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Alimentazione
La scienza è chiara: i metalli pesanti negli alimenti per bambini sono dannosi per il cervello
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.
Un rapporto del 2019 di Healthy Babies Bright Futures ha osservato che oltre ai metalli pesanti, gli alimenti per l’infanzia sono pieni di altre sostanze chimiche neurotossiche, tra cui perclorato, ftalati e glifosato, che, insieme, possono avere impatti significativi sulla salute.
Oltre ai metalli pesanti, gli alimenti per l’infanzia sono pieni di altre sostanze chimiche neurotossiche che, insieme, possono avere impatti significativi sulla salute
A febbraio, i genitori di bambini piccoli hanno avuto una brutta sorpresa: hanno appreso che molti alimenti per l’infanzia acquistati nei negozi, sia convenzionali sia biologici, contengono pericolosi livelli di metalli pesanti che abbassano il QI.
Questa scoperta, risultato di un’indagine della Commissione della Camera per la Supervisione e la Riforma, ha documentato la presenza di arsenico inorganico altamente tossico, cadmio, piombo e mercurio negli alimenti per bambini – a livelli molto al di sopra dei limiti fissati dai regolatori per l’acqua potabile e altri prodotti .
Un rapporto dell’ottobre 2019 di Healthy Babies Bright Futures ha promosso l’indagine del Congresso. Nei test su 168 alimenti per neonati, l’organizzazione ha scoperto che il 95% era contaminato da almeno uno dei quattro metalli e, più spesso, da due o più.
Molti alimenti per l’infanzia acquistati nei negozi, sia convenzionali sia biologici, contengono pericolosi livelli di metalli pesanti che abbassano il QI
Tutti e quattro i metalli sono neurotossine già note nei bambini, sostanze che «influenzano particolarmente lo sviluppo neurologico e le prestazioni intellettuali». Secondo il rapporto del Congresso:
«L’esposizione a metalli pesanti tossici provoca una diminuzione permanente del QI, una riduzione della futura produttività economica e un aumento del rischio di futuri comportamenti criminali e antisociali nei bambini. I metalli pesanti tossici mettono in pericolo lo sviluppo neurologico del neonato e la funzionalità cerebrale a lungo termine».
L’arsenico, un contaminante delle acque sotterranee comune in molte aree, «è classificato al primo posto tra le sostanze presenti nell’ambiente che rappresentano la minaccia potenziale più significativa per la salute umana», si legge nel rapporto. Il piombo è al secondo posto, il mercurio al terzo e il cadmio al settimo.
«L’esposizione a metalli pesanti tossici provoca una diminuzione permanente del QI, una riduzione della futura produttività economica e un aumento del rischio di futuri comportamenti criminali e antisociali nei bambini. I metalli pesanti tossici mettono in pericolo lo sviluppo neurologico del neonato e la funzionalità cerebrale a lungo termine»
I livelli di arsenico trovati negli alimenti per l’infanzia testati erano fino a 91 volte il massimo consentito dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per l’acqua in bottiglia e fino a 69 e 177 volte per cadmio e piombo, rispettivamente.
I livelli di mercurio negli alimenti per bambini superavano fino a 5 volte il livello stabilito dalla US Environmental Protection Agency per l’acqua potabile.
Industria e inazione normativa
Quattro società – Beech-Nut, Gerber, Hain e Nurture – hanno collaborato con la richiesta della sottocommissione del Congresso di documenti interni e dati dei test. Tre società – Campbell, Sprout Organic Foods e Walmart – si sono rifiutate.
L’indagine ha rilevato che per la stragrande maggioranza degli alimenti per l’infanzia, i produttori «sono liberi… di non condurre alcun test». Secondo il rapporto, la FDA «ha messo a punto solo uno standard di metallo per una categoria ristretta di alimenti per l’infanzia» – uno standard di arsenico inorganico di 100 parti per miliardo (ppb) per i cereali di riso. Ma anche questo standard «è troppo alto per evitare effetti neurologici sui bambini».
