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Epidemie

Con il dottor Amici, contro il Farmamaccartismo

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Il canale TV La 7 – una sorta di Pravda privata al servizio del governo del nulla –  qualche sera fa ha toccato il fondo mandando in onda lo spettacolo più rivoltante visto sinora dentro il kolossal pandemico. Dopo avergli teso una squallida imboscata per mezzo di un agente provocatore, nella trasmissione Piazzapulita hanno approntato, in onore di un medico reo di avere curato e guarito dal supervirus tutti i suoi numerosi pazienti, un plotone di esecuzione che in tempi normali si sarebbe definito caricaturale. Ma oggi rientra tra le cronache di ordinaria repressione. Vedere per credere.

 

Il dottor Mariano Amici, che gestisce una rete di circa seimila assistiti, ha salvato dal COVID tutti i malati che ha curato, non ha registrato alcun decesso, nemmeno alcun ricovero. Mentre negli ospedali avveniva la strage. Questo è un dato di fatto, oggettivamente e agevolmente verificabile.

 

Quando il dottore ha osato ricordarlo in studio, il bravo conduttore gli ha risposto: «e checc’entra». E si capisce: per la regia, l’importante non è salvare vite umane, ma rispettare protocolli fallimentari, e i sopravvissuti ai protocolli vaccinarli a tappeto

Quando il dottore ha osato ricordarlo in studio, il bravo conduttore gli ha risposto: «e checc’entra». E si capisce: per la regia, l’importante non è salvare vite umane, ma rispettare protocolli fallimentari, e i sopravvissuti ai protocolli vaccinarli a tappeto, e andare avanti a tutta velocità senza voltarsi indietro, nonostante quegli strani focolai e tante strane morti contrassegnate da una strana coincidenza temporale. Bizzarre casualità.

 

Quella di mettere in discussione con dati empirici e argomenti scientifici il fideismo scientista, apodittico e inderogabile, sposato dai programmi di Stato, non può che essere una colpa inestirpabile. Ancor peggio è ottenere risultati dirimenti, perché allora la gente comincia a farsi qualche domanda e a darsi qualche risposta, e sono guai.

 

 

Plotoni di esecuzione

Ecco dunque la triade di prodi giustizieri convocati per l’operazione di pulizia etnica televisiva.

 

Il conduttore, Corrado Formigli è un signore premiato dal sistema televisivo per comprovata obbedienza, dote emersa grazie al lavoro nell’antico latifondo TV dell’ex padrone Michele Santoro. Dopo essersi allenato facendo la posta a Previti, teatrini come quello dell’altra sera gli vengono facili. Come gli viene facile sparare raffiche di accuse all’ospite per poi fargli togliere l’audio appena gli toccherebbe la replica. Prima lo invita, e poi «io non è che le do la tribuna così».

Una serie di offese alternate a minacce messe lì in favore di telecamera, senza veli e senza vergogna. Compresa la chiamata in causa del presidente dell’Ordine dei medici di Roma affinché intervenga esemplarmente con sollecitudine contro il pericoloso dissidente (quello che li ha guariti tutti)

 

Nel plotone era rappresentato ovviamente anche lo Stato, in persona del viceministro della salute che, per marcare la propria pretesa superiorità sull’interlocutore e sul popolo bue in ascolto, ha subito ricordato a tutti il suo triplo titolo di medico, di professore universitario e di uomo delle istituzioni, così spalancando in un colpo solo un abisso su tutte e tre le categorie.

 

Con la stessa gran classe, Sileri, duettando col padrone di casa secondo copione, ha rivolto una serie di insulti e di avvertimenti al dottor Amici: quello incommentabile, quello che va bene per far tagliate di frutta, quello che nemmeno Vesalio nel 500 scriveva stupidaggini del genere, quello che non stiamo parlando con un medico ma con uno studentello di medicina, quello che ancora non ha aperto manco un libro, quello che non sa neanche cos’è un ribosoma né sa come funziona un vaccino, quello che se mia mamma va su Wikipedia ne sa di più di lui; soprattutto, quello che di sicuro rimarrà ancora per poco al suo posto di medico di base; e che, qualora provasse a denunciare qualcuno, attenzione, ne pagherebbe tutte le conseguenze.

 

Una serie di offese alternate a minacce messe lì in favore di telecamera, senza veli e senza vergogna. Compresa la chiamata in causa del presidente dell’Ordine dei medici di Roma affinché intervenga esemplarmente con sollecitudine contro il pericoloso dissidente (quello che li ha guariti tutti). Alla faccia del diritto e dei suoi inutili orpelli.

 

Si manifestano ancora una volta, pornograficamente, le mirabolanti capriole dei saltimbanchi pentastellati – di cui Sileri è esponente – che sulla libertà vaccinale avevano costruito una decisiva porzione del loro consenso

La violenta denigrazione orchestrata e scatenata contro il dottor Amici investe le sue posizioni critiche, oltre che sulla gestione della emergenza e sulla attendibilità dei tamponi, anche sull’efficacia e sulla sicurezza degli ultimi vaccini.

