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Il test PCR è attendibile? Comunicato stampa del CIATDM

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Renovatio 21 pubblica questo Comunicato Stampa del Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Minori (CIATDM).

 

 

 

 

Pordenone, 3 aprile 2021

 

 

 

COMUNICATO STAMPA C.I.A.T.D.M.

 

Sulle Linee guida per le scuole del Veneto e sull’attendibilità dei tamponi (test RT-PCR)

A causa dei molteplici e gravi profili di illegittimità ravvisati nelle disposizioni contenute nelle Linee Guida per la gestione dell’emergenza COVID nelle scuole del Veneto, il CIATDM (Coordinamento Internazionale per la Tutela dei Diritti dei Minori) ha intrapreso una serie di iniziative volte a contrastare gli abusi riconducibili alla loro applicazione nelle scuole di ogni ordine e grado; abusi che si sono rivelati forieri di danni, materiali e immateriali, per i minori e per le loro famiglie. 

 

 

Le Iniziative e i Loro Esiti 

Il CIATDM mette ora a disposizione gli esiti delle richieste inoltrate agli enti responsabili, visto il rilevante interesse pubblico delle diverse questioni coinvolte.

 

1) In data 8 marzo 2021 il CIATDM inviava via PEC una richiesta di incontro urgente all’assessore alla salute Manuela Lanzarin, al fine di valutare eventuali modalità di bilanciamento dei diritti e degli interessi in gioco coerenti con i principi inviolabili dell’ordinamento giuridico nazionale e sovranazionale.

 

 

Si sottolineava l’incongruità di tre specifici aspetti presenti nelle linee guida:: l’arbitrarietà della nozione di «contatto scolastico» sostitutiva di quella di «contatto stretto»; l’omessa indicazione del carattere volontario, e dunque sempre facoltativo, dei test di screening; l’illiceità della disposizione

In particolare, nella missiva si sottolineava l’incongruità di tre specifici aspetti presenti nelle linee guida: l’arbitrarietà della nozione di «contatto scolastico» sostitutiva di quella di «contatto stretto»; l’omessa indicazione del carattere volontario, e dunque sempre facoltativo, dei test di screening; l’illiceità della disposizione con la quale l’autorità sanitaria si è autoinvestita del potere di mettere in quarantena l’intera classe a seguito del rifiuto da parte di un suo componente di sottoporsi a tampone.

 

Il CIATDM alla data odierna non ha ottenuto risposta alcuna alla richiesta di incontro, che era peraltro motivata dal crescente disagio patito dai minori e dalle loro famiglie. 

 

1) In data 24 febbraio 2021 il CIATDM inoltrava via PEC una istanza di accesso agli atti all’ente firmatario delle suddette Linee Guida – ovvero la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria della Regione Veneto – al fine di avere copia di tutta la documentazione inerente al procedimento prodromico alla adozione delle stesse.

 

L’ente ha risposto, con PEC del 22 marzo 2021, con la trasmissione delle medesime Linee Guida, e quindi, di fatto, eludendo la domanda, in evidente spregio al principio di trasparenza amministrativa.

 

2) In data 22 febbraio 2021 il CIATDM inoltrava via PEC istanze di accesso agli atti a tutte le Aziende ULSS del Veneto, al fine di avere le seguenti informazioni:

 

I valori di cicli soglia tra 30 e 35 corrispondono a cariche virali basse e non infettive;  i valori di cicli soglia tra 35 e 40 di sicuro non appaiono consoni a determinare misure di isolamento sociale; infine, per i valori di cicli soglia oltre 40 il test è da ritenere sempre negativo

A) quali siano i kit approvati dalla Regione Veneto per l’esecuzione dei tamponi per la rilevazione del virus Sars-Cov2;

 

B) quali siano, in particolare, i kit utilizzati per l’esecuzione dei tamponi per la rilevazione del virus Sars-Cov2;

 

C) quanti e quali geni rilevano i kit in uso; D) con quanti cicli-soglia viene effettuato il test per la rilevazione del virus Sars-Cov2. A dette istanze, tre delle Aziende destinatarie interpellate hanno dato riscontro (Azienda ULSS 4 Veneto Orientale; Azienda ULSS 7 Pedemontana; Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona) fornendo risposta ai quesiti posti e, in particolare, chiarendo come i cicli-soglia utilizzati per il test si spingano fino al numero di 40, o addirittura di 45 (e, in ogni caso, non risultino inferiori a 35).

