Big Pharma
Vaccino, Bergoglio sponsor delle case farmaceutiche. Parla Mons. Viganò

Renovatio 21 pubblica questo testo dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò apparso in precedenza su Lifesitenews
Alcuni giorni fa, su Canale 5, è stata trasmessa un’intervista a Jorge Mario Bergoglio nelle inconsuete vesti di sponsor delle case farmaceutiche.
L’avevamo visto nei panni del politico, del sindacalista, del promotore dell’immigrazione selvaggia, del sostenitore dell’accoglienza dei clandestini, del filantropo: in tutte queste metamorfosi è sempre emersa, accanto alla capacità di astrarsi totalmente dal proprio ruolo istituzionale, l’indole poliedrica dell’Argentino, che ora scopriamo promoter delle case farmaceutiche, convinto sostenitore dei vaccini e zelante supporter di quanti da un anno usano il COVID come un mezzo di controllo delle masse, per imporre il Great Reset voluto dal World Economic Forum.
Jorge Mario Bergoglio nelle inconsuete vesti di sponsor delle case farmaceutiche
Che il vaccino non dia alcuna garanzia di efficacia, ma anzi possa indurre gravi effetti collaterali; che in alcuni casi esso sia prodotto a partire da cellule fetali abortive, e perciò sia assolutamente inconciliabile con la Morale cattolica; che le cure con il plasma iperimmune o con protocolli alternativi siano boicottate nonostante le prove della loro validità, poco importa al nuovo «esperto», il quale dal nulla delle proprie competenze mediche giunge a raccomandare ai fedeli la vaccinazione, mentre impone ai cittadini del Vaticano, con sovrana autorità, di sottoporsi al discutibile trattamento in nome di un non meglio precisato «dovere etico».
La tetra Aula Paolo VI è stata emblematicamente scelta quale tempio in cui celebrare questo nuovo rito sanitario, officiato dai ministri della religione del COVIDper assicurare non certo la salvezza delle anime, quanto l’illusoria promessa di una salute del corpo.
L’indole poliedrica dell’Argentino, che ora scopriamo promoter delle case farmaceutiche, convinto sostenitore dei vaccini e zelante supporter di quanti da un anno usano il COVID come un mezzo di controllo delle masse, per imporre il Great Reset voluto dal World Economic Forum
Sconcerta che, dopo aver demolito senza scrupolo alcuno non poche verità cattoliche in nome del dialogo con eretici e idolatri, l’unico dogma al quale Bergoglio non sia disposto a rinunziare sia proprio quello dell’obbligo vaccinale – si badi bene: dogma da lui unilateralmente definito senza alcuna procedura sinodale! – dogma dinanzi al quale ci si potrebbe aspettare un minimo di prudenza se non dettata da coerenza morale, quantomeno da scrupolo utilitaristico.
Poiché prima o poi, quando si vedranno gli effetti del vaccino sulla popolazione; quando si inizieranno a contare i morti e quanti rimarranno menomati a vita da un farmaco ancora in via di sperimentazione, qualcuno potrà chiederne conto a coloro che di quel vaccino sono stati convintissimi fautori.
A quel punto verrà naturale redigere una lista in cui, agli autoproclamati «esperti», ai virologi e immunologi in conflitto di interessi, agli zanzarologi al soldo di Big Pharma, ai veterinari con velleità scientifiche, ai giornalisti e opinionisti finanziati dal governo, e agli attori e cantanti in disgrazia, si aggiunga anche Bergoglio come testimonial d’eccezione e Prelati al suo seguito, i quali, in virtù dell’autorità loro riconosciuta, hanno convinto gli ignari sudditi a prestarsi all’inoculazione del cosiddetto vaccino.
E se oggi la mancanza di competenze specifiche non sembra essere argomento sufficiente a indurli quantomeno ad un saggio silenzio, a quel punto il «Non sapevo», «Non potevo immaginare», «Non era il mio campo di conoscenza» verranno giudicati come aggravante, com’è giusto che sia. Stultum est dicere putabam.
