Connettiti con Renovato 21

Geopolitica

395° giorno di guerra

Pubblicato

il

– Migliaia di fedeli sono venuti al Monastero delle Grotte di Kiev per l’ultima messa domenicale prima dell’espulsione dei monaci il 29 marzo.

 

 

– Zelens’kyj: non abbiamo abbastanza armi e munizioni per un’offensiva.

 

– Putin: su richiesta di Lukashenko dal 1 luglio sarà operativo un deposito di armi nucleari tattiche in territorio bielorusso. Le armi nucleari non saranno in dotazione alle forze bielorusse. Ma saranno addestrate a usarle e stoccate nel Paese.

 

– Continua la battaglia di Bakhmut.

 

– Putin sulle forniture di proiettili all’uranio impoverito. Abbiamo quanto serve per rispondere. Abbiamo centinaia di migliaia di quei proiettili. Mentre gli occidentali invieranno 400 carri armati noi ne produrremo 1.600.

 

– Putin: la NATO ha adottato una nuova linea dell’alleanza, secondo la quale la sua portata è «globale». Costruiscono una nuova «Asse» come quella della Germania nazista e del Giappone militarista.

 

– Il Gruppo Wagner cattura tank americani e mine anti-carro tedesche.

 

– La Cina non ha mostrato alcun interesse per la proposta statunitense di colloquio tra Joe Biden e Xi Jinping (Reuters)

 

– Reuters, alla luce della decisione di Vladimir Putin di collocare armi nucleari tattiche in Bielorussia, ricorda la struttura dell’arsenale nucleare russo.
???? La Russia, che ha ereditato un arsenale nucleare dall’URSS, ha più testate nucleari di qualsiasi paese al mondo: ne ha 5977, gli Stati Uniti ne hanno 5428 (secondo la Federazione degli scienziati americani).
???? Secondo gli Stati Uniti, la Russia ha circa 2 mila testate nucleari tattiche, cioè dieci volte più di Washington.
???? Circa 1500 testate russe sono elencate come obsolete (ma probabilmente sono adatte all’uso), altre 2889 sono in riserva e 1588 sono schierate.
???? Circa 812 di loro sono schierate su vettori terrestri, altri 576 su sottomarini e altri 200 sono in basi aeree strategiche, secondo la federazione americana.
???? Gli Stati Uniti hanno circa 1.644 testate schierate, la Cina ne ha 350, la Francia ne ha 290 e la Gran Bretagna ne ha 225.
???? La Russia sta modernizzando il suo arsenale nucleare. Vladimir Putin ha detto in precedenza che gli Stati Uniti stanno facendo lo stesso.
???? Secondo la dottrina militare della Russia, la decisione sull’uso di armi nucleari, sia strategiche che non strategiche, è presa dal presidente.
???? La «valigetta nucleare» del presidente russo è un terminal del sistema di controllo automatizzato (ASC) delle forze nucleari strategiche «Kazbek». Anche il capo dello Stato Maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu, presumibilmente, hanno questo terminal.

 

– Le strade in direzione Bakhmut.

 

– La UE potrebbe introdurre sanzioni contro Paesi terzi (specialmente dell’Asia Centrale) che cooperano con la Russia per aggirare le sanzioni (The Telegraph).

 

– Putin dice di concordare completamente con le conclusioni di Seymour Hersh secondo cui Nord Stream è stato fatto saltare dai servizi Usa.

 

– Mentre gli Iskander russi di stanza nella regione di Kaliningrad sono in grado di colpire la Polonia e gli Stati baltici, il trasferimento in Bielorussia dei complessi Iskander M, che hanno una gittata di 500 km, potrebbe mettere a rischio gli obiettivi in Romania, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, oltre a fornire copertura alle forze di pace russe in Transnistria. I complessi Iskander-M possono utilizzare sia missili balistici che da crociera, sia in versione convenzionale che nucleare.

 

– L’ex presidente del Brasile Dilma Rousseff è stata eletta presidente della banca BRICS.

 

Wall Street Journal: L’Arabia Saudita e la Siria, con la mediazione della Russia, stanno negoziando il ripristino dei legami diplomatici. Se viene raggiunto un accordo, sarà un passo importante verso il reinserimento della Siria e del presidente Bashar Al-Assad nella regione, ponendo fine a oltre un decennio di isolamento del paese dagli Stati arabi.

