Vaccini
Lockdown-Apartheid. La polizia austriaca a caccia di non vaccinati in giro per strade e negozi
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2021/11/polizei-austria-scaled.jpg)
Alcuni video emersi in queste ore mostrano la polizia austriaca che pattuglia negozi e strada per controllare lo status vaccinale dei cittadini.
Come noto, questa settimana Vienna ha implementato in tutto il Paese un lockdown per i soli non-vaccinati, che possono uscire di casa solo per «motivi essenziali».
Si tratta di una prima mondiale: il lockdown «differenziato», che crea giocoforza una società su due livelli, cioè l’apartheid biotica.
La polizia austriaca pattuglia negozi e strada per controllare lo status vaccinale dei cittadini
Le restrizioni riguardano una grande parte dell’Austria, in quanto solo il 35% degli austriaci ha fatto due dosi del vaccino.
In un filmato della televisione austriaca ORF finito su Twitter si vede la polizei in uniforme entrare nei negozi e verificare lo stato vaccinale degli avventori tramite smartphone
Si tratta di una prima mondiale: il lockdown «differenziato», che crea giocoforza una società su due livelli, cioè l’apartheid biotica.
È possibile inoltre vedere le forze dell’ordine, armate, pattugliare i centri commerciali e fermare auto per strada.
Austria 🇦🇹 today: Police stopping people and checking their papers to make sure the unvaccinated are not hiding among the vaccinated.
2021. Unbelievable.pic.twitter.com/KJKInsZ88E
— Dr. Eli David (@DrEliDavid) November 15, 2021
Qualora il cittadino sia trovato fuori di casa senza prove della sua vaccinazione rischia
Coloro che vengono catturati all’esterno senza prove di vaccinazione rischiano multe fino a 1450 euro.
La scorsa settimana il neocancelliere austriaco Alexander Schallenberg aveva annunciato il lockdown-apartheid. Varie personalità pandemiche italiane avevano applaudito e chiesto che le stesse restrizioni fossero inflitte anche in Italia a quella popolazione oramai chiamata univocamente «no vax».
Non si tratta tuttavia di immagini inedite in questo biennio di Europa pandemica.
Così come non ci è possibile dimenticare, tra autocertificazioni e multe, la pattuglia pandemica sulle strade del Conte Bis.
Ricordiamo i controlli della polizia in caffè e brasserie, pure nei plateatici, nella Francia macroniana.
Così come non ci è possibile dimenticare, tra autocertificazioni e multe, la pattuglia pandemica sulle strade del Conte Bis.
Tornando alla situazione d’oltre Brennero, «Molti dipendenti non vaccinati vengono rimandati a casa in Austria perché non c’è abbastanza capacità di test per consentire loro di ottenere un risultato negativo» scrive Summit News.
Ci sono, come sempre, differenze nette con la situazione italiana: il governo austriaco deve risarcire le attività che stanno perdendo fino al 35% del loro reddito a causa dell’assenza dei loro clienti non vaccinati, a cui oggi non è più permesso entrare nei locali.
Nel frattempo, ognuno nell’Austria infelix sta facendo il suo ruolo per promuovere la vaccinazione universale: sia il bordello che la Circonferenza Episcopale Austriaca stanno dando a distribuire la siringa mRNA ai loro clienti/fedeli.
La situazione di disastro è oramai conclamata. Come riportato da Renovatio 21, a metà ottobre il ministero della Difesa di Vienna ha lanciato la campagna di affissioni in tutta l’Austria «Blackout – Cosa fare quando tutto è a posto?», dove si iniziava a parlare di blackout su larga scala.
La protesta contro il colpo di Stato pandemico è attiva anche a Vienna.
Geopolitica
Gli USA ammettono di aver diffuso disinformazione sul vaccino COVID cinese
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/vaccino-filippine-flkr.jpg)
Secondo quanto riportato dalla Reuters, l’esercito statunitense ha ammesso di aver condotto una campagna clandestina volta a screditare il vaccino cinese Sinovac nelle Filippine, in tutta l’Asia e in Medio Oriente.