La tetra Aula Paolo VI è stata emblematicamente scelta quale tempio in cui celebrare questo nuovo rito sanitario, officiato dai ministri della religione del COVIDper assicurare non certo la salvezza delle anime, quanto l’illusoria promessa di una salute del corpo
Certo, nella chiesa bergogliana si può legittimare di fatto il concubinato con Amoris laetitia, al punto che Avvenire parla oggi di «omogenitorialità» con la disinvoltura di un opuscolo di propaganda gender; si può celebrare in San Pietro un rito idolatrico alla Madre Terra per ammiccare all’ambientalismo malthusiano; si può modificare la materia del Sacramento dell’Ordine conferendo i ministeri alle donne; si può dichiarare la pena di morte immorale, ma tacere disinvoltamente sull’aborto; si può amministrare la Comunione ai peccatori pubblici ma negarla a chi desidera riceverla sulla lingua per non commettere sacrilegio; si può – come avviene ora in Irlanda – vietare agli allievi delle scuole cattoliche l’accesso in aula se non sono vaccinati.
Eppure queste palesi adulterazioni della dottrina cattolica – in perfetta continuità ideologica con la rivoluzione conciliare – si accompagnano alla granitica ed incrollabile professione di fede in una «scienza» che sconfina nell’esoterismo e nella superstizione. D’altra parte, quando si smette di credere in Dio si può credere a qualsiasi cosa.
Così, se per Bergoglio l’appartenenza all’unica Chiesa di Cristo tramite il Battesimo è in definitiva superflua per la salvezza eterna di un’anima, il rito iniziatico del vaccino è proclamato ex cathedra indispensabile per la salute fisica dell’individuo, e in quanto tale presentato come indifferibile e necessario.
Poiché prima o poi, quando si vedranno gli effetti del vaccino sulla popolazione; quando si inizieranno a contare i morti e quanti rimarranno menomati a vita da un farmaco ancora in via di sperimentazione, qualcuno potrà chiederne conto a coloro che di quel vaccino sono stati convintissimi fautori
Se è possibile accantonare la Verità rivelata in nome dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, non è altresì lecito mettere in discussione i dogmi del COVID, la rivelazione mediatica della pandemia, il sacramento salvifico del vaccino.
E se con Fratelli tutti si può teorizzare la fratellanza universale prescindendo dalla fede nell’unico Dio vivo e vero, nessun contatto è possibile con i cosiddetti «negazionisti», nuova categoria di peccatori vitandi, per i quali l’inquisizione sanitaria e la scomunica mediatica devono punire l’eretico ed essere di monito per il gregge.
«Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo», ammonisce San Giovanni (2 Gv, 10). Bergoglio deve aver frainteso, per cui saluta e abbraccia abortisti e criminali, ma non si contamina con i No-vax.
Queste palesi adulterazioni della dottrina cattolica – in perfetta continuità ideologica con la rivoluzione conciliare – si accompagnano alla granitica ed incrollabile professione di fede in una «scienza» che sconfina nell’esoterismo e nella superstizione
Non sfuggirà che questo dogmatismo scientista – che farebbe inorridire i più acerrimi sostenitori del primato della scienza sulla religione – viene propagandato proprio da chi scienziato non è, dall’influencer a Bergoglio, dall’atleta a Biden, dall’esperto al politico: tutti smaniosi di porgere il braccio dinanzi alle telecamere; salvo poi scoprire dai video che in molti casi l’ago della siringa è coperto dal cappuccio, o che il liquido inoculato è trasparente, mentre il siero vaccinale dovrebbe essere opaco.
Queste sono ovviamente obiezioni che i sommi sacerdoti del COVID respingono con sdegno: il mysterium è parte della ritualizzazione dell’azione sacra, così come il sacramentum realizza ciò che simboleggia; inoculare il vaccino con l’ago retrattile o senza premere lo stantuffo della siringa serve a drammatizzare il messaggio da trasmettere alle masse dei credenti.