I livelli di mercurio negli alimenti per bambini superavano fino a 5 volte il livello stabilito dalla US Environmental Protection Agency per l’acqua potabile.
Per decenni, le autorità di regolamentazione non hanno prestato attenzione ai genitori di bambini con autismo che hanno segnalato carichi corporei di metalli pesanti nei loro figli di gran lunga superiori alle linee guida federali sulla sicurezza, anche quando le preoccupazioni dei genitori erano supportate da ricerche e video domestici (vedi sotto) e dopo i trattamenti per rimuovere questi metalli dal corpo. In molti casi, quei trattamenti hanno documentato un netto miglioramento e persino il recupero dall’autismo diagnosticato.
Valutazione della tossicità da metalli pesanti
I tossicologi generalmente valutano gli effetti di una sostanza sulla salute umana in due modi. In primo luogo, prendono in considerazione forme specifiche di tossicità (come il cancro o il danno nello sviluppo neurologico) e valutano «le condizioni in cui queste forme di tossicità potrebbero apparire» negli individui esposti alla sostanza, tenendo conto della via di ingresso nell’organismo (es. ingestione, iniezione, inalazione o assorbimento cutaneo).
Per decenni, le autorità di regolamentazione non hanno prestato attenzione ai genitori di bambini con autismo che hanno segnalato carichi corporei di metalli pesanti nei loro figli di gran lunga superiori alle linee guida federali sulla sicurezza
La seconda strada per la valutazione della tossicità prevede l’esame della relazione dose-risposta.
Tuttavia, per la «valutazione del rischio e dell’impatto nella vita reale» dell’esposizione cronica a basso livello – come l’ingestione quotidiana di alimenti contaminati – i tossicologi sostengono sempre più che gli studi dose-risposta «classici» siano inadeguati.
Questi scienziati sottolineano invece la necessità di valutare «fattori interagenti complessi», comprese le finestre di suscettibilità (come la gravidanza o lo sviluppo precoce); vulnerabilità genetiche, nutrizionali o metaboliche che predispongono a esiti peggiori; e la co-esposizione a più tossine, portando a effetti potenzialmente sinergici.
Il rapporto del 2019 di Healthy Babies Bright Futures ha osservato che oltre ai metalli pesanti, gli alimenti per l’infanzia sono pieni di altre sostanze chimiche neurotossiche – tra cui perclorato, ftalati e glifosato – e tutte queste esposizioni quotidiane possono «sommarsi» e generare impatti significativi sulla salute.
Fondamentalmente, gli scienziati considerano l’arsenico, il cadmio, il piombo e il mercurio come «tossine senza soglia», cioè possono causare effetti negativi «praticamente a tutti i livelli di esposizione».
Gli scienziati considerano l’arsenico, il cadmio, il piombo e il mercurio come «tossine senza soglia», cioè possono causare effetti negativi «praticamente a tutti i livelli di esposizione»
Abbondante evidenza di neurotossicità
L’evidenza incontrovertibile che l’arsenico inorganico, il cadmio, il piombo e il mercurio sono neurotossici delinea gli effetti sotto forma di un QI ridotto così come esiti negativi dello sviluppo neurologico, come il disturbo dello spettro autistico e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) – due condizioni che sono state in aumento costante per diversi decenni e, inoltre, spesso si verificano contemporaneamente.
C’è una ricerca particolarmente esaustiva che collega i metalli all’autismo, comprese le prove di biomarcatori da urina, sangue, capelli, unghie e denti da latte, che evidenziano differenze marcate nei livelli di questi metalli nei bambini autistici rispetto a quelli neurotipici.
C’è una ricerca particolarmente esaustiva che collega i metalli all’autismo, comprese le prove di biomarcatori da urina, sangue, capelli, unghie e denti da latte, che evidenziano differenze marcate nei livelli di questi metalli nei bambini autistici rispetto a quelli neurotipici
La ricerca conferma anche che «la co-esposizione a più metalli può provocare una maggiore neurotossicità rispetto all’esposizione a un singolo metallo, in particolare durante i primi anni di vita».
