Spazio
La Space Force USA si prepara alla guerra orbitale

L’esercito americano sta espandendo le sue funzioni e capacità di targeting dalla Terra all’orbita.
Il sito Space.com ha riferito due giorni fa sull’istituzione dell’attivazione, all’interno della US Space Force, della prima e unica unità dedicata al targeting dei satelliti di altre nazioni e delle stazioni di terra che li supportano.
Il 75th Intelligence, Surveillance and Reconnaissance Squadron (ISRS) è stato attivato l’11 agosto presso la Peterson Space Force Base in Colorado, dove avrà il compito di analizzare le capacità dei potenziali obiettivi e di individuare e tracciare questi obiettivi, nonché di partecipare all’«ingaggio degli obiettivi».
Ciò si riferisce presumibilmente alla distruzione o all’interruzione dei satelliti avversari, delle stazioni di terra che li supportano e dell’intercettazione delle trasmissioni inviate tra i due.
Gli Stati Uniti si sono lamentati a lungo dei campi di detriti creati in orbita dai test di armi anti-satellite (ASAT) russi e cinesi, ma ora stanno creando la capacità di fare la stessa cosa da soli.
Come riportato da Renovatio 21, c’è notevole attrito tra le due superpotenze astronautiche, in particolare riguardo al documento della NATO di politica spaziale pubblicato a inizio 2022. La tensione è tangibile per le armi anti-satellite.
Secondo alcuni resoconti, la Russia starebbe costruendo un’arma laser in grado di distruggere i satelliti spia USA. Secondo un generale della Space Force americana la Russia – le cui forze aeree si chiamano ora «forze aerospaziali», fusione di aviazione e dipartimento cosmonautico – starebbe usando armi spaziali nel conflitto in Ucraina.
La Cina, che è entrata imperiosamente anche nell’arena della militarizzazione dello spazio, ha fatto capire di non gradire la costellazione di satelliti Starlink di Elon Musk, e starebbe studiando un modo per, in caso, abbatterli in massa.
Mentre è dichiaratamente partita una nuova corsa allo spazio – e in particolare, alla Luna – con Cina, Russia e India in corsa contro gli USA e il loro strapotere anche nel settore privato (oltre a Starlink, anche SpaceX di Elon Musk), la possibilità di una guerra spaziale è per l’umanità sempre più disastrosamente vicina.
Spazio
Gli USA intendono smantellare la Stazione Spaziale Internazionale prima del 2030

Il governo degli Stati Uniti ha confermato che inizierà a ridurre le operazioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), con l’obiettivo di chiudere il laboratorio orbitante entro il 2030. La decisione è inclusa nella richiesta di bilancio discrezionale della Casa Bianca per l’anno fiscale 2026, pubblicata venerdì.
La NASA ha illustrato per la prima volta il piano per la dismissione della ISS nel dicembre 2021. Tale documento è stato ribadito in documenti successivi pubblicati all’inizio del 2022.
Secondo il nuovo documento, «il bilancio riflette l’imminente transizione verso un approccio commerciale più conveniente alle attività umane nello spazio, mentre la stazione spaziale si avvicina alla fine del suo ciclo di vita».
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La richiesta di bilancio per il 2026 stanzierebbe circa 18,6 miliardi di dollari alla NASA, in calo rispetto ai 24,9 miliardi di dollari dell’anno fiscale 2024, con tagli significativi ai programmi scientifici.
L’amministrazione Trump ha dichiarato che le missioni con equipaggio e cargo verso la ISS sarebbero state significativamente ridotte durante il periodo di transizione. La ricerca a bordo rimanente si concentrerà sugli studi sui voli spaziali di lunga durata, cruciali per le prossime missioni sulla Luna e su Marte, sforzi fortemente sostenuti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dal fondatore di SpaceX Elon Musk.
