Epidemie
La casta degli stronzi
Ci scusiamo per il titolo, ma non ha alternative.
SCENA 1 – Un signore entra in un ufficio postale. All’interno c’è un po’ di gente che attende il suo turno, tutti sono distanziati. D’improvviso, un signore che sta al di là del vetro antiproiettile urla a tutti di uscire, perché, secondo lui, ci sarebbe un assembramento. La gente esce di corsa senza fiatare, e si mette in fila fuori, al gelo. Una signora si sente male.
SCENA 2 – Una signora si reca al conservatorio per l’iscrizione del figlio che non riesce a completare in via telematica. Chiede del segretario. Gli dicono che il segretario è in segreteria, ma non si può interagire con lui perché c’è il virus. Nemmeno con mascherina, nemmeno a distanza. Il segretario esiste solo in versione virtuale.
Lo abbiamo capito tutti, ormai. Il coronavirus, sulle cui caratteristiche patologiche ancore si discute, reca con sé una certezza scientifica: ha reso le persone stronze
SCENA 3 – Un signore deve fare una visita con il medico militare per il porto d’armi. Decine di altre persone aspettano il loro turno. La fila si distende per tutto il corridoio, per due rampe di scale e un pezzo del marciapiede all’esterno. La segretaria dello studio ciclicamente esce strillando di stare lontani l’uno dall’altro e insultando chi secondo lei non rispetta le distanze.
SCENA 4 – Una signora deve andare in questura. La fila si deve fare fuori al freddo, dietro il grande recinto di metallo, senza che qualcuno dica alla gente incolonnata da ore se sta facendo la cosa giusta. Ciclicamente, una poliziotta esce e urla a tutti di mettersi in fila correttamente, misurando i canonici due metri di distanza l’uno dall’altro. Una signora straniera in fila, congelata e stremata, si mette a piangere.
SCENA 5 – Un signore si presenta in banca, il luogo dove sono depositati i suoi risparmi da decine di anni. Le porte sono chiuse, sbarrate. Suonato il campanello, appare un impiegato che chiede al signore, da dietro alla porta, cosa voglia e le dice che non ci si può presentare senza preavvisi, bisogna prenotare sul sito nazionale della banca. Se è fortunato, forse un posto lo trova per la settimana successiva. Fatta la prenotazione, la settimana successiva l’impiegato, da dietro il vetro blindato, fa una sorta di terzo grado al signore con l’appuntamento che, una volta entrato, viene esortato a firmare elettronicamente un documento della privacy senza nemmeno leggerlo, per non prolungare la permanenza. Davanti alle proteste del signore, il bancario (che si scopre essere il direttore della filiale) perde le staffe. Il signore esce umiliato e infuriato.
Non si tratta solo della razza odiosa dei delatori, quelli che puntavano il dito verso i runner e i mostri della movida, e sui quali contava il Ministro della Salute per realizzare le proprie politiche di repressione
Potremmo andare avanti a lungo con episodi di questo tenore. Lo abbiamo capito tutti, ormai. Il coronavirus, sulle cui caratteristiche patologiche ancore si discute, reca con sé una certezza scientifica: ha reso le persone stronze.
Non si tratta solo della razza odiosa dei delatori, quelli che puntavano il dito verso i runner e i mostri della movida, e sui quali contava il Ministro della Salute per realizzare le proprie politiche di repressione. No, sulla scena si è materializzata una intera popolazione di malvagi che finora forse viveva nel sottosuolo.
Ora, tutti i personaggi che abbiamo descritto qui sopra – tutti questi stronzi che oramai sbucano ovunque, come le cimici – hanno qualcosa in comune: lo stipendio a fine mese.
Sulla scena si è materializzata una intera popolazione di malvagi che finora forse viveva nel sottosuolo
Non sono mai lavoratori autonomi, partite IVA, professionisti: anzi, costoro, che hanno perso più di metà del fatturato nell’anno trascorso e stanno continuando a sanguinare anche in questo 2021, devono spargere solo gentilezza, e sconti per i clienti superstiti. Quando si hanno poche energie, poi, sicuramente non si intraprende lo sforzo sovrumano di essere stronzi.
Quelli che si permettono ora di trattare la gente come capi di bestiame sono tutti individui garantiti ad aeternum dal sistema. Sistema pubblico o sistema privato, non cambia: le banche, le grandi aziende, altro non sono che altrettanti ministeri. Carrozzoni dove dirigenti e dipendenti non hanno più alcuna responsabilità, specie in questo momento, e vivono in inane impunità come da diritto di nascita – come una casta, appunto…
Tutti i personaggi che abbiamo descritto qui sopra – tutti questi stronzi che oramai sbucano ovunque, come le cimici – hanno qualcosa in comune: lo stipendio a fine mese
Ma c’è di più, ad alimentare l’attitudine a maltrattare i propri simili, oltre allo stipendio assicurato: l’abitudine al fancazzismo. Il virus ha reso parassiti molti lavoratori: dopo che si è saggiata la bellezza del lockdown con lo stipendio che arriva standosene a casa, costoro vivono la giornata di lavoro come un supplizio, e identificano gli avventori come i responsabili.