 

Si manifestano ancora una volta, pornograficamente, le mirabolanti capriole dei saltimbanchi pentastellati – di cui Sileri è esponente – che sulla libertà vaccinale avevano costruito una decisiva porzione del loro consenso: circolano ancora in rete i commenti trionfali di Bonafede che si autocelebra presso il mentore Grillo (Beppe) per avere ottenuto per un bambino autistico un risarcimento di un danno da vaccino col suo studio professionale, o i cinguettii della Grillo (Giulia) sulla correlazione tra autismo e vaccini, la bestemmia imperdonabile (o forse no) contro lo spirito santo farmaceutico. 

 

Quanto a Sileri, lo vogliamo ricordare, è lo stesso tenerone che durante il primo periodo di chiusura rilasciava l’indimenticata intervista in cui lodava gli amici e ne piangeva la forzata lontananza, perché «a un amico puoi dire cose che non dici a tua moglie quando torni a casa»; e li includeva quindi, ex auctoritate, nella creativa nozione di «congiunti», cioè quelli che si potevano andare a trovare, purché però – attenzione – non fossero semplici amici, ma «amici amici, amici veri». Non è uno scherzo, è tutto vero. Ora il summenzionato cantore dell’amicizia, nella tenzone col dottor Amici, vive una curiosa nemesi onomastica.

 

Infine nella terna inquisitoria non poteva poi mancare, in quota rosa, il prodotto di laboratorio massmediatico che va sotto il nome di Selvaggia Lucarelli; una che non più tardi di un anno fa, nello stesso identico studio di Formigli, trangugiava involtini primavera per fermare il virus del razzismo contro i cinesi. Folgorata sulla via di Wuhan, oggi come niente fosse, mostrando in rete un breve video, probabilmente girato dal balcone di casa sua, che immortala la polizia mentre ferma l’unica persona presente in un parco deserto, esulta: «Bene così Milano». Nessuna sorpresa, fa tutto parte del mestiere che fa.

Lo Stato di diritto, quello stupido impianto che ciancia di giusto processo, di diritto di difesa, di principio del contraddittorio, nell’ora presente non vale più una cicca: siccome ho il potere in mano, ti rendo persona non grata, ti tolgo il lavoro, ti distruggo le finanze, ti ridicolizzo in diretta TV

 

 

Il sicofante come modello di virtù

Il tema della delazione, tuttavia, non è affatto peregrino. Sia Sileri sia Formigli ammiccavano con beffarda insistenza all’Ordine dei Medici, e personalmente al presidente della sezione romana, Antonio Magi. L’indomani il profilo Twitter della trasmissione Piazzapulita riportava in maiuscolo trionfale la notizia che l’Ordine dei Medici si era già preso in carico il caso Amici. Come dire, c’è chi può: la macchina del fango istituzionale funziona a meraviglia e produce sempre i frutti sperati.

 

Lo Stato di diritto, quello stupido impianto che ciancia di giusto processo, di diritto di difesa, di principio del contraddittorio, nell’ora presente non vale più una cicca: siccome ho il potere in mano, ti rendo persona non grata, ti tolgo il lavoro, ti distruggo le finanze, ti ridicolizzo in diretta TV. Un servizio veloce e pulito, bando alle formalità.

 

La delazione, del resto, rientrava tra le luminose raccomandazioni del governo (Speranza lo disse apertamente da Fazio) contro gli assembramenti sediziosi tipo le cene in famiglia. Allora fu la polizia a prendere le distanze dalla trovata ministeriale, ricordando che precedenti del genere erano forse ravvisabili nella Germania degli anni Trenta.

 

La delazione, del resto, rientrava tra le luminose raccomandazioni del governo (Speranza lo disse apertamente da Fazio) contro gli assembramenti sediziosi tipo le cene in famiglia

Ma ciò non ha impedito che la pratica delatoria, specie se esercitata al buio, all’insaputa di chi la subisce, si stia affermando come nuova virtù civica.

 

E pensare che era ritenuta condotta talmente ripugnante da fare schifo perfino ai bambini («Chi fa la spia non è figlio di Maria non è figlio di Gesù quando muore va laggiù»), per gli antichi il sicofante era annoverato tra i tipi umani più spregevoli. Non poteva che esserne questa l’evoluzione, nell’epoca invertita dove l’onore non vale più nulla perché la virilità è considerata sostanza tossica. 

 

 

La damnatio memoriæ dell’ora presente

Ora, per capire bene edificanti spettacoli come questo, è opportuno che prendiamo dimestichezza con un neologismo coniato oltreoceano per indicare la damnatio memoriae delle voci alternative: deplatforming.

 

È opportuno che prendiamo dimestichezza con un neologismo coniato oltreoceano per indicare la damnatio memoriae delle voci alternative: deplatforming

Traslitterato, sta per «de-piattaformazione». Si moltiplicano i casi di commentatori, aziende, siti, improvvisamente cancellati da Twitter, da YouTube, da Facebook, e su su verso l’app store di Apple e Google (senza i quali non si può arrivare ai telefoni e quindi alle persone), fino all’apoteosi: all’indomani del Campidoglio, Amazon elimina i server che ospitavano Parler, la piattaforma alternativa a Twitter e Facebook, che d’improvviso sparisce dalla faccia della Terra. 

 

In realtà, non è che ti tolgono solo la voce: vediamo banche che chiudono, senza spiegazioni, i conti delle aziende di Trump; grandi distributori che annunciano la rescissione dei rapporti con imprenditori che si sono esposti a suo sostegno; i fondatori del social Gab che si vedono annullare dalla Visa le carte di credito proprie e perfino dei propri ai loro famigli.

