Intelligenza Artificiale
Elon Musk: Google vuole creare un dio-AI
Elon Musk ha rivelato che l’intenzione di Google sarebbe quella di creare un dio-Intelligenza Artificiale. Il patron di Tesla e Twitter lo ha rivelato in una lunga e densissima intervista con il giornalista televisivo americano Tucker Carlson.
Musk sostiene di aver ripetutamente messo in guardia i proprietari di Google dai pericoli dell’AI. Tuttavia, il miliardario ha affermato che l’obiettivo finale di Google è proprio «creare una super intelligenza digitale» o meglio, un «AI god», cioè un dio digitale fatto di Intelligenza Artificiale.
Il proprietario di Twitter ha affermato che il co-fondatore di Google, Larry Page, un tempo suo amico, gli aveva rivelato in privato anni fa che l’agenda ultima dell’azienda è quella di lavorare per l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI).
Quando Musk ha ribattuto specificando i rischi dell’AI, Page gli ha dato dello «specista», termine del gergo animalista che indica una persona che mette la specie umana sopra le altre.
«Sì, sono uno specista, mi hai beccato!» Musk ha raccontato a Carlson, aggiungendo di aver chiesto a Page «e tu invece cosa sei?»
Musk dice che alla conversazione erano presenti dei testimoni, e che comunque l’intenzione di Page sarebbe stata resa pubblica lungo gli anni.
Elon Musk says Google co-founder Larry Page once told him that he wants to build a "Digital God" using AI. pic.twitter.com/DMvME0ADfa
— Citizen Free Press (@CitizenFreePres) April 18, 2023
Questo evento avrebbe lo avrebbe spinto, racconta Musk, a fondare OpenAI, creata come società no-profit per bilanciare il progetto di Intelligenza Artificiale portato avanti da Google, che all’epoca, dice Musk, possedeva tre quarti dei migliori talenti specializzati in AI grazie alla sua società Deep Mind, famosa per aver battuto vari campioni a scacchi e al giuoco del Go. Come noto, Musk perse il controllo di OpenAI che divenne una società for-profit, ora sulla bocca di tutti grazie al suo popolare – e molto, molto controverso – programma di Intelligenza Artificiale ChatGPT.
Ora, dice Musk, con Microsoft entrata pesantemente in OpenAI, non si ha più un monopolio di Google, ma un duopolio, con OpenAI forse in leggero vantaggio: tuttavia non cambia il fatto che uno strumento di tale potenza sia in mano a società private, sottolinea l’imprenditore di origine sudafricana.
L’imprenditore ha quindi sottolineato «stanno addestrando l’Intelligenza Artificiale a mentire. È brutto… Commentare su alcune cose, non commentare su altre cose». Elon ha quindi dato una spiegazione sul tono predicatorio sempre politicamente corretto di ChatGPT, dicendo che in pratica si tratta dell’ideologia dei suoi addestratori di San Francisco.
La soluzione è quindi creare un concorrente onesto. «Inizierò qualcosa che chiamo TruthGPT, o un’Intelligenza Artificiale massima alla ricerca della verità che cerca di comprendere la natura dell’universo», ha rivelato. «Penso che questo potrebbe essere il miglior percorso verso la sicurezza, nel senso che un’Intelligenza Artificiale che si preoccupa di comprendere l’universo, è improbabile che annichilisca gli umani perché siamo una parte interessante dell’universo». L’esempio, dice, è quello degli scimpanzé: gli uomini sono più intelligenti, e potrebbero sterminarli, ma non lo fanno, anzi cercano di preservare la loro specie e il loro habitat.
Nell’intervista Musk ha ribadito che è «assolutamente» concepibile che l’IA possa prendere il controllo e prendere decisioni per le persone, il che alla fine potrebbe portare alla «distruzione della civiltà».
«Il pericolo, in realtà, è che l’Intelligenza Artificiale è forse più pericolosa, diciamo, di una cattiva progettazione di aeromobili o manutenzione della produzione o una cattiva produzione di automobili, nel senso che ha il potenziale, per quanto piccolo tu voglia considerare quella probabilità, ma non è banale», dichiarato l’uomo di SpaceX. «Ci sono film come Terminator. Ma non accadrebbe come in Terminator perché l’intelligenza si troverebbe nei data center. I robot sono solo l’effetto finale».
«I regolamenti vengono davvero messi in atto solo dopo che è successo qualcosa di terribile» ha continuato. «Se questo è il caso dell’intelligenza artificiale, e abbiamo introdotto regolamenti solo dopo che è successo qualcosa di terribile, potrebbe essere troppo tardi per mettere effettivamente in atto i regolamenti. L’Intelligenza Artificiale a quel punto sarà fuori controllo».