 

– Devastazione ad Adviivka.

 

– Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha proposto di sostenere l’Azerbaigian con le armi contro l’Iran. «L’Azerbaigian ha un lungo confine con l’Iran e ha bisogno di protezione. L’emendamento 907 applicato all’Azerbaigian deve essere abrogato». Il 907° emendamento è un emendamento approvato dal Congresso americano nel Freedom support act che vieta l’assistenza diretta americana all’Azerbaigian

 

– Le forze di pace russe cercano di contenere l’avanzata delle forze azere sulla strada Stepanakert-Geybalishen-Lisagor nella regione del Karabakh. Sulle mappe sono evidenziati i cambiamenti di confine, dopo l’«avanzamento posizionale» delle Forze Armate azere negli ultimi giorni.

 

– In vista del vertice dei BRICS, il governo sudafricano sta valutando “tutte le opzioni per evitare l’esecuzione del mandato” della Corte penale internazionale per l’arresto di Putin. Lo scrive Bloomberg.

 

– Nessuna agenzia federale degli Stati Uniti è stata coinvolta nel sabotaggio del Nord Stream, ha dichiarato il Segretario di Stato Anthony Blinken davanti alla commissione per gli affari esteri della Camera degli Stati Uniti.

 

– Immagine dalle trincee.


– All’Aia è stato firmato un accordo secondo cui in Ucraina sarà aperto un ufficio di rappresentanza della Corte Penale Internazionale, ha riferito l’ufficio del procuratore generale ucraino. L’Ucraina non è tra i paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma della CPI.

 

– Bakhmut in fiamme.

 

– Lagarde canta il De Profundis al modello di sviluppo export ed energia a basso costo: «non si può ripristinarlo integralmente». E poi: «è importante che lavoratori e imprese si dividano il fardello».

 

– Al Parlamento rumeno è stato presentato un disegno di legge intitolato «Legge che modifica la legge 129/1997 sulla ratifica del Trattato sulle relazioni di buon vicinato e la cooperazione tra Romania e Ucraina», che chiede l’annessione dei territori ucraini. L’articolo 3 afferma: «La Romania annette i territori storici che le appartenevano, rispettivamente, la Bucovina settentrionale, la regione di Hertsa, Budzhak (Cahul, Bolgrad, Izmail), lo storico Maramures e l’isola dei Serpenti». «Inoltre, con questa legge, vogliamo restituire identità culturale, tradizioni, costumi e religione alla popolazione rumena, il cui numero è stimato in circa 1 milione, comprese le famiglie miste», osserva l’autore dell’iniziativa legislativa, aggiungendo che i rumeni etnici in Ucraina sono privati del diritto di studiare nella loro lingua madre e non sono rappresentati nella Verkhovna Rada.

 

– Video dall’acciaieria AZOM di Bakhmut.

 

– Negli ultimi giorni la situazione al confine tra Azerbaigian e Armenia è gravemente peggiorata. Le forze armate azere stanno concentrando attrezzature pesanti e armi al confine con l’Armenia. Teheran ha ripetutamente ribadito che un tentativo di risolvere la questione del Nagorny Karabach con la forza o di impadronirsi del corridoio Syunik porterà a una risposta immediata da parte dell’Iran. La conservazione dell’integrità territoriale dell’Armenia è una questione esistenziale per l’Iran, perché in caso di sconfitta degli armeni, gli iraniani si troveranno circondati dai paesi turcofoni filoisraeliani. Con la ripresa delle ostilità, con un alto grado di probabilità, le unità dell’IRGC cercheranno di occupare la regione azera di Nakhichevan. Nelle province dell’Azerbaigian orientale e occidentale, le forze dell’IRGC e delle forze armate iraniane sono state messe in piena prontezza al combattimento. Inoltre, sono apparse informazioni non confermate sulla chiusura del valico di frontiera dal lato iraniano nella regione di Nakhichevan, che di fatto taglia l’Azerbaigian dalla Turchia. Qualche giorno fa il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche ha diffuso un video che mostra oltre una dozzina di droni kamikaze iraniani Shahed-136 che attraversano il confine con l’Azerbaigian sul fiume Araks. Seguono le parole «Un giorno verremo» con un’allusione diretta alle autorità azere sull’intervento delle unità IRGC iraniane nel conflitto nel tentativo di cambiare con la forza i confini dell’Armenia.