Una parte della popolazione, insomma, è diventata stronza e lavativa.
Finalmente è possibile parlare davvero di «casta»: non più nel senso di Gian Antonio Stella e di Grillo (cioè, l’élite che sbafa privilegi di Stato) ma nel senso più letterale, indologico, del termine.
Una parte della popolazione, insomma, è diventata stronza e lavativa
Come esistono i bramini e gli kshatrya, i vaishya e gli shudra, i garantiti formano una classe psico-sociale a parte, distinta dalle altre, specialmente dai paria, i fuori-casta, gli intoccabili, che si procacciano di che vivere senza stipendio fisso, pagano le tasse e quindi si aspetterebbero che le cose funzionassero quasi come prima.
Ma la casta degli stronzi ha saldamente preso in mano le redini del Paese ed ha una sua chiara proiezione politica: commissari, ministri, parlamentari, interi partiti che a nulla hanno contribuito se non a peggiorare le cose (con affari dei quali, in alcuni casi, si sta occupando la magistratura), eppure la loro permanenza sulla poltrona, e il relativo compenso, garantiti dal dharma della burocrazia italiana, costituiscono una certezza inscalfibile.
La casta degli stronzi ha saldamente preso in mano le redini del Paese ed ha una sua chiara proiezione politica: commissari, ministri, parlamentari, interi partiti che a nulla hanno contribuito se non a peggiorare le cose, eppure la loro permanenza sulla poltrona, e il relativo compenso, sono garantiti dal dharma della burocrazia italiana
C’è tuttavia anche una parte di privati che si è arricchita con la pandemia, come per esempio i procacciatori di mascherine e banchi a rotelle, di dispositivi medici e vaccini. Ebbene, questa genìa ora alleata con la casta degli stronzi e dei suoi rappresentanti, in realtà non sussiste come fenomeno a sé: a ben guardare si vede come nei traffici pandemici siano coinvolti figure legate al sottobosco politico e al demi-monde delle forniture pubbliche, che si ingrassano foraggiando la più grande alleata della casta degli stronzi, la Repubblica Popolare Cinese, senza la quale non ci sarebbero gli enormi margini da lucrare.
Ci spaventa, tuttavia, la forma di hybris più alta dei rappresentati della nuova casta al potere, l’impunità. La tracotante mancanza di una pur vaga idea di punizione per le malefatte compiute.
Pensiamoci. C’è un Paese ridotto a un cumulo di macerie fumanti, e senza bisogno di guerra: per decisione politica. Ci sono migliaia di vite perdute, milioni di vite compromesse: sempre, per decisioni politiche.
Nessuno sembra avvertire il peso di questa tragedia allo stato puro, in senso classico. Nessuno medita l’esilio come Edipo, tutti sono pronti a riciclarsi ancora, e poi ancora. Senza pudore e senza vergogna.
Ci spaventa, tuttavia, la forma di hybris più alta dei rappresentati della nuova casta al potere, l’impunità. Nessuno sembra avvertire il peso di questa tragedia, nessuno medita l’esilio come Edipo, tutti sono pronti a riciclarsi senza pudore e senza vergogna
Tutto questo non può durare.
Prima o poi la pagheranno. E la pagheranno cara.
Roberto Dal Bosco
Elisabetta Frezza
Epidemie
Kennedy chiede una «resa dei conti» per i crimini «immorali e omicidi» legati al COVID
Robert F. Kennedy Jr. ha affermato che gli individui che hanno adottato comportamenti «criminali» durante la pandemia devono comunque essere ritenuti responsabili.
Kennedy, che se venisse eletto dovrebbe ricoprire un incarico legato alla salute nell’amministrazione di Donald Trump, ha dichiarato di recente che è necessario che i responsabili siano «responsabilizzati».
Parlando alla Limitless Expo, Kennedy ha fatto esplicito riferimento ad Anthony Fauci, osservando: «ho scritto un libro su Fauci. È un libro fantastico. Ci sono 2.200 note a piè di pagina nel libro… Ho invitato le persone a trovare problemi nel libro… E nessuno ci ha mai detto alcun errore fattuale in quel libro».
RFK jr. ha accusato Fauci e altri di aver sfruttato le loro posizioni durante il COVID per imporre «controlli totalitari che non erano basati sulla scienza».
«È una storia, in realtà, di persone coinvolte in comportamenti criminali davvero terribili, immorali e omicidi», ha insistito Kennedy.
RFK Jr: “There still has to be a reckoning” for Covid
“The mainstream media hasn’t caught up with the science, but the science is out there now and it’s devastating.”