Come riportato da Renovatio 21, Musk, oramai quasi una decina di anni fa aveva parlato del fatto che creare l’AI era «come evocare un demone».
Musk e altri lo scorso mese hanno pubblicato una pubblica richiesta di moratoria per fermare l’Intelligenza Artificiale.
Concordiamo sul fatto che la minaccia è reale, e Renovatio 21 ve lo ripete da anni.
L’idea che l’AI diventerà una sorta di dio circola da anni e investe direttamente personale di OpenAI come il capo scientifico e cofondatore Ilya Sutskever, il quale ha chiesto ai suoi followers se le super-IA avanzate dovrebbero essere rese «profondamente obbedienti» ai loro creatori umani, o se questi algoritmi dovrebbero «amare veramente profondamente l’umanità». L’anno scorso, Sutskever affermò che «può darsi che le grandi reti neurali di oggi siano leggermente consapevoli».
Recentemente un ingegnere di Google, Blake Lemoine, ha dichiarato pubblicamente che il chatbot AI dell’azienda, LaMDA, è «senziente», ossia dotato di una coscienza comparabile a quella degli esseri umani.
Come riportato da Renovatio 21, Eliezer Yudkowsky, riconosciuto come uno dei più accaniti critici all’Intelligenza Artificiale in circolazione negli ultimi due decenni, ha lanciato un appello per chiedere la distruzione materiale dei data center dell’AI prima che sia troppo tardi.
Intelligenza Artificiale
L’ascesa dell’AI avanzata potrebbe avere conseguenze catastrofiche: parla il CEO di Google DeepMind
Demis Hassabis, amministratore delegato di Google DeepMind, ha lanciato un monito sul cammino verso l’intelligenza artificiale generale (AGI), che potrebbe sfociare in «esiti catastrofici» quali cyberattacchi alle reti energetiche o idriche. Secondo lo Hassabis, l’AGI potrebbe concretizzarsi entro i prossimi dieci anni.
Durante il suo intervento all’Axios AI+ Summit della scorsa settimana a San Francisco, Hassabis ha delineato l’AGI come un sistema capace di manifestare «tutte le capacità cognitive» proprie dell’umanità, inclusa la propensione all’invenzione e alla creatività.
Egli ha rilevato che i modelli linguistici di grandi dimensioni odierni continuano a essere «intelligenze frastagliate», afflitte da deficit nel ragionamento, nella programmazione a lungo raggio e nell’apprendimento persistente. Nondimeno, ha ipotizzato che un’IA autenticamente intelligente possa emergere a breve, grazie a un potenziamento costante e «un paio di grandi innovazioni in più».
Al contempo, Hassabis ha ammesso che la fase propedeutica all’AGI sarà verosimilmente costellata da pericoli concreti e «risultati catastrofici», tra cui cyberattacchi alle infrastrutture energetiche o idriche.
«Probabilmente sta già quasi accadendo ora… forse non ancora con un’intelligenza artificiale molto sofisticata», ha osservato, indicandolo come «il vettore vulnerabile più ovvio». Ha proseguito evidenziando che attori malevoli, agenti autonomi e meccanismi che «deviano» dalle direttive iniziali esigono contromisure robuste. «È un rischio non nullo», ha concluso, in riferimento alla eventualità che apparati evoluti «scavalchino il guardrail».
Google Deepmind co-founder @demishassabis to @mikeallen on what about AI he fears most: “Bad actors using AI for harmful ends, or the AI itself as it gets closer to AGI … goes off the rails in some way that harms humanity.” #AxiosAISummit pic.twitter.com/bVmx4SNKIv
— Axios (@axios) December 5, 2025
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Le apprensioni di Hassabis riecheggiano allarmi più estesi diffusi nel panorama tecnologico mondiale.
Come riportato da Renovatio 21, missiva aperta diramata a ottobre, sottoscritta da luminari del settore e figure di spicco, ha sostenuto che entità «superintelligenti» potrebbero mettere a repentaglio la libertà umana o la stessa esistenza, proponendo una moratoria globale sullo sviluppo dell’IA sin quando non se ne assicuri la saldezza. Tra i sottoscrittori, il co-fondatore di Apple Steve Wozniak, i pionieri dell’IA Geoffrey Hinton e Yoshua Bengio, il magnate Richard Branson del gruppo Virgin, oltre a personalità di rilievo politico e culturale.
Un ulteriore appello a mettere in pausa lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è stato firmato da un gruppo internazionale di medici e pubblicato dalla prestigiosa rivista medica BMJ Global Health. «Ci sono scenari in cui l’AGI [Intelligenza Artificiale Generale, ndr] potrebbe rappresentare una minaccia per gli esseri umani, e possibilmente una minaccia esistenziale» scrivono nell’appello i dottori di varie parti del mondo.
