Geopolitica
Ex parlamentare ultranazionalista ucraina uccisa fuori casa
Irina Farion, ex membro del parlamento e dichiarata ultranazionalista ucraina, è rimasta gravemente ferita in una sparatoria avvenuta fuori dalla sua casa a Leopoli, secondo la stampa locale.
Farion, 60 anni, è stata membro della Verkhovna Rada dal 2012 al 2014, ed era nota per le sue posizioni russofobe e intransigenti. È stata aggredita venerdì sera mentre usciva di casa.
«C’è stato un colpo alla tempia. Il tiratore è stato visto dai vicini, indossava guanti e l’arma non aveva un silenziatore», ha detto la giornalista locale Marta Olyarnik in un post su Facebook.
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Farion è stata trasportata d’urgenza in un ospedale locale. Un canale Telegram locale ha riferito che era in condizioni critiche, mentre il consigliere comunale Igor Zinkevich ha descritto le sue condizioni come «gravi».
Il video della scena mostrava una pozza di sangue sulla strada. I media locali hanno descritto l’aggressore come un giovane ventenne. L’identità e il luogo in cui si trova l’uomo armato restano sconosciuti.
❗️???????????? – The notorious former people’s deputy of Ukraine Irina Farion was shot in Lvov.
Ukrainian police confirmed the attempted murder of Irina Farion
The police statement does not mention the victim’s name, but indicates his age as 60 years old, the same as Farion’s age.
An… pic.twitter.com/7sKH2vrZch
— ????????The Informant (@theinformant_x) July 19, 2024
❗️???????????? – The notorious former people’s deputy of Ukraine Irina Farion was shot in Lvov.
Ukrainian police confirmed the attempted murder of Irina Farion
The police statement does not mention the victim’s name, but indicates his age as 60 years old, the same as Farion’s age.
An… pic.twitter.com/7sKH2vrZch
— ????????The Informant (@theinformant_x) July 19, 2024
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Farion è stata membro di «Svoboda» (Libertà), precedentemente noto come Partito Social-Nazionale dell’Ucraina, guidato dal neonazista Oleg Tyagnibok, ed esprimeva aperta simpatia per il collaborazionista neonazista della Seconda Guerra Mondiale Stepan Bandera.
Mentre era in parlamento, Farion si è fatta paladina del divieto totale dell’uso della lingua russa in Ucraina. A gennaio dell’anno scorso, ha dichiarato ai media che suo nipote Dmitrij colpita i bambini di lingua russa nel suo asilo. Diversi mesi dopo, ha chiamato chiunque vivesse in Ucraina ma non parlasse ucraino «rifiuti biologici», riporta RT.
Come riportato da Renovato 21, i bambini russofoni in varie regioni ucraine sono ancora probabilmente la maggioranza.
Questa linea dura l’ha portata a scontrarsi con altri nazionalisti. Lo scorso novembre, Farion ha affermato che i membri russofoni del Battaglione Azov non erano veri ucraini, scatenando l’ira di Maksim Zhorin e Bogdan Krotevich, due veterani della famigerata unità neonazista.
Il Politecnico di Leopoli, dove Farion insegnava all’epoca, la licenziò per i commenti. Fu reintegrata da un ordine del tribunale a maggio di quest’anno.
Mosca ha ripetutamente condannato le leggi ucraine che limitano l’uso della lingua russa e le politiche volte a erodere i legami culturali e storici con lo stato vicino. Il presidente Vladimir Putin ha citato «la de-russificazione e l’assimilazione forzata» dei russofoni, più di un terzo della popolazione ucraina, da parte di Kiev come una delle cause dell’attuale conflitto.
Come riportato da Renovatio 21, documenti trapelati al New York Times sull’accordo di pace del marzo 2022 comprendevano la questione della lingua. Secondo il NYT, Kiev rifiutava di prendere in considerazione questioni relative allo status della lingua russa in Ucraina o al divieto della propaganda nazista e neonazista, secondo il documento.
In Russia l’ucraino è invece considerato una delle 25 lingue ufficiali oltre al russo.
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Immagine di Vo «Svoboda» via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Geopolitica
Thailandia e Cambogia firmano alla Casa Bianca un accordo di cessate il fuoco
HISTORIC PEACE BETWEEN THAILAND & CAMBODIA. President Trump and Malaysia’s Prime Minister Anwar Ibrahim hosted the Prime Ministers of Thailand and Cambodia for the signing of the ‘Kuala Lumpur Peace Accords’—a historic peace declaration. pic.twitter.com/BZRJ2b2KLY
— The White House (@WhiteHouse) October 26, 2025
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Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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