Uno studio del 2017 ha mostrato, ad esempio, che i bambini con autismo hanno nel sangue livelli più alti di arsenico e mercurio rispetto agli individui sani.
Un altro studio pubblicato nel 2015 ha rilevato livelli più elevati di mercurio, piombo e alluminio nei capelli dei bambini autistici, rispetto ai controlli abbinati.
Gli studi sull’intelligenza non sono rassicuranti. Ad esempio, una meta-analisi di studi sull’arsenico non solo ha mostrato un «notevole effetto negativo sullo sviluppo neurologico e sui disturbi comportamentali», ma ha concluso che ogni 50% di aumento dei livelli di arsenico produrrebbe una diminuzione di 0,4 nel QI dei bambini.
Nelle popolazioni europee, i ricercatori hanno stimato le perdite di QI dovute a cibi contaminati da piombo che vanno da 0,1 a 0,49 punti QI.
Nelle popolazioni europee, i ricercatori hanno stimato le perdite di QI dovute a cibi contaminati da piombo che vanno da 0,1 a 0,49 punti QI
Anche il cadmio e il mercurio sono associati a una scarsa cognizione.
Proteggere le generazioni attuali e future
Una caratteristica interessante del rapporto del Congresso di febbraio sugli alimenti per bambini è che condanna il vuoto normativo prevalente, rimproverando la FDA (così come l’industria) per non aver agito.
Ciò che rende ancora più preoccupante la riluttanza delle autorità di regolamentazione ad ascoltare i genitori è che i genitori sono stati in grado di citare non solo la loro esperienza diretta, ma anche le abbondanti prove sugli effetti neurotossici dei metalli sui bambini. Quelle prove – e le ramificazioni per la società in generale – non sono né nuove né oscure.
«La conseguente perdita di intelligenza causa una diminuzione della produttività economica che persiste per tutta la vita di questi bambini»
Nel 2005, ad esempio, uno studio ha conquistato i titoli della CBS per aver mostrato che «centinaia di migliaia di bambini nascono ogni anno con un QI inferiore associato all’esposizione [in utero] al mercurio» e che i decrementi permanenti del QI – perdite che vanno da «un quinto di punto di QI fino a 24 punti – «costa agli Stati Uniti 8,7 miliardi di dollari all’anno in termini di perdita di guadagni».
Gli autori dello studio del 2005 sul mercurio e il QI hanno avvertito: «La conseguente perdita di intelligenza causa una diminuzione della produttività economica che persiste per tutta la vita di questi bambini».
Tuttavia, gli effetti non sono necessariamente limitati a una singola generazione, come dimostrano gli studi sull’epigenetica e l’eredità transgenerazionale. Le modificazioni epigenetiche, definite come «alterazioni stabili ed ereditabili nell’espressione genica e nella funzione cellulare», si verificano in risposta a fattori scatenanti ambientali, compresi i metalli pesanti.
Gli effetti non sono necessariamente limitati a una singola generazione, come dimostrano gli studi sull’epigenetica e l’eredità transgenerazionale
Uno studio del 2017 ha dimostrato che i cambiamenti epigenetici indotti dall’arsenico, ad esempio, hanno effetti di vasta portata sull’omeostasi cellulare e sui percorsi che portano al cancro.
Lungi dall’essere «adattivi», i ricercatori avvertono che questi cambiamenti epigenetici, trasmissibili alla prole, hanno il potenziale di «generare una moltitudine di stati patologici».
Come riportato da The Defender alla fine di febbraio, l’azione legale potrebbe essere l’unico modo per proteggere le generazioni attuali e quelle future di bambini da questi alimenti tossici e dai loro impatti a valle.