«È vero che il [Dipartimento della Difesa] ha inviato un messaggio al pubblico filippino mettendo in dubbio la sicurezza e l’efficacia del Sinovac», hanno scritto i funzionari del Pentagono alle loro controparti filippine in una lettera datata 25 giugno e riportata ieri dall’agenzia Reuters.
Informazioni sull’operazione di guerra psicologica USA condotta sui filippini erano riguardo virus e vaccino erano trapelate ancora il mese scorso.
Iscriviti al canale Telegram
Secondo il documento, il Pentagono ha ammesso di aver «commesso alcuni passi falsi nei nostri messaggi relativi al COVID», ma ha assicurato a Manila di aver interrotto l’operazione alla fine del 2021 e da allora ha «notevolmente migliorato la supervisione e la responsabilità delle operazioni di informazione».
L’operazione in questione è iniziata nel 2020, dopo che la Cina ha annunciato che avrebbe distribuito gratuitamente i vaccini Sinovac nelle Filippine. Nel tentativo di contrastare questa manna per le pubbliche relazioni di Pechino, il Pentagono ha ordinato al suo centro operativo psicologico in Florida di creare almeno 300 falsi profili sui social media per denigrare il vaccino cinese, ha rivelato un’indagine della Reuters il mese scorso.
«Il COVID è arrivato dalla Cina e anche il VACCINO è arrivato dalla Cina, non fidatevi della Cina!» si legge in un tipico post creato dal team di operazioni psicologiche, mentre un altro affermava: «Dalla Cina: DPI, mascherina, vaccino: FALSI. Ma il Coronavirus è reale».
Come riportato da Renovatio 21, a quel tempo le Filippine erano sotto il tallone dell’obbligo pandemico imposto da Rodrigo Duterte, che minacciò il carcere per chiunque rifiutasse il siero.
I funzionari militari coinvolti nella campagna sapevano che il loro obiettivo non era quello di proteggere i filippini da un vaccino non sicuro, ma di «trascinare la Cina nel fango», ha detto un alto ufficiale alla Reuters.
Secondo il rapporto, la campagna di propaganda si diffuse presto oltre le Filippine. Al pubblico musulmano dell’Asia centrale e del Medio Oriente venne detto che Sinovac conteneva gelatina di maiale, ed era quindi haram, ovvero proibito dalla legge islamica. La campagna costrinse Sinovac a rilasciare una dichiarazione in cui insisteva sul fatto che il vaccino era «prodotto senza materiali suini».
Aiuta Renovatio 21
Il Pentagono non ha riconosciuto pubblicamente la lettera inviata all’esercito filippino e i governi degli Stati Uniti e delle Filippine hanno rifiutato di rilasciare dichiarazioni sulla questione alla Reuters.
Il mese scorso, tuttavia, un portavoce del Pentagono ha dichiarato all’agenzia di stampa che l’esercito americano «utilizza una varietà di piattaforme, compresi i social media, per contrastare quegli attacchi di influenza maligna rivolti agli Stati Uniti, agli alleati e ai partner», e ha affermato che Washington stava solo rispondendo a una «campagna di disinformazione cinese per incolpare falsamente gli Stati Uniti per la diffusione del COVID-19».
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato alla Reuters di sostenere da tempo che gli Stati Uniti diffondono disinformazione sulla Cina.
Nelle Filippine, il rapporto della Reuters ha spinto il Comitato per le relazioni estere del Senato a indagare. In un’udienza del mese scorso, il senatore Imee Marcos, che presiede il comitato, ha definito la campagna del Pentagono «malvagia, malvagia, pericolosa, e immorale», e ha suggerito che Manila indaghi se può intraprendere un’azione legale contro Washington.