Si prevede che la NASA farà maggiore affidamento sul settore privato per mantenere la presenza statunitense in orbita terrestre bassa. La richiesta di bilancio prevede che l’agenzia sostituirà la ISS con «stazioni spaziali commerciali», che gradualmente subentreranno alle operazioni precedentemente gestite dalla vecchia struttura di proprietà governativa.
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è stata lanciata nel 1998 grazie a uno sforzo congiunto che ha coinvolto Stati Uniti, Russia, Germania, Francia, Giappone, Canada, Italia e altri Paesi. Due anni fa anche dei sauditi sono arrivati a bordo dell’ISS.
Il progetto è iniziato con il lancio del modulo russo Zarya nel novembre 1998, seguito dal modulo Unity della NASA, consegnato dallo Space Shuttle Endeavour nel dicembre dello stesso anno. Da allora, la ISS ha ospitato astronauti provenienti da oltre una dozzina di nazioni e ha supportato migliaia di esperimenti scientifici.
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L’agenzia spaziale russa Roscosmos aveva già sollevato dubbi sulla proroga delle operazioni della ISS fino al 2030. Nel luglio 2022, l’allora direttore di Roscosmos, Yuri Borisov, annunciò che la Russia avrebbe abbandonato il programma ISS dopo il 2024 e avrebbe iniziato a costruire la propria Stazione Orbitale Russa (ROS).
Nel 2024, Borisov approvò un programma generale per la costruzione della ROS fino al 2033, sebbene in seguito chiarisse che la data esatta di uscita della Russia sarebbe dipesa dalle condizioni della ISS.
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso è emerso che l’Ucraina vuole arrestare un cosmonauta russo attualmente a bordo dell’ISS, in quanto condannato in tribunale per diserzione: era un pilota di caccia per l’Ucraina, ma è passato alla Russia dopo il golpe di Maidan del 2014.
La Stazione Spaziale Internazionale pare essere l’unico luogo dove, grazie ad una sorta di sospensione totale delle ostilità terrestri a favore della cooperazione spaziale tra Paesi, non esistono frizioni tra le potenze planetarie e i relativi blocchi. È interessante che, noncurante rispetto allo spirito di unità dell’era spaziale, l’Ucraina tenti di inserire tensioni arrivando a chiedere quello che pare essere il primo mandato di arresto cosmico.
Va notato come lo spirito di pace astronautico sia stato oggetto di un attacco anche da parte di Hollywood. Nel film del 2023 I.S.S. viene ipotizzato uno scontro tra russi ed americani a bordo della Stazione Spaziale Internazionale a seguito di attacchi nucleari sulla Terra.
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Come riportato da Renovatio 21, l’ISS sembra aver avuto problemi di cattivi odori avvertibili nell’astronave orbitale. Più inquietante l’allarme lanciato l’anno scorso da un astronauta americano, che segnalava «strani rumori» all’interno della stazione.
Non tutto pare essere sotto controllo sull’astrovascello. Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) due anni fa avevano annunciato la scoperta di un pomodoro nano coltivato nello spazio, scomparso oltre otto mesi prima.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Intelligenza Artificiale
Putin loda Musk. Che prepara la sua legione di robot umanoidi

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🚨ELON MUSK: “This year we hope to make about 5,000 Optimus robots…but even 5,000 robots is the size of a Roman legion FYI. That’s a scary thought, a legion of robots. I think we’ll literally build a legion of robots this year, and maybe 10 legions next year? It’s kind of a… pic.twitter.com/R992X5OA8r
— Autism Capital 🧩 (@AutismCapital) March 21, 2025
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Spazio
L’Ucraina vuole arrestare un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

Il cosmonauta russo di origine ucraina Aleksej Zubritskij, arrivato martedì alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), rischia una pena detentiva di 15 anni per tradimento se mai verrà arrestato da Kiev.
La sua condanna per tradimento da parte di un tribunale è stata resa pubblica solo poche settimane prima del suo viaggio nello spazio insieme al connazionale russo Sergej Ryzhikov e all’astronauta della NASA Jonny Kim.