 

Negli USA, la patria delle libertà, coloro che hanno simbolicamente occupato il Campidoglio (ricevendone in cambio pallottole) sono demonizzati e criminalizzati sotto la definizione nuova di zecca di «domestic terrorist».

 

Quanto stiamo vivendo non è altro che la riproposizione su scala più ampia della catastrofe sanitaria derivata dal capolavoro della Lorenzin sulla obbligatorietà vaccinale, in conformità all’accordo stipulato a Washington insieme a Ranieri Guerra (il giro è sempre lo stesso) con GAVI, cioè Bill Gates, grazie al quale l’Italia veniva eletta paese cavia delle vaccinazioni selvagge

Ma i ribelli dell’Epifania non sono che una sineddoche: il problema vero– e l’apparato non lo nasconde – sono tutti i patrioti vecchi e nuovi, i vecchi e nuovi sostenitori del candidato disallineato. Cioè una ottantina di milioni di persone: la più enorme quantità di consensi della storia americana, escludendo ovviamente il presidente in carica, uno talmente popolare da essere votato, come noto, anche dai morti. Vale a dire che una porzione enorme della popolazione, in molti Stati totalmente maggioritaria, riferita dalle istituzioni centrali come un nemico – paragonato nientemeno che ad Al Qaeda sia dal generale McChrystal sia dall’ex capo della CIA Brennan – da sterminare se necessario col pugno duro dell’esercito più forte del mondo e qualche drone assassino. Per non parlare dei discorsi che girano su progetti di deprogrammazione degli elettori trumpiani – concetto psichiatrico familiare a chi combatte le sette e i radicalismi – o su eventuali campi di rieducazione.

 

 

Nihil sub sole novi

Va poi considerato come il trattamento riservato al dottor Amici non sia una novità.

 

Chi ha visto colpire proditoriamente i dottori Gava, Miedico, Rossaro, Lesmo, sa perfettamente cosa tenteranno di infliggere al dottor Amici e agli altri medici liberi che onorano il loro giuramento e la loro coscienza

L’opera di demonizzazione e successiva radiazione dei medici non allineati ai dogmi ufficiali dettati dalle multinazionali del farmaco e dai filantropi del mestiere era cominciata ben prima dell’emergenza

 

Quanto stiamo vivendo non è altro che la riproposizione su scala più ampia della catastrofe sanitaria derivata dal capolavoro della Lorenzin sulla obbligatorietà vaccinale, in conformità all’accordo stipulato a Washington insieme a Ranieri Guerra (il giro è sempre lo stesso) con GAVI, cioè Bill Gates, grazie al quale l’Italia veniva eletta paese cavia delle vaccinazioni selvagge.

 

Le pedine era già tutte al loro posto da allora. Chi ha visto colpire proditoriamente i dottori Gava, Miedico, Rossaro, Lesmo, sa perfettamente cosa tenteranno di infliggere al dottor Amici e agli altri medici liberi che onorano il loro giuramento e la loro coscienza.

 

Chi quattro anni fa ha già visto calpestato l’articolo 32 della Costituzione («Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario…») non può stupirsi della voglia matta di imporre TSO permanenti e generalizzati, o dell’orgia di provvedimenti amministrativi monocratici con cui sono state soppresse le libertà fondamentali e sono stati conculcati i diritti costituzionali, a partire da quello al lavoro garantito all’art. 1; non può non capire cosa ci sia dietro l’incredibile divieto di praticare autopsie e dietro l’obbligo disumano di cremare i cadaveri. 

Chi quattro anni fa ha già visto calpestato l’articolo 32 della Costituzione («Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario…») non può stupirsi della voglia matta di imporre TSO permanenti e generalizzati, o dell’orgia di provvedimenti amministrativi monocratici con cui sono state soppresse le libertà fondamentali e sono stati conculcati i diritti costituzionali

 

Le prove generali erano già state fatte e il terreno era bello che pronto.

 

Uno per tutti, tutti per uno

 Né si fermeranno al dottor Amici. Verranno a cercare anche voi. Sanno cosa pensate e vi staneranno perché pensate e quindi siete pericolosi. Ciò che succede negli USA succederà anche nelle colonie dell’impero.

 

Il potere mondialista non vuole convincervi, vuole schiacciarvi. Non vuole ascoltarvi, vuole zittirvi. Non vuole comprendervi, vuole annientarvi. I lacché di questa macchina infernale stanno nei media e al governo, diade unita oggi come non mai.

 

Noi stiamo con il dottor Amici, e non con la sozzura dell’establishment, perché il dottor Amici ha curato migliaia di persone senza che gliene morisse una.

 

Noi stiamo con il dottor Amici perché crediamo in quello che dice sulla psicopandemia, sui tamponi, sulle cure, sul vaccino.

 

Il potere mondialista non vuole convincervi, vuole schiacciarvi. Non vuole ascoltarvi, vuole zittirvi. Non vuole comprendervi, vuole annientarvi. I lacché di questa macchina infernale stanno nei media e al governo, diade unita oggi come non mai

Stiamo con il dottor Amici, e con i medici liberi e perseguitati, con i giornalisti indipendenti, con chiunque stia combattendo la sua personale battaglia contro un sistema liberticida e criminale, perché quel sistema vorrà anche la nostra pelle.