Come ribadito più volte da Renovatio 21, la geopolitica vaccinale è una questione di rilevanza più grande di quanto si possa pensare. La rielezione di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea lo dimostra.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di World Bank Photo Collection via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Reazioni avverse
I vaccini anti-COVID sono collegati a un rischio aumentato di Alzheimer
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/grafico-vaccino-Alzheimer-YT.jpg)
Iscriviti al canale Telegram
Le iniezioni di mRNA sono collegate a un tasso più che doppio di deterioramento cognitivo lieve
Gli autori dello studio sudcoreano hanno riferito che dopo tre mesi di somministrazione del vaccino, il gruppo vaccinato con mRNA ha mostrato un aumento di circa il 22% nell’incidenza della malattia di Alzheimer (odds ratio: 1,225, valore p = 0,026) rispetto al gruppo non vaccinato. «Ciò è significativo perché lo sviluppo della malattia di Alzheimer nell’arco di tre mesi è un’evoluzione molto rapida della malattia», ha affermato Campbell. Allo stesso modo, dopo tre mesi dalla vaccinazione, il gruppo trattato con il vaccino mRNA ha mostrato un tasso di deterioramento cognitivo lieve quasi 2,4 volte superiore rispetto ai non vaccinati (odds ratio: 2,377, valore p < 0,001). I ricercatori non hanno trovato alcun collegamento significativo tra la vaccinazione contro il COVID-19 e la demenza vascolare o il morbo di Parkinson, «il che è incoraggiante», ha affermato Campbell. I ricercatori hanno concluso che il loro studio «suggerisce un potenziale collegamento tra la vaccinazione contro il COVID-19, in particolare i vaccini a mRNA, e l’aumento dell’incidenza» della malattia di Alzheimer e del deterioramento cognitivo lieve. Hanno scritto nel loro rapporto che «ciò giustifica la necessità di ulteriori ricerche per chiarire la relazione tra le risposte immunitarie indotte dal vaccino e i processi neurodegenerativi, sostenendo un monitoraggio continuo e l’indagine sugli impatti neurologici a lungo termine dei vaccini». Campbell ha sottolineato che i ricercatori hanno esaminato i tassi di incidenza solo tre mesi dopo la vaccinazione. «Potrebbero volerci diversi anni prima che il processo neurodegenerativo diventi evidente, quindi abbiamo bisogno di questo follow-up a lungo termine».Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Biden ha ricevuto 6 dosi di vaccino anti-COVID, 3 infezioni da COVID
Prima di discutere i risultati dello studio, Campbell ha affermato che il presidente Joe Biden ha ricevuto sei dosi di vaccino contro il COVID-19 e ha contratto tre casi di COVID-19. Campbell ha mostrato agli spettatori una clip del 2022 in cui Biden esortava gli americani a continuare a vaccinarsi contro il COVID-19. «Non direi che il signor Biden è stato particolarmente tagliente in quell’occasione», ha detto Campbell, «ma è stato coerente e ha risposto alle domande spontaneamente. Penso che possiamo vedere che c’è stato un certo declino nei video più recenti che abbiamo visto». Campbell non ha affermato direttamente che l’apparente declino mentale di Biden fosse collegato ai vaccini anti-COVID-19, ma ha invece ribadito ai telespettatori il numero di vaccinazioni e infezioni da COVID-19 a cui il presidente si è sottoposto. «Fammi sapere se pensi che queste informazioni siano significative», ha aggiunto. Suzanne Burdick Ph.D. © 23 luglio 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
I vaccini anti-COVID possono dilatare ed indebolire il cuore: studio
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/cardiopatia-dilatativa.jpg)
Oltre alla correlazione tra vaccinazione anti-COVID e miocardite – una reazione avversa ben consolidata – uno studio recente ha documentato come la cardiomiopatia dilatativa infiammatoria (un altro disturbo infiammatorio cardiaco) sia stata indotta dall’iniezione di Pfizer (BNT162b2).