 

 

Gli Studi Scientifici

Tutti gli studi scientifici che, sinora, hanno valutato la possibile infettività di un campione nasofaringeo sono concordi nel verificare che, con un valore di cicli-soglia uguale o maggiore di 34, nessun campione si è rivelato in grado di trasferire l’infezione in vitro (specificandosi al proposito che il test in vitro su colture cellulari avviene in condizione di infettività vantaggiose, dovute a contatto diretto ed assenza di anticorpi o proteine antivirali in coltura, rispetto alla trasmissione aerea: c.d. droplets).

 

Tutti gli studi scientifici che, sinora, hanno valutato la possibile infettività di un campione nasofaringeo sono concordi nel verificare che, con un valore di cicli-soglia uguale o maggiore di 34, nessun campione si è rivelato in grado di trasferire l’infezione in vitro

Dunque:

 

  • i valori di cicli soglia tra 30 e 35 corrispondono a cariche virali basse e non infettive; 

 

  • i valori di cicli soglia tra 35 e 40 di sicuro non appaiono consoni a determinare misure di isolamento sociale;

 

  • infine, per i valori di cicli soglia oltre 40 il test è da ritenere sempre negativo.

 

Si rileva, infine, come nonostante reiterate richieste provenienti da più parti, il valore dei cicli-soglia (al quale è attribuita importanza clinica ed epidemiologica) non venga refertato dai laboratori. 

 

Si rileva, infine, come nonostante reiterate richieste provenienti da più parti, il valore dei cicli-soglia (al quale è attribuita importanza clinica ed epidemiologica) non venga refertato dai laboratori

I dati ottenuti a seguito delle istanze avanzate dal C.I.A.T.D.M., letti alla luce degli studi scientifici sopra illustrati, le fonti dei quali sono riportate in calce, rendono evidente come i provvedimenti adottati nelle scuole di ogni ordine e grado in seguito al rilevamento di una generica positività, spesso addirittura in assenza di sintomi, siano del tutto arbitrari, poiché privi di qualsivoglia fondamento scientifico.

 

Attraverso, dunque, innumerevoli provvedimenti adottati sulla base di test inidonei a rilevare una condizione di infettività reale sono state poste in essere gravi e ripetute limitazioni della libertà personale dei minori e delle loro famiglie, fonte di danni ingiusti, materiali e immateriali, che dovranno essere ristorati.

 

Attraverso, dunque, innumerevoli provvedimenti adottati sulla base di test inidonei a rilevare una condizione di infettività reale sono state poste in essere gravi e ripetute limitazioni della libertà personale dei minori e delle loro famiglie, fonte di danni ingiusti, materiali e immateriali, che dovranno essere ristoratiNOTE

 

 

1) CDC document: Testing for SARS-CoV-2 infection (updates as of March 17, 2021)http://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/hcp/testing-overview.html

 

2) CDC, 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel. http://www.fda.gov/media/134922/download

 

3) Tom MR, Mina MJ., To interpret the SARS-CoV-2 test, consider the cycle threshold valueClinical Infectious Disease, 71 (16): 2252-54.

 

4) Wang W, Xu Y., Gao R, et al., Detection of SARS-CoV.2 in different types of clinical specimens. JAMA 2020;323(18):1843-44.

 

5) La Scola B, Le Bideau M, Andreani J, et al., Viral RNA load as determined by cell culture as a management tool for discharge of SARS CoV-2 patients from infectious disease wards. Eur J Clin Microbiol Infect Dis 2020; 39(6):1059-61.

