Intelligence
La CIA ammette: dozzine di suoi agenti all’estero sono stati catturati e uccisi
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2021/10/cia-spy-scaled.jpg)
Uno scoop del New York Times sta scuotendo il mondo dell’Intelligence.
Il giornale newyorkese sostiene che la CIA avrebbe lanciato l’allarme in tutte le sue stazioni all’estero e i suoi agenti all’estero riguardo al fatto che numerosi informatori del servizio di Intelligence USA vengono catturati e giustiziati.
Ci sarebbero «dozzine» di questi casi, recita una nota dell’agenzia. Ci sarebbe, cioè, un cospicuo numero di morti, con la possibilità, quindi, che tutte le reti coperte create con fatica in tanti Paesi potrebbero essere compromesse: sarebbero quindi pericolose, inutili, o controproducenti, perché le informazioni raccolte potrebbero essere esattamente quelle che il controspionaggio degli altri Paesi vuole che siano trapelate agli americani nel giuoco di specchi tipico dei servizi segreti.
Ci sarebbe un cospicuo numero di morti, con la possibilità, quindi, che tutte le reti coperte create con fatica in tanti Paesi potrebbero essere compromesse
Ma potrebbe essere pure peggio: potrebbe esserci una talpa all’interno dell’Agenzia; oppure essa è stata hackerata in qualche modo non ancora immaginabile.
L’articolo del Times in teoria costituisce un caso incredibilmente raro in cui i media si sono impossessati di un documento altamente riservato e decisamente imbarazzante per Langley.
«Il messaggio, in un insolito cablogramma top-secret, diceva che il centro di missione di controspionaggio della CIA aveva esaminato dozzine di casi negli ultimi anni che coinvolgevano informatori stranieri che erano stati uccisi, arrestati o molto probabilmente compromessi», scrive il NYT.
«Il messaggio, in un insolito cablogramma top-secret, diceva che il centro di missione di controspionaggio della CIA aveva esaminato dozzine di casi negli ultimi anni che coinvolgevano informatori stranieri che erano stati uccisi, arrestati o molto probabilmente compromessi»
«Anche se breve, il cablo illustra il numero specifico di agenti giustiziati dalle agenzie di Intelligence rivali, un dettaglio estremamente riservato che i funzionari del controspionaggio in genere non condividono in tali cablogrammi».
«Agenti» in questo contesto significa risorse straniere e locali reclutate dalla CIA per spiare «la concorrenza» nei loro paesi d’origine, un’impresa pericolosa che mette a rischio diretto la persona in questione – compresa la propria famiglia – che fornisce informazioni sensibili all’agenzia di intelligence statunitense.
Il cablogramma citava anche le crescenti capacità e consapevolezza da parte delle agenzie straniere rivali dei metodi dei servizi segreti USA.
Secondo il quotidiano quello che è riportato nei fogli top secret:
«Il cablo ha evidenziato la lotta che l’agenzia di spionaggio sta avendo mentre lavora per reclutare spie in tutto il mondo in ambienti operativi ostili. Negli ultimi anni, servizi di intelligence avversari in Paesi come Russia, Cina, Iran e Pakistan hanno dato la caccia alle fonti della CIA e in alcuni casi le hanno trasformate in doppi agenti». Notiamo, en passant, che nella lista dei Paesi nemici ora in pratica si è inserito anche il Pakistan, fino a ieri, sulla carta, un alleato – e pure con potenza termonucleare.
In particolare, è riportato, la crescente tecnologia biometrica utilizzata dalla Cina è vista come un serio problema per il mantenimento della copertura delle risorse locali.
In particolare, è riportato, la crescente tecnologia biometrica utilizzata dalla Cina è vista come un serio problema per il mantenimento della copertura delle risorse locali.