 

Stiamo con ogni «strega» che il farma-maccartismo vuole bruciare. Perché se ci salveremo, ci salveremo insieme.

 

Perché vogliamo riprenderci la vita e la libertà.

 

 

Roberto Dal Bosco

Elisabetta Frezza

 

 

 

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Epidemie

Influenza aviaria, l’OMS i media insistono sulla paura dell’epidemia negli esseri umani

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Lo scienziato capo dell’OMS Jeremy Farrar ha avvertito che l’influenza aviaria ha un tasso di mortalità “estremamente alto” per gli esseri umani e potrebbe mutare per trasmettersi da uomo a uomo, nonostante non vi sia alcuna registrazione di trasmissione da uomo a uomo dell’H5N1.

 

La scorsa settimana l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato nuovamente l’allarme sull’influenza aviaria, avvertendo che ha un tasso di mortalità «estremamente alto» tra gli esseri umani.

 

Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), la malattia, il virus dell’influenza aviaria H5N1 – noto anche come «influenza aviaria altamente patogena (HPAI) A» o semplicemente «influenza aviaria» – può trasmettersi ad alcuni animali.

 

Tuttavia, non è mai passata da uomo a uomo e ci sono state segnalazioni estremamente rare di trasmissione da animale a uomo, ha affermato l’agenzia.

 

Tuttavia, lo scienziato capo dell’OMS Jeremy Farrar ha affermato che esiste «grande preoccupazione» che la malattia si evolva e svilupperà «la capacità di passare dalla trasmissione da uomo a uomo».

 

Secondo il CDC, le segnalazioni di epidemie di influenza aviaria risalgono al 1880 . Dal 2014, i media hanno pubblicato storie periodiche e sempre più allarmistiche sul virus.

 

All’inizio di questo mese sono iniziate a circolare notizie secondo cui l’influenza aviaria sarebbe stata rilevata negli uccelli selvatici, nel pollame, in una varietà di mammiferi tra cui gatti e delfini e in un piccolo numero di esseri umani.

 

Organismi di stampa come il New York Times hanno ribadito gli avvertimenti di Farrar secondo cui il virus sta mutando e potrebbe iniziare a trasmettersi tra le persone, e il Daily Mail ha avvertito che potrebbe essere «100 volte peggio del COVID».

 

Farrar ha dato il massimo a questi avvertimenti durante una conferenza stampa in cui ha annunciato la nuova definizione dell’OMS per gli agenti patogeni presenti nell’aria.

 

«È una cosa tragica da dire, ma se vengo infettato dall’H5N1 e muoio, la cosa finirà», ha detto Farrar. «Se vado in giro per la comunità e lo diffondo a qualcun altro, allora si avvia il ciclo».

 

«Dobbiamo guardare, più che guardare, dobbiamo assicurarci che se l’H5N1 venisse a contatto con gli esseri umani con trasmissione da uomo a uomo, saremmo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica» ha aggiunto.

 

La ricerca passata di Farrar si è concentrata su questo particolare ceppo di influenza aviaria.

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I commenti suscitano richieste per il vaccino contro l’influenza aviaria 

Dopo i commenti di Farrar, titoli come «La prossima minaccia pandemica richiede un’azione immediata», «L’influenza aviaria sta contagiando più mammiferi. Che cosa significa per noi?», «Il pericolo in evoluzione della nuova influenza aviaria» e «Gli Stati Uniti potrebbero vaccinare un quinto degli americani in caso di emergenza influenza aviaria «hanno chiesto se questa sarà ” la prossima pandemia».

 

Le notizie di stampa chiedono alle agenzie di sanità pubblica di prepararsi di conseguenza, intensificando la biosorveglianza interagenzia, la pianificazione della risposta alle emergenze, accumulando scorte di dispositivi di protezione individuale e, naturalmente, espandendo le scorte esistenti di vaccini contro l’influenza aviaria e sviluppandone di migliori.

 

Il governo degli Stati Uniti ha attualmente tre vaccini H5N1 approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) e conservati nelle scorte strategiche nazionali. I vaccini sono prodotti da Sanofi, GSK e CSL Seqirus.

 

Secondo i funzionari federali, se l’H5N1 dovesse diffondersi ampiamente tra gli esseri umani, il governo americano potrebbe distribuire entro quattro mesi abbastanza vaccini da inoculare un quinto della popolazione americana, ha riferito Barrons.

 

Ma i resoconti dei media hanno sollevato preoccupazioni sull’efficacia di questi vaccini – sviluppati già nel 2007 – e hanno sollecitato lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi vaccini.

 

Farrar ha fatto lo stesso nella sua dichiarazione, avvertendo che lo sviluppo del vaccino «non è dove dobbiamo essere».

 

A sostegno di queste affermazioni, un recente rapporto di ricerca pubblicato in un comunicato stampa del 20 aprile ha rilevato che è molto probabile che un agente patogeno dell’influenza scateni una nuova pandemia nel prossimo futuro, seguita dalla «Malattia X».

 

Tuttavia, i risultati non si basano su uno studio di dati empirici sulla malattia reale.

