Animali
Bambino di quattro mesi muore dopo essere stato gettato dal tetto da una scimmia in India
Un bambino di quattro mesi è stato ucciso da una scimmia che lo ha gettato dal tetto di un edificio di tre piani in un villaggio situato nello Stato indiano dell’Uttar Pradesh.
L’incidente è avvenuto nel villaggio di Dunka, situato vicino al distretto di Bareilly .
È successo mentre Nirdesh Upadhyay, sua moglie e il bambino stavano camminando sul terrazzo della loro casa. Il padre portava in braccio il bambino.
Improvvisamente, una torma di orrende scimmie sono arrivate dal nulla e hanno attaccato la famiglia.
Quando Nirdesh ha cercato di correre verso le scale, il bambino gli è caduto dalle mani. Una scimmia afferrò immediatamente il piccolo e lo ha gettato giù dal tetto.
Il neonato è morto sul colpo.
I macachi rhesus vivono in branco e sono noti per le loro scorrerie: rubano cibo, telefonini, oggetti brillanti, entrano nelle case e nei templi e terrorizzano le persone, consci dell’uso strumentale della violenza scimmiesca nei loro racket malefici. Incidenti con protagoniste gli infami primati sono all’ordine del giorno in India, dove sono forse tollerate anche per la presenza nel pantheon induista di un dio-Scimmia, Hanuman, che tuttavia è sottomesso al dio Vishnu, che nelle sue 10 incarnazioni (in sanscrito, avatara) si è talvolta incarnato in un essere umano – come Krishna e Rama.
Fatto sta che le tragedie a base di queste orribili bestie si susseguono nel subcontinente.
A febbraio una bambina di cinque anni è stata uccisa da scimmie nel villaggio di Bichpuri, nel distretto di Bareilly, ha riportato il Daily Mail.
A gennaio, un bambino di tre mesi di nome Prince è morto quando è stato trascinato via da una scimmia e gettato in una vasca d’acqua. L’incidente è avvenuto a Gadhi Kalanjari, nel distretto di Baghpat, ancora una volta nello Stato nell’Uttar Pradesh.
Molti stati indiani, hanno introdotto la sterilizzazione chirurgica per le scimmie rhesus, con l’obiettivo di frenare la loro popolazione in continua crescita e trovare una possibile soluzione alle crescenti segnalazioni di violenza delle scimmie. Tuttavia, il provvedimento si è rivelato inutile. Una beffa scimmiesca se pensiamo che dai tempi di Indira Gandhi sono strisciati fino ad oggi programmi di sterilizzazione degli esseri umani.
Nel 2019, il governo indiano ha anche considerato mezzi alternativi di controllo della popolazione per i macachi: i vaccini.
L’immunocontraccezione è la tecnica che prevede la somministrazione di un vaccino che crea una risposta immunitaria temporanea contro una proteina o un ormone cruciale per la riproduzione, rendendo così sterili gli organismi
Dobbiamo ricordare che degli studi per la sterilizzazione umana via vaccino erano stati pionieri scienziati come l’indiano G.P. Talwar. Di questi vaccini anti-fertilità, poi sperimentati segretamente nelle Filippine e in Kenya dall’OMS, tratta il documentario più recente di Andrew Wakefield, Infertility: A Diabolical Agenda, di cui abbiamo trattato più volte su queste colonne.
Bisogna dire che, nel caso delle scimmie indiane, i vaccini non hanno funzionato, con le bestie che hanno continuato a riprodursi allegramente, rimpolpando le bande di primati assassini che rubano e uccidono i bambini.
Questo a differenza delle donne kenyote, sterilizzate per sempre dal programma vaccinale antitetano che educava il loro corpo ad attaccare la gonadotropina corionica umana (hCG), sostanza biochimicamente necessaria alla gravidanza.
Se leggete questo sito lo avete capito. Alle bestie, come sempre nel mondo della Necrocultura, va meglio che agli esseri umani. Perché è l’uomo il vero nemico del potere costituito nel XXI secolo.
