di sostenere direttamente l’aborto contribuendo a finanziarlo», afferma Strickland. «Non possiamo farlo in nessuna circostanza», continua. «Penso che sia quel tipo di riflessione logica di cui abbiamo bisogno per aiutare le persone a imparare a fare meglio perché questo non è stato un obiettivo importante nella nostra vita».

 

I lettori di Renovatio 21 conoscono Strickland per l’intransigenza mostrata dal prelato nei confronti dei vaccini ottenuti da linee cellulari di feto abortito.

 

«Preferisco morire piuttosto che beneficiare di qualsiasi prodotto che utilizzi un bambino abortito» aveva dichiarato a inizio 2022, quando la campagna vaccinale mondiale e i sistemi di sottomissione alla siringa genica, come il green pass, impazzavano.

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Monsignor Strickland aveva cominciato a parlare di rifiuto del vaccino fatto con linee cellulari di feto abortito ancora a inizio 2020, quando si era lontani dalla realizzazione dei vaccini ora in distribuzione globale.

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2020 fa il vescovo texano aveva dichiarato su Twitter: «Rinnovo la mia richiesta di rifiutare qualsiasi vaccino sviluppato utilizzando bambini abortiti (…) anche se ha avuto origine decenni fa, significa ancora che la vita di un bambino era finita prima che nascesse e quindi il suo corpo era usato come pezzi di ricambio (…) Tragicamente, le persone non sono a conoscenza o hanno scelto di chiudere un occhio sui progressi della scienza medica che consentono lo sviluppo di vaccini con l’uso all’ingrosso di corpi di bambini abortiti».

 

In una puntata del The Bishop Strickland Show il vescovo texano, mai pago nell’attaccare i «vaccini» COVID contaminati dall’aborto, ha evidenziato anche il fallimento dei vescovi, incapaci di compiere il loro dovere di opporsi agli obblighi totalitari di vaccinazione vaccinazioni.

Subito dopo la rimozione, una dichiarazione ufficiale di sostegno a Strickland era arrivata da parte di monsignor Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan) e nome assai noto nei circoli tradizionalisti.

 

A seguire era arrivato anche il messaggio dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che aveva già incoraggiato Strickland con un messaggio di due mesi fa in cui parlava dell’«essere vescovi al punto dell’eroismo».

 

«Forze nella chiesa vogliono cambiare la Verità del Vangelo» ha avvertito lo scorso novembre il prelato.

 

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