 

Piuttosto, lo studio riporta i risultati di un sondaggio online che ha chiesto agli esperti globali di malattie infettive di classificare le malattie nel «Piano di ricerca e sviluppo per l’azione per prevenire le epidemie» dell’OMS nell’ordine in cui credevano che le malattie potessero causare la prossima pandemia.

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Gli allarmi risuonano mentre si avvicina la scadenza per la negoziazione del «Trattato pandemico» dell’OMS

Le notizie su una «prossima pandemia» arrivano poco prima delle riunioni dell’accordo pandemico dell’OMS previste per maggio.

 

I Paesi membri si incontreranno per votare un nuovo accordo pandemico e le modifiche al regolamento sanitario internazionale (IHR) per garantire all’OMS un’ampia autorità sulla gestione della pandemia, con un budget annuale stimato in 31,1 miliardi di dollari.

 

Il trattato proposto e l’IHR conferirebbero all’OMS poteri esecutivi senza precedenti per dichiarare un’emergenza sanitaria internazionale a propria discrezione, e quindi organizzare e imporre una risposta che prevalga su qualsiasi risposta che una singola nazione potrebbe invece voler implementare.

 

Molti hanno espresso preoccupazione per il fatto che le proposte compromettano la sovranità nazionale , normalizzino pericolose violazioni dei diritti e concentrino la ricchezza su scala globale.

 

La resistenza agli accordi è diffusa, da molti deputati statunitensi e organizzazioni per la libertà sanitaria alle proteste in Giappone.

 

Questi nuovi sviluppi sono arrivati ​​anche quando Farrar ha annunciato la scorsa settimana che l’OMS ha ampliato la sua definizione di agenti patogeni presenti nell’aria.

 

La nuova definizione ha lo scopo di eliminare la confusione su come «descrivere la trasmissione di agenti patogeni attraverso l’aria che possono potenzialmente causare infezioni negli esseri umani», per prevenire meglio la trasmissione, secondo l’OMS.

 

I termini «trasmissione aerea» e «trasmissione via aerosol» sono stati spesso confusi durante la pandemia di COVID-19.

 

Per correggere tale abuso e confusione, il “documento di consenso” stabilisce un nuovo standard in base al quale qualsiasi malattia infettiva che viaggia attraverso l’aria, indipendentemente dalle dimensioni delle “particelle respiratorie infettive”, è considerata un agente patogeno presente nell’aria.

 

La precedente posizione dell’OMS era che solo un piccolo numero di agenti patogeni che viaggiavano in piccole goccioline su grandi distanze, come la tubercolosi, erano considerati «dispersi nell’aria».

 

La nuova classificazione rimuove il limite sulla dimensione delle particelle o sulla distanza alla quale un agente patogeno potrebbe diffondersi. Storicamente le agenzie hanno richiesto elevati livelli di prova prima di definire una malattia trasmessa per via aerea, il che richiede rigorose misure di contenimento, ha riferito CBC.

 

La nuova definizione renderà più semplice imporre misure di contenimento per una gamma più ampia di particelle respiratorie infettive.

 

All’inizio di questo mese, l’amministrazione Biden ha anche pubblicato la sua nuova «strategia pandemica» volta a rafforzare la biosicurezza globale prima della «prossima pandemia».

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Casi diffusi tra i mammiferi

Negli ultimi anni, milioni di uccelli sono stati abbattuti per prevenire la diffusione dell’influenza aviaria, poiché in genere vengono abbattuti interi stormi quando vengono identificati i casi.

 

All’inizio di questo mese, il Dipartimento dell’Agricoltura del Texas ha annunciato che uno dei più grandi allevamenti di pollame del Texas aveva pianificato di uccidere quasi 2 milioni di polli dopo che un singolo uccello era risultato positivo al virus H5N1. Il commissario Sid Miller ha avvertito che tutti i produttori dello stato «devono mettere in pratica misure di biosicurezza rafforzate».

 

Le segnalazioni di influenza aviaria sono stagionali, in genere il picco è a febbraio. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha affermato di aspettarsi un flusso e riflusso dei casi. Nell’ultimo mese sono stati confermati casi tra allevamenti di polli in quattro stati: New Mexico, Texas, Michigan e Minnesota.

 

L’OMS ha inoltre sollecitato un attento monitoraggio e un’indagine su un focolaio segnalato di H5N1 tra le mucche da latte negli Stati Uniti “perché potrebbe evolversi in trasmissione in modi diversi” e perché tale trasmissione avviene è ancora sconosciuta.

 

Il virus ha infettato specie diverse dagli uccelli. Nell’ultimo anno sono stati segnalati casi di influenza aviaria in visoni, lontre, volpi, foche, puzzole e bovini, tra gli altri. Secondo alcuni funzionari , gli animali vengono infettati dagli uccelli selvatici.

 

I primi casi di influenza aviaria nei bovini sono stati rilevati negli Stati Uniti a marzo. Da allora, i funzionari dell’USDA hanno confermato casi in 29 mandrie in otto stati, tra cui Michigan, Kansas e Texas, e un singolo caso in un essere umano in Texas, che ha avuto contatti con una mucca infetta. Il suo unico sintomo era la congiuntivite.

 

Questo è solo il secondo caso documentato di virus H5N1 umano negli Stati Uniti. Il primo è avvenuto in un lavoratore avicolo in Colorado nel 2022. Secondo un recente rapporto dell’OMS , tra il 1° gennaio 2003 e il 28 marzo 2024, solo 888 casi di virus aviari In tutto il mondo sono state segnalate infezioni influenzali nell’uomo, di cui il 52% mortali.