 

– Nell’intervista diffusa oggi Putin ha detto che la sua residenza abituale è attualmente il Cremlino. Una situazione che non si verificava da decenni e che indica l’estrema tensione del periodo che stiamo attraversando.

 

Politico: Secondo un rapporto pubblicato dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, solo 7 membri su 30 sono stati in grado di spendere il 2% del PIL per la difesa.
Grecia – 3,54%;
USA – 3,46%;
Lituania – 2,47%;
Polonia – 2,42%;
Regno Unito – 2,16%;
Estonia – 2,12%;
Lettonia – 2,07%.

 

– Il vice primo ministro Alexander Novak ha annunciato che la Russia prolungherà fino a giugno 2023 la decisione presa a febbraio di ridurre la produzione di petrolio di 500.000 barili al giorno

 

– Primo ministro georgiano Irakli Garibashvili: il periodo dell’apparizione di Saakashvili in Georgia coincide con l’inizio delle ostilità in Ucraina. Nei piani di Saakashvili era il cambio di potere in modo rivoluzionario, dopodiché avrebbe preparato le basi per coinvolgere la Georgia nelle operazioni militari contro la Russia… Rimangono i tentativi di alcune forze esterne e interne distruttive di coinvolgere la Georgia nella guerra. Questa è una cospirazione contro il nostro Paese.

 

– La Francia addestra piloti ucraini ad utilizzare aerei Mirage 2000 da un mese e mezzo. (Le Figaro)

 

Bloomberg, citando «fonti nell’amministrazione russa» dice che il governo ha chiesto alle amministrazioni locali di arruolare volontari per 400.000 uomini. La finalità sarebbe fronteggiare l’offensiva Ucraina di primavera, secondo Medvedev imminente.

 

– Banca Mondiale, Unione Europea e governo ucraino stimano in 411 miliardi di dollari il costo della ricostruzione dell’Ucraina.

 

– Il ministero degli Esteri ucraino imporrà sanzioni contro la senatrice rumena Diana Sosoaca che ha presentato il disegno di legge sull’annessione di alcuni territori dell’Ucraina, perché «crea una minaccia alla sicurezza nazionale». La senatrice ha osservato che l’Ucraina non ha il diritto di decidere cosa deve fare il Parlamento rumeno. Ha anche sottolineato che la sua proposta si basa su una risoluzione del Senato degli Stati Uniti del 1991, che sostiene il diritto all’autodeterminazione del popolo della Moldavia e della Bucovina settentrionale.

 

– I piloti dei caccia russi Sukhoi Su-27 che hanno impedito la raccolta di informazioni di intelligence da parte dell’UAV americano MQ-9 Reaper sul Mar Nero lo scorso 14 marzo sono stati ufficialmente insigniti delle medaglie Stella d’oro e degli Ordini del coraggio dal ministro della Difesa Sergej Shoigu. Si tratta del Maggiore Sergej Popov e del Maggiore Vasilij Vavilov.

 

– La Germania espellerà più di 30 diplomatici russi. I diplomatici sono sospettati di raccolta illegale delle informazioni politici, economici, scientifici e militari utilizzando lo status diplomatico, di reclutamento degli informatori e diffusione delle disinformazioni, riferisce Focus.

 

– La Banca Centrale russa ha ripreso a pubblicare i dati sul volume dell’oro monetario. Le riserve, al primo marzo di quest’anno, ammontavano a 74,9 milioni di once.
L’ultima volta che la Banca di Russia ha divulgato queste informazioni è stato circa un anno fa. Allora il volume delle riserve auree nella composizione delle riserve internazionali della Russia era stimato in 73,9 milioni di once. Il valore dell’oro nelle riserve all’inizio di marzo di quest’anno supera i 135 miliardi di dollari.

 

– L’Arabia Saudita ha importato quasi 2,5 milioni di barili di gasolio dalla Russia all’inizio di marzo, un record degli ultimi sei anni, scrive Bloomberg. La pratica di acquistare risorse energetiche dalla Russia esiste in Arabia Saudita da molto tempo, è giustificata dalla copertura della domanda interna. Tuttavia, in questo caso, il Regno sta espandendo le proprie forniture estere: come nota Bloomberg, i commercianti sauditi possono acquistare il diesel russo e rivenderlo a un prezzo più alto all’Europa, che ha imposto un embargo sulle forniture via mare di prodotti petroliferi russi.