I ricercatori avvertono che questi cambiamenti epigenetici, trasmissibili alla prole, hanno il potenziale di «generare una moltitudine di stati patologici»
Nel 2019, Children’s Health Defense (CHD) ha intentato una causa contro Beech-Nutper per aver spacciato la sua linea di prodotti Beech-Nut Naturals come «100% naturale» nonostante i residui di diversi pesticidi sintetici.
L’azione legale di CHD ha sostenuto che l’etichettatura e il marketing fuorvianti «ingannano i genitori che cercano di essere consapevoli sui contenuti degli alimenti per l’infanzia che fanno mangiare ai loro figli».
Sono già numerose nel paese le cause legali per difendere i bambini esposti a alimenti per l’infanzia contaminati da metalli pesanti che hanno sviluppato autismo o ADHD.
Lyn Redwood, RN, MSN
Children’s Health Defense Team
Traduzione di Alessandra Boni
Alimentazione
Lo scrittore Camillo Langone espulso da Instagram. È stato il gelato al finocchio?
Lo scrittore Camillo Langone è stato bannato da Instagram, la piattaforma social di condivisione di fotografia, dove non avrebbe più accesso al suo profilo con oltre 8.000 follower.
«Non posso entrare nel mio profilo da lunedì e ho la spiacevole sensazione di aver perso 8.000 seguaci per un solo post» aveva scritto ieri Langone a Renovatio 21. «Ho fatto reclamo, ho fatto anche i videini che mi hanno richiesto, nessuna risposta».
Allo stato attuale sembra tuttavia che il profilo dello letterato parmigiano sia tornato visibile.
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Non si è nemmeno trattato della prima volta: «certo, altre volte» è accaduto in passato, racconta Camillo, «ma sempre per quadri giudicati erotici e per meno tempo». Langone con la sua attività di promozione dei pittori figurativi contemporanei – iniziativa oramai consolidata in ambito nazionale chiamata «Eccellenti pittori» – può essere incappato nella pubblicazione di qualche nudo, o seminudo, artistico; tuttavia ricordiamo anche che anche quadri della Madonna col bambino, o la Venere di Botticelli, sono passati sotto la scure della censura dei social network.
Ma cosa è accaduto questa volta? Quale immagine ha fatto scattare la mannaia censoria?
«Era un post con 4 foto e 4 piatti relativi a una cena asiaghese, loro non dicono mai il vero motivo, sono io che suppongo sia per il gelato al finocchio, non potrà mica essere per le lumache alla brace» sospira Langone, trovandosi nella situazione, di fatto letteralmente kafkiana, in cui si sono trovati in tantissimi, da anonimi utenti a personaggi con milioni di follower: non sai mai cosa hai fatto veramente, non sai nemmeno perché ti processano, anzi, perché ti hanno già condannato.
«Il mio errore è stato non togliere subito tutto dopo il loro avvertimento, e l’aver fatto ricorso. Da quel momento, fine dell’account» racconta Camillo, ma noi gli diciamo che non c’è certezza nemmeno di questo.
Ad ogni modo, la foto incriminata è quella che vedete sul post, mentre sopra questo articolo potete rimirare la riproduzione fornita dall’autore proprio di quel fatale gelato al finocchio.
La didascalia diceva «Gioielli di gastronomia artistica. Riso al porro bruciato (latticello, barbusto) + Lumache alla brace (erbe, latte, ribes) + Pecora + Gelato al finocchio, Ristorante Lemelae, Gallio. #consolazionidellagastronomia #risoalporro #latticello #lumache #lumacheallabrace #pecora #carnedipecora #gelatoalfinocchio #lemelae #gallio #altopianodiasiago #altopianodeisettecomuni #ciboestremo #misticadellacarne».
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Il post, come il profilo, sembra tornato online. E non deve stupire nemmeno che Instagram sia tornato sui suoi passi: come riportato da Renovatio 21, quattro anni fa Facebook (che è della medesima società di Instagram, Meta) ha censurato una foto pubblicata da un negozio canadese di semi e forniture da giardini perché giudicata, per qualche ragione «troppo sexy».