 

L’OMS ha annunciato la scorsa settimana che un uomo vietnamita è risultato positivo all’influenza aviaria A (H9N2) a marzo. L’uomo vive vicino a un mercato di pollame, ma nessuno degli uccelli presenti al mercato è risultato positivo allo stesso virus.

 

La FDA afferma che il rischio che uova o latte di animali infetti arrivino sul mercato è basso a causa delle ispezioni. E gli scienziati affermano che non ci sono prove che il consumo di cibo pastorizzato o cotto comporti alcun rischio per le persone.

 

Almeno 21 stati hanno posto restrizioni alle importazioni di bestiame dagli stati colpiti, con New York che si è aggiunta alla lista lunedì.

 

L’agricoltore rigenerativo e scienziato agricolo Howard Vlieger ha dichiarato al The Defender che l’approccio dell’USDA per affrontare l’influenza aviaria attraverso l’abbattimento delle mandrie è mal informato. Le malattie circolano periodicamente attraverso le popolazioni animali, ha detto.

 

Gli animali suscettibili al virus, ha detto Vlieger, sono quelli malsani, allevati con mangimi geneticamente modificati e carichi di pesticidi e confinati in spazi piccoli e affollati.

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Gli Stati Uniti collaborano con la Cina nella ricerca sul guadagno di funzione dell’H5N1

Il sequenziamento genomico del virus nel paziente del Texas ha mostrato che una mutazione nel genoma del virus ha reso più probabile che l’influenza infetti i mammiferi. Tuttavia, i funzionari sostengono che il rischio per le persone rimane basso.

 

Farrar ha affermato che la variante A (H5N1) è diventata «una pandemia globale di animali zoonotici».

 

«La grande preoccupazione ovviamente è che… infettando anatre e polli e poi sempre più mammiferi, quel virus ora si evolve e sviluppa la capacità di infettare gli esseri umani e quindi, in modo critico, la capacità di passare da uomo a uomo», ha aggiunto.

 

I resoconti di questa evoluzione hanno portato alla richiesta dell’USDA di condividere le sequenze genomiche del virus prelevate da vari animali. L’agenzia ha risposto rendendo pubbliche 239 sequenze di virus.

 

I consulenti di pianificazione pandemica hanno celebrato la mossa, che secondo STAT News consentirà di determinare se il virus ha acquisito mutazioni che lo rendono possibile diffondersi più facilmente, possibilmente agli esseri umani.

 

La discussione su una mutazione che facilita la diffusione e i commenti di Farrar hanno rinnovato le preoccupazioni sulla ricerca sul guadagno di funzione , che è stata condotta per anni sui virus dell’influenza aviaria .

 

Nel 2018, un comitato di revisione del governo degli Stati Uniti ha tranquillamente approvato esperimenti in due laboratori per modificare i virus dell’influenza aviaria per renderli più rischiosi per gli esseri umani – nonostante una moratoria – imposta nel 2014 – su quella ricerca, ha riferito Science nel 2019.

 

Almeno uno di questi progetti è stato finanziato dall’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive del National Institutes of Health.

 

E nel 2011, un esperimento condotto da uno di questi gruppi aveva già modificato il virus aviario H5N1 affinché si diffondesse tra i furetti.

 

Alison Young di USA Today ha rivelato l’anno scorso che si è verificata una grave violazione della sicurezza nel 2019 durante uno degli esperimenti approvati nel 2018. Mentre lavorava nel laboratorio di livello tre di biosicurezza presso l’Università del Wisconsin, il tubo che fornisce aria pulita e sicura ai ricercatori è stato disconnesso, esponendo i ricercatori al virus modificato.

 

Un’altra violazione si è verificata nel 2013, quando un ricercatore è rimasto accidentalmente colpito da un ago infetto.

 

Dal 2021 l’USDA collabora con scienziati cinesi nella ricerca sul guadagno di funzione sui virus dell’influenza aviaria.

 

Brenda Baletti

Ph.D.

 

© 23 aprile 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

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Epidemie

La Casa Bianca di Biden firma un nuovo piano di sorveglianza pandemica finanziato da Gates

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Martedì la Casa Bianca di Biden ha annunciato una nuova partnership di 50 paesi per «combattere le future pandemie» e un nuovo Fondo pandemico, finanziato finora da 27 contributori, tra cui alcuni associati alla Fondazione Bill & Melinda Gates, ha riferito la giornalista Kim Iversen.   Martedì la Casa Bianca di Biden ha annunciato una nuova partnership di 50 Paesi per «combattere le future pandemie» identificando e rispondendo alle epidemie di malattie infettive, ha riferito il giornalista Kim Iversen in un recente episodio di «The Kim Iversen Show».   L’amministrazione ha pubblicato un documento di 64 pagine che descrive nei dettagli il programma, che mira a rafforzare la «sicurezza sanitaria globale» e a «prevenire, individuare e rispondere efficacemente alle minacce biologiche ovunque emergano».   «Sappiamo esattamente cosa significa», ha detto la Iversen. «Daranno la caccia alla Malattia X, come l’ha definita il [World Economic Forum] durante l’incontro di Davos, dove dicono: ‘Dobbiamo essere preparati per la Malattia X, perché la Malattia X è ci prenderà tutti».

