Intelligenza Artificiale
L’AI si sta uccidendo?

Testi e immagini generati dall’intelligenza artificiale stanno invadendo il web: una tendenza che, paradossalmente, potrebbe rappresentare un grosso problema per i modelli di AI generativa.
Secondo il New York Times, in alcune ricerche si dimostra che l’addestramento di modelli di Intelligenza Artificiale generativa su contenuti generati da essa stessa, causa l’erosione dei modelli. Detto in parole povere, l’addestramento su contenuti di intelligenza artificiale provoca un ciclo di appiattimento simile alla consanguineità. Lo scorso anno, il ricercatore di IA Jathan Sadowski, ha definito il fenomeno «IA asburgica», in riferimento alla famiglia reale europea, notoriamente consanguinea.
Sempre secondo il NYT, la crescente ondata di contenuti basati sull’intelligenza artificiale sul web potrebbe rendere molto più difficile evitare questo effetto di appiattimento.
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Questi modelli sono affamati di dati e le aziende di Intelligenza Artificiale si sono affidate a enormi quantità di dati recuperati dal web per addestrare i loro programmi. Allo stato attuale, né le aziende di settore, né i loro utenti sono tenuti a inserire dichiarazioni di Intelligenza Artificiale sui contenuti di AI che generano, rendendo ancora più difficile per i produttori escludere i contenuti sintetici dai set di addestramento.
«Il web sta diventando un posto sempre più pericoloso in cui cercare i propri dati», ha dichiarato al NYT Sina Alemohammad, studente laureato alla Rice University e coautore di un articolo del 2023 in cui è stato coniato il termine «MAD», abbreviazione di «Model Autophagy Disorder» («Disordine di autofagia del modello»), per descrivere gli effetti dell’autoconsumo dell’Intelligenza Artificiale.
Dei numerosi casi di questo paradosso informatico segnalati sul NYT, è stato condotto uno studio, pubblicato sulla rivista Nature. I ricercatori, una coorte internazionale di scienziati con sede nel Regno Unito e in Canada, hanno inizialmente chiesto ai modelli di AI di compilare il testo per la seguente frase: «Per cucinare un tacchino per il Giorno del Ringraziamento, bisogna…»
Il primo output era normale. Ma già alla quarta iterazione, il modello iniziava a mettere insieme concetti sconnessi: «Per cucinare un tacchino per il Giorno del Ringraziamento, devi sapere cosa farai della tua vita, se non sai cosa farai della tua vita, se non sai cosa farai della tua vita…».
Tuttavia il linguaggio incomprensibile non è l’unico possibile effetto collaterale negativo del cannibalismo dell’IA. Lo studio «MAD», incentrato su modelli di immagini, ha dimostrato che alimentare gli output dell’IA con falsi ritratti umani ha causato rapidamente una bizzarra convergenza di tratti facciali; sebbene i ricercatori siano partiti da un insieme eterogeneo di volti generati dall’IA, al quarto ciclo di generazione quasi tutti i volti apparivano uguali.
Dati di alta qualità, creati dall’uomo – e in grandi quantità – sono stati fondamentali per i recenti progressi nell’attuale tecnologia di intelligenza artificiale generativa. Ora con i contenuti generati dall’AI che intorbidano le acque digitali e senza un modo affidabile per distinguere il vero dal falso, le aziende di intelligenza artificiale potrebbero presto trovarsi in serie difficoltà, scrive il sito Futurism.
Come riportato da Renovatio 21, già due anni fa alcuni avevano lanciato un allarme riguardo al fatto che la propaganda generata dall’AI potrebbe divenire presto l’unica fonte di informazione disponibile.
Circola da tempo la teoria della «Dead Internet» («Internet morta»), secondo cui il 95% della rete potrebbero a breve essere costituita da contenuti generati dalle macchine, così che la vita umana sarebbe silenziosamente fatta sparire dal web.
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Intelligenza Artificiale
L’uso di ChatGPT è collegato al declino mentale: studio

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Cina
AI, la guerra fredda USA-Cina per il controllo della società futura