Animali
Grave crisi nel mondo degli avvoltoi, il Sudafrica si dispera. Mentre continua la violenza razzista contro i bianchi
Il governo sudafricano ha espresso preoccupazione per il drastico declino delle popolazioni di avvoltoi, sottolineando che la loro continua diminuzione potrebbe avere serie conseguenze ambientali. Nonostante i problemi che affliggono il Paese – come la cruenta violenza razzista sui bianchi – Pretoria pensa bene di occuparsi dei problemi dei pennuti, e disperarsene.
Nel suo discorso di lunedì, il ministro delle Foreste, della Pesca e dell’Ambiente Dion George ha dichiarato che solo nel 2025 due episodi di avvelenamento di massa hanno causato la morte di centinaia di avvoltoi.
A maggio, almeno 123 avvoltoi sono morti dopo essersi nutriti della carcassa avvelenata di un elefante nel Parco Nazionale Kruger in Sudafrica. Le guardie forestali sono riuscite a salvare e curare circa 83 degli uccelli sopravvissuti.
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Un altro caso di avvelenamento di massa si è verificato nella riserva di caccia di Lionspruit, a Mpumalanga, dove oltre 100 avvoltoi sono stati uccisi.
«Se questi eventi continuano senza controllo, la perdita di migliaia di avvoltoi potrebbe avere conseguenze devastanti per l’ambiente e la salute pubblica», ha avvertito il ministro, invitando i sudafricani a contribuire attivamente alla protezione degli avvoltoi, sottolineando il rischio di estinzione di diverse specie senza un intervento coordinato.
Un rapporto di BirdLife International del 2025 stima che gli avvoltoi abbiano un valore economico di 1,8 miliardi di dollari all’anno per la regione della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC). Il rapporto identifica l’avvelenamento come la principale causa di morte degli avvoltoi in Africa (61%), seguito dall’uso legato a credenze tradizionali (29%) e dall’elettrocuzione da infrastrutture energetiche (9%).
Vulpro, la principale organizzazione sudafricana per la conservazione degli avvoltoi, ha registrato almeno 191 incidenti legati alle linee elettriche tra il 2020 e il 2025.
Nell’Africa meridionale, l’avvelenamento secondario da carcasse contaminate e le uccisioni per scopi tradizionali continuano a rappresentare gravi minacce: nel 2019, un avvelenamento di massa in Botswana ha causato la morte di oltre 500 avvoltoi in grave pericolo di estinzione, secondo il rapporto.
Nel 2024, il Sudafrica ha adottato un piano di gestione della biodiversità multispecie per sette specie di avvoltoi, con l’obiettivo di coordinare gli sforzi di conservazione a livello nazionale fino al 2033.
Tuttavia, l’IOL ha riportato ad agosto che venti pulcini di avvoltoio sono nati nella riserva di caccia privata di Shamwari, in Sudafrica, durante questa stagione riproduttiva. Questo risultato segue il trasferimento, un anno fa, di 160 uccelli da Hartebeespoort a nuovi recinti a Shamwari da parte dell’organizzazione ambientalista VulPro.
Non solo il Sudafrica pensa ai pennuti invece che agli esseri umani. Aggiungiamo pure che si tratta di pennuti orribili – proprio quello che si dice un brutto uccello.
Nel 2022 la divisione per l’uguaglianza della Corte Suprema del Sudafrica ha stabilito che la canzone «Kill the Boers» non costituisce un caso di «incitamento all’odio». Chiedere il massacro di un’intera classe sociale, se non di un’intera razza non è hate speech, se a farlo cantare alle masse è Julius Malema, leader marxista-leninista del partito Economic Freedom Fighers (EFF), panafricanista, anticapitalista, antimperialista, con una certa passione, si dice, per le BMW che guiderebbe anche con un po’ troppa velocità.
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Come riportato da Renovatio 21, ancora due anni fa Musk, che non ha problemi a parlare di un vero e proprio «genocidio bianco» in Sudafrica, aveva accusato il New York Times di supportare gli appelli al massacro razziale in corso.
Il principale vettore dell’ascesa del canto genocida è senza dubbio il Malema, che scandisce lo slogan sterminatore saltellando in stadi dinanzi a migliaia e migliaia di seguaci, aggiungendo «shoot to kill», «spara per uccidere» – in pratica la caccia, ma non all’avvoltoio, al bianco.