Il quotidiano ucraino Dumska ha denunciato il pilota militare in pensione come «traditore-cosmonauta» e disertore in seguito alla sua condanna penale da parte di un tribunale della città ucraina di Vinnitsa a metà marzo. Il giudice ha anche ordinato la confisca dei suoi beni.
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Secondo la biografia di Zubritsky, è nato nel 1992 in un villaggio nell’oblast’ di Zaporiggia, ora sotto controllo della Russia ma ancora rivendicata da Kiev. Si è diplomato presso una scuola militare a Kharkov come pilota e ha prestato servizio in una base aerea a Sebastopoli, in Crimea, durante il colpo di stato del 2014, sostenuto dall’Occidente, nella capitale ucraina.
In risposta al rovesciamento del governo eletto, i cittadini della Crimea hanno votato a larga maggioranza per separarsi dall’Ucraina e unirsi alla Russia. Lo Zubritskij è stato tra i numerosi militari ucraini che hanno rifiutato il nuovo governo di Kiev e hanno proseguito la loro carriera nelle Forze Armate russe.
Il pilota aveva quindi presentato domanda per il programma spaziale nel 2017 venendo confermato come ingegnere di volo per la missione Soyuz MS-27 lo scorso agosto.
Dumska ha celebrato la condanna di Zubritsky e ha suggerito che non sia stato scelto per le sue qualifiche, ma per ragioni ideologiche – per mettere in mostra un «ucraino convertitosi alla Russia che ora andrà nello spazio», trascurando di affrontare la tempistica della sua condanna. Il giornale ha lamentato il fatto che gli Stati Uniti probabilmente non avranno obiezioni al suo imbarco sulla ISS.
I media russi hanno trattato il caso di Zubritskij con divertimento. La testata Shot ha riportato che il cosmonauta è elencato come evasore alla leva, sebbene le autorità ucraine non possano arrestarlo «perché si trova nello spazio».
L’accesso allo spazio è un vantaggio che la Russia attuale si porta dai tempi dell’Unione Sovietica. L’ente che sembra avere il dominio delle orbite pare essere, tuttavia, SpaceX di Elon Musk, che pare avere da tempo problemi con Kiev.
Come riportato da Renovatio 21, un mese fa Elon ha dichiarato che di fatto la sua rete satellitare Starlink rappresenta la spina dorsale della difesa Ucraina. Poco prima, funzionari statunitensi avevano minacciato Kiev di chiudere all’Ucraina l’accesso ai satelliti Starlink.
Il valore militare di Starlink si era visto poco dopo l’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina, quando il magnate della tecnologia aveva fornito a Kiev i terminali satellitari. Come riportato da Renovatio 21, stazioni di comunicazione Starlink vicine a Bakhmut sono state distrutte nella prima estate del conflitto dalle forze russe. In seguito Musk ha impedito all’esercito ucraino di utilizzare la rete per guidare gli attacchi dei droni sulle navi russe nel Mar Nero, sostenendo che l’attacco avrebbe potuto agire da innesco della Terza Guerra Mondiale. In risposta, il regime Zelens’kyj lo aveva definito «malvagio».
La Stazione Spaziale Internazionale pare essere l’unico luogo dove, grazie ad una sorta di sospensione totale delle ostilità terrestri a favore della cooperazione spaziale tra Paesi, non esistono frizioni tra le potenze planetarie e i relativi blocchi. È interessante che, noncurante rispetto allo spirito di unità dell’era spaziale, l’Ucraina tenti di inserire tensioni arrivando a chiedere quello che pare essere il primo mandato di arresto cosmico.
Va notato come lo spirito di pace astronautico sia stato oggetto di un attacco anche da parte di Hollywood. Nel film del 2023 I.S.S. viene ipotizzato uno scontro tra russi ed americani a bordo della Stazione Spaziale Internazionale a seguito di attacchi nucleari sulla Terra.
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