Internet
Chiusura ingloriosa del metaverso dell’Unione Europea
Qualsiasi evento a cui nessuno si presenta è di per se decisamente triste. L’Unione Europea aveva investito circa 400.000 euro in una «festa sulla spiaggia» del metaverso di 24 ore piena di «musica e divertimento», ma questo party ha attirato meno di dieci ospiti.
L’evento, secondo Insider, è stato lanciato dal dipartimento per gli Aiuti Esteri della Commissione europea, che sperava di suscitare l’entusiasmo dei giovani per la sua strategia Global Gateway recentemente annunciata.
Purtroppo la festa virtuale non è andata esattamente come previsto.
«Sono qui al concerto di “gala” nel metaverso da 387.000 euro del Dipartimento per gli aiuti esteri dell’UE (progettato per attrarre giovani tra i 18 e i 35 anni non impegnati politicamente)», ha twittato Vince Chadwick, un giornalista che ha partecipato all’evento digitale. «Dopo le prime chiacchierate confuse con i circa altri cinque umani che si sono presentati, sono solo».
I’m here at the “gala” concert in the EU foreign aid dept’s €387k metaverse (designed to attract non politically engaged 18-35 year olds — see story below). After initial bemused chats with the roughly five other humans who showed up, I am alone. https://t.co/ChIHeXasQP pic.twitter.com/kZWIVlKmhL
— Vince Chadwick (@vchadw) November 29, 2022
Sempre secondo Insider, l’evento ha attirato lo scetticismo dei potenziali clienti sin dal principio, compresi gli stessi membri dello staff dell’UE. Poche settimane dopo l’annuncio della «festa», diversi dipendenti dell’UE hanno parlato con Devex e non hanno usato mezzi termini.
Uno ha definito la festa in spiaggia digitale «deprimente e imbarazzante», mentre un altro ha definito l’evento «spazzatura digitale». Quando gli è stato detto quanti soldi l’agenzia aveva speso per il progetto, qualcun altro ha bestemmiato.
A peggiorare le cose, il progetto Global Gateway della commissione, che l’evento avrebbe dovuto promuovere, è in parte una strategia per contrastare l’influenza cinese post-pandemia.
«Pechino deve essersi fatta le grasse risate», ha detto al Times di Londra un diplomatico dell’UE. «Sarebbe divertente se non fosse un progetto serio e se non avessimo pagato tutto».
Ci si chiede chi abbia promosso questo mega flop digitale e perché investire così tanti danari per questi progetti così distanti dal mondo reale e dalle esigenze pratiche dei cittadini europei.
Di fronte al fiasco, la Commissione Europea a metà gennaio aveva già deciso di chiudere la sua esperienza di metaverso, che sulla carta doveva essere la piazza digitale che avrebbe avvicinato i giovani per sensibilizzarli alle politiche e ai valori UE.
I 387mila euro per lo sviluppo del metaverso comunitario erano stati assegnati all’agenzia comunicazione tedesca, che a sua volta ha subappaltato i lavori per realizzare la piattaforma interattiva ad una premiata società informatica berlinese.
Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso un notissimo brand di birra olandese aveva subito un destino non dissimile a quello del progetto UE: festa nel mondo della realtà virtuale in grande assenza di persone che si presentano.
I lettori di Renovatio21 sanno bene cosa sia il metaverso, ossia uno spazio cibernetico che è al contempo denso e navigabile per ogni questione umana. Il metaverso è la digitalizzazione delle attività, delle transizioni, della vita della popolazione.
Alla fine, vista la penosa affluenza, almeno non c’è stato il rischio di farsi male; ebbene sì, perché il metaverso può causare infortuni fisici reali!
Ma i rischi connessi a questa nuova e controversa tecnologia sono molteplici tanto che alcuni esperti sostengono che il metaverso sarà un luogo dove entreranno subito i predatori di bambini: «andranno lì prima per trarre vantaggio dal fatto che è un terreno sicuro per abusare o preparare i bambini».
Il metaverso in questi ultimi anni ha costituito soprattutto il grande investimento (qualcuno dice 10 miliardi di dollari) del patron di Facebook Mark Zuckerberg, che ora, a guardare dalle migliaia di licenziamenti che sta operando, potrebbe essersi reso conto di aver, anche lui, fatto un colossale fiasco.