Se è possibile accantonare la Verità rivelata in nome dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, non è altresì lecito mettere in discussione i dogmi del COVID, la rivelazione mediatica della pandemia, il sacramento salvifico del vaccino
E le vittime del rito, coloro che per il bene di tutti si offrono docili al miraggio di un’immunità che nemmeno Pzifer, Moderna o Astra Zeneca osano garantire, rappresentano il sacrificium, anch’esso parte della nuova religione sanitaria.
A ben vedere, gli innocenti abortiti al terzo mese per produrre alcuni vaccini sembrano davvero costituire una sorta di sacrificio umano con cui propiziare le potenze infernali, in una terrificante parodia che solo gli empi possono fingere di non vedere.
Nel grottesco delirio cerimoniale non manca nemmeno la Nota della Sacra Congregazione per il Culto Divino, che con sprezzo del ridicolo promulga in zoppicante latino addirittura le istruzioni su come imporre le Sacre Ceneri: «Deinde sacerdos abstergit manus ac personam ad protegendas nares et os induit». La purificazione delle mani con il detergente e l’uso della mascherina sono scientificamente inutili ma simbolicamente necessari alla trasmissione della fede espressa dal rito.
Il primato della scienza sulla religione viene propagandato proprio da chi scienziato non è, dall’influencer a Bergoglio, dall’atleta a Biden, dall’esperto al politico: tutti smaniosi di porgere il braccio dinanzi alle telecamere; salvo poi scoprire dai video che in molti casi l’ago della siringa è coperto dal cappuccio, o che il liquido inoculato è trasparente, mentre il siero vaccinale dovrebbe essere opaco
E proprio in questo si comprende quanto sia vero e valido l’antico adagio di Prospero d’Aquitania «Lex orandi, lex credendi», secondo il quale il modo in cui si prega rispecchia ciò che si crede.
Qualcuno obbietterà, nel pietoso tentativo di evitare il totale collasso del Papato ad opera di Bergoglio, che le opinioni da lui espresse sono e rimangono appunto opinabili, e che quindi non vi è alcun obbligo per il Cattolico di sottomettersi ad un vaccino che la sua coscienza e la Morale naturale gli mostrano come immorale.
Ma è proprio su Canale 5 che si esplicita il nuovo «magistero papale», così come sull’aereo è stato definito il dogma LGBT del «Chi sono io per giudicare», e in una nota a piè pagina di Amoris Laetitia è negata l’indissolubilità del Matrimonio in nome della pastorale.
I politici lanciano tweet sui social, i sedicenti esperti pontificano nei salotti televisivi, i prelati predicano nelle interviste: non stupiamoci se un giorno Bergoglio comparirà in uno spot pubblicitario come testimonial dei monopattini elettrici.
I Cattolici, illuminati dal sensus fidei che istintivamente suggerisce loro ciò che stride con la Fede e la Morale, hanno già capito che il ruolo di piazzista di forniture sanitarie è solo una delle tante parti recitate dal poliedrico Bergoglio.
Bergoglio deve aver frainteso, per cui saluta e abbraccia abortisti e criminali, ma non si contamina con i No-vax. Non stupiamoci se un giorno Bergoglio comparirà in uno spot pubblicitario come testimonial dei monopattini elettrici. il ruolo di piazzista di forniture sanitarie è solo una delle tante parti recitate dal poliedrico Bergoglio
L’unico ruolo che costui si ostina a non voler ricoprire – per palese incapacità, per connaturale insofferenza o anzi per deliberata scelta sin dal principio – è quella di Vicario di Cristo.
