Animali
Lockdown a Shanghai, le autorità uccidono cani e gatti dei positivi al COVID
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2022/04/cani-shanghai-scaled.jpg)
Immagini sempre più scioccanti arrivano da Shanghai, città di 26 milioni di abitanti ora sotto il tallone della politica zero-COVID indetta da Xi Jinping.
I residenti si ritrovano ora sigillati in casa – in alcuni casi letteralmente, a quanto dicono – con poco cibo e nessuna certezza di quello che sta accadendo: come riportato da Renovatio 21, il lockdown, che doveva durare pochi giorni, è stato prolungato indefinitamente.
Come abbiamo riportato, secondo molti osservatori, la situazione nella città più ricca e sviluppata della Cina sta degenerando.
Una serie di video trapelati in rete ora mostrano un nuovo livello di degenerazione raggiunte: le autorità starebbe uccidendo i cani e i gatti dei cittadini risultati positivi al COVID. Questi ultimi, infatti, vengono spostati in centri sanitari (delle sorte di lager COVID) lasciando gli animali domestici senza cura possibile.
Secondo la voce che corre, sarebbe questa la motivazione dietro alle immagini rivoltanti degli uomini in tuta biologica bianca (visibili mentre presidiano Shanghai talvolta con un Kalashnikov al collo) che uccidono cani e gatti in strada.
They are killing all the cats and dogs in Shanghai pic.twitter.com/y4RbeZPrLp
— Donna 3.0🎗 (@DonnaWongHK) April 8, 2022
STOP ANIMAL CRUELTY !
A dog has been killed by a medical volunteer in #shanghai . Its owner tested positive to Covid19 and was being taken to isolation. Its owner wanted to take his dog, but was denied. They killed the corgi 5 minutes later. #China #AnimalLovers #COVID19 pic.twitter.com/Z5V92OtTOE
— Be a voice, not an echo (@beavoice123) April 6, 2022
In #Shanghai, a person was taken away to be quarantined, the Covid authorities broke into the house to kill the person’s dog. It howls in agony as these “people” deal with it. #chinalockdown #evil pic.twitter.com/gCyjVhLMHV
— Right Wing ONLY! (@RWonly93) April 11, 2022
Shanghai, China – (CCP officers) Covid Workers Brutally Murders a Pet Dog. The Owner Was Taken to a Covid Facility. 🚨Warning Sounds May Be Very Disturbing 🚨 pic.twitter.com/zd0Z6XZb8z
— H̶y̶e̶i̶n̶ 🇺🇸🇰🇷 ✝️🍊 (@BabeeHyeinK2021) April 13, 2022
Shanghai, China – (CCP officers) Covid Workers Brutally Murders a Pet Dog. The Owner Was Taken to a Covid Facility. 🚨Warning Sounds May Be Very Disturbing 🚨 pic.twitter.com/zd0Z6XZb8z
— H̶y̶e̶i̶n̶ 🇺🇸🇰🇷 ✝️🍊 (@BabeeHyeinK2021) April 13, 2022
George Floyd was brutally killed by white police, and Chinese government’s epidemic prevention workers in Shanghai used the same way to treat elderly Chinese, from killing cats and dogs to killing people, this is what happened around me, help!Please make more people to see it! pic.twitter.com/nBbXk7lNmN
— qwertyuiop (@RIGIINSIDE) April 14, 2022
Semplicemente impressionante il filmato con i sacchi pieni di gatti lasciati sul marciapiede in attesa di chissà quale destino tra miagolii disperati.
In Shanghai, the authorities have taken extreme and worrying measures. They’re killing the cats and dogs of anyone with COVID and telling them “it’s for your health.” pic.twitter.com/nXS8C6OFbB
— Right Said Fred (@TheFreds) April 11, 2022
Nel frattempo, come riportato da Renovatio 21, la città si riempie di nuove creature: cani robotici e droni volanti progettati per controllare, spiare e dare ordini alla popolazione.
