Oligarcato
Epstein e la Maxwell in posa nel capanno della Regina Elisabetta

Un’immagine inedita emersa durante il processo per traffico sessuale a Ghislaine Maxwell, mostra la Maxwell e l’oscuro finanziere pedofilo Jeffrey Epstein oziare in una capanna di legno a Glen Beg, in Scozia, di proprietà della Regina Elisabetta.
In questo luogo, secondo fonti del giornale britannico Sun, nel 1999 il principe Andrew abbia ospitato, con tanto di entourage «inclusa una modella ventenne», il pedofilo finito impiccato 20 anni dopo nella sua cella.
Newly released photos show Maxwell and Epstein relaxing at a cabin thought to be the porch of the Queen’s log cabin pic.twitter.com/tr5IkGo2Tn
— Jack Posobiec ???????? (@JackPosobiec) December 8, 2021
La stretta relazione del principe Andrew con Epstein è stata documentata attraverso i registri di viaggio di Epstein all’isola caraibica di sua proprietà Saint James (detta anche «pedo-island») e fotografie nell’appartamento di Epstein a New York City.
Il trait d’union tra Epstein e la famiglia reale britannica è con probabilità Ghislaine Maxwell, cresciuta nell’upper crust londinese e oxoniana, figlia di un uno degli uomini più ricchi d’Inghilterra, finito poi in disgrazia per poi scomparire una notte nell’oceano mentre si trovava sul suo panfilo, il Lady Ghislaine.
Il padre Robert Maxwell è sospettato di essere stato una spia atomica israeliana. Al suo funerale, in Israele, parteciparono i massimi vertici della politica e diversi ex direttori del Mossad. Alcuni ritengono che il testimone possa essere passato alla figlia preferita, Ghislaine, ora sotto processo.
Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che Epstein visitò la Casa Bianca di Clinton almeno 17 volte, talvolta anche due volte lo stesso giorno.
Dettagli sui rapporti del duo Epstein-Maxwell con i potenti della Terra, da quelli pruriginosi con Bill Clinton a quelli più enigmatici con Bill Gates, emergono in continuazione ogni mese.
Altre foto uscite di recente mostravano la Maxwell in altre proprietà della Regina. In una foto emersa di anni fa compariva assisa sul trono della Regina assieme al controverso attore hollywoodiano Kevin Spacey.
Una foto li mostra anche davanti a papa Giovanni Paolo II durante quella che sembra un’udienza pubblica.
Assistant US Attorney Maurene Comey: What do we see here, during the search?
Officer Parkinson: A picture of Pope John Paul with Jeffrey Epstein.
[Note: while these exhibits are sealed, for some reason, could it be this one, with #GhislaineMaxwell? #MaximumMaxwell pic.twitter.com/KvN3C7IfKY— Inner City Press (@innercitypress) December 3, 2021
Oligarcato
Il WEF indaga sul fondatore Klaus Schwab per cattiva condotta finanziaria ed etica

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La notizia è stata diffusa il giorno dopo che il World Economic Forum aveva annunciato lunedì che Schwab si sarebbe dimesso «con effetto immediato» dalla carica di presidente dell’organizzazione da lui fondata nel 1971 e guidata per oltre mezzo secolo.
Il World Economic Forum (WEF) ha aperto un’indagine sul fondatore Klaus Schwab dopo che un informatore ha denunciato una condotta scorretta in ambito finanziario ed etico, ha riferito martedì il Wall Street Journal (WSJ).
La notizia è stata diffusa subito dopo che l’organizzazione aveva annunciato lunedì che Schwab si sarebbe dimesso «con effetto immediato» dalla carica di presidente dell’organizzazione da lui fondata nel 1971 e guidata per oltre mezzo secolo.
Il WSJ ha riferito che una lettera di un informatore inviata la scorsa settimana da attuali ed ex dipendenti al consiglio direttivo del WEF sosteneva che Schwab e sua moglie, Hilde Schwab, «avevano mescolato i loro affari personali con le risorse del Forum».
