Vaccini

Lockdown-Apartheid. La polizia austriaca a caccia di non vaccinati in giro per strade e negozi

Pubblicato

il

 

 

Alcuni video emersi in queste ore mostrano la polizia austriaca che pattuglia negozi e strada per controllare lo status vaccinale dei cittadini.

 

Come noto, questa settimana Vienna ha implementato in tutto il Paese un lockdown per i soli non-vaccinati, che possono uscire di casa solo per «motivi essenziali».

 

Si tratta di una prima mondiale: il lockdown «differenziato», che crea giocoforza una società su due livelli, cioè l’apartheid biotica.

 

La polizia austriaca pattuglia negozi e strada per controllare lo status vaccinale dei cittadini

Le restrizioni riguardano una grande parte dell’Austria, in quanto solo il 35% degli austriaci ha fatto due dosi del vaccino.

 

In un filmato della televisione austriaca ORF finito su Twitter si vede la polizei in uniforme entrare nei negozi e verificare lo stato vaccinale degli avventori tramite smartphone

 

Si tratta di una prima mondiale: il lockdown «differenziato», che crea giocoforza una società su due livelli, cioè l’apartheid biotica.

È possibile inoltre vedere le forze dell’ordine, armate, pattugliare i centri commerciali e fermare auto per strada.


Qualora il cittadino sia trovato fuori di casa senza prove della sua vaccinazione rischia

 

Coloro che vengono catturati all’esterno senza prove di vaccinazione rischiano multe fino a 1450 euro.

 

La scorsa settimana il neocancelliere austriaco Alexander Schallenberg aveva annunciato il lockdown-apartheid. Varie personalità pandemiche italiane avevano applaudito e chiesto che le stesse restrizioni fossero inflitte anche in Italia a quella popolazione oramai chiamata univocamente «no vax».

 

Non si tratta tuttavia di immagini inedite in questo biennio di Europa pandemica.

 

Così come non ci è possibile dimenticare, tra autocertificazioni e multe, la pattuglia pandemica sulle strade del Conte Bis.

Ricordiamo i controlli della polizia in caffè e brasserie, pure nei plateatici, nella Francia macroniana.

 

Così come non ci è possibile dimenticare, tra autocertificazioni e multe, la pattuglia pandemica sulle strade del Conte Bis.

 

Tornando alla situazione d’oltre Brennero, «Molti dipendenti non vaccinati vengono rimandati a casa in Austria perché non c’è abbastanza capacità di test per consentire loro di ottenere un risultato negativo» scrive Summit News.

 

Ci sono, come sempre, differenze nette con la situazione italiana: il governo austriaco deve risarcire le attività che stanno perdendo fino al 35% del loro reddito a causa dell’assenza dei loro clienti non vaccinati, a cui oggi non è più permesso entrare nei locali.

 

Nel frattempo, ognuno nell’Austria infelix sta facendo il suo ruolo per promuovere la vaccinazione universale: sia il bordello che la Circonferenza Episcopale Austriaca stanno dando a distribuire la siringa mRNA ai loro clienti/fedeli.

 

La situazione di disastro è oramai conclamata. Come riportato da Renovatio 21, a metà ottobre il ministero della Difesa di Vienna ha lanciato la campagna di affissioni in tutta l’Austria «Blackout – Cosa fare quando tutto è a posto?», dove si iniziava a parlare di blackout su larga scala.

 

La protesta contro il colpo di Stato pandemico è attiva anche a Vienna.

 

 

Più popolari

Exit mobile version