 

6)Jaafar R, Aherfi S, Wurtz N, et al., Correlation between 3790 quantitative polymerase chain reaction-positives samples and positive cell cultures, including 1941 severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 isolates. Clinical Infectious Diseases, 2020; ciaa1491, https://doi.org/10.1093/cid/ciaa1491

 

7) Jefferson T, Spencer EA, Brassey J, Henegan C., Viral cultures for COVID-19 infectivity assessment – a systematic review (Update 3). https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.08.04.20167932v3.full.pdf

 

8)Service RF., A call for diagnostic tests to report viral load. Science, 2020; 370 (6512), pp.22. DOI: 10.1126/science.370.6512.22.

 

 

 

 

Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Minori (CIATDM)

Sede Presidenza: Via Col Di Lana 3 – 33170 Pordenone – Italy

Cell. 347 . 4528246  –  373 . 8418139

E-mail: ciatdm.presidenza@virgilio.it      aurelia.passaseo@gmail.com

Sezione F.V.G. : ciatdm.fvg@gmail.com

http://ciatdmcoordinamento.altervista.org/

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Renovatio 21 augura Buon San Marco ai suoi lettori, i veri resistenti

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Renovatio 21 augura ai suoi lettori una serena festa di San Marco Evangelista.

 

Per qualche ragione, l’Italia repubblicana ha usurpato il giorno della festa marciana per piazzarvici una celebrazione della «liberazione», cioè del regime change perpetrato da Washington e dai suoi alleati durante la sanguinaria ultima guerra. Sul fatto che i veri liberatori d’Italia – in particolare una figura precisa: James Jesus Angleton – oggi non vengano nemmeno menzionati abbiamo già scritto in passato.

 

Ciononostante, il giorno San Marco è ancora molto celebrato nell’area di Venezia, di cui il Santo è Patrono. Il comune di Venezia, piegatosi ai fasti repubblicani dell’Italia unita e post-fascista con la velocità con cui si infeudò al Napoleone, ha deciso di spostare la festa padronale al 21 novembre, quando c’è il freddo vero. Tuttavia, tanti veneti continuano a festeggiare il giorno di Marco tra grigliate e picnicchi, passeggiate nella natura, e boccioli di rosa scambiati dagli innamorati.

 

Secondo usanza veneziana, oggi i maschi offrono alle proprie amate i bócołi, boccioli di rosa rossa, a significare l’amore. La tradizione ha origini leggendarie struggenti: Tancredi e Maria volevano sposarsi, ma il padre della ragazza, il doge Angelo Partecipazio, era contrario. Così Tancredi decise di andare a combattere i mori con Orlando in Ispagna: una volta tornato vittorioso, il doge non avrebbe potuto opporsi.

 

Accadde invece che il ragazzo morì gloriosamente in battaglia, finendo la sua esistenza cadendo sopra un roseto, dove prima di spirare aveva raccolto un fiore, e consegnatolo ad Orlando lo aveva pregato di portarlo alla sua amata a Venezia.

 

Maria, ricevuta la rosa dai soldati francesi, fu trovata il giorno dopo senza vita con il fiore insanguinato nel cuore. Era il giorno di San Marco.

 

Impossibile restare impassibili dinanzi alla bellezza drammatica e millenaria di questa usanza. Impossibile sminuire la potenza del giorno di San Marco.

 

Qualcuno a Venezia, quindi, oggi ricorda, più che le storie dei partigiani, l’amore e l’avventura e la tragedia bócoło de San Marco.

 

Con il bocciolo in mano, ricordiamo che nell’era genderista, come sarà visibile nelle marcette gosciste di oggi tra tripudi di bandiere omotransessualiste, non sono possibili né l’amore (divenuto sessualità perversa e polimorfa), né l’avventura (condannabile come testosteronico stereotipo maschile), né la tragedia (tutto è programmaticamente, oggi, pura farsa).

 

Buon San Marco a tutti. Che il Santo del leone alato ci guidi nella nostra resistenza al mondo moderno e al suo abisso di morte.

