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Renovatio 21 a quota 11.000 articoli. Aiutateci a fare, per voi, molto di più
Renovatio 21 ha superato gli 11.000 (undicimila) articoli pubblicati.
Qualcuno ricorderà che lo scorso 6 settembre avevamo celebrato i 10.000 articoli. Meno di tre mesi dopo, già il sito conteneva 1.000 articoli in più. È, come si dice, tanta robba.
Molti potrebbero non capirlo, lo sappiamo. Abituati ai bombardamenti infodopaminici dei social – Facebook e Telegram in testa – credono che pubblicare migliaia di articoli sia una cosa semplice, veloce – gratuita, soprattutto. Gli articoli nascono spontaneamente, si trovano sugli alberi. Ebbene, non è così. E, in genere, sugli alberi della conoscenza trovate solo i frutti che il Serpente vuole che mangiate.
Creare un polo di informazione di qualità, creare una realtà informativa in grado di disporre di una delle sostanze più rare dell’universo – la fiducia – è uno sforzo immane, che ci occupa, come sapete, da ore prima dell’alba, fino a molto dopo il crepuscolo.
Nessun elemento ci è favorevole: il traffico da Facebook (che era tanto, perché lì è dove sta ancora la massa) non esiste più tanto tempo. Abbiamo il sospetto, ma chi lo saprà mai confermare, che penalizzazioni potrebbero venire anche dai motori di ricerca. Abbiamo certezza, invece, che YouTube stia cancellando gradualmente tutti i nostri video «appoggiati» sulla piattaforma, persino quelli privati, con – sviluppo recente – ulteriori limitazioni inflitte per le dirette, i link nelle descrizioni, il pubblico raggiunto (ne parleremo meglio in un prossimo articolo).
Altri attacchi, più o meno gravi, non sappiamo se sono riconducibili al programma di distruzione di questo sito che qualcuno ci ha fatto patire in questi anni. Sappiamo però, perché ne abbiamo evidenza, che, come dire, siamo in lista.
Siamo stati oggetto delle attenzioni di enti con relazioni estremamente potenti e con chissà quali finanziamenti. Facciamo pure il nome di Newsguard – una società americana di controllo internet che ha tra gli advisor un ex capo della CIA, un ex capo della NATO, il capo di Wikipedia e una bella collaborazione con la Microsoft di Bill Gates – che ci fece una telefonata di ispezione molto prima della pandemia, e che proseguì poi nel suo lavoro di schedatura nei nostri confronti negli anni a venire.
Immaginiamo che quando finisci in una lista, non è che finisce lì. La lista serve sempre a qualcosa – magari per entrare ad un party, oppure esserne buttati fuori. Usiamo questa tranquilla metafora, va bene. Non sappiamo di quale festicciola in realtà si tratti. Né se, ad un qualche livello, non sia proprio che qualcuno vuole conciarci le feste.
Dicevamo, le difficoltà. Ostacoli che ci vengono piazzati addosso, mentre ad altri no. Perché? Semplice: per quello che voi stessi potete leggere.
Perché se questi 11.000 articoli non fossero rilevanti, non avremmo subito alcuna censura, alcuna molestia, alcun attacco.
O meglio, se questi 11.000 articoli non avessero nulla a che fare con la Verità, non avremmo nessun problema. Perché, sta scritto, la Verità vi rende liberi. E il sistema che stanno ora caricando sul mondo, sul vostro Paese, sul vostro ospedale, sulla vostra scuola, sulla vostra esistenza è il contrario di un sistema per la libertà – è il sistema della schiavitù.
Capite da soli, quindi, l’importanza di tenere viva una fonte come questa. Una fonte che, quotidianamente, non smette di zampillare. A differenza di tanti siti che magari frequentate, Renovatio 21 continua a buttare su contenuti tutti i santi giorni, feste comprese, come nemmeno fanno le testate tradizionali, i giornaloni, che certi giorni non escono, vuoi per ferie vuoi per scioperi.
Che poi, ve lo chiediamo: la differenza su un articolo che esce qui e uno che leggete su un grande giornale, su un sito dell’establishment, sapete riconoscerla? Sapete vedere cosa Renovatio 21 tenta di offrirvi in più? Riuscite a capire la differenza nella natura stessa degli scritti che appaiono qui?
Facciamo l’esempio dell’ultimo caso di cronaca nera di cui tutti parlano. Vedete la differenza sostanziale di come Renovatio 21 tratta la materia?
Facciamo l’esempio del nuovo presidente argentino, per cui tutti vanno in fregola, secondo classica polarizzazione destra-sinistra. Avete visto, invece, cosa ne è stato scritto qui?
Contesto, dettagli che escono fuori dalla narrazione generale, tentativo di immissione della notizia in un quadro più grande – politicamente, geopoliticamente, moralmente, storicamente, spiritualmente.