L’exposé precisa infatti che che «il gran numero di informatori compromessi negli ultimi anni ha anche dimostrato la crescente abilità di altri paesi nell’impiego di innovazioni come scansioni biometriche, riconoscimento facciale, intelligenza artificiale e strumenti di hacking per tracciare i movimenti degli ufficiali della CIA al fine di scoprire le loro fonti».
Il giornale tuttavia dimentica che proprio la tecnologia biometrica segreta made in USA, con cui avevano scansionato la popolazione afghana, è ora caduta nelle mani dei talebani, e quindi, probabilmente, dei pakistani e dei cinesi loro partner.
L’inchiesta del quotidiano americano cita inoltre ex agenti della CIA che hanno descritto un sistema interno e una burocrazia alquanto imperfetti, con promozioni degli ufficiali o degli operativi CIA vengono spesso distribuite agli operatori che reclutano il maggior numero di agenti all’estero.
Un ex agente della CIA, Douglas London, ha dichiarato al Times: «Nessuno alla fine della giornata viene ritenuto responsabile quando le cose vanno male con un agente», cioè un collaboratore delle spie CIA.
Sempre il Times nel maggio 2017 aveva pubblicato un altro articolo-rivelazione in cui metteva nero su bianco la débacle che la CIA stava subendo in territorio cinese.
«Il governo cinese ha sistematicamente smantellato le operazioni di spionaggio CIA nelPpaese a partire dal 2010, uccidendo o imprigionando più di una dozzina di fonti per due anni e paralizzando la raccolta di informazioni di intelligence lì per anni dopo».
In seguito fu arrestato un ex agente CIA di origine cinese in pensione, il 67enne Alexander Yuk Ching Ma, accusandolo di aver cospirato con un suo parente (pure lui anche un ex ufficiale CIA) nel trasmettere informazioni classificate di livello Top Secret ai funzionari dell’Intelligence della Repubblica Popolare Cinese.
Sempre pochi anni fa una colossale brutta figura sarebbe stata rimediata dalla CIA a Mosca, dove un suo agente sarebbe stato beccato mentre tentava di corrompere uno scienziato russo. Il supposto agente CIA arrestato, Ryan Fogle, era in Russia come diplomatico. Dopo il suo arresto, fu mostrato pubblicamente alle telecamere assieme alla sua parrucca bionda e ad una serie di altri gadget da 007 (inclusi dispositivi tecnologici e una parrucca mora). I media mandarono in onda i nastri dei suoi dialoghi con l’asset che cercava di reclutare.
La giornalista Megyn Kelly ha dedicato una trasmissione all’idea che la CIA si sia oggettivamente indebolita, chiedendosi come fosse possibile. Il suo ospite, il giornalista d’inchiesta Green Greenwald (colui che lavorò con Edward Snowden per portare le sue rivelazioni al mondo) ha risposto che la cultura woke, poteva essere un fattore, indicando un famoso spot di reclutamento della CIA tutto incentrato su questioni di politicamente corretto, del tipo «sono il primo agente donna latinoamericana… etc.».
In pratica, la CIA non proietta più il rispetto, e il potere, di una volta.
Capita quando ti fai vedere in giro in questo modo.
Guardate la serie di spot Humans of CIA: «Sono una donna di colore. Una mamma. Una cis-gender millennial a cui è stata diagnosticato un disordine di ansietà generalizzato».
Ma c’è anche la signora non-vedente con la felpa pro-matrimonio LGBT che ti dice quanto è bello lavorare per la CIA che è un «ambiente inclusivo».
Insomma, gli anni uno tentava la carriera alla CIA per le guerre occulte a Berlino, in Cile, in Africa, in Asia o in Italia, o anche per semplice patriottismo, sono finiti.
La CIA è cool perché woke.
Buona fortuna a spiegarlo ai russi e ai cinesi.
Intelligence
Il primo ministro georgiano collega i tentativi di assassinio di Trump e Fico
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Kobakhidze-latvia-flkr.jpg)
Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha affermato che un complotto per assassinare il fondatore del partito al governo in Georgia è stato orchestrato dalle stesse forze che hanno tentato di uccidere l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro slovacco Robert Fico.