 

Questa è l’unica vera resistenza che va celebrata, e continuata, dall’umanità.

 

Renovatio 21

 

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Buona Pasqua al legno verde. Il Signore della Vita ha vinto

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La Vita ha vinto la Morte, oggi e sempre.   Il giorno della resurrezione sta a significare, da oltre due millenni, proprio questo. La vittoria del piano divino contro il nulla, la vittoria dell’amicizia contro la schiavitù, la vittoria della Vita contro il Male.   Leggiamo dal Libro delle ore del Sinai (IX secolo).   Ascolta, Adamo, e rallegrati con Eva, poiché quello che vi aveva spogliati entrambi e con l’inganno vi aveva resi schiavi, sulla Croce di Cristo è stato ridotto all’impotenza.   Oggi, Cristo, hai abolito con la tua potenza l’impero della morte e hai liberato, Datore di vita, le anime degli uomini grazie alla risurrezione, tu nostro Salvatore.   Come la moltitudine degli angeli in cielo, così il genere umano sulla terra fa festa per la santa Risurrezione della tua bontà, Signore.   Oggi Cristo è risorto dalla tomba, da cui fa sgorgare l’immortalità per tutti i mortali e nella sua misericordia inaugura con le donne e il loro profumo la gioia della Risurrezione.   Risvegliamoci dalla tomba del peccato, noi, messi a morti sotto un cumulo di passioni, Salvatore che con la tua risurrezione hai distrutto la tirannia della Morte, vero Amico dell’uomo.   Rallegratevi, sagge Donne che portate il profumo, che per prime avete visto la risurrezione di Cristo e avete annunciato agli apostoli la risurrezione del mondo intero.   Ti adoro, Padre senza inizio che sei vita, adoro con te il tuo Figlio Eterno che è vita, vita e sorgente viva è lo Spirito Santo: glorifico l’unica Vita vera.   [Libro delle ore del Sinai (IX secolo), Beatitudini della Risurrezione, SC 486 (Traduzione di CB Evangelizo, da Il Vangelo del Giorno].   Dodici secoli dopo, nel mondo che abbiamo dinanzi agli occhi, espressioni come «tirannia della Morte», assumono un significato estremamente preciso. Il mondo è ora comandato da un sistema che opera secondo un’ideologia che ha messo la Morte al centro di tutto – è la Cultura della Morte, la Necrocultura (come diciamo qui) divenuta programma automatico dell’oligarcato, delle istituzioni, dello Stato moderno stesso.   Racconterò di un brano che, durante la Via Crucis di venerdì, mi ha dato da meditare. È quanto detto dal Signore mentre portava la croce sulla via dolorosa.   Lo seguiva una gran moltitudine di popolo e di donne, che piangevano e si lamentavano per lui. Rivolto ad esse Gesù, disse: «Figliuole di Gerusalemme, non piangete su me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figliuoli, perché, ecco, verranno giorni che si dirà: – Beate le sterili, i seni che non han generato e le mammelle che non hanno allattato! – Allora cominceranno a dire ai monti: – Cadete su di noi, – e alle colline: – Copriteci. – Perché, se si tratta così il legno verde, che ne sarà del secco?» (Lc 23, 27-31)   Ecco, Signore, siamo arrivati. I giorni in cui la sterilità è innalzata a valore, i seni non sono strumenti di generazione ma di perversione, l’allattamento non avviene nemmeno più attraverso le mammelle delle donne.   E, sì, questo popolo senza fede chiede sempre più apertamente di essere terminato da una catastrofe – il significato dell’ossessione per il cambiamento climatico questo è. L’inarrestabile ascesa dell’eutanasia – con la commissione del Senato italiano sul fine-vita (eufemismo di neolingua orwelliana per «terminazione di Stato») è in programma appena dopo la Pasqua – rappresenta la medesima invocazione suicida che gli sterili fanno ai monti perché li finiscano con una valanga.   Il mondo che rifiuta la Vita vuole morire. È un fatto aritmetico. E non è una novità, per voi che ci leggete. Certo, ci rendiamo conto: non capita a tutti di realizzarlo, e di comprendere quanto questa semplice logica governi il mondo.   Se vi chiedete come siamo arrivati – dopo la fine del comunismo sovietico – al punto più vicino alla guerra termonucleare globale, trovate qui la risposta: i senza-vita al potere, i nemici di Dio padroni del mondo, sono decisi a bruciare il legno verde, e per farlo – essendo difficile da incenerire – vogliono usare il fuoco atomico.   Il fondamento dell’ora presente ci è chiaro: non è niente altro che una guerra portata, ad ogni livello possibile, contro la Vita, che il è il dono che Dio ha fatto a tutti noi, un dono prezioso come nessun altro, perché ci rende simili a Lui, che della Vita è il Signore. Una scintilla della sua gloria, condivisa con noi ad illuminare il disegno dell’universo.   La battaglia, ora e sempre, rimane quella della Vita contro la Morte. Tutti noi, volenti o nolenti, in questo conflitto siamo coinvolti. Si tratta solo di rendersene conto, ed agire di conseguenza.   Buona Pasqua ai lettori di Renovatio 21 che lo hanno compreso. Buona Pasqua alle loro famiglie. Buona Pasqua al legno verde.   Buona Pasqua a chiunque vorrà lottare per la Vita contro la Morte. Fino alla fine dei tempi.   Roberto Dal Bosco