 

 

 

Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e Intel Slava Z.

 

 

 

Immagine da Telegram

 

 

 

Continua a leggere

Geopolitica

Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»

Pubblicato

il

Da

Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.

 

Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.

 

Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.

 

«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».

Iscriviti al canale Telegram

Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».

 

Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».

 

Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.

 

Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

Continua a leggere

Geopolitica

Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela

Pubblicato

il

Da

Il procuratore generale statunitense Pam Bondi ha annunciato il sequestro di una petroliera sospettata di trasportare greggio proveniente dal Venezuela e dall’Iran.   L’operazione, condotta al largo delle coste venezuelane, si inserisce in un’escalation delle attività militari americane nella regione, unitamente a raid contro quelle che Washington qualifica come imbarcazioni legate ai cartelli della droga.   «Oggi, l’FBI, la Homeland Security Investigations e la Guardia costiera degli Stati Uniti, con il supporto del Dipartimento della Difesa, hanno eseguito un mandato di sequestro per una petroliera utilizzata per trasportare petrolio greggio proveniente dal Venezuela e dall’Iran», ha scritto Bondi su X mercoledì.   Ha precisato che la nave era stata sanzionata «a causa del suo coinvolgimento in una rete di trasporto illecito di petrolio a sostegno di organizzazioni terroristiche straniere».   Nel video diffuso da Bondi si vedono agenti delle forze dell’ordine, pesantemente armati, calarsi dall’elicottero sulla tolda della nave. Secondo il portale di tracciamento MarineTraffic e vari media, l’imbarcazione è stata identificata come «The Skipper», che batteva bandiera della Guyana. Fonti come ABC News riportano che la petroliera, con una capacità fino a 2 milioni di barili di greggio, era diretta a Cuba.  

Iscriviti al canale Telegram

Gli Stati Uniti avevano sanzionato la The Skipper già nel 2022, accusandola di aver contrabbandato petrolio a beneficio del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana e del gruppo militante libanese Hezbollah.   Un gruppo di parlamentari statunitensi ha di recente sollecitato un’inchiesta sugli attacchi condotti su oltre 20 imbarcazioni da settembre, ipotizzando che possano configurare crimini di guerra.   Il senatore democratico Chris Coons, intervistato martedì su MSNBC, ha accusato Trump di «trascinarci come sonnambuli verso una guerra con il Venezuela». Ha argomentato che l’obiettivo reale del presidente sia l’accesso alle risorse petrolifere e minerarie del paese sudamericano.   Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha rigettato le affermazioni di Trump sul presunto ruolo del suo governo nel narcotraffico, ammonendo Washington contro l’avvio di «una guerra folle».   Il Venezuela ha denunciato gli Stati Uniti per pirateria di Stato dopo che la Guardia costiera americana, coadiuvata da altre forze federali, ha abbordato e sequestrato una petroliera sanzionata nel Mar dei Caraibi.   Caracas ha reagito con durezza, definendo l’intervento «un furto manifesto e un atto di pirateria internazionale» finalizzato a sottrarre le risorse energetiche del Paese.   «L’obiettivo di Washington è sempre stato quello di mettere le mani sul nostro petrolio, nell’ambito di un piano deliberato di saccheggio delle nostre ricchezze», ha dichiarato il ministro degli Esteri Yvan Gil.   Il governo venezuelano ha condannato gli «arroganti abusi imperiali» degli Stati Uniti e ha giurato di difendere «con assoluta determinazione la sovranità, le risorse naturali e la dignità nazionale».   Da anni Caracas considera le sanzioni americane illegittime e contrarie al diritto internazionale. Il presidente Nicolas Maduro le ha definite parte del tentativo di Donald Trump di rovesciarlo e ha respinto come infondate le accuse di legami con i narcos, avvertendo che qualsiasi escalation militare condurrebbe a «una guerra folle».  

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine screenshot da Twitter

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
 
Continua a leggere

Geopolitica

Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino

Pubblicato

il

Da

La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.

 

Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.

 

«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.

 

Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.

Sostieni Renovatio 21

«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».

 

Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.

 

Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.

 

Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.

 

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) 

Continua a leggere

Più popolari