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L’amministrazione Biden ha affermato di sostenere già 50 paesi e di essersi impegnata a sostenerne altri 50, principalmente in Africa e Asia, per sviluppare migliori test, sorveglianza, comunicazione e preparazione per “prevenire pandemie” come l’epidemia di COVID-19.   «Pensavi che il trattato sulla salute pandemica , che rinuncia alla nostra sovranità, fosse spaventoso?» ha chiesto, riferendosi alla proposta di accordo pandemico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che sarà votata dagli Stati membri il mese prossimo. «Beh, questo è quasi altrettanto brutto».   Diverse agenzie governative statunitensi, tra cui l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, il Dipartimento della difesa statunitense, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti, attueranno il programma.   Iversen legge dal documento strategico della Casa Bianca:   «La pandemia di COVID-19 ha avuto – e continua ad avere – un profondo impatto sulla nostra Nazione e sul mondo. Più di un milione di americani hanno perso la vita e quasi sette milioni di americani sono stati ricoverati in ospedale, lasciando le famiglie in lutto e le comunità cambiate per sempre».   «Abbiamo vissuto la peggiore crisi economica dai tempi della Grande Depressione, quando sono emerse le debolezze delle nostre catene di approvvigionamento, le piccole imprese hanno faticato a rimanere a galla e 20 milioni di americani hanno perso il lavoro».   «E abbiamo visto come questa sfida sanitaria globale abbia causato conseguenze locali per i nostri ospedali, le nostre scuole e le nostre comunità. Nessun settore dell’economia e della società ne è rimasto immune».   «Ecco perché, fin dal primo giorno, mi sono impegnato a garantire che la nostra nazione sia preparata per una futura pandemia e tutte le minacce biologiche, compreso il rafforzamento e gli investimenti nella sicurezza sanitaria globale».   La Iversen ha osservato che la risposta del governo al virus COVID-19 – “non il virus vero e proprio” – è stata responsabile delle sfide a cui ha fatto riferimento il presidente Joe Biden. Questo nuovo programma, ha detto, permetterebbe al governo di provocare nuovamente quel tipo di caos.  

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Il nuovo Fondo pandemico del governo: offerto da Bill Gates?

Nell’ambito dell’annuncio di martedì, Biden ha anche affermato di aver creato un Fondo pandemico con supporto bipartisan «che ha già catalizzato 2 miliardi di dollari in finanziamenti da 27 contributori, tra cui paesi, fondazioni e organizzazioni filantropiche, per costruire più forti capacità di sicurezza sanitaria globale».   «Chi sono questi contributori?» la Iversen ha chiesto: «Vuoi indovinare che la Bill Gates Foundation è grande donatore?»   Secondo il sito web del Pandemic Fund, i fondi vengono convogliati attraverso 13 organizzazioni governative e non governative, comprese organizzazioni finanziate da Gates come l’OMS, la Coalizione per le innovazioni di preparazione all’epidemia (CEPI); Gavi, l’Alleanza per i Vaccini; e il Fondo globale per la lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria.   La Fondazione Bill & Melinda Gates finanzia progetti simili anche attraverso altre partnership. Ad esempio, Gates e la DARPA, la Defense Advanced Research Projects Agency del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, hanno finanziato il lancio del sistema Sentinel.   Sentinel è un «sistema di allarme precoce» brevettato, basato sulla tecnologia di modifica genetica CRISPR, pensato per rilevare agenti patogeni mortali in Africa prima che si diffondano.   Organizzazioni come la Fondazione Gates, ha affermato la Iversen, hanno i propri programmi che possono portare avanti attraverso tali partenariati. Gates, ha detto, «vuole vedere i vaccini per tutti e la sorveglianza delle malattie al fine di attuare vaccini per tutti».   Offrendo ingenti finanziamenti ai Paesi poveri, ha detto Iversen, gruppi come la Fondazione Gates acquistano la capacità di manipolare o controllare la politica. Questo tipo di potere, ha detto, è stato fondamentale per imporre mandati di vaccini e passaporti per i vaccini in tutto il mondo.   Ha citato un recente rapporto del giornalista investigativo Paul D. Thacker, il quale ha riferito che un funzionario dell’OMS ha testimoniato che il governo finlandese era ben consapevole che i vaccini COVID-19 non hanno fermato la trasmissione quando il paese ha imposto i passaporti vaccinali.

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La dottoressa Hanna Nohynek, presidente del gruppo strategico di esperti sull’immunizzazione dell’OMS, ha affermato di aver informato il governo che i passaporti non sarebbero efficaci e non sarebbero necessari.   «Sapevano che era una truffa assoluta, ma l’hanno fatto comunque», ha detto Iversen. «Non era perché fossero davvero preoccupati per la nostra salute. Non era perché fossero davvero preoccupati per la diffusione».   Anche questa nuova partnership per la sicurezza sanitaria globale a cui l’amministrazione ha aderito non ha nulla a che fare con la protezione della salute pubblica, ha affermato Iversen.   «Sappiamo tutti che si tratta di trovare un modo per sorvegliare le persone, per inserirle nei passaporti, in una sorta di sistema di sorveglianza ed è assolutamente spaventoso».   Brenda Baletti Ph.D.   © 18 aprile 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Epidemie

Nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie con «potenziale pandemico» scoperto in Congo

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Un nuovo ceppo virulento di vaiolo delle scimmie, potenzialmente con un tasso di mortalità dell’11%, è stato identificato nella Repubblica Democratica del Congo, secondo un recente studio che richiede misure come la «vaccinazione mirata».