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Immagine: Carl Heinrich Bloch (1834-1890), La Resurrezione (1881), Museo d’arte della Brigham Young University, Salt Lake City USA. Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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Buon equinozio, cari lettori

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Come capita due volte l’anno, Renovatio 21 augura ai suoi lettori buon equinozio di primavera – anche se non è una festa riconosciuta dallo Stato o dalla religione.

 

Perché riteniamo l’equinozio un giorno speciale: il giorno dell’equilibrio tra la luce e la notte, il giorno in cui il cosmo si bilancia per far ripartire la primavera, cioè la vita.

 

A breve ci sarà la Pasqua, dove siamo chiamati a meditare sul medesimo mistero: la luce dalle tenebre, il buio e il bene, la vita che vince – vince su qualsiasi cosa, sulla morte, sull’odio, sull’avversario, sul Male.

 

Ci ricordiamo ogni due stagioni dell’equinozio per questo. Perché, nel momento in qui il cosmo si mostra nel suo massimo bilanciamento, dobbiamo ricordarci dei suoi principi divini, che sono quelli che permettono agli uomini di continuare nel disegno del creato, che consentono all’universo di rigenerarsi, di rinnovarsi nei secoli.

 

In altri anni abbiamo pubblicato articoli sul mistero degli equinozi e la loro precessione, versi di Clemens Brentano (1778-1842), scrittore romantico tedesco che conobbe Santa Caterina Emmerick – Heilige Nacht, heilige Nacht!, poesia poi divenuta lieder con Richard Strauss).

 

Quest’anno, vi facciamo semplicemente l’insolito augurio di buon equinozio (che era, in realtà, ieri alle 04:46), estendendolo ai vostri giorni di primavera, che, ci stanno mostrando con insistenza i ciliegi negli ultimi giorni, è con noi da giorni.

 

Vi chiediamo, viste spese incombenti per il mantenimento e il proseguimento di Renovatio 21, un piccolo aiuto: lo abbiamo fatto qualche giorno fa in occasione del raggiungimento dei 12.000 articoli pubblicati, chi non lo ha fatto può aiutare ora (anche chi lo ha già dato, se se lo sente, può offrire qualsiasi contributo). Anche perché, nel frattempo, si sono aggiunti già altri 200 articoli (siamo a 12.1999, 12.200 con questo che state leggendo), e diteci dove trovate un altro giornale online così.

 

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Buon equinozio cari lettori.

 

Con la luce e con la tenebra, vi vogliamo bene.

 

Roberto Dal Bosco

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