What is happening in #shanghailockdown
Sound on 🔈 This is Day 8 of the official 4 day lockdown in Shanghai. Now with drones reminding people to stay inside – when all we want is enough food and water #shanghaiprison #notenoughfood #Cyberpunk2077 pic.twitter.com/2kCDCeiH7b— Jeeeeen (@JeeenInExile) April 8, 2022
🇨🇳 Chinese authorities sending drones over to Shanghai and sounding messages:
“Please comply w covid restrictions. Control your soul’s desire for freedom. Do not open the window or sing.” #china #Covid pic.twitter.com/KdSibbTwn4— The RAGE X (@theragex) April 9, 2022
È difficile, a questo punto comprendere il motivo di una tale repressione. Il sospetto che abbiamo è che si possa trattare di una forma di guerra ad intra che Xi Jinping, il sovrano che aspira al potere assoluto ma non riesce ad ottenerlo, conduce contro la cosiddetta «fazione di Shanghai», una fronda di potere all’interno del Partito Comunista Cinese e la grande industria che farebbe capo all’ex presidente Jiang Zemin.
Si tratta di supposizioni dei sinologi esperti della politica pechinese.
Al momento, l’unica cosa certa è la tragedia di Shanghai: una catastrofe per i diritti umani e perfino per i diritti degli animali.
Animali
Squali strafatti di cocaina: conferme dal Brasile
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/squalo-coca-ai-Renovatio-21.jpg)
Gli squali al largo delle coste del Brasile sono risultati positivi alla cocaina, affermano gli scienziati. Lo riporta l’emittente nazionale britannica BBC.
I biologi marini hanno analizzato 13 squali Rhizoprionodon terraenovae brasiliani prelevati dalle coste vicino a Rio de Janeiro e hanno scoperto che nei loro muscoli e nel loro fegato erano presenti alti livelli di cocaina.
Le concentrazioni erano fino a 100 volte superiori a quelle precedentemente segnalate per altre creature acquatiche.
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La ricerca, condotta dalla Fondazione Oswaldo Cruz, è la prima a rilevare la presenza di cocaina negli squali. Un fenomeno, sul quale, tuttavia, a lungo si era speculato.
Gli esperti ritengono che la cocaina arrivi nelle acque attraverso laboratori illegali in cui la droga viene prodotta o attraverso gli escrementi dei tossicodipendenti.
Anche i pacchi di cocaina persi o abbandonati in mare dai trafficanti potrebbero essere una fonte, anche se questa ipotesi è meno probabile, affermano i ricercatori.
Sara Novais, ecotossicologa marina presso il Centro di scienze marine e ambientali dell’Università politecnica di Leiria, ha dichiarato alla rivista Science che i risultati sono «molto importanti e potenzialmente preoccupanti».
Tutte le femine coinvolte nello studio erano incinte, ma gli esperti affermano che le conseguenze dell’esposizione alla cocaina sui feti di squalo sono sconosciute. Sono necessarie ulteriori ricerche per accertare se la cocaina modifica il comportamento degli squali.
Tuttavia, ricerche precedenti hanno dimostrato che è probabile che i farmaci abbiano sugli animali effetti simili a quelli che hanno sugli esseri umani L’anno scorso, in campioni di acqua di mare raccolti al largo della costa meridionale dell’Inghilterra sono stati trovati composti chimici tra cui la benzoilecgonina, prodotta dal fegato dopo l’uso di cocaina.
Quella degli squali strafatti di cocaina era una questione già emersa l’anno passato, quando scienziati lanciarono l’allarme sulla possibilità che gli squali al largo della Florida possano intercettare pacchi di cocaine gettati in mare dai narcotrafficanti e venirne inebriati con chissà quali effetti sul comportamento del grande predatore oceanico.