È un peccato: come riportato da Renovatio 21, il World Economic Forum di Davos già stava lavorando per metterci i suoi paletti (con grandi proposte da parte degli arabi su leggi contro gli «omicidi virtuali»), mentre «esperti» predicevano che tra cinquanta anni i genitori avranno «figli digitali» sul metaverso invece che prole fatta di carne e sangue.
Internet
Pedofilo inglese condannato per «cyber-flashing»: è il primo caso
Un molestatore britannico è diventato la prima persona ad essere incarcerata per il reato di «cyber-flashing» in Inghilterra e Galles, quando martedì è stato condannato a più di un anno di prigione. Ciò avviene dopo che una nuova serie di leggi è entrata in vigore all’inizio di quest’anno nel Regno Unito nel tentativo di reprimere contenuti e comportamenti antisociali online.
Il cyber-flashing è l’atto di inviare immagini sessuali indesiderate a un’altra persona attraverso piattaforme online come social media o app di messaggistica. L’atto è diventato un reato in Inghilterra e Galles ai sensi dell’Online Safety Act il 31 gennaio. In Scozia è un crimine da più di un decennio.
L’uomo – che era già stato condannato per attività sessuale con un minore di 16 anni – si è dichiarato colpevole di due capi di imputazione per aver inviato una fotografia o un filmato dei suoi genitali per causare allarme, angoscia o umiliazione.
A febbraio, ha preso in prestito il telefono di suo padre con la scusa di chiamare il suo agente di sorveglianza e ha scattato e inviato due foto dei suoi genitali, una ad una ragazza di 15 anni e un’altra ad una donna di 60 anni. Quest’ultima ha fatto uno screenshot e allertato la polizia.
Sostieni Renovatio 21
Nel corso dell’accusa, ha affermato che i reati «rientrano nell’ambito di un modello di comportamento stabilito dell’imputato». La difesa ha sostenuto che l’accusato non riceve gratificazione sessuale dal suo reato e invece «lo fa per creare caos quando è sotto pressione personale» a causa del disturbo da stress post-traumatico di cui soffre.
Il giudice ha condannato l’uomo a 66 settimane di carcere, considerando le due accuse combinate con la violazione di precedenti ordini del tribunale. Lo ha definito un uomo «disturbato» con una «visione distorta di se stesso e della sua sessualità».
L’Online Safety Act prende di mira attività quali abusi sessuali su minori, pornografia per vendetta, incitamento all’odio, terrorismo e post che promuovono l’autolesionismo. Attribuisce la responsabilità dell’eliminazione dei contenuti alle società proprietarie delle piattaforme su cui vengono pubblicati.
Le aziende i cui servizi sono accessibili agli utenti del Regno Unito e che non si conformano dovranno affrontare multe fino a 18 milioni di sterline (20,88 milioni di euro), o al 10% delle entrate mondiali qualificanti dell’azienda, a seconda di quale valore sia maggiore. L’UFCOM, l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni britannica, ha il compito di far rispettare la legge.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Internet
La Spagna sospende Telegram
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Internet
Trump definisce Facebook «nemico del popolo». Le azioni di Meta precipitano
L’ex presidente Trump ha affermato di considerare Facebook «un nemico del popolo» mentre ha ribadito la sua opposizione al divieto di TikTok attualmente in discussione nella politica statunitense.
«Francamente, ci sono molte persone su TikTok che lo adorano. Ci sono molti ragazzini su TikTok che impazzirebbero senza di esso. Ci sono molti utenti», ha detto Trump al programma «Squawk Box» della CNBC.
«Ci sono molti aspetti positivi e molti aspetti negativi in TikTok. Ma la cosa che non mi piace è che senza TikTok puoi rendere Facebook più grande. E considero Facebook un nemico del popolo, insieme ai media», ha aggiunto Trump.
L’accusa a Facebook «nemico del popolo» è stata ripetuta durante un’intervista di poche ore fa al giornalista di Newsmax Greg Kelly.
«Devi guardare a Facebook. Facebook è il nemico del popolo. Hanno fatto quelle cassette di sicurezza… hanno speso 500 milioni di dollari». Il riferimento del presidente è ad un sistema di voto con raccolta delle schede elettorali tramite lockboxes. Secondo quanto riportato da NPR, a questo sistema di raccolta di voti sarebbero arrivati «centinaia di milioni di dollari in donazioni per aiutare gli uffici elettorali locali, in particolare 350 milioni di dollari dal CEO di Facebook Mark Zuckerberg e da sua moglie Priscilla Chan».