 

La nuova ricerca ritiene che questo ceppo sia passato dagli animali agli esseri umani tra luglio e settembre 2023, secondo lo studio intitolato «Sustain Human Outbreak of a New MPXV Clade I Lineage in Eastern Democratic Republic of the Congo».

 

Il lignaggio Clade I del vaiolo delle scimmie si trova principalmente nell’Africa centrale in aree come il Congo. È caratterizzata da sintomi gravi e da un’elevata mortalità fino all’11%. Una variante del Clade I, Clade Ib è oggetto del recente studio.

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Lo studio spiega cos’è il vaiolo delle scimmie e ne ha descritto le linee evolutive e le sottovarianti.

 

«Il virus del vaiolo delle scimmie (MPXV) ha attirato l’attenzione globale nel 2022 durante un’epidemia diffusa legata principalmente al contatto sessuale. Il Clade I MPXV è prevalente nell’Africa centrale ed è caratterizzato da malattie gravi e elevata mortalità, mentre il Clade II è confinato nell’Africa occidentale ed è associato a malattie più lievi. Un MPXV di Clade IIb è emerso in Nigeria nel 2017, con una trasmissione protratta da uomo a uomo, precursore dell’epidemia globale del lignaggio Clade II B.1 nel 2022. Nell’ottobre 2023, una grande epidemia di vaiolo è emersa nella regione mineraria di Kamituga, nella Repubblica democratica Repubblica del Congo (RDC), di cui abbiamo condotto un’indagine sull’epidemia», afferma lo studio.

 

Nel documento gli scienziati chiedono molte delle misure adottate durante il biennio pandemico.

 

«Per contenere questa nuova potenziale epidemia di Clade Ib sono necessarie misure urgenti, tra cui una sorveglianza rafforzata ed estesa, il tracciamento dei contatti, il supporto alla gestione dei casi e la vaccinazione mirata», afferma lo studio.

 

I risultati dello studio mostrano che circa 7 mesi fa una variante del vaiolo delle scimmie sarebbe passata dagli animali all’uomo e si sarebbe diffusa principalmente attraverso i rapporti sessuali.

 

«L’epidemia di Kamituga MPOX si è diffusa rapidamente, con 241 casi sospetti segnalati entro 5 mesi dal primo caso segnalato. Dei 108 casi confermati, il 29% erano lavoratrici del sesso [eufemismo con cui ora nei Paesi anglofoni definiscono le meretrici, ndr], evidenziando il contatto sessuale come una modalità chiave di infezione. L’analisi genomica ha rivelato un lignaggio distinto MPXV Clade Ib, divergente dai ceppi Clade I precedentemente sequenziati nella RDC. La predominanza delle mutazioni di tipo APOBEC3 e il tempo stimato di comparsa intorno a metà settembre 2023 suggeriscono una recente trasmissione da uomo a uomo», afferma lo studio.

 

Il tema potrebbe entrare presto nell’arena politica, con il candidato alle presidenziali del 2024 Donald Trump che ha criticato duramente l’amministrazione Biden per aver consentito agli immigrati illegali provenienti dal Congo di entrare negli Stati Uniti durante un discorso di sabato scorso.

 


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Molti account su Twitter si sono quindi chieste quanti congolesi affetti da vaiolo delle scimmie siano stati portati illegalmente negli Stati Uniti attraverso il confine aperto da Biden.

 

Nel 2022, mentre focolai del morbo apparivano dopo i Gay Pride, l’anno scorso il direttore dell’OMS Tedros Ghebreyesus aveva scavalcato il suo comitato interno OMS per dichiarare il vaiolo delle scimmie emergenza globale. L’ente sanitario mondiale arrivò a prodursi anche nel grottesco suggerimento ai gay di limitare i partner sessuali e di vaccinarsi prima delle parate di orgoglio gaio – vaccino approvato senza studi clinici, con idoneità estesa anche ai bambini –, non prima di aver annunciato di voler cambiare il nome al vaiolo delle scimmie, perché a rischio razzismo.

 

Il 99% dei casi, ammise ad un certo punto la sanità britannica, era costituito da maschi omosessuali. Nel 2023 l’ente di controllo epidemico americano CDC avvertì che il vaiolo delle scimmie sarebbe potuto tornare con i festival estivi LGBT.

 

Una circolare del ministero della Salute italiana di poche settimane fa stabilisce una precedenza per la vaccinazione anti-vaiolo per le scimmie a «persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)».

 

Da oltremanica era invece arrivata la notizia del primo caso di cane infettato da vaiolo delle scimmie. La bestiola condivideva il letto con una coppia di gay infetti.

 

Come riportato da Renovatio 21nel 2021 il vaiolo delle scimmie fu protagonista di una molto preveggente simulazione organizzata dall’ONG per la minaccia nucleare NTI con l’OMS e l’inevitabile Fondazione Gates.

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 Immagine di pubblico dominio CCo via Wikimedia

 

 

 

 

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