Ricercatori della materia hanno dichiarato al sito LiveScience di aver scoperto che alcuni squali si sono comportati in modo strano nell’area e hanno condotto una serie di esperimenti sugli squali al largo delle Florida Keys, dove secondo quanto riferito i pescatori si sono imbattuti in pescecani tossicodipendenti.
Il team di scienziati ha anche lanciato sperimentalmente false confezioni di cocaina da un aereo per simulare un lancio di droga nella vita reale e ha scoperto che più specie di squali si sono trasferite all’istante sui pacchi.
Sul fenomeno sta per partire una serie per Discovery Channel chiamata Cocaine Sharks.
Negli USA dal 1988 esiste una sorta di tradizione televisiva, la cosiddetta «Shark Week», una settimana in cui il palinsesto del famoso canale Discovery è interamente dedicato ai pescecani. Difficile pensare che dopo quasi 40 anni non abbiano un po’ esaurito i contenuti possibili.
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La pornostar Stormy Daniels sostiene di aver avuto un rapporto con Donald Trump durante mentre in TV passava la Shark Week, e di aver sentito il presidente dire che odia gli squali e che dovrebbero sparire. Si tratta quindi di una promessa che, divenuto tecnicamente l’uomo più potente della terra, egli non ha mantenuto.
Di recente il tema degli animali drogati ha preso piede anche grazie ad un film, Cocainorso, che narra la storia di un plantigrado che trova anche lui pacchi di cocaina abbandonati da aerei di trafficanti, divenendo cattivissimo. Dicono si tratti di una storia vera, ma a quanto sembra il grizzly, che di fatto si pappò la cocaina, non andò in giro ad ammazzare la gente, ma morì sul posto strafatto di polvere bianca.
Invece che i pescecani che potrebbero diventare cocainomani, pensiamo, piuttosto, a pesci alterati dalle droghe di cui invece abbiamo certezza: come riportato da Renovatio 21, i pesci dei fiumi sono sessualmente alterati dalla pillola anticoncezionale e mentalmente modificati dagli psicofarmaci – cioè sostanze che gli umani consumano in abbondanza e poi espellono con la pipì che finisce nei fiumi.
Vi sarebbe infatti nei fiumi e in mare, a causa della pillola – che è uno steroide sessuale – un’epidemia di pesci transessuali, mentre secondo uno studio dell’Università di Lund l’uso umano di psicodroghe legalizzate SSRI sta rendendo i pesci dei fiumi «nervosi e codardi».
Come riportato da Renovatio 21, in settimana una megattera ha aggredito e ribaltato una barca al largo del Nuovo Hampshire. Ci chiediamo: era drogata anche lei? Gli stupefacenti sono dietro al comportamento sempre più inaccettabile da parte di balene, orche, delfini?
Dovre andremo a finire con una possibile tossicodipendenza conclamata della popolazione cetacea, il cui comportamento è oramai totalmente intollerabile?
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Animali
Balena malvagia attacca imbarcazione e la capovolge
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/balena-malvagia-capovolge-barca-YT.jpg)
UN-WHALE-COME SURPRISE: A teenager fishing with his brother captured the moment a whale breached and capsized a boat off the coast of Rye, New Hampshire, on Tuesday, July 23. pic.twitter.com/rqnfaKOPvd
— WJTV 12 News (@WJTV) July 25, 2024
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Animali
Gli ippopotami possono volare
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Hippopotamus_-_04.jpg)
Gli ippopotami, bestie feroci che arrivano a pesare circa 1,5 tonnellate, sono in grado di volare, ma solo per un periodo di tempo molto breve, hanno scoperto gli scienziati del Royal Veterinary College (RVC) di Londra, che hanno condiviso le loro scioccanti scoperte in un articolo intitolato «Modelli di calpestio e parametri del passo dell’ippopotamo comune (Hippopotamus amphibius) sulla terraferma», pubblicato giorni fa sulla rivista scientifica PeerJ.
Secondo lo studio, gli ippopotami possono restare in aria fino a 0,3 secondi quando corrono a piena velocità.