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La gola profonda ha inoltre affermato che gli Schwab hanno finanziato viaggi e servizi di lusso a spese del WEF, hanno fatto un uso improprio delle proprietà del WEF e Klaus Schwab ha chiesto ai dipendenti più giovani di prelevare migliaia di dollari dagli sportelli bancomat per suo conto.
Schwab ha negato le accuse e ha affermato che le avrebbe contestate in una causa legale, secondo quanto riferito al WSJ da fonti anonime all’interno del WEF. Ha affermato tramite un portavoce che intenterà cause legali anche contro «chiunque diffonda queste falsità».
Il consiglio avrebbe avviato l’indagine durante una riunione d’emergenza domenica. Schwab, 87 anni, avrebbe deciso di dimettersi immediatamente anziché rimanere per un lungo periodo di transizione come inizialmente previsto, ha riportato il WSJ.
Le accuse della gola profonda hanno «fatto saltare» la cronologia del pensionamento di Schwab
Schwab aveva annunciato per la prima volta le sue dimissioni dalla carica di presidente esecutivo del WEF lo scorso anno, pur mantenendo il ruolo di presidente non esecutivo.
Il mese scorso, in seguito a un’altra indagine condotta dal consiglio sulla cultura aziendale di Davos, Schwab ha annunciato che si sarebbe dimesso anche dalla carica di presidente non esecutivo, sebbene la procedura per sostituirlo fosse prevista fino al 2027.
L’indagine sulla cultura aziendale è stata avviata in seguito a un articolo del Wall Street Journal che ha rivelato accuse di discriminazione da parte di dipendenti del WEF, con sede a Ginevra, nei confronti di donne e dipendenti neri. Schwab e il WEF hanno respinto tali accuse.
Secondo quanto riportato dal WSJ, le nuove accuse della gola profonda avrebbero «fatto saltare» la cronologia originale del pensionamento di Schwab, innescando una nuova indagine.
Mercoledì, in una dichiarazione riportata anche da Politico, un portavoce del WEF ha affermato che il consiglio di amministrazione dell’organizzazione ha «sostenuto all’unanimità la decisione del Comitato Audit e Rischi di avviare un’indagine indipendente in seguito alla lettera di un informatore contenente accuse contro l’ex presidente Klaus Schwab».
Hanno aggiunto: «questa decisione è stata presa dopo aver consultato un consulente legale esterno e in linea con le responsabilità fiduciarie del Forum. L’indagine sarà condotta dal Comitato Audit e Rischi con il supporto di esperti legali indipendenti».
L’organizzazione ha affermato che le accuse non sono state ancora provate e che il consiglio non rilascerà ulteriori commenti finché non conoscerà l’esito delle indagini.
Il Consiglio di amministrazione del WEF comprende come membri il CEO di BlackRock Larry Fink, l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, la regina di Giordania Rania Al Abdullah e la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde.
Il WEF ha annunciato lunedì che il vicepresidente Peter Brabeck-Letmathe, ex CEO di Nestlé, ricoprirà la carica di presidente ad interim e che è stato istituito un comitato di ricerca per individuare un futuro presidente.
Brabeck-Letmathe è forse più noto per aver dichiarato che l’acqua non è un diritto umano, ma una merce di mercato, quando era alla guida di Nestlé, uno dei leader mondiali nella privatizzazione dell’acqua. È anche da tempo un convinto promotore degli OGM.
«Non possiederai nulla e sarai felice»
Sin dalla sua fondazione nel 1971, il WEF, in particolare attraverso il suo incontro annuale nell’esclusiva località turistica di Davos, in Svizzera, è stato un luogo in cui l’élite mondiale si riuniva, faceva rete e delineava la propria visione per il futuro, che i critici hanno da tempo osservato essere radicata nella gerarchia, nello sfruttamento e nella polarizzazione politica.