Possibile dunque che l’algoritmo, o la ciurma di indiani sottopagati che ci stanno dietro, abbia capito che il gelato al finocchio non è una pietanza cannibale omofoba?
Abbiamo contattato Camillo per chiedergli del profilo tornato online. «Mi hanno ridato l’account? Io non vedo» ha risposto lo scrittore. Lo abbiamo invitato quindi a verificare. «Niente, non riesco a entrare. Anche io vedo la mia pagina, ma non posso accedervi. Infatti ho fatto un altro profilo, camillolangonefoto. Ma ricominciare da zero è allucinante».
Come ricorda il lettore di Renovatio 21, una strana censura si era abbattuta su Langone anche l’anno scorso. Langone, vate del tabarro, nonché iniziatore delle prime Tabarrate a Parma (2016) e Casalmaggiore (2017) a favore dei suoi tanti follower aveva pubblicato su Facebook la locandina della Tabarrata Nazionale 2023, raduno tabarrista organizzato dalla Civiltà del Tabarro.
La piattaforma dello Zuckerberg la censurò. «Il tuo post viola i nostri Standard della community, pertanto è visibile solo a te».
I social mi hanno censurato molti quadri ma coi tabarri si sono sempre mostrati tolleranti. Fino a oggi. Ah, le liberaldemocrazie… pic.twitter.com/PXvG69G5AJ
— Camillo Langone (@CamilloLangone) January 30, 2023
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È stato ipotizzato che il motivo di questa incredibile censura potesse essere di questo tipo: la locandina della Tabarrata Nazionale gli era arrivata via Whatsapp (altra società di Meta/Facebook) dal direttore di Renovatio 21 Roberto Dal Bosco, che è pure il presidente della Civiltà del Tabarro, il quale, come sapete, riuscì a riavere il suo profilo Facebook e la pagina sul social di Renovatio 21 solo dopo aver portato Meta/Facebook in tribunale…
È così? Macchè, non abbiamo modo di saperlo, perché, ripetiamo, con i social – almeno coloro che hanno davvero qualcosa da dire – siamo entrati in una dimensione funzionalmente kafkiana, dove siamo sottomessi a capricci di autorità crudeli ed irrazionali, inintellegibili e implacabili – un incubo gnostico che è, chiaramente, il rovesciamento dello stato di Diritto e quindi un’anticipazione della società del futuro, dove, come abbiamo detto tante volte – come è stato teorizzato apertis verbis da tanti volonterosi carnefici dell’umanità nel mondo moderno – il cittadino diventa utente e lo Stato piattaforma.
Cioè, il diritto diviene «accesso», e il cittadino giocoforza non può che essere uno schiavo.
Intanto, tuttavia, godiamoci il gelato al finocchio, leccornia di cui Renovatio 21 promette, in un tempo indeterminato, di mostrarvi la produzione tramite azoto liquido. I lettori interessati possono scrivere per insistere nella richiesta di pubblicazione di tale articolo crio-gastronomico.
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Immagine di Camillo Langone
Alimentazione
Immigrati haitiani «magnagati» terrorizzano gli USA. Trump invocato per salvare mici, cani ed anatre
Absolutely HEARTBREAKING moment Springfield, Ohio, resident tells mayor that she “can’t take it anymore” as Haitian migrants squat on her lawn, litter in her yard and harass her and elderly husband daily.
The mayor of Springfield does NOT want people to see this: pic.twitter.com/OJtAy7LSXX — captive dreamer (@captivedreamer7) September 7, 2024
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In particolare, pagine sui social dei cittadini di Springfield hanno fatto circolare la voce che gli immigrati haitiani avrebbero iniziato a mangiare cani e gatti dei cittadini di Springfield. Una pagina social relativa alla cittadina scrive: «attenzione a tutti, riguardo ai nostri amati animali domestici! Un mio vicino mi ha informato che le sue figlie hanno perso il gatto (…) un giorno, tornata a casa, ha guardato in una casa vicina dove vivono gli haitiani, e ha visto il suo gatto penzolare da un ramo, come fai con un cervo quando lo devi macellare, e stavano tagliandolo per mangiare. Mi hanno detto che lo stanno facendo con i cani, lo hanno fatto a Snyder Park con le oche e le anatre, questo me lo hanno detto i Ranger e la polizia. Per favore tenete d’occhio questi animali».“Haitians are in the park grabbing ducks, cutting the heads off, and eating them”
Springfield resident to City Council: pic.twitter.com/aZLsOT8v2b — End Wokeness (@EndWokeness) September 8, 2024
Springfield is a small town in Ohio.