Più pessimista è l’esperto dei pericoli dell’AI Eliezer Yudkowsky, che ha lanciato un appello per chiedere la distruzione materiale dei data center dell’AI prima che sia troppo tardi, dichiarando che «tutti sulla Terra moriranno».
Altre voci, tuttavia, propendono per un’interpretazione più rosea.
Elone Musk, che pure fa parte degli apocalittici riguardo i rischi delle macchine pensanti, ha dichiarato il mese scorso che gli avanzamenti dell’IA e della robotica potrebbero rendere il lavoro «facoltativo» tra 10-20 anni e che la moneta potrebbe rivelarsi «irrilevante» in un’economia IA-centrica, pur rammentando che occorrono ancora salti tecnologici sostanziali affinché tale orizzonte si materializzi.
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L’AI renderà il lavoro «facoltativo» e il denaro «irrilevante»: Musk come Marx e i sovietici
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Intelligenza Artificiale
Le autorità cinesi lanciano l’allarme sui robot umanoidi
Il settore cinese dei robot umanoidi è esposto al pericolo di una bolla speculativa, indotta dall’attuale euforia investitrice, ha ammonito la commissione di programmazione economica nazionale.
Giovedì, nel corso di una conferenza stampa a Pechino, Li Chao, portavoce della Commissione per lo sviluppo e le riforme (NDRC), ha rivelato che le istituzioni stanno agendo per arginare l’espansione incontrollata del comparto, affinché non sommerga il mercato.
«Le industrie all’avanguardia si sono da tempo scontrate con la difficoltà di armonizzare la rapidità dell’espansione con il pericolo di bolle finanziarie, una questione che ora assilla pure il campo dei robot umanoidi», ha precisato l’esponente.
In Cina operano oltre 150 imprese del ramo, tra cui Unitree, tra le leader del mercato. I suoi androidi in grado di danzare sono stati esibiti al Gala del Capodanno lunare all’inizio dell’anno.
unitree g1 dancing pic.twitter.com/Sb8djxlceB
— Wenmeng Zhou (@zhouwenmeng) November 8, 2025
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A febbraio, Unitree ha diffuso un filmato in cui il suo androide G1 pratica sequenze di arti marziali cinesi.
Robots take the stage! 🕺🏼
Unitree Robotics just joined the cast of a Chinese dance drama, dressed in traditional attire, performing backflips and kung fu. 🧧
Robots from Unitree share the stage with human actors, mixing advanced robotics with Chinese cultural performance.… pic.twitter.com/uXSZyVCCyU
— Lukas Ziegler (@lukas_m_ziegler) October 25, 2025
Altre realtà emergenti in ascesa fulminea, come AgiBot e Galbot, hanno svelato i loro umanoidi capaci di completare maratone, cimentarsi nel kickboxing e miscelare caffè, tra varie altre mansioni.
激しく踊る二足歩行人型ロボットhttps://t.co/ywY811njIy
この動画を撮影した場所(屋内のラボ)に入れてもらったら、UnitreeのG1が床のあちらこちらに沢山転がっていて蹴とばしそうになった🦶#bipedal #humanoidrobot #Any2Track #RobotDance #dancing #EmbodiedIntelligence #Galbot pic.twitter.com/uy8UDM3DUf
— T.Yamazaki (@ZappyZappy7) November 2, 2025
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Le autorità di Pechino hanno designato questo comparto in espansione accelerata come uno dei sei nuovi pilastri per la crescita economica nel lustro venturo.
L’ondata recente di fervore ha propulso l’indice Solactive China Humanoid Robotics – che segue le quotazioni delle società robotiche – a un rialzo di circa il 30% nell’anno in corso.
Anche altri attori globali, tra cui i titani tech Tesla, Meta e OpenAI, si sono dedicati intensamente allo sviluppo di robot umanoidi negli ultimi anni.
Il mese scorso, lil CEO di Tesla, Elon Musk, secondo cui una «legione di robot» potrebbe materializzarsi in un orizzonte temporale prossimo.
L’umanoide di Tesla, Optimus, ha già debuttato in occasioni societarie compiendo operazioni basilari; una variante aggiornata, Optimus V3, è attesa per il primo trimestre del 2026.
Musk, che sostiene che in cinque anni i robot supereranno i chirurghi umani, ha sostenuto che questi automi potrebbero rivoluzionare la società, rilevando il lavoro manuale o rendendolo opzionale per l’umanità. Elone intende inoltre iniziare la colonizzazione di Marte a partire dai robot.
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Immagine screenshot da YouTube
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