I suoi commenti arrivano dopo che il Servizio di sicurezza dello Stato della Georgia (SSS) ha annunciato di aver avviato un’indagine su un complotto per assassinare il fondatore del partito Sogno Georgiano, Bidzina Ivanishvili, e numerosi altri funzionari di alto rango all’interno del partito.
L’SSS ha affermato che sta indagando su un presunto complotto contro Ivanishvili, «organizzato e finanziato da ex alti funzionari del governo georgiano ed ex dipendenti delle agenzie di sicurezza che si trovano in Ucraina».
L’obiettivo del complotto era di mettere in scena un violento colpo di stato sullo sfondo di disordini civili e dell’indebolimento del potere statale, ha affermato l’agenzia. L’SSS ha aggiunto di aver iniziato a interrogare i georgiani che sono tornati a casa di recente dopo aver combattuto nel conflitto in Ucraina.
In una conferenza stampa tenutasi mercoledì, Kobakhidze ha suggerito che dietro i recenti tentativi di assassinio di personaggi di alto profilo negli Stati Uniti e in Slovacchia e i presunti piani terroristici in Georgia c’è un «modello comune che caratterizza le stesse forze politiche globali».
Iscriviti al canale Telegram
Il premier sottolineato che il complotto contro Ivanishvili e l’indagine avviata dall’SSS hanno reso chiaro che queste forze senza nome rappresentano una minaccia anche per la Georgia.
Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni fa Kobakhidze aveva promesso pubblicamente che la Georgia non verrà «ucrainizzata».
All’inizio di questo mese, il Servizio di Intelligence estero russo (SVR) aveva affermato che gli Stati Uniti stanno cercando di provocare un cambio di regime in Georgia fomentando grandi proteste in vista delle imminenti elezioni parlamentari nell’ex Repubblica sovietica, scrive RT.
Secondo l’SVR, l’amministrazione del presidente Joe Biden ha «già preparato una campagna informativa su larga scala per screditare il partito Sogno Georgiano» e «i “curatori” americani hanno già dato l’ordine alle forze di opposizione in Georgia di iniziare a pianificare proteste nel paese in concomitanza con le elezioni».
Le relazioni tra Tbilisi e Washington si sono recentemente inasprite dopo che le autorità georgiane hanno approvato la cosiddetta legge sugli «agenti stranieri» a maggio. La legge richiede alle ONG, ai media e agli individui che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come entità che promuovono «gli interessi di una potenza straniera».
La legge ha scatenato proteste di massa nella capitale georgiana ed è stata duramente criticata dall’Occidente. Gli Stati Uniti hanno avviato una «revisione completa» delle loro relazioni bilaterali con Tbilisi e hanno sospeso esercitazioni militari congiunte.
Come riportato da Renovatio 21, l’UE ha sospeso l’adesione della Georgia al blocco e congelato circa 32 milioni di dollari in pagamenti al Ministero della Difesa georgiano.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Latvian Foreign Ministry via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Intelligence
I servizi segreti russi dicono che la Francia ha pianificato di inviare 2.000 soldati in Ucraina
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/French_soldiers_ghillie.jpg)
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Intelligence
L’Intelligence di Mosca dice che l’Occidente vuole sostituire Zelens’kyj
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/Zelensky-NATO-0424.jpg)
I sostenitori occidentali dell’Ucraina hanno intensificato gli sforzi per trovare un sostituto per Vladimir Zelens’kyj, ha affermato un agente dei servizi segreti esterni russi (SVR) in un rapporto declassificato. Il documento è stato pubblicato nell’ultimo numero della rivista Razvedchik pubblicata dallo stesso SVR.
Secondo un agente che usa lo pseudonimo «Stone», gli Stati Uniti e l’Unione Europea sono «estremamente preoccupati» per il «crescente malcontento» tra la popolazione ucraina a causa del conflitto prolungato e dell’incapacità dell’attuale leadership di porvi fine, soprattutto dopo la scadenza del mandato presidenziale di Zelens’kyj lo scorso maggio.