4 years ago, they had 60k residents. Under Harris and Biden, 20,000 Haitian immigrants were shipped to the town. Now ducks and pets are disappearing. pic.twitter.com/OOFq3ZdTiA — End Wokeness (@EndWokeness) September 6, 2024
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«Mesi fa, ho sollevato la questione degli immigrati clandestini haitiani che prosciugano i servizi sociali e in generale causano il caos in tutta Springfield, Ohio» ha dichiarato il Vance. «I rapporti ora mostrano che i loro animali domestici sono stati rapiti e mangiati da persone che non dovrebbero essere in questo paese. Dov’è il nostro responsabile del confine?» La rete è letteralmente impazzita, e la miriade di tweet e meme memorabili sull’argomento è senza fine.Months ago, I raised the issue of Haitian illegal immigrants draining social services and generally causing chaos all over Springfield, Ohio.
Reports now show that people have had their pets abducted and eaten by people who shouldn’t be in this country. Where is our border czar? pic.twitter.com/rf0EDIeI5i — JD Vance (@JDVance) September 9, 2024
Protect our ducks and kittens in Ohio! pic.twitter.com/YnTZStPnsg
— House Judiciary GOP 🇺🇸🇺🇸🇺🇸 (@JudiciaryGOP) September 9, 2024
“I love you. I would never let the Haitians eat you.” pic.twitter.com/47QguOUpAC
— Rare Trumps (@TrumpsRare) September 9, 2024
Your days of eating American cats are numbered, Haitians! Pack your bags! pic.twitter.com/em3cjebFyJ
— The Columbia Bugle 🇺🇸 (@ColumbiaBugle) September 9, 2024
🤣🤣🤣 pic.twitter.com/96vvZhvuSv
— Ted Cruz (@tedcruz) September 9, 2024
“I am your voice, I am your warrior, I am your justice, I am your retribution.” pic.twitter.com/LKItV5Hi5n
— Nightmare Vision (@GodCloseMyEyes) September 9, 2024
Log into X tonight. Look around. What the… pic.twitter.com/MRtHOQVelO
— Matthew J. Peterson (@docMJP) September 9, 2024
Vote Trump 2024 to save me from being eaten. pic.twitter.com/ENTqBo21mq
— Catturd ™ (@catturd2) September 9, 2024
— The Right To Bear Memes (@grandoldmemes) September 9, 2024
🤣🤣🤣🤣 pic.twitter.com/PTzJMoqYrR
— 🇺🇸Sheri (@SheriCarter18) September 9, 2024
Don’t miss out on Chuckie’s Haitian Barbecue! pic.twitter.com/hxbEvAGgv2
— Captain Sou (@SouSanDiego) September 9, 2024
Springfield, Ohio #Haitians eat Everything Pandemonium has Happened‼️ Cats, Dogs, Ducks, Geese just want to live together peacefully. Not Like Us ☮️ pic.twitter.com/sUVXqIAntJ
— ☘️ St. Michael 🩸 (@StMichael_777) September 9, 2024
Trump should do a rally in Springfield pic.twitter.com/9QjbSsXbiV
— End Wokeness (@EndWokeness) September 9, 2024
When Trump goes to Springfield, OH pic.twitter.com/5nfPUGVHIQ
— William Wolfe 🇺🇸 (@William_E_Wolfe) September 9, 2024
Cats for Trump! pic.twitter.com/N3vfkuGiXA
— Lolly (@terraverde) September 9, 2024
This is where we’re headed under Kamala. pic.twitter.com/JBVylIr5Qa
— Brick Suit (@Brick_Suit) September 9, 2024
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Alimentazione
Il diabete di tipo 2 può essere rilevato tramite l’analisi vocale: studio
Uno studio recente ha dimostrato che le frequenze fondamentali della voce sono leggermente alterate dal diabete di tipo 2, consentendo a una nuova tecnologia di rilevare la malattia. Anche i dettagli specifici della malattia dell’individuo possono essere dedotti ascoltando il suo discorso.