TRUMP: “Facebook is the enemy of the people..” pic.twitter.com/3k4t7tMVVh
— ALX 🇺🇸 (@alx) March 14, 2024
Sostieni Renovatio 21
«Sai, se spendi più di 5600 dollari, o qualsiasi sia il numero… se spendi 100 dollari in più, ti mettono in prigione per violazioni relative alla campagna elettorale» dice Trump, parlando dei limiti alle donazioni durante le elezioni americane. «Zuckerberg, o Zuckerbucks, qualsiasi modo tu lo voglia chiamare, sta spendendo una cifra folle, sta spendendo 500 milioni di dollari, nell’ultima elezione. E non gli succede niente… e il danaro viene passato dappertutto, soprattutto nelle cassette di sicurezza, le cosiddette “cassette di sicurezza”, ma non sono “cassette di sicurezza”, io le chiamo “cassette aperte”».
L’ex presidente si riferisce agli sforzi per l’«integrità elettorale» promossi per il voto presidenziale 2020 da Mark Zuckerberg, che avrebbe donato «filantropicamente» circa mezzo miliardo di dollari, ribattezzati da alcuni Zuck bucks, «i dollaroni di Zuck».
«Io credo che bisogna fare qualcosa con Facebook. E una cosa che dico è che non voglio che Facebook diventi più grande, perché penso che Facebook sia una minaccia uguale» continua Trump nel contesto del discorso sulla possibile messa al bando di TikTok. «E ciò include la Cina, perché se la Cina vuole sapere qualsiasi cosa di ciò che sa Facebook… otterranno l’informazione» ha aggiunto oscuramente il candidato presidenziale repubblicano.
I giornalisti della CNBC hanno notato che Trump aveva precedentemente descritto TikTok come una minaccia alla sicurezza nazionale durante il suo primo mandato alla Casa Bianca. Trump ha affermato di credere ancora che sia così, affermando che il governo deve proteggere la «privacy e i diritti sui dati» degli americani.
«Se guardi alcune delle nostre aziende americane… non sono così americane», ha detto Trump. «Si occupano di quale, e se la Cina vuole qualcosa da loro, glielo daranno. Quindi anche questo è un rischio per la sicurezza nazionale».
«Ma quando guardo la cosa, non sto cercando di far sì che Facebook raddoppi le sue dimensioni, e se vieti TikTok, Facebook e altri, ma soprattutto Facebook, saranno un grande beneficiario», ha aggiunto Trump.
L’ex presidente ha confermato di aver recentemente incontrato Jeff Yass, uno dei principali donatori del GOP e investitore in TikTok. Ma ha detto che Yass non ha menzionato TikTok durante la conversazione.
Trump venerdì scorso ha espresso scetticismo riguardo al divieto di TikTok dopo che i legislatori hanno introdotto una legislazione bipartisan che richiederebbe alla società madre ByteDance con sede in Cina di disinvestire dalla proprietà o di affrontare un divieto negli Stati Uniti.
Giovedì la commissione per l’energia e il commercio della Camera ha avanzato all’unanimità la legislazione.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Quando Trump era in carica nel 2020, promise di vietare l’operatività dell’app di social media basata su video negli Stati Uniti e emanò un ordine chiedendo a ByteDance di disinvestire dalle operazioni statunitensi di TikTok. Tuttavia, l’ordinanza è stata successivamente bloccata in tribunale.
Facebook ha bandito Trump nel gennaio 2021 in seguito alla rivolta dei 6 gennaio, per poi reintegrarne l’account l’anno scorso.
Il titolo Meta Platforms, proprietaria di Facebook e una delle stelle del recente rialzo di mercato, lunedì è scesa di circa il 4% dopo che Trump si è rivolto alla CNBC e ha etichettato Facebook «un nemico del popolo». Le azioni Meta erano scese dell’1,2% lo scorso venerdì a seguito di un post di Trump su Truth Social in cui l’ex presidente aveva criticato Facebook come «un vero nemico del popolo!».