Il che, se non altro, rivela quali siano i referenti dell’Argentino, quale l’ideologia che lo ispira, quali gli scopi che egli si prefigge e i mezzi che intende adottare per conseguirli.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
14 gennaio 2021
S. Hilarii Episcopi Confessoris Ecclesiæ Doctoris
Big Pharma
Kennedy contro i pediatri USA che hanno raccomandato vaccini prodotti dalle aziende che fanno loro donazioni

Robert F. Kennedy Jr. ha criticato l’ American Academy of Pediatrics (AAP) per aver raccomandato vaccini – compresi i pericolosi vaccini contro il COVID – creati dai suoi principali sostenitori aziendali senza rivelare i propri conflitti di interesse.
L’AAP ha recentemente fatto notizia per aver pubblicato il proprio programma vaccinale infantile raccomandato, indipendente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, che è stato recentemente rivisto da Kennedy, segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti.
La differenza notevole tra i due programmi è che l’AAP raccomanda i vaccini contro il COVID ai bambini sani, mentre il CDC non raccomanda più questi vaccini sperimentali a mRNA ai bambini sani e alle donne in gravidanza.
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Martedì Kennedy ha condiviso uno screenshot della pagina web dell’AAP che mostra alcuni dei suoi principali donatori: Merck, Moderna, Pfizer e Sanofi, importanti produttori di vaccini. Anche altri produttori di vaccini, come GlaxoSmithKline, effettuano donazioni considerevoli all’AAP.
Kennedy ha osservato che le prime quattro aziende elencate «producono praticamente tutti i vaccini presenti nel programma vaccinale infantile raccomandato dal CDC».
This is a screenshot from American Academy of Pediatrics’ webpage, thanking the organization’s top corporate donors. These four companies make virtually every vaccine on the CDC recommended childhood vaccine schedule. AAP is angry that CDC has eliminated corporate influence in… pic.twitter.com/WtWe6vnUrw
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) August 19, 2025
Pur riconoscendo che l’AAP è libera di formulare le proprie raccomandazioni, ha chiesto che «segua l’esempio dell’HHS e riveli i conflitti di interesse» in modo che gli americani possano valutare se l’AAP stia servendo «l’interesse della salute pubblica» o le «ambizioni commerciali dei benefattori dell’AAP, le grandi aziende farmaceutiche».
Kennedy ha accusato l’AAP di essere arrabbiato con il CDC per aver eliminato «l’influenza delle aziende nelle decisioni sulle raccomandazioni sui vaccini», facendo riferimento al suo licenziamento di tutti i 17 precedenti membri del comitato consultivo sui vaccini del CDC, a causa della scoperta che fornivano regolarmente consulenza su prodotti di aziende farmaceutiche con cui avevano legami finanziari e con cui avevano ottenuto esenzioni per conflitto di interessi dal CDC.
Sebbene il programma vaccinale del CDC sia rimasto finora pressoché invariato dopo la nomina di otto nuovi membri del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (ACIP), la riunione del 25 giugno ha avviato nuovi gruppi di lavoro per studiare questi vaccini approvati e l’effetto cumulativo del programma vaccinale per bambini e adolescenti.
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Tra le altre raccomandazioni, la riunione di giugno dell’ACIP ha consigliato l’eliminazione del timerosal, un conservante neurotossico contenente mercurio attualmente utilizzato nei vaccini antinfluenzali.
Nel post di martedì X, Kennedy ha anche esortato l’AAP a chiarire che «le raccomandazioni che si discostano dall’elenco ufficiale del CDC non sono esenti da responsabilità ai sensi del Vaccine Injury Act del 1986».
Kennedy ha spesso sottolineato l’importanza di liberare le agenzie di regolamentazione sanitaria degli Stati Uniti dalla «corporate capture» (tradotto in italiano con «cattura del regolatore») un termine che usa per descrivere il fenomeno comune per cui queste agenzie di regolamentazione ricevono finanziamenti ingenti dalle aziende farmaceutiche e successivamente approvano automaticamente i loro prodotti senza una revisione significativa.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Big Pharma
Trump invia lettere a 17 Big Pharma chiedendo la fine ai «prezzi abusivi dei farmaci»

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Big Pharma
I CEO di BioNTech, Pfizer, J&J nella lista dei dirigenti farmaceutici più pagati

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati del settore farmaceutico. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.
Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati di aziende farmaceutiche. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.
L’amministratore delegato di Eli Lilly, David Ricks, è balzato al secondo posto della classifica con un compenso totale di 29,2 milioni di dollari. Eli Lilly produce i farmaci dimagranti di successo Zepbound e Mounjaro, che rivaleggiano con Ozempic e Wegovy di Novo Nordisk. A luglio, Eli Lilly inizierà a vendere i farmaci online a prezzi scontati direttamente ai consumatori in possesso di ricetta medica.
La lista di Fierce Pharma includeva altri dirigenti di alcuni dei principali produttori di vaccini. Il CEO di Pfizer, Albert Bourla, si è classificato al terzo posto, con una retribuzione totale di 24,6 milioni di dollari, il suo secondo stipendio annuo più alto dopo il pagamento di 33 milioni di dollari nel 2022, quando Pfizer stava realizzando enormi profitti dal suo vaccino contro il COVID-19 e dal suo antivirale Paxlovid.
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Anche gli amministratori delegati di Johnson & Johnson e AstraZeneca sono comparsi nella lista, nonostante i disastrosi risultati dei loro vaccini contro il COVID-19. Il vaccino di Johnson & Johnson, associato a gravi e letali coaguli di sangue, non è più disponibile negli Stati Uniti.
Anche AstraZeneca ha dovuto ritirare il suo vaccino dalle vendite globali nel 2024, dopo aver ammesso che l’iniezione causava coaguli di sangue potenzialmente fatali.
Robert Davis di Merck è salito dal decimo al settimo posto quest’anno, guadagnando 23,2 milioni di dollari. Quasi il doppio di quanto guadagnato nel 2021, quando ha assunto la carica di CEO dell’azienda che produce, tra gli altri, il vaccino contro l’HPV Gardasil, lo Pneumovax 23 e il vaccino MMRII.
«Nuovo status quo nel campo della retribuzione dei CEO»
Gli stipendi totali dei dirigenti solitamente includono una combinazione di stipendio base più bonus e utili legati alle posizioni azionarie nelle aziende che guidano.
Fierce Pharma ha affermato che gli ingenti pacchetti retributivi «sembrano consolidare ulteriormente un nuovo status quo nell’ambito della retribuzione degli amministratori delegati, poiché diversi leader di recente nomina si stanno stabilizzando nei loro ruoli e le aziende consolidano le loro posizioni di mercato in vista della seconda metà del decennio».
Şahin di BioNTech ha guadagnato uno stipendio di 3,4 milioni di dollari nel 2024. Tuttavia, ha anche esercitato un’opzione per incassare una quota consistente delle sue azioni della società, per un pagamento di 287 milioni di dollari, oltre 10 volte superiore a quello di qualsiasi altro dirigente nella lista.
Fierce Pharma ha definito il pagamento «sbalorditivo», ma ha osservato che era inferiore al pagamento del 2023 al CEO di Moderna Stéphane Bancel, che quell’anno ha incassato le sue stock option per oltre 392 milioni di dollari.
Tali pagamenti sono in corso, almeno da quando i vaccini contro il COVID-19 sono diventati disponibili.
Nel 2020, Bancel finì sotto accusa quando più che triplicò il numero di azioni della società da vendere tramite un piano azionario per dirigenti, modificato pochi giorni dopo che l’azienda aveva annunciato i primi risultati positivi per il suo vaccino contro il COVID-19.
Bancel ha venduto più di 72.000 azioni Moderna a luglio 2020, generando quasi 4,8 milioni di dollari. Secondo CBS News, «si tratta di più del triplo delle 22.000 azioni che aveva precedentemente programmato di vendere nello stesso periodo secondo il piano di trading esecutivo dell’azienda» – e una minima parte dei 392 milioni di dollari che avrebbe guadagnato tre anni dopo.