«Questo studio fornisce conoscenze e approfondimenti fondamentali per una migliore comprensione dei cambiamenti nei segnali vocali guidati dal glucosio. Abbiamo valutato la modulazione della frequenza fondamentale in relazione ai livelli di glucosio su base individuale e abbiamo determinato che c’era una piccola relazione positiva significativa tra i livelli di glucosio e la frequenza fondamentale della voce», scrive la ricerca pubblicata su Nature.
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«Inoltre, il regime di campionamento utilizzato per raccogliere i dati vocali è stato in grado di ricreare l’intera distribuzione del glucosio CGM di individui ND, PD e T2D, consentendo una valutazione del comportamento complessivo del glucosio in un set di dati campionato. Nel complesso, il regime di campionamento proposto ha avuto successo nel ricreare le distribuzioni del glucosio per le popolazioni ND, PD e T2D».
I ricercatori hanno quindi spiegato perché esiste un fenomeno del genere.
«Si è ipotizzato che i livelli di glucosio nel corpo influenzino le caratteristiche della voce. Una delle principali giustificazioni per i cambiamenti della voce è dovuta alla legge di Hooke, in cui una variazione nella tensione, massa o lunghezza delle corde vocali, mediata dai livelli di glucosio nel corpo, determina un’alterazione della loro frequenza vibrazionale», scrive l’abstract della ricerca.
I ricercatori hanno spiegato anche il meccanismo del cambiamento della voce.
«I nostri risultati indicano alterazioni nei segnali vocali associate a cambiamenti nei livelli di glucosio nel sangue. Abbiamo osservato una significativa relazione positiva tra livelli di glucosio continui e frequenza fondamentale media. Per tutti i gruppi diabetici partecipanti (ND, PD, T2D), la frequenza fondamentale è aumentata quando sono aumentati i livelli di glucosio», continua la discussione dello studio.
Per quanto riguarda l’analisi vocale, i ricercatori hanno utilizzato programmi per computer che fornivano metriche su due parametri principali.
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«Dai segmenti del parlato, abbiamo scelto di valutare due caratteristiche: la frequenza fondamentale media (F0) e la deviazione standard della frequenza fondamentale (vF0). La media delle frequenze fondamentali in queste frasi fornisce una visione più ampia della frequenza fondamentale abituale, piuttosto che tentare di estrarre F0 da un singolo fonema», scrivono i ricercatori nella sezione riguardante i metodi di studio. «F0 e vF0 da ogni registrazione vocale sono stati estratti utilizzando Parselmouth (versione 0.4.3), un’integrazione Python disponibile al pubblico per Praat (versione Python 3.10.8)».
Bisogna notare che questa non è la prima ricerca sul fenomeno che collega la glicemia alla frequenza della voce.
Anche uno studio precedente del 2023 ha documentato una scoperta simile.
«In generale, i cambiamenti vocali si verificano negli individui con diabete mellito di tipo 2 (T2DM) rispetto a quelli senza T2DM. L’analisi vocale mostra potenziale come strumento di pre-screening o monitoraggio per il T2DM, in particolare se combinata con altri fattori di rischio associati alla condizione», scrive uno studio del 2023 nella sezione «Conclusione».
Come riportato da Renovatio 21, recenti studi stanno collegato il diabete agli alimenti ultra-processati, nonché all’esposizione dell’organismo al glifosato.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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