Cervello
Scienziati controllano pianta carnivora tramite chip cerebrali
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2022/02/dionella-scaled.jpg)
Un team di scienziati ha preso con successo il controllo di una pianta carnivora del tipo Dionea muscipula impiantandovi un minuscolo microchip. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
Questo «neurone artificiale» è stato in grado di costringere le piante ad aprirsi e chiudersi – convenzionalmente un modo per divorare la preda – imitando i metodi del cervello di elaborazione e trasferimento delle informazioni.
I neuroni artificiali realizzati dal team di ricerca dell’università svedese di Linköping imitano quelli biologici aumentando la concentrazione di ioni in un transistor elettrochimico organico.
Questo approccio comporta una serie di vantaggi, dicono, tra cui un notevole risparmio energetico rispetto ai circuiti convenzionali a base di silicio.
I neuroni dei ricercatori ettono corrente elettrica all’interno delle cellule della Dionea muscipula per attivare i riflessi naturali della pianta e costringerla a chiudersi di scatto.
«Al di fuori delle piante carnivore, tale tecnologia potrebbe avere anche un vasto numero di altri usi, dai dispositivi medici impiantabili alla robotica morbida intelligente» scrive Futurism.
«Essere in grado di imitare il funzionamento dei neuroni biologici con dispositivi elettronici potrebbe consentire lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale» ha detto Simone Fabiano, professore associato all’università di Linköping e autore senior del nuovo studio pubblicato su Nature.
Come riportato da Renovatio 21, la ricerca sugli impianti cerebrali è sempre più accelerata grazie alla concorrente spinta di imprese private – compresi grandi gruppi informatici – e di enti pubblici come la DARPA, l’enigmatico ramo ricerca e sviluppo del Pentagono USA.
Un mese fa era emerso che Neuralink, una delle aziende del patron di Tesla Elon Musk, sarebbe pronta a impiantare il suo chip su esseri umani.
A fine 2021, scienziati coreani avevano fatto sapere di aver creato un’interfaccia neurale in grado di fornire farmaci in remoto al cervello.
Da diversi anni oramai si sperimentano chip cerebrali nel trattamento di problemi mentali come il disordine da stress post-traumatico (PSTD) e la depressione.
I rischi di cambiamento sociale, prima che di pericolo sanitario, di una tecnologia di interfaccia uomo macchina non sono ancora stati del tutto considerati.
Come riportato l’interfaccia uomo macchina, possibile attraverso l’impianto di microchip cerebrali e non, è considerata dal fondatore del WEF di Davos e propugnatore del Grande Reset Klaus Schwab come una necessità per il mondo a venire, predicando «una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica».
«I dispositivi esterni di oggi, dai computer indossabili alle cuffie per la realtà virtuale, diventeranno quasi certamente impiantabili nel nostro corpo e nel nostro cervello» aveva spiegato il guru del Great Reset. «I microchip impiantabili attivi che rompono la barriera cutanea del nostro corpo» cambieranno il modo in cui ci interfacciamo con il mondo «e ci costringeranno a chiederci «cosa significhi essere umani».
In uno slancio di tracotanza non facilmente spiegabile, lo Schwabbo era arrivato a dichiarare che «anche attraversare un confine nazionale potrebbe un giorno richiedere una scansione cerebrale dettagliata per valutare il rischio per la sicurezza di un individuo».
Microchip, nanotecnologie intracorporee, biosensori saranno la nuova normalità?
Cervello
Gli scienziati cinesi creano un robot controllato dalle cellule cerebrali umane
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/robot-Cina-cervello-YT.jpg)
Per la prima volta al mondo, gli scienziati cinesi hanno creato un robot controllato dalle cellule cerebrali umane.
I ricercatori della Tianjin University e della Southern University of Science hanno creato un organoide a partire da cellule staminali umane e lo hanno poi collegato a un’interfaccia neurale, consentendogli di trasmettere istruzioni a un corpo robotico.
Secondo una dichiarazione, il robot è «il primo sistema di interazione intelligente di informazioni complesse con cervello su chip open source al mondo».
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L’obiettivo a lungo termine dei ricercatori è quello di creare interfacce cervello-computer che possano essere utilizzate per trasmettere segnali elettrici tra il cervello e i computer.
Per creare gli organoidi sono state utilizzate cellule staminali pluripotenti umane, che possono svilupparsi in qualsiasi tipo di cellula del corpo umano. Poi le hanno collegate a un’interfaccia speciale come parte di un corpo robotico e hanno insegnato al cyborg a svolgere compiti semplici come afferrare oggetti.
I ricercatori hanno utilizzato la tecnologia a ultrasuoni per stimolare il cervello e formare nuove reti tra le cellule cerebrali. La tecnologia potrebbe essere utilizzata per aiutare i pazienti che hanno subito danni cerebrali, ad esempio a seguito di un ictus.
Non è chiaro, tuttavia, se gli organoidi di tessuto vivente possano essere utilizzati per riparare il tessuto cerebrale o ricostruire aree danneggiate o morte del cervello. I test sui roditori suggeriscono che questa sia una possibilità.
Come riportato da Renovatio 21, organoidi cerebrali sono utilizzati anche da un’azienda svizzera che sta mischiando cellule nervose e microchip nel tentativo di abbattere il costo energetico dei calcolatori.