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Le case farmaceutiche fanno causa per mantenere alti i prezzi
Nonostante le critiche pubbliche, anche altri dirigenti farmaceutici hanno tratto profitto dalla pandemia. Da allora, i loro stipendi sono rimasti elevati.
Secondo un rapporto del 2021 di Accountable.US, un’organizzazione no-profit e apartitica di difesa dei diritti dell’uomo e di controllo che monitora la corruzione pubblica, i dirigenti di cinque aziende farmaceutiche (Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, Emergent BioSolutions (incaricata della produzione del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson) e Novavax) hanno guadagnato 250 milioni di dollari svendendo le azioni delle aziende durante i primi sei mesi dell’«Operazione Warp Speed».
Oltre ai farmaci di successo che assicurano profitti enormi alle grandi aziende farmaceutiche, le aziende con i maggiori ricavi continuano anche ad aumentare i prezzi dei farmaci e sono coinvolte in battaglie legali per impedire alle autorità di regolamentazione di mantenere bassi i prezzi.
Ad esempio, Accountable.US ha riferito che Merck e Bristol Myers Squibb, i cui dirigenti erano entrambi nella lista, stanno attivamente portando avanti azioni legali per fermare le riduzioni dei prezzi dei farmaci Medicare negoziate dall’amministrazione Biden.
Anche AstraZeneca e Johnson & Johnson stanno facendo causa al governo per la riduzione dei prezzi dei farmaci. Lo stesso vale per il gruppo di lobbying dell’industria farmaceutica PhRMA.
Le aziende farmaceutiche si sono anche ampiamente opposte all’ordine esecutivo di Trump sui prezzi dei farmaci, in particolare al concetto di «nazione più favorita», che cerca di legare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti ai prezzi più bassi pagati in altri paesi sviluppati.
Le case farmaceutiche sostengono spesso che gli aumenti di prezzo siano necessari per coprire i costi di ricerca e sviluppo. Tuttavia, le ricerche dimostrano che negli ultimi anni le prime cinque aziende statunitensi hanno speso di più in riacquisti di azioni proprie e distribuzione di dividendi che in ricerca e sviluppo.
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L’elenco completo dei dirigenti farmaceutici più pagati:
- Uğur Şahin, BioNTech, 287 milioni di dollari
- David Ricks, Eli Lilly, 29,2 milioni di dollari
- Albert Bourla, Ph.D., Pfizer, 24,6 milioni di dollari
- Robert Bradway, Amgen, 24,4 milioni di dollari
- Joaquin Duato, Johnson & Johnson, 24,6 milioni di dollari
- Daniel O’Day, Gilead Sciences, 23,7 milioni di dollari
- Robert Davis, Merck & Co., 23,2 milioni di dollari
- Pascal Soriot, AstraZeneca, 22,9 milioni di dollari
- Reshma Kewalramani, Vertex Pharmaceuticals, 21,54 milioni di dollari
- Chris Boerner, Bristol Myers Squibb, 18,8 milioni di dollari
Nonostante i loro alti stipendi, nessuno dei dirigenti statunitensi è presente nella lista dei 37 professionisti del settore sanitario statunitense presenti nella lista annuale di Forbes dei miliardari del mondo stilata da Becker’s Hospital Review. Bancel di Moderna figura nella lista di Forbes, con un patrimonio netto di 1,2 miliardi di dollari.
Bancel non è stata inclusa nella lista di Fierce Pharma perché la sua classifica includeva solo aziende con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 25 miliardi di dollari, ma Fierce Pharma ha riportato a marzo che lo stipendio di Bancel per il 2024 era di 19,87 milioni di dollari.
L’azienda ha aggiunto un secondo vaccino a mRNA approvato al suo portafoglio di due prodotti nel 2024, quando ha ottenuto l’approvazione per il suo vaccino mRESVIA RSV per gli anziani.
La scorsa settimana Moderna ha ottenuto un’approvazione estesa per il farmaco anche per gli adulti dai 18 anni in su.
Brenda Baletti
Ph.D.
© 16 giugno 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)
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