Aiuta Renovatio 21
Come riportato da Renovatio 21, il presidente Trump non è nuovo a queste esternazioni esplicite contro i social media in particolare contro il fondatore di Facebook Marco Zuckerberg. Nel luglio 2021 aveva annunziato una class action contro Big Tech per la censura subita dagli utenti, fenomeno che come sa il lettore si è abbattuto drammaticamente anche su Renovatio 21.
The Donald aveva altresì invitato le nazioni della Terra a vietare Facebook e Twitter: «Tutte le voci dovrebbero essere ascoltate», aveva detto. Il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas, già noto per i suoi trascorsi non amichevoli con Joe Biden trenta anni fa, a quel tempo aveva dichiarato che Facebook e Twitter potrebbero essere regolamentati come enti pubblici.
Meta sta recentemente affrontando problemi per la questione delle attività pedofile sulle piattaforme, rivelate da articoli del Wall Street Journal, con udienze presso il Senato USA dove è stato testimoniato anche la questione del traffico di esseri umani. A gennaio il Nuova Messico ha fatto causa a Meta e Zuckerberg per aver facilitato il traffico sessuale minorile.
Quattro mesi fa Amnesty International ha accusato Facebook di diffondere l’odio in Etiopia. Questioni erano sorte anche con le elezioni in Cambogia. Secondo Human Rights Watch sarebbe ora attiva una censura sui contenuti pro-palestinesi. Nel 2022 Facebook aveva chiuso l’account della delegazione russa per il controllo delle armi all’OSCE di Vienna.
Facebook aveva, come noto subito pesanti accuse anche di censura del dibattito scientifico durante il COVID. Il colosso social fu attaccato dalla prestigiosa rivista scientifica British Medical Journal per il fact-checking – definito «incompetente» – subito da un articolo sulla farmaceutica Pfizer.
A inizio 2023 Meta, aveva invertito la sua precedente politica di etichettare il famigerato battaglione neonazista Azov come «organizzazione pericolosa». L’impegno a cambiare la politica, si scrisse, era stato presumibilmente fatto ai funzionari ucraini da Nick Clegg e Monika Bickert, capo della gestione delle politiche globali di Facebook, durante il World Economic Forum di Davos.
Come riportato da Renovatio 21, un documento trapelato di Facebook a inizio conflitto mostrava come vi fosse stata per gli utenti ucraini una modifica per permettere loro di inneggiare al Battaglione Azov e chiedere la morte dei russi – comportamenti che si ritenevano proibiti sui social, che nel biennio pandemico hanno bannato migliaia se non milioni di persone per molto meno.
Il portavoce della società è stato inserito nella lista dei ricercati della Federazione Russa.
Oltre alle accuse di collusione con il potere di Washington – con la piattaforma che arriva a etichettare come falsa informazione le rivelazioni del premio Pulitzer Seymour Hersh sul ruolo degli USA nella distruzione del gasdotto Nord Stream 2 – rimangono inquietanti anche i fenomeni di diffusione della «donazione di sperma» tramite gruppi sui social.
Come riportato da Renovatio 21, in uno processo a Nuova York era saltato fuori che il colosso godrebbe della possibilità di agire sul vostro telefono perfino scaricandone la batteria.
Secondo quanto riportato dalla stampa statunitense, lo Zuckerberg starebbe altresì sviluppando una nuova, potente Intelligenza Artificiale.
C’è da domandarsi, quindi, cosa la supermacchina su cui Meta sta lavorando possa fare alla vostra vita.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
-
Scuola1 settimana fa
INVALSI e PNRR: a scuola nasce il mostro tecnocratico-predittivo che segnerà il futuro dei nostri figli
-
Gender2 settimane fa
Mons. Viganò reagisce alla notizia dell’ambulatorio per la disforia di genere al Policlinico Gemelli
-
Salute2 settimane fa
I malori della 11ª settimana 2024
-
Ambiente1 settimana fa
Il senato di uno Stato americano vieta la geoingegneria delle scie chimiche
-
Occulto1 settimana fa
Feto trovato in uno stagno. Chi ce lo ha messo? E soprattutto: perché?
-
Pensiero6 giorni fa
Mosca bataclanizzata: qual è il messaggio?
-
Reazioni avverse2 settimane fa
I vaccini COVID-19 collegati a lesioni renali a lungo termine
-
Salute4 giorni fa
Vaccini COVID e trasfusioni, studio giapponese chiede la sospensione a causa dei problemi di contaminazione delle banche del sangue