“Yesterday, the chief attorney for FDA admitted, because he lost a case in court against a doctor, that there… pic.twitter.com/dvLRD6tvAx
— Holden Culotta (@Holden_Culotta) August 31, 2024
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Kennedy ha quindi osservato che i trattamenti efficaci sono stati repressi, affermando che «l’ivermectina è stata una cura molto, molto devastante per il COVID. Ha letteralmente cancellato il COVID».
«Privando le persone dell’ivermectina, molte, moltissime persone, milioni di persone in tutto il mondo, sono morte, e non ne avevano bisogno», ha aggiunto Kennedy, accusando Fauci e altri di aver fatto pressione sulla FDA affinché scoraggiasse tali trattamenti a favore di una promozione incessante di vaccini non provati e non testati.
«C’erano cure per il COVID fin dal primo giorno, cure molto efficaci. Ma loro non volevano questo. Volevano solo il vaccino», ha affermato Kennedy, aggiungendo «se avessero ammesso che uno qualsiasi [dei trattamenti] fosse efficace, l’intero progetto del vaccino sarebbe crollato».
RFK ha aggiunto che dopo i vaccini, i casi di miocardite tra i giovani, in particolare tra gli atleti, sono aumentati vertiginosamente.
«In media, credo che fossero 29 al mese, a livello globale, gli atleti che morivano sul campo. Ora stiamo scendendo a centinaia al mese», ha sottolineato, concludendo che «la scienza ora è qui, ed è devastante».
Dopo aver appoggiato Donald Trump il mese scorso, RFK Jr. ha dichiarato di essere pronto ad aiutare a «rendere l’America di nuovo sana», creando così il nuovo acronimo MAHA, parallelo a quello trumpiano del MAGA.
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
Epidemie
Ma il papa si preoccupa del vaiolo delle scimmie perché teme per i suoi cardinali gay?
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WATCH — Former CEO of PayPal Peter Thiel tells Joe Rogan that approximately 80% of cardinals in the Catholic Church are gay and says “you don’t get promoted to a cardinal if you’re straight.” pic.twitter.com/Vh81mLBBRf
— Not A Number (@myhiddenvalue) August 20, 2024
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Epidemie
Francesco «virologo» asseconda «i piani criminali dell’élite globalista»: mons. Viganò sull’Angelus di Bergoglio dedicato al vaiolo delle scimmie
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha commentato le parole di Bergoglio all’Angelus di domenica scorsa, dove si è dedicato al tema del vaiolo delle scimmie che sembra essere spinto come nuova emergenza sanitaria globale.
«Desidero manifestare la mia solidarietà alle migliaia di persone colpite dal vaiolo delle scimmie, che costituisce ormai un’emergenza sanitaria globale» ha dichiarato Bergoglio in Piazza San Pietro domenica 25 agosto.
«Bergoglio smette provvisoriamente i panni dell’esperto climatologo nei quali ha rilanciato ossessivamente la narrazione dell’agenda green, per indossare il camice del virologo e dare il suo sostegno alla propaganda psicopandemica sul vaiolo delle scimmie, che altro non è se non uno degli effetti avversi indotti dal siero sperimentale che aveva tanto insistentemente raccomandato all’epoca della farsa del COVID» scrive su X monsignor Viganò.
«Non solo: egli non ritratta nulla del suo appoggio criminale e sconsiderato a quella vaccinazione di massa che oggi sappiamo ufficialmente essere inefficace, gravemente dannoso e mortale; e tace sul fatto che i sieri mRNA siano prodotti con linee cellulari di feti abortiti» continua il prelato.
“Desidero manifestare la mia solidarietà alle migliaia di persone colpite dal vaiolo delle scimmie, che costituisce ormai un’emergenza sanitaria globale.” (Angelus del 25 Agosto)
Bergoglio smette provvisoriamente i panni dell’esperto climatologo nei quali ha rilanciato… pic.twitter.com/auAOviZ7dH
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) August 26, 2024
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«Il suo zelo nell’assecondare i piani criminali dell’élite globalista è ormai talmente palese da sortire l’effetto opposto: i fedeli hanno capito che la vera epidemia che affligge la Chiesa è l’ideologia modernista, conciliare e sinodale».
«Bergoglio è climatologo e virologo come è Papa» chiosa infine monsignore.
Come riportato da Renovatio 21, in questi anni l’arcivescovo già nunzio apostolico negli Stati Uniti non ha risparmiato i suoi strali contro l’appoggio diabolico fornito da Bergoglio alla cricca vaccinal-mondialista, definendo il gesuita argentino come «sponsor» e «piazzista» delle case farmaceutiche.
A inizio anno Viganò intervenne per condannare la nomina alla Pontificia Accademia per la Vita per Katalin Kariko, inventrice dei vaccini mRNA, prodotti a partire da linee cellulare di feto abortito.
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Immagine di Paris Orlando via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata
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