Michael Rectenwald, Ph.D., autore di The Great Reset and the Struggle for Liberty: Unraveling the Global Agenda, ha affermato che il WEF era stato originariamente fondato come European Management Forum. Tuttavia, dopo due anni, Schwab ha interrotto i rapporti con la Commissione Europea e ha deciso di invitare solo politici selezionati ai suoi eventi.
Nel 1974, disse, Schwab aveva spostato l’attenzione dalla gestione aziendale alla «governance globale».
Rectenwald ha aggiunto:
«Il WEF si è posizionato come strumento per colmare le lacune tra le organizzazioni di governance nazionali, internazionali e transnazionali, che ha ritenuto incapaci di una governance globale efficace a causa della partecipazione esclusiva di attori statali. Il WEF mira a superare quella che considera l’inerzia di organismi di governance intergovernativi internazionali come le Nazioni Unite, creando una rete tra leader aziendali, governativi e della società civile».
«Da quando si è concentrato sulla “governance globale”, il WEF ha cercato di pontificare su presunte crisi globali che potevano essere affrontate solo su scala globale con una governance globale. Così, si è concentrato sul “cambiamento climatico”, sulla Quarta Rivoluzione Industriale e, più recentemente, sulla crisi del COVID».
Klaus Schwab, World Economic Forum chairman and board member, announced his resignation on Monday.
Schwab founded WEF almost 55 years ago, a globalist organization that preached, “You’ll own nothing. And you’ll be happy.”
Good riddance to Schwab. He and WEF are both pure evil. pic.twitter.com/0xfmI0o9Ok
— Paul A. Szypula 🇺🇸 (@Bubblebathgirl) April 21, 2025
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«Uno dei globalisti più arroganti mai esistiti»
Il WEF sostiene la governance tecnocratica e l’uso delle tecnologie della quarta rivoluzione industriale, una cosiddetta «rivoluzione digitale» per integrare la biologia con il regno digitale, attraverso una trasformazione politica che Schwab ha notoriamente chiamato «Il Grande Reset», che secondo lui sarebbe emersa attraverso la pandemia di COVID-19.
Molti critici del WEF su X hanno celebrato l’annuncio di lunedì di Schwab delle sue dimissioni. Tuttavia, quando l’anno scorso ne aveva parlato per la prima volta, gli esperti intervistati da The Defender avevano avvertito che un cambio alla guida del WEF non avrebbe probabilmente portato grandi cambiamenti all’agenda politica del WEF.
Tim Hinchliffe, direttore di The Sociable, ha affermato che, anche con un cambio di presidenza, «il WEF continuerà a spingere per la totale presa di controllo tecnocratica della società attraverso la fusione tra aziende e stato, la fusione tra esseri umani e macchine e l’uso orwelliano delle tecnologie emergenti dalla cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale che confonde le nostre identità fisiche, biologiche e digitali».
Rectenwald ha aggiunto: «Schwab è un megalomane. Ma le sue dimissioni non cambieranno l’obiettivo del WEF, che continuerà a presumere di dover svolgere un ruolo guida nel definire le risposte alle “crisi globali”».
Nel suo discorso all’assemblea annuale del 2022, Rectenwald ha osservato che Schwab aveva lanciato l’allarme: potrebbe profilarsi all’orizzonte qualcosa di peggiore del COVID-19.
Schwab ha detto ai membri del WEF: «dobbiamo rafforzare la nostra resilienza contro un nuovo virus, possibilmente, o altri rischi che abbiamo all’ordine del giorno a livello globale». In seguito ha dichiarato: «il futuro non si sta semplicemente realizzando. Il futuro è costruito da noi, da una comunità forte, come voi qui in questa sala».
Rectenwald ha affermato che tali affermazioni dimostrano l’arroganza di Schwab. «Si considerava colui che decideva il futuro dell’intera umanità. Pertanto, passerà alla storia come uno dei globalisti più arroganti mai esistiti».
Brenda Baletti
Ph.D.