È il lavoro che tentiamo di fare, che tentiamo di offrire più degli altri – senza avere neanche un briciolo delle loro risorse.
Noi lo facciamo e basta, perché è giusto così, e perché questo non è un hobby, non è un gioco, non è un passatempo. Renovatio 21 non è un sito. Né per noi, né probabilmente, per voi. C’è molto, molto di più che delle pagine internet. C’è molto, molto di più dentro di noi, e dentro di voi. Nel nostro passato, e nel nostro futuro.
In realtà, sappiamo che moltissimi lo capiscono. Chi ci segue – da tutto il mondo – ce lo manifesta con messaggi pieni di affetto, di quelli che ti migliorano la giornata. Molti hanno capito il lavoro che stiamo facendo.
Molti hanno compreso perfino che non ci vogliamo fermare, che vogliamo costruire qualcosa, andare oltre al semplice giornale web.
Lo abbiamo annunciato di già, lo stiamo facendo, con i tempi dettati solo dalla scarsità dei nostri mezzi. Abbiamo solo le donazioni che ci sono arrivate da quando, pochi mesi fa, dopo anni abbiamo deciso di aprire alla possibilità di un sostegno dei lettori.
Abbiamo detto che i danari ricevuti saranno tutti usati per la continuazione e l’accrescimento di Renovatio 21. È così. Anche se non dovessero coprire le spese che già abbiamo.
Quindi, siamo qui a chiedervi ancora una volta di fare un gesto di generosità per consentire a Renovatio 21 di proseguire il suo percorso.
C’è il PayPal qui sotto, se invece preferite l’IBAN scriveteci.
Noi vi siamo già tanto grati, ma ciò non ci esime dall’imperativo di crescere sempre di più. Possiamo farlo solo assieme a voi.
Roberto Dal Bosco
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L’idra dalle cinquecento teste. Elogio dei refusi di Renovatio 21
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Renovatio 21 augura Buon San Marco ai suoi lettori, i veri resistenti
Renovatio 21 augura ai suoi lettori una serena festa di San Marco Evangelista.
Per qualche ragione, l’Italia repubblicana ha usurpato il giorno della festa marciana per piazzarvici una celebrazione della «liberazione», cioè del regime change perpetrato da Washington e dai suoi alleati durante la sanguinaria ultima guerra. Sul fatto che i veri liberatori d’Italia – in particolare una figura precisa: James Jesus Angleton – oggi non vengano nemmeno menzionati abbiamo già scritto in passato.
Ciononostante, il giorno San Marco è ancora molto celebrato nell’area di Venezia, di cui il Santo è Patrono. Il comune di Venezia, piegatosi ai fasti repubblicani dell’Italia unita e post-fascista con la velocità con cui si infeudò al Napoleone, ha deciso di spostare la festa padronale al 21 novembre, quando c’è il freddo vero. Tuttavia, tanti veneti continuano a festeggiare il giorno di Marco tra grigliate e picnicchi, passeggiate nella natura, e boccioli di rosa scambiati dagli innamorati.
Secondo usanza veneziana, oggi i maschi offrono alle proprie amate i bócołi, boccioli di rosa rossa, a significare l’amore. La tradizione ha origini leggendarie struggenti: Tancredi e Maria volevano sposarsi, ma il padre della ragazza, il doge Angelo Partecipazio, era contrario. Così Tancredi decise di andare a combattere i mori con Orlando in Ispagna: una volta tornato vittorioso, il doge non avrebbe potuto opporsi.
Accadde invece che il ragazzo morì gloriosamente in battaglia, finendo la sua esistenza cadendo sopra un roseto, dove prima di spirare aveva raccolto un fiore, e consegnatolo ad Orlando lo aveva pregato di portarlo alla sua amata a Venezia.
Maria, ricevuta la rosa dai soldati francesi, fu trovata il giorno dopo senza vita con il fiore insanguinato nel cuore. Era il giorno di San Marco.
Impossibile restare impassibili dinanzi alla bellezza drammatica e millenaria di questa usanza. Impossibile sminuire la potenza del giorno di San Marco.
Qualcuno a Venezia, quindi, oggi ricorda, più che le storie dei partigiani, l’amore e l’avventura e la tragedia bócoło de San Marco.
Con il bocciolo in mano, ricordiamo che nell’era genderista, come sarà visibile nelle marcette gosciste di oggi tra tripudi di bandiere omotransessualiste, non sono possibili né l’amore (divenuto sessualità perversa e polimorfa), né l’avventura (condannabile come testosteronico stereotipo maschile), né la tragedia (tutto è programmaticamente, oggi, pura farsa).
Buon San Marco a tutti. Che il Santo del leone alato ci guidi nella nostra resistenza al mondo moderno e al suo abisso di morte.
Questa è l’unica vera resistenza che va celebrata, e continuata, dall’umanità.
Renovatio 21
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Buona Pasqua al legno verde. Il Signore della Vita ha vinto
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