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Gli Stati Uniti sanzionano mediatori finanziari ISIS accusati di traffico di bambini
Gli Stati Uniti hanno sanzionato una rete di cinque mediatori finanziari dell’ISIS accusati di assistere il gruppo terroristico nel traffico di bambini dai campi profughi per il reclutamento come combattenti. Lo riporta Epoch Times.
In una dichiarazione ufficiale, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha affermato che i cinque individui sanzionati hanno lavorato in Indonesia, Siria e Turchia.
Tutte le loro proprietà e beni negli Stati Uniti saranno bloccati a causa delle sanzioni.
I cinque sono stati accusati di «facilitare il viaggio di estremisti in Siria e in altre aree in cui opera l’ISIS» e di aver effettuato trasferimenti finanziari per sostenere gli sforzi del gruppo nei campi profughi con sede in Siria. È stato poi affermato che tale rete ha raccolto fondi in Indonesia e Turchia per il gruppo islamista, «alcuni dei quali sono stati utilizzati per pagare il contrabbando di bambini fuori dai campi e consegnarli ai combattenti stranieri dell’ISIS come potenziali reclute».
«Con la loro designazione, miriamo a smascherare e interrompere una rete internazionale di facilitazione dell’ISIS che ha finanziato il reclutamento dell’ISIS , incluso [il reclutamento] di bambini vulnerabili in Siria», ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken in una nota.
«I simpatizzanti dell’ISIS in oltre 40 paesi hanno inviato denaro a persone legate all’ISIS in questi campi a sostegno della futura rinascita dell’ISIS», si legge.
Il campo di Al-Hawl è stato riconosciuto come «il più grande campo per sfollati nel nord-est della Siria», che ospita fino a 70.000 persone, la maggior parte delle quali sono donne e bambini.
«Nella sola Al-Hawl, i sostenitori dell’ISIS hanno ricevuto fino a 20.000 dollari al mese tramite hawala, un meccanismo di trasferimento informale; la maggior parte di questi trasferimenti di fondi ha avuto origine al di fuori della Siria o è passata attraverso Paesi vicini come la Turchia», scrive la nota del Dipartimento di Stato USA.
Le sanzioni sono seguite alla 16a riunione del Counter ISIS Finance Group of the Global Coalition to Defeat ISIS, il 9 maggio. Il CIFG è co-guidato da Stati Uniti, Arabia Saudita e Italia e comprende quasi 70 paesi e organizzazioni internazionali.
«Gli Stati Uniti, come parte della Global Coalition to Defeat ISIS, si impegnano a negare all’ISIS la capacità di raccogliere e spostare fondi in più giurisdizioni», ha affermato Brian E. Nelson, sottosegretario al Tesoro per il terrorismo e l’Intelligence finanziaria.
Come riportato da Renovatio 21, l’ISIS due mesi fa ha rivendicato un attacco ad una moschea sciita in Pakistan che ha causato almeno 58 morti e 200 feriti. Attacchi sanguinari sul finire del 2021 si sono avuti anche in Iraq.
Il mese precedente gli USA avrebbero eliminato il nuovo capo ISIS Abu Ibrahim Al-Hashimi al-Qurayshi, che viveva bizzarramente ancora in Siria ma in una zona controllata dalla Turchia e da Al-Qaeda. La Francia di suo avrebbe ucciso nel Sahara Kamel Abderrahmal, un altro vertice residuo dello Stato Islamico. In Africa, ad esempio in Mozambico, l’ISIS continua a mietere proseliti.
Nelle stesse settimane era scattato l’allarma per i passaporti falsi prodotti ad Istanbul con i quali i miliziani del fu Stato Islamico starebbero fuggendo in Europa e America. Sempre in Turchia un anno fa l’Interpol ha arrestato un ufficiale dello Stato Islamico fuggito.
Miliziani islamisti veterani del macello siriano sarebbero ora attivi in Ucraina contro la Russia, per vendicarsi del ruolo da protagonista di Mosca nella pacificazione dell’area e della piena restaurazione del potere di Bashar al-Assad.
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I politici americani temono che le agenzie di Intelligence mettano nei loro computer pedopornografia
I membri del Congresso votano costantemente a favore dei programmi di sorveglianza di massa perché sono «terrorizzati» dal fatto che le agenzie di Intelligence possano inserire «kiddie porn» («pornografia infantile») sui loro computer se parlano apertamente, ha affermato il giornalista americano Tucker Carlson.
Carlson è apparso sul podcast di Joe Rogan venerdì, poche ore prima che il Senato degli Stati Uniti votasse per rinnovare la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) del 1978. Apparentemente creata per consentire alle agenzie di intelligence come l’FBI e la CIA di sorvegliare le comunicazioni degli stranieri, la Sezione 702 consente a queste agenzie di accedere ai dati «indirettamente» raccolti da milioni di cittadini americani senza mandato.
Secondo Carlson, diversi politici eletti statunitensi si sono effettivamente opposti a questo rinnovamento, ma non lo hanno ammesso pubblicamente.
«Le persone non lo dicono perché sono preoccupate di essere punite», ha detto Carlson a Rogan. «Sono preoccupati che qualcuno metta porno infantile sul loro computer. I membri del Congresso sono terrorizzati dalle agenzie di intelligence. Non lo sto indovinando. Me lo hanno detto, comprese le persone del comitato [di Intelligence], comprese le persone che gestiscono il comitato di intelligence.
«Hanno paura delle agenzie» di sicurezza, ha affermato Tucker, aggiungendo che «questo non è compatibile con la democrazia».