«Una donna di 78 anni, precedentemente sana, è stata indirizzata dal suo medico di famiglia e ricoverata nel nostro ospedale per la gestione della dispnea 11 giorni dopo aver ricevuto la terza dose del vaccino mRNA-1273. La paziente è stata sottoposta a una serie primaria di due dosi di BNT162b2. Il quarto giorno dopo la vaccinazione, la paziente ha manifestato palpitazioni e dispnea, che sono gradualmente peggiorate», si legge nel caso di studio.
«Pertanto, la relazione temporale tra la precedente vaccinazione anti-COVID-19 e il verificarsi di iDCM senza altre cause identificabili ha portato alla diagnosi finale di VAM anti-COVID-19» scrive la ricerca.
Fortunatamente per la paziente, le sue condizioni sono migliorate con il trattamento orale con prednisolone, che è stato documentato tramite radiografia del torace (CXR) ed elettrocardiografia (ECG). Si può notare la riduzione delle dimensioni del cuore infiammato dopo il trattamento.
Iscriviti al canale Telegram
«Per quanto ne sappiamo, questo è il primo caso segnalato di iDCM confermato da biopsia a seguito di immunizzazione con mRNA-1273», si legge nello studio del caso nella sezione di discussione.
Un dato interessante riguardante questo caso è che l’infiammazione cardiaca dovuta ai vaccini anti-COVID si riscontra spesso nei giovani uomini tramite miocardite, mentre questo paziente era una donna anziana che aveva sofferto di una patologia diversa che aveva provocato un’infiammazione cardiaca.
«In quarto luogo, si è trattato di un caso unico di una paziente anziana con VAM a seguito di immunizzazione con terza dose di mRNA-1273 eterologo dopo una serie primaria di due dosi di BNT162b2» continua la discussione dello studio. «Un ampio studio di coorte su circa 23 milioni di residenti che hanno ricevuto due dosi del vaccino COVID-19 ha rivelato 5,6 eventi di miocardite in eccesso in 28 giorni ogni 100.000 vaccinati dopo BNT162b2/BNT162b2, 18,4 eventi in eccesso ogni 100.000 vaccinati dopo mRNA-1273/mRNA-1273 e 27,5 eventi in eccesso ogni 100.000 vaccinati dopo BNT162b2/mRNA-1273 tra i giovani maschi (età 16-24)».
«Queste prove suggeriscono che la vaccinazione eterologa potrebbe essere associata a un rischio molto più elevato di VAM rispetto alla vaccinazione omologa tra i giovani maschi».
I ricercatori hanno concluso consigliando ai medici di seguire lo stesso protocollo terapeutico adottato quando si sono trovati di fronte a un paziente affetto da cardiomiopatia dilatativa infiammatoria dopo la vaccinazione anti-COVID, poiché in questo caso ha avuto successo.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di James Heilman, MD via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata
-
Spirito2 settimane fa
«Nostro Signore ha salvato questo coraggioso guerriero». Mons. Viganò commenta il tentato assassinio di Donald Trump
-
Spirito2 settimane fa
«Questa chiesa è una contraffazione»: omelia di mons. Viganò
-
Gender2 settimane fa
La rete si interroga sul numero di agenti donne nella scorta di Trump
-
Salute2 settimane fa
I malori della 28ª settimana 2024
-
Pensiero1 settimana fa
La scuola e l’eclissi della parola. Intervento di Elisabetta Frezza al convegno presso la Camera dei Deputati
-
Predazione degli organi5 giorni fa
Il legame tra il concetto di «morte cerebrale» e la predazione degli organi
-
Pensiero6 giorni fa
NATO e mRNA, la Von der Leyen riconfermata per l’imminente guerra transumanista
-
Geopolitica2 settimane fa
Mosca: le città europee sono i principali obiettivi dei missili russi