Gli Stati Uniti devono trionfare nella crescente «Guerra Fredda» contro la Cina per la supremazia dell’Intelligenza Artificiale o rischiare un futuro in cui i robot, alimentati dall’ideologia marxista, governeranno gli americani e il resto del mondo. È l’avvertimento lanciato dall’investitore tecnologico miliardario Marc Andreessen, ora fiancheggiatore di Trump e della sua amministrazione, in una recente intervista diffusa in rete.
«È in atto una corsa a due. Questa si sta rivelando l’equivalente di ciò che la Guerra Fredda fu contro l’Unione Sovietica nel secolo scorso. Si sta rivelando proprio così», ha detto Andreessen, co-fondatore dell’imponente fondo di venture capital Andreessen Horowitz, a Jack Altman del podcast Uncapped questa settimana.
.@pmarca to @jaltma: U.S.-China AI Race Mirrors Cold War with Soviet Union
“There is a two-horse race. This is shaping up to be the equivalent of what the Cold War was against the Soviet Union in the last century. It is shaping up to be like that. China does have ambitions to… pic.twitter.com/Q6ik8WSZLR
— Josh Caplan (@joshdcaplan) June 15, 2025
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L’Andreessen ha previsto che l’IA fungerà da «livello di controllo» per tutti gli aspetti della società, dall’istruzione all’assistenza sanitaria, dai trasporti al diritto. L’investitore tecnologico ha poi sollevato la pericolosa prospettiva che i bambini vengano istruiti da un’IA cinese, permeata di principi marxisti e dell’ideologia di Xi Jinping.
«La Cina ambisce a imprimere nel mondo le proprie idee su come la società dovrebbe essere organizzata e su come il mondo dovrebbe essere gestito, e ovviamente intende diffondere appieno la propria tecnologia, cosa che sta già facendo in molti settori», ha aggiunto il veterano della Silicon Valley passato a sostenere Trump. «Il mondo, tra 50 o 20 anni, si baserà sull’intelligenza artificiale cinese o su quella americana. Sono scelte vostre».
I commenti di Andreessen riecheggiano quelli del collega venture capital Vinod Khosla, il quale ha recentemente affermato che non essere all’avanguardia nel campo dell’Intelligenza Artificiale potrebbe consentire al regime autoritario cinese di imporre la sua visione oppressiva a livello globale.
«La Cina può usare l’intelligenza artificiale nella guerra informatica o nella guerra fisica sui campi di battaglia, ma ciò che mi preoccupa ancora di più è il potere economico che l’intelligenza artificiale darà a una nazione che si muove velocemente e vince la gara», ha detto Khosla al giornalista attivo su X Mario Nawfal.
«Una volta che si ha potere economico, penso che sia estremamente facile immaginare che nel 2030 la Cina fornirà dottori gratuiti all’intero pianeta, insegnanti privati gratuiti a ogni bambino del pianeta e utilizzerà, in sostanza, beni e servizi gratuiti per diffondere la propria filosofia politica».
Il Khosla, co-fondatore di Sun Microsystems e in seguito uno dei primi sostenitori di OpenAI attraverso la sua società di capitale di rischio Khosla Ventures, si è spinto oltre, definendo il possesso da parte della Cina di una potente intelligenza artificiale una minaccia potenzialmente mortale per il mondo.
«Il rischio maggiore è l’IA in mani cinesi, o in mani malintenzionate. Più potente è l’entità, maggiore è il rischio», ha affermato il tecnologo indo-americano. «Se qualcuno ha usato un’arma nucleare, è verificabile. L’IA, quando usata, potrebbe non essere verificabile».
Il presidente Trump ha adottato una serie di misure per garantire che gli Stati Uniti mantengano il loro vantaggio nella corsa all’Intelligenza artificiale contro la Cina. Nel gennaio 2025, il presidente ha firmato un ordine esecutivo che abroga le restrittive normative di Biden sulla diffusione dell’Intelligenza Artificiale, che impedivano alle aziende tecnologiche statunitensi di condividere le proprie innovazioni con gli alleati.
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Andreesen in passato ha rivelato che ha deciso di sostenere Trump e la sua campagna dopo un incontro alla Casa Bianca, in cui l’amministrazione Biden aveva detto ai protagonisti della scena IA lì invitati che non dovevano opporre resistenza, perché il governo americano avrebbe privilegiato pochi grandi soggetti conosciuti e basta.
Nel maggio 2025, l’amministrazione Trump ha mediato accordi storici con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, consentendo alle nazioni del Golfo di acquisire tecnologie di Intelligenza Artificiale avanzate, tra cui decine di migliaia di semiconduttori Nvidia e investimenti in data center fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
L’accordo con gli Emirati Arabi Uniti, del valore di 200 miliardi di dollari, consente l’importazione di fino a mezzo milione di chip Nvidia, posizionando l’emirato come polo per l’innovazione dell’intelligenza artificiale. Anche l’accordo da 600 miliardi di dollari dell’Arabia Saudita con gli Stati Uniti si concentra sulla sicurezza dei chip e sulla promozione delle infrastrutture di Intelligenza Artificiale.
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Intelligenza Artificiale
Robot umanoidi AI si picchiano come fabbri in un torneo in Cina

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«Innanzitutto, la cattura del movimento si baserà su alcuni atleti professionisti di combattimento. Sulla base dei loro dati di cattura del movimento, il robot imparerà questi movimenti nel mondo virtuale», ha affermato il dirigente di Unitree. In uno dei primi incontri, un robot con un copricapo rosa ha combattuto contro un robot con un copricapo nero. Dopo una raffica di pugni e calci, a volte fuori bersaglio, il robot nerovestito è stato il primo a finire al tappeto dopo aver sferrato goffamente un calcio. Purtuttavia, l’oscuro androide vestito si è riscattato mettendo a segno un atterramento sul rosa al terzo round con un calcio frontale. Un secondo KO ha visto il robotto nero saltare sul rosa per bloccarlo e aggiudicarsi la vittoria. L’umanoide in rosa e un altro con la maglia rossa sono stati entrambi eliminati, lasciando il robot maglia nera e uno in verde a sfidarsi in finale. Alla fine, il robot nero è stato dichiarato campione dopo aver superato il suo avversario in punti. Secondo quanto riferito, un altro evento con robot a grandezza naturale è previsto per dicembre nella provincia del Guangdong, nella Cina meridionale. Si tratta della trasposizione nella realtà di un film con Ugo Jackman di qualche anno fa, Real Steel (2011), dove il controverso attore australiano allenava un massiccio androide per incontri di lotta tra orrendi e nerboruti robotti metallici.🤖 China hosted the world’s first #humanoid robot fighting competition, the CMG World #Robot Competition. Four teams and their #UnitreeG1 robots duked it out in a globally live-streamed event! 🥊pic.twitter.com/vkODcSbPoQ
— Chinese Embassy in US (@ChineseEmbinUS) May 26, 2025
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Come riportato da Renovatio 21, la Unitree è azienda molto nota anche per la produzione e vendita di robocani, alcuni dei quali pure militarizzati.중국 Unitree H1 휴머노이드, 불완전한 코딩 → 돌발행동
중국꺼 사면 다 이리될지도…. 일부로 이렇게 만들어서 사람 죽게 만들지도…. pic.twitter.com/iZVPGYxKWl — 와썹🇰🇷🇺🇸🇯🇵 (@uimusog6125) May 2, 2025
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