«Le nostre scoperte più notevoli sono che gli ippopotami normalmente trottano (sia camminando che correndo) e usano una fase aerea quando corrono velocemente», ha affermato l’articolo. Un tale metodo di locomozione non è caratteristico di altri grandi animali terrestri come elefanti, rinoceronti o cavalli, ha aggiunto.
I ricercatori sono giunti a tale conclusione dopo aver analizzato video che mostravano 169 cicli di movimento di un totale di 32 ippopotami, ripresi in situazioni «estreme» come il tentativo di sfuggire a leoni o rinoceronti, o mentre mostravano aggressività l’uno verso l’altro, o verso esseri umani e veicoli. Gli animali studiati hanno trascorso circa il 15% di ogni scatto senza toccare terra, si legge nel documento.
🦛 A new study from the RVC into the movement and gaits of hippopotamuses on land has found that while they almost exclusively trot, the fastest-moving hippos become airborne for substantial periods of time. @JohnRHutchinson
➡️ Read more: https://t.co/ULzWVBxRPI pic.twitter.com/VsVTk9FXVq
— Royal Veterinary College (RVC) (@RoyalVetCollege) July 3, 2024
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«Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere come gli ippopotami riescono a volare quando si muovono rapidamente: è davvero impressionante!», ha detto a Sky News John Hutchinson, autore principale dello studio e professore di biomeccanica evolutiva presso il RVC.
In un’intervista separata con la CNN, Hutchinson ha descritto la scoperta come «piuttosto interessante» perché gli ippopotami sono «davvero difficili da studiare» poiché trascorrono la maggior parte del tempo in acqua, sono più attivi di notte e sono anche «molto aggressivi e pericolosi».
Kieran Holliday, responsabile scientifico e della conservazione presso il Flamingo Land Resort nello Yorkshire, che ha fornito i video dei suoi due ippopotami ai ricercatori del RVC, ha sottolineato che lo studio «potrebbe avere un impatto positivo sulla più ampia comunità dello zoo per quanto riguarda l’allevamento e la progettazione dei recinti».
Gli ippopotami sono le seconde creature terrestri più pesanti al mondo dopo gli elefanti, secondo il World Wildlife Fund (WWF). Nonostante il loro peso, sono in grado di correre a velocità fino a 30 km/h su brevi distanze.
Si stima che attualmente tra 115.000 e 300.000 ippopotami vivano allo stato brado, principalmente nell’Africa subsahariana. Gli animali sono erbivori, ma sono aggressivi ed estremamente territoriali. Secondo BBC Wildlife, gli ippopotami, che attaccano e capovolgono le imbarcazioni, sono responsabili della morte di circa 500 persone all’anno.
La ricerca segna un punto a favore degli ippopotami nella disfida con il collega pachiderma, l’elefante, il quale per anni si è vantato di avere un esemplare della sua specie in grado di volare grazie alle orecchie. Il caso, sulla cui verdicità si devono ancora esprimere i fact-checker, era stato immortalato nel celeberrimo film Disney Dumbo.
A dispetto del loro aspetto bonario, vendutoci da decenni di film, TV e réclame di pannolini, l’ippopotamo è una bestia particolarmente aggressiva e distruttiva, e costituisce, dopo la zanzara della malaria, la bestia che ogni anno provoca più morti in Africa.
Nel 2023 un bambino di un anno è annegato e 23 persone risultano disperse dopo che un ippopotamo ha ribaltato una barca sul fiume più grande del Malawi, lo Shire. Sì: l’ippopotamo è un animale di furia stragista.
Come riportato da Renovatio 21, un ippopotamo appartenuto al narcotrafficante Pablo Escobar è stato ucciso in un incidente autostradale il Colombial’anno passato.
Alcuni credono che il fatto che un animale erbivoro sappia essere così violento dovrebbe dire molto anche su talune pretese dei vegetariani umani.
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Immagine di Kabacchi via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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