Come riportato da Renovatio 21, vari gruppi boeri da anni ritengono di essere oggetti di una vera persecuzione se non di una pulizia etnica, con abbondanza disperante episodi di crimine, torture e violenza efferata di ogni sorta.
Come riportato da Renovatio 21, Ernst Roets, responsabile politico del Solidarity («Movimento di Solidarietà»), un network di organizzazioni comunitarie sudafricane che conta più di 500.000 membri, ha dichiarato che, nonostante le indicibili violenze e torture subite dalle comunità bianche in Sud Africa, nel prossimo futuro «l’Europa sarà peggio».
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Immagine di Derek Keats via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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Il Canada vuole eutanasia di massa anche per gli struzzi
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Animali
Scoiattolo malvagio terrorizza intero quartiere
I residenti di un quartiere in California stanno mettendo in guardia la comunità locale su «uno scoiattolo molto aggressivo» che ha causato il ricovero al pronto soccorso di almeno due persone.
Joan H., abitante del quartiere Lucas Valley a San Rafael, ha riferito di essere stata attaccata di recente a una gamba da uno scoiattolo mentre faceva la sua passeggiata mattutina.
«Mi si è aggrappato alla gamba. La coda volava fin qui. Ho pensato: “Toglietemelo di dosso, toglietelo di dosso!” Non volevo toccarlo», ha raccontato la donna, ancora scossa, a KGO-TV.
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Un’altra residente, Isabel C., ha riferito di essere stata aggredita proditoriamente insieme a sua figlia dal violento roditore mentre passeggiavano. La donna è finita al pronto soccorso con una ferita al braccio.
Marie A. ha raccontato che anche suo marito Joe ha avuto un incontro ravvicinato con il malvagio squirrello quando ha cercato di impedirgli di rosicchiare la loro recinzione di legno.
«Ci ha distrutto un bel pezzo di legno e abbiamo pensato: “Mio Dio, ha fame o qualcosa del genere”. Mio marito Joe si è tolto il cappello e lo ha colpito per scacciarlo, ma [lo scoiattolo] si è voltato e gli è saltato in testa», ha raccontato a KRON-TV, sconvolta dalla nequizia di cui è capace l’infernale creatura arborea.
A California neighborhood has been overtaken by an aggressive squirrel that has attacked nearly half a dozen residents. One local woman told @ElisePrestonTV of the moment the squirrel suddenly jumped on her leg and ended up sending her to the ER.
“It was biting and scratching,”… pic.twitter.com/fuwomCV0Xj
— CBS Evening News (@CBSEveningNews) September 28, 2025
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Nel quartiere sono stati affissi volantini per mettere in guardia i residenti sullo «scoiattolo in agguato». «Non è uno scherzo», si legge sui volantini. «Più di cinque persone sono state attaccate da uno scoiattolo molto cattivo negli ultimi giorni a Diablo Circle e sul Monte Lassen».
Un rappresentante di WildCare, un ospedale locale per la fauna selvatica, ha spiegato che gli scoiattoli non trasmettono la rabbia. Tuttavia, ha notato che questi animali possono diventare aggressivi quando vengono nutriti dagli esseri umani.
«WildCare ha ricevuto numerose segnalazioni di uno scoiattolo che ha attaccato residenti nel quartiere di Lucas Valley a San Rafael», ha dichiarato il rappresentante. «Purtroppo, è molto probabile che lo scoiattolo si avvicini alle persone e le morda perché è stato allevato o nutrito a mano dagli esseri umani, ma ora si trova solo, insicuro su come procurarsi cibo e disperato. Gli scoiattoli sono animali naturalmente timidi».
La California, Paese largamente in mano al Partito Democratico USA, è purtroppo un Paese che limita molto il Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che sancisce il diritto del cittadini di armarsi. Forse è per questo che una reazione decisa contro la pelosa prepotenza del brutale parente di Cip e Ciop tarda ad arrivare.
In ambienti in cui il Secondo Emendamento, teorizzato e fortemente voluto dal fondatore degli USA Tommaso Jeffersone (1743-1826), è trattato con rispetto, tali fatti non andrebbero nemmeno in cronaca. Lo stesso può dirsi dei luoghi in cui l’antica arte venatoria è ancora celebrata: quanti altri esseri umani la psicopatica e violenta creatura deve ancora ferire prima di essere fermata?
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