«Si sta svolgendo davanti a tutti, e a nessuno importa e nessuno fa nulla al riguardo», ha continuato Carlson. «Penso che il motivo sia perché sono minacciati. E se guardi i presidenti dei comitati che hanno permesso che queste cose accadessero anno dopo anno… li conosco. E hanno tutte le cose da nascondere. Lo so per certo».
Tucker Carlson just dropped a bombshell on Joe Rogan. His claim: politicians are afraid to do what is right in Congress because intel agencies will frame them for heinous acts. Wow.pic.twitter.com/zkPjVWBdNd
— Christian Garcia (@CricsConCarne) April 20, 2024
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A parte la presunta minaccia della pedopornografia piantata di nascosto, Carlson ha affermato che è «molto comune» che i legislatori abbiano «un problema con l’alcol o una strana vita sessuale», che le agenzie potrebbero facilmente denunciare se questi politici si rifiutassero di eseguire i loro ordini.
Carlson non è il primo conservatore influente a sostenere che i rappresentanti eletti vengono ricattati. Già a dicembre, il deputato del Tennessee Tim Burchett, repubblicano, aveva suggerito che i suoi colleghi si opponevano a una mozione per rendere pubblici i nomi dei clienti del famigerato pedofilo Jeffrey Epstein perché sarebbero stati implicati in crimini sessuali.
Forze senza nome a Washington usano «il vecchio vaso di miele» – modo di dire inglese per definire una trappola a sfondo sessale – per ricattare i politici e costringerli a «votare per cose folli», disse all’epoca al conduttore conservatore del podcast Benny Johnson.
Un anno prima, un video nudo del deputato Madison Cawthorn era trapelato un mese dopo che aveva affermato di essere stato invitato a orge alimentate dalla droga da membri più anziani del Congresso. Washington, disse all’epoca, è piena di «perversioni sessuali». Il Cawthorn, che si era opposto al sostegno all’Ucraina chiamando Zelens’kyj «gangster», non fu riconfermato a Washington. Riguardo alla vita privata di un sostenitore zelota di Kiev, il senatore Lindsey Graham – noto per aver chiesto (e ottenuto) l’abbassamento dell’età della leva per gli ucraini e pure l’assassinio diretto del presidente russo Vladimir Putin – sono state numerose speculazioni.
A fine 2023, in un’ampia intervista incentrata sullo stato deplorevole dell’attuale leadership americana, il generale Michael Flynn ha suggerito che i membri del Congresso vengono ricattati dai globalisti affinché eseguano i loro ordini perché sono stati «compromessi dal dormire con i bambini».
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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Ex ambasciatore americano condannato come spia di Cuba
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Biden sta per graziare Assange?
Qualcosa potrebbe muoversi nel caso di Julian Assange, il prigioniero politico occidentale il cui caso mette a nudo la falsità assoluta del sistema delle democrazie liberali.
Avvicinandosi la data delle elezioni, Biden potrebbe fare pure un gesto distensivo e liberare l’australiano, viene da pensare seguendo i recenti sviluppi.
CBS News ha chiesto a Stella Assange del commento disinvolto del presidente Joe Biden del 10 aprile, secondo cui la sua amministrazione sta «considerando» di far cadere le accuse contro suo marito, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange.
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Biden stava rispondendo fuori dalla Casa Bianca alla domanda di un giornalista sul voto parlamentare australiano per una risoluzione che chiede agli Stati Uniti di ritirare le accuse. Biden ha replicato solo: «lo stiamo considerando». Ovviamente, non è detto che il vegliardo del Delaware abbia davvero capito la domanda, né che abbia risposto automaticamente con una frase insegnatagli per dissimulare.
«Sembra che le cose potrebbero muoversi nella giusta direzione», ha tuttavia detto Stella Assange alla BBC l’11 aprile. Poi la moglie del prigioniero politico ha puntualizzato: «davvero, Joe Biden avrebbe dovuto lasciar perdere fin dal primo giorno».
Un mese fa, il 4 marzo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è opposto all’estradizione di Assange negli Stati Uniti, concordando con un aspetto della difesa di Assange. Scholz ha detto: «sono dell’opinione che sarebbe positivo se i tribunali britannici gli concedessero la protezione necessaria, dal momento che deve affrontare persecuzioni negli Stati Uniti dato che ha rivelato segreti di Stato americani».
Assange è detenuto in Gran Bretagna su spinta degli USA. Il suo caso, tuttavia, non era partito ufficialmente come persecuzione politica: saltarono fuori due donne che accusavano di stupro Assange, accuse poi archiviate. In verità, sotto covava il risentimento assoluto dell’apparato profondo statunitense per il personaggio che aveva divulgato alcuni segreti.
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Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso un tribunale spagnuolo aveva convocato l’ex segretario di Stato ed ex capo della CIA Mike Pompeo riguardo al presunto complotto per assassinare Assange. Stella Assange nell’intervista con Tucker ha rivelato che notizie della non facilmente spiegabile ossessione omicida di Pompeo per Assange sono trapelate grazie a ufficiali della CIA in disaccordo.
La moglie di Assange, Stella, ha rivelato che sedici membri democratici e repubblicani del Congresso americano hanno chiesto al presidente americano Joe Biden di ritirare la richiesta di estradizione statunitense contro il giornalista australiano e fondatore di WikiLeaks.
Il candidato alla presidenza Robert F. Kennedy junior ha dichiarato che arrivato alla Casa Bianca grazierà Assange. Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, dopo aver chiesto a Biden di liberare il giornalista-informatico, ha offerto l’asilo politico per proteggerlo.
Stella Assange aveva reso pubblica mesi fa la toccante lettera che il marito Julian ha inviato a Re Carlo in occasione della sua incoronazione.
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Immagine di Alisdaire Hickson via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International l
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