Mentre le potenze occidentali tollereranno Zelens’kyj per ora poiché è «legato a schemi di finanziamento della guerra che portano enormi entrate sia al regime di Kiev che ai produttori di armi occidentali», Stone ha affermato che hanno intensificato gli sforzi per trovare un sostituto adatto.
Secondo l’agente, l’Occidente ha già contattato l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko e il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko, così come il capo dello staff di Zelens’kyj Andrey Yermak, precedentemente descritto dal Times come il governatore de facto dell’Ucraina.
Anche l’ex comandante militare del Paese, il generale Valerij Zaluzhny, e l’ex presidente del parlamento ucraino, Dmitrij Razumkov, sono sulla lista dei potenziali sostituti di Zelensky, ha affermato l’agente russo.
Iscriviti al canale Telegram
«Si presume che queste persone possano essere richieste in caso di un brusco deterioramento della situazione in prima linea e della necessità di un urgente cambio di leadership. Allora sarà possibile sceglierne uno, incolpando Zelens’kyj di tutti i fallimenti», ha affermato l’agente.
Ha aggiunto che, per gli Stati Uniti e l’Unione Europea, il punto focale nel trattare con la leadership di Kiev è attualmente «impedire un aumento critico della delusione tra gli ucraini per i fallimenti delle politiche filo-occidentali».
Mentre la rivendicazione legale di Zelens’kyj alla carica è in discussione dalla fine di maggio, ha escluso di tenere elezioni presidenziali, citando la legge marziale. Il mese scorso il presidente russo Vladimiro Putin ha previsto che i sostenitori occidentali dell’Ucraina avrebbero rimosso lo Zelens’kyj dal potere una volta che avesse fatto passare tutte le necessarie «decisioni impopolari», il che potrebbe avvenire già l’anno prossimo, scrive RT.
In una conferenza stampa durante una visita in Vietnam, Putin ha affermato che Zelens’kyj rimane al potere solo perché non ha ancora esaurito la sua utilità.
Come riportato da Renovatio 21, il presidente russo ha ribadito più volte che la legittimità politica del presidente ucraino è finita e che il potere in Ucraina è quindi usurpato. L’ex presidente russo Demetrio Medvedev due mesi fa ha dichiarato che con la scadenza del mandato di Zelens’kyj egli diviene un «obiettivo legittimo» e che l’Ucraina è divenua «un classico Stato fallito».
Tre mesi fa sempre il Medvedev aveva detto che l’Occidente stava complottando per assassinare il presidente ucraino. Attualmente Zelens’kyj è nella lista dei ricercati di Mosca.
In un rapporto dell’SVR pubblicato a maggio, che citava sondaggi d’opinione riservati condotti dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, l’agenzia ha affermato che il livello di sostegno a Zelens’kyj, che aveva superato l’80% nei mesi iniziali del conflitto, era sceso al 17% e continua a diminuire.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
-
Spirito2 settimane fa
«Nostro Signore ha salvato questo coraggioso guerriero». Mons. Viganò commenta il tentato assassinio di Donald Trump
-
Spirito2 settimane fa
«Questa chiesa è una contraffazione»: omelia di mons. Viganò
-
Gender2 settimane fa
La rete si interroga sul numero di agenti donne nella scorta di Trump
-
Salute2 settimane fa
I malori della 28ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
La scuola e l’eclissi della parola. Intervento di Elisabetta Frezza al convegno presso la Camera dei Deputati
-
Predazione degli organi5 giorni fa
Il legame tra il concetto di «morte cerebrale» e la predazione degli organi
-
Pensiero6 giorni fa
NATO e mRNA, la Von der Leyen riconfermata per l’imminente guerra transumanista
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca: le città europee sono i principali obiettivi dei missili russi