© 23 aprile 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic
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Nelle stesse ore in cui muore Bergoglio, si dimette definitivamente Klaus Schwab. Il mondialismo è morto?

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Il principe Enrico d’Inghilterra va dai soldati ucraini

Il principe Enrico d’Inghilterra ha compiuto un viaggio segreto nella città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, la cui partenza è stata annunciata al pubblico solo dopo la sua partenza dal Paese.
Enrico, duca del Sussex, è il secondo membro della famiglia reale britannica a visitare l’Ucraina dopo l’escalation tra Mosca e Kiev nel febbraio 2022. L’anno scorso, Sofia, duchessa di Edimburgo, si era recata nel Paese.
Il principe è arrivato a Leopoli giovedì in qualità di fondatore della Invictus Games Foundation, che dal 2014 organizza eventi sportivi per i veterani di guerra feriti.
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Durante il viaggio, ha visitato un centro di riabilitazione per soldati ucraini feriti, il Superhumans Center, parlando con pazienti e medici e ha assistito a un’operazione per restituire l’udito a uno dei militari feriti.
«Questa è la mia prima visita in Ucraina e non sarà certo l’ultima», ha detto Enricoin un video condiviso venerdì sulla pagina Facebook del Superhumans Center. La Invictus Games Foundation sosterrà la squadra ucraina «finché sarà necessario», ha aggiunto.
Il CEO della Invictus Games Foundation, Rob Owen, ha dichiarato giovedì in una nota che l’Ucraina è stata “una parte fondamentale” della fondazione fin dalla sua prima partecipazione agli Invictus Games di Toronto nel 2017.
Il viaggio di Enrico a Leopoli «sottolinea l’impegno più ampio della Invictus Games Foundation nel sostenere il recupero e la riabilitazione del personale militare ferito, infortunato e malato e dei veterani, anche negli ambienti più difficili», ha affermato l’Owen.
Il Duca di Sussex vive in California ed è volato in Ucraina da Londra, dove ha partecipato a un’udienza di due giorni nel tentativo di ripristinare la sicurezza finanziata dallo Stato per lui e la sua famiglia, che era stata revocata dopo che Enrico e sua moglie Meghan Markle avevano annunciato di essersi ritirati dagli incarichi reali nel 2020.
Il principe aveva affermato in tribunale di aver bisogno di protezione durante la sua permanenza nel Regno Unito perché la sua «vita era a rischio».
Nel 2023, Enrico e e la moglie erano stati filmati durante uno degli eventi degli Invictus Games insieme a Yulia «Taira» Paevskaja, ex membro volontario del famigerato battaglione Azov. Mosca ha descritto Paevskaya come «una terrorista tagliagole le cui mani sono sporche del sangue di anziani, donne e bambini», accusandola di aver preso parte alle atrocità commesse da Azov nel Donbass.
Come riportato da Renovatio 21, in un altro episodio che fece scalpore, durante le paralimpiadi militari organizzate dal principe, fu premiato a Disney World Igor Galushka, un altro veterano del battaglione Azov. L’uomo, secondo quanto riportato, ha tatuato sul braccio un Sonnenrad, simbolo nazista spuntato spesso negli ultimi anni. A premiarlo, vicino ad un pupazzo gigante di Topolino, il comico ebreo Jon Stewart.
Come riportato da Renovatio 21, Trump in passato aveva accennato alla possibilità di deportare Enrico per la possibilità che avesse mentito sulla richiesta del visto, doveva aveva negato l’uso di droghe, citate invece nel suo libro autobiografico.
Negli scorsi mesi era emerso il caso delle accuse di stupro e tortura contro African Parks, associazione benefica legata sempre al duca dai capelli rossi.
Enrico tre anni fa salì per qualche ragione al palazzo delle Nazioni Unite a Nuova York per fare un discorso a favore dell’aborto nel momento che la nazione che lo ospita, gli USA, vedeva uscire la sentenza della Corte Suprema che negava lo status del figlicidio come diritto federale.
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