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Cervello
Biden confonde Zelens’kyj con Putin. Poi dice che il suo vicepresidente è Trump
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🇺🇸🇺🇦 Watch Zelensky’s reaction as Biden calls him Putin 😭 pic.twitter.com/TfVoAoryDX
— Censored Men (@CensoredMen) July 11, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, gli episodi in cui Biden si è dimostrato in stato di amenza sono stati continui in questi anni. Un neurochirurgo anonimo ha descritto la condizione del presidente al giornalista Alex Berenson come «senza dubbio demenza da Parkinson». Dopo il disastro del dibattito con Trump, quando cioè il problema mentale di Biden è divenuto non più negabile nemmeno dai media più mendaci, la Casa Bianca si è affrettata a comunicare che il presidente non soffre in alcun modo di demenza. Nel frattempo lui in un’intervista che doveva essere riparatrice ha affermato che non fa test cognitivi perché il suo test è ogni giorno quando sta «governando il mondo». Tucker Carlson ha rivelato negli scorsi giorni. di aver saputo anni fa da un vicino di casa di Washington, amico della sorella di Biden, che la famiglia di origine del presidente era adirata con moglie e figli del politico del Delaware in quanto vedevano come stavano spingendo perché si candidasse invece che lasciarlo stare visti i suoi chiari problemi di età.HOLY CR*P.
Remember George Clooney held a fundraiser for Biden where Biden had to be led off stage by Obama after he froze? Then KJP responded and said the video was a “cheap fake” and “manipulated” Now George Clooney is admitting that Biden was the same man at that fundraiser… pic.twitter.com/ld0TeEQQ7x — Libs of TikTok (@libsoftiktok) July 10, 2024
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Cervello
Neurochirurgo: Biden «senza dubbio soffre di demenza da Parkinson»
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Secondo un neurochirurgo, il presidente Joe Biden, 81 anni, presenta evidenti segni di demenza lieve dovuta al morbo di Parkinson.
L’esperto medico, che ha preferito mantenere l’anonimato (in America vige la «Goldwater rule», che vieta eticamente agli psichiatri di commentare sulla salute mentale dei personaggi pubblici, Trump escluso), ha confermato la malattia neurologica in una e-mail al giornalista Alex Berenson, affermando che Biden mostra segni classici come l’assenza di espressioni facciali e «instabilità dell’andatura».
Rispondendo a un articolo precedente, in cui Berenson dichiarava che avrebbe votato Trump perché «è ovvio che Joe Biden ha qualche tipo di malattia neurologica legata all’età, probabilmente il Parkinson o l’Alzheimer».
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«Ha senza dubbio il morbo di Parkinson e soffre sempre di più di demenza parkinsoniana». ha scritto il neurochirurgo a Berenson, già noto per la sua dissidenza rispetto alla narrativa COVID-vaccino. «I segnali sono inequivocabili».
Nella lista, il medico pone:
– «la sua andatura strascicata»
– «l’assenza di movimenti associati (espressione facciale, oscillazione delle braccia). Quando oscilla le braccia, sembra forzato, probabilmente perché i suoi addestratori gli hanno detto di oscillare le braccia quando cammina. È qualcosa che facciamo tutti naturalmente, ma scompare con il morbo di Parkinson»
– «instabilità dell’andatura»
– «voce bassa»
– «periodi ON e OFF, momenti in cui il farmaco sembra funzionare bene e quando non lo fa (spiega anche come una buona dose di Sinemet al momento giusto potrebbe renderlo più vivace»
– «il tremore a riposo non è evidente nel caso di Biden, ma questo è vero in molti casi di parkinsonismo»
Il neurochirurgo ha continuato affermando che i medici di Biden «SENZA DUBBIO lo sanno», aggiungendo: «questo è peggio del segreto di Roosevelt», riferendosi ai problemi di salute che per un decennio afflissero il presidente del New Deal e della Seconda Guerra Mondiale senza che la stampa ne desse più di tanto conto.
A giudicare dalle sue attuali condizioni, il medico ha valutato che nei prossimi sei mesi Biden potrebbe iniziare ad avere maggiori difficoltà a camminare, «fino a dover ricorrere a qualche tipo di dispositivo di assistenza».
«La sua andatura e il suo viso inespressivo (chiamato “poker face” nella letteratura sul Parkinson) sono piuttosto classici», ha aggiunto il neurochirurgo.
Biden’s first brain malfunction at the debate where he just stops talking because he’s lost his train of thought, says a sentence fragment, runs out of time pic.twitter.com/DDewQrkuW1
— Richard ✞ (@okc_facts) June 28, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, dopo il disastro del dibattito contro Trump, la Casa Bianca ha comunicato che non c’è nulla fuori posto.
Alcuni sostenitori del presidente hanno dato la colpa degli innegabili episodi di confusione mentale visti in TV ad un raffreddore o alla stanchezza da jetlag per il viaggio in Europa di giorni fa. Biden, ricordiamo, aveva passato i sei giorni prima del dibattito chiuso nella magione presidenziale di Camp David a prepararsi per l’incontro televisivo con il presunto candidato repubblicano sfidante Donaldo J. Trump.
Nel frattempo, una fronda si sta creando nel Partito Democratico per chiedere di Biden di farsi da parte. Tra le persone che hanno espresso dubbi nelle ultime ore, anche l’ottuagenaria ex speaker della Camera Nancy Pelosi.
Vari osservatori, tra cui Elon Musk, hanno dichiarato che l’intera débacle televisiva è stata preparata ad arte per dimostrare l’incompetenza mentale del